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Il CBD può davvero curare il diabete?

8 Luglio 2021 alle 9:51
Tempo di lettura: 8 min
8.

Prima di dirti se il CBD può davvero curare il diabete, facciamo un approfondimento su questa patologia cronica.

Il diabete è una patologia cronica caratterizzata da un’elevata presenza di glucosio nel sangue causata da una carenza di insulina. Tutto questo si traduce in una scorretta trasformazione del cibo in energia e in tutte le complicazioni che la malattia porta con sé.

È una malattia di cui soffrono molte più persone di quante si potrebbe pensare. Secondo l’Italian Barometer Diabetes Observatory in Italia soffrono di questa malattia più di 3 milioni e mezzo di persone. Ma questo non è il dato più sconvolgente, lo è il fatto che il disturbo sia cresciuto del 60% in meno di vent’anni, dal 2000 al 2019.

Esistono fattori legati alla genetica, all’ambiente e all’età, tuttavia anche i fattori sociali hanno causato un inasprimento della situazione. Gli stili di vita sono cambiati profondamente negli ultimi decenni, senza considerare l’eccesso raggiunto durante i lockdown in periodo pandemico. La sedentarietà e l’aumento di peso correlato hanno spianato la strada alla diffusione del diabete.

Tuttavia, tralasciando il grande disagio sociale dovuto alla pandemia, il diabete è una patologia particolarmente diffusa in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, ad esempio, ne soffrono oltre 34 milioni di persone. È la prima causa di amputazione di arti e di cecità, ed è addirittura la settima causa di morte nel Paese.

I progressi scientifici permettono oggi ai diabetici di vivere una vita più lunga e caratterizzata da una minore sofferenza, tuttavia la speranza degli scienziati e in primis dei pazienti è quella di riuscire a trovare una soluzione definitiva.

Ecco quindi che sono aumentare le ricerche in campo scientifico per curare il diabete con il CBD. Pare infatti che le proprietà dei cannabinoidi siano particolarmente indicate per regolarizzare l’organismo umano. Approfondiamo cos’è il diabete e come il CBD può aiutare a curarlo.

Quanti tipi di diabete esistono?

È importante specificare fin da subito che, nonostante le diverse tipologie di diabete siano state classificate sotto nomi diversi, rimane una patologia particolarmente complessa che può essere prodotta da cause diverse così come comportare sintomi differenti.

Vediamo insieme quali sono i tipi più comuni prima di capire come sia possibile curare il diabete con il CBD.

Diabete di tipo 1 (insulino dipendente)

In questo primo caso il diabete è causato da una reazione autoimmune. Cosa significa? Nella pratica è come se il corpo stesse attaccando sé stesso impedendogli di produrre correttamente l’insulina. Dalla mancanza totale di insulina deriva l’eccessiva concentrazione di glucosio nel sangue che si trasforma in diabete.

A soffrirne è una piccola fetta della popolazione, in particolare bambini e ragazzi. L’aspetto più tragico di questa forma di diabete è che chi ne soffre deve iniettarsi insulina ogni giorno se vuole sopravvivere.

Generalmente i sintomi si manifestano abbastanza velocemente e questo permette un rapido inizio della terapia, senza la quale il soggetto colpito non potrebbe continuare a vivere.

Diabete di tipo 2 (non insulino dipendente)

Passiamo così alla seconda tipologia, quella di cui soffre circa il 90% di coloro che hanno il diabete. Come dice il nome stesso, si tratta di una forma di diabete che non richiede la cura attraverso l’insulina perché quest’ultima viene prodotta ma è troppo poca e non viene utilizzata nel modo corretto per garantire valori sani di glicemia.

Si tratta tuttavia di una forma più subdola che colpisce soprattutto gli adulti e che non mostra subito sintomi, a differenza del tipo 1. Questo significa che un soggetto, per sapere se ne è affetto o meno, deve fare le analisi del sangue.

C’è però un aspetto positivo di questa forma di diabete, ossia che dipende molto dal proprio stile di vita. Ciò significa che uno stile di vita più sano può aiutare a prevenire o rallentare il diffondersi della malattia.

Diabete gestazionale (donne in gravidanza)

Questa forma di diabete si manifesta nelle donne in gravidanza, come suggerisce il suo nome, anche se la persona in questione non ha mai sofferto di diabete. Di solito come viene se ne va, scomparendo dopo il parto.

Tuttavia, si tratta anch’essa di una forma subdola perché mette la donna nelle condizioni di soffrire di diabete di tipo 2 qualche anno dopo e non solo, potrebbe causare dei problemi di salute anche al nascituro come diabete a sua volta ma anche obesità.

Prediabete

Tra le tipologie di diabete possiamo classificare anche il prediabete, ossia una condizione che non rappresenta ancora la malattia vera e propria quanto piuttosto una spia che ci sta parlando dei potenziali rischi.

In questo caso il livello del glucosio nel sangue è più elevato del normale, tuttavia non è ancora tale da poter parlare di vero e proprio diabete.

Chiaramente chi soffre di prediabete è più soggetto a sviluppare un diabete di tipo 2 con il tempo. Ma la buona notizia è che modificando il proprio stile di vita è possibile evitarlo.

Cosa causa il diabete?

Viste le numerose tipologie di diabete esistenti – di cui abbiamo citato le principali – non è possibile parlare di cause universali. Dobbiamo fare un’ulteriore distinzione e la faremo sulle due varietà più famose, ossia il diabete di tipo 1 e 2.

Per quanto riguarda il diabete di tipo 1, a causarlo sono principalmente fattori genetici (quindi avere genitori o fratelli che ne soffrono) oppure malattie autoimmuni (ricordiamo che si tratta di una reazione autoimmune).

Per quanto riguarda invece il diabete di tipo 2, quello che affligge la maggior parte dei pazienti e della popolazione, le cause sono molto più vaste e variegate. Anche in questo caso rileva il fattore genetico, ma è solo una delle motivazioni.

Per quanto riguarda gli scompensi corporei, possono causare questa forma di diabete un livello di glicemia sballato, un elevato livello di trigliceridi oppure un livello basso di colesterolo HDL.

Ci sono poi tutta una serie di fattori legati allo stile di vita condotto come possono essere l’obesità, l’iperalimentazione, la sedentarietà e il fumo di sigaretta.

Infine, troviamo una serie di altre cause che possono derivare da malattie correlate così come da altri fattori quali l’età. Tra queste troviamo un diabete gestazionale in fase di gravidanza, l’ipertensione, la gotta o l’età avanzata. Pare addirittura che anche il peso alla nascita incida se questo era molto basso o molto alto.

Il principale fattore che causa il diabete è un’elevata glicemia perciò i disordini metabolici sono da considerare come un possibile campanello d’allarme. Tuttavia, a differenza di quanto pensa la maggior parte della popolazione, il diabete non dipende solo da una cattiva alimentazione.

Ora che sappiamo quali sono i tipi più comuni di questa malattia e da cosa sono causati, cerchiamo di capire come sia possibile curare il diabete con il CBD.

I motivi per cui usare il CBD per curare il diabete

Cannabinoidi e diabete si sentono sempre più spesso nominare all’interno della stessa frase grazie alle numerose proprietà contenute in questo principio attivo. Prima di analizzare in quale modo possa essere utile per chi soffre di diabete, spieghiamo cos’è il CBD.

Il cannabidiolo, più comunemente conosciuto con l’acronimo di CBD, è uno dei più famosi principi attivi contenuti all’interno della pianta di canapa. A differenza del THC, altro principio attivo che tuttavia si è conquistato nel mondo una cattiva fama, il CBD non provoca effetti psicoattivi. Ciò significa che tra le sue proprietà non esiste nulla in grado di sballare la mente umana, come invece accade nel caso del THC.

Inizialmente gli studi scientifici si erano concentrati su farmaci a base di THC per curare molti disturbi che affliggono la popolazione tuttavia, man mano che la ricerca ha fatto progressi, si è notato come il CBD sia molto più potente e non comporti alcuna controindicazione.

Due delle principali proprietà del CBD sono quella antinfiammatoria e antidolorifica.

In particolare, la cannabis possiede dei composti molto simili a sostanze già prodotte dall’organismo umano in grado di regolare funzioni basilare come l’umore, l’appetito, il sonno e anche il dolore.

Si è arrivati a questa conoscenza dopo la scoperta del sistema endocannabinoide, un sistema biologico presente nel sistema nervoso centrale e in quello periferico responsabile del regolamento di numerosi processi fisiologici e cognitivi.

curare il diabete col CBD

Pare infatti che il CBD possa ridurre il dolore, persino quello cronico, influenzando il recettore degli endocannabinoidi presente all’interno del sistema appena citato. Altri esperimenti hanno inoltre dimostrato che il CBD è in grado di ridurre anche le infiammazioni e il gonfiore che ne deriva.

Trattandosi di cosiddetta marijuana legale, quindi non psicoattiva, gli scienziati non hanno rilevato particolari controindicazioni. Di questo parleremo più approfonditamente a breve.

Cosa hanno scoperto gli scienziati in merito

È davvero possibile curare il diabete con il CBD? Parliamo degli aspetti nei quali il CBD ha dato risultati positivi.

Uno studio sui ratti ha dimostrato come il cannabidiolo sia in grado di ridurre il dolore ai nervi nel caso di osteoartrite, una malattia articolare multifattoriale. Diversi studi hanno confermato come il CBD sia in grado di ridurre anche il dolore continuativo.

Ma continuiamo con un altro studio che ha dimostrato come il CBD sia in grado di ridurre l’infiammazione che segue l’insorgenza del diabete, causata da un’elevata presenza di glucosio. È emerso come sia in grado di ridurre l’incidenza del diabete nei topi diabetici non obesi.

Finora abbiamo visto come il principio attivo estratto dalla canapa sia in grado di ridurre alcuni dei più conosciuti sintomi della malattia, quindi il dolore e l’infiammazione. Tuttavia, pare sia anche possibile curare il diabete con il CBD prevenendo il suo peggioramento.

Gli scienziati hanno effettuato un esperimento sui topi dimostrando come il CBD sia in grado di diminuire l’incidenza del diabete attraverso un meccanismo immunomodulatore che agisce sulla risposta immunitaria di particolari cellule.

E ancora, da altri studi è emerso come la cannabis riduca sensibilmente il rischio di obesità, aiutando a prevenire l’insorgenza del diabete. Ricordiamo infatti che il sistema endocannabinoide è responsabile anche dell’appetito. Inoltre, il CBD trasforma il grasso cattivo in grasso buono, permettendo una più sana concentrazione di glucosio.

Ci sono dei contro nell’uso del CBD per curare il diabete?

Secondo gli studi emersi, potenzialmente i diabetici potrebbero fumare erba legale e giovarne, grazie a tutte le proprietà contenute all’interno del CBD. Purtroppo, fumare cannabis legale in molti Stati – compreso il nostro – non è consentito ed è quindi difficile trovare testimonianze a riguardo, se non in occasione di esperimenti autorizzati a scopo scientifico.

Possiamo quindi solo affidarci a quello che ci dicono gli scienziati per capire se è possibile curare il diabete con il CBD senza incorrere in particolari effetti collaterali.

È stata pubblicata una revisione in proposito ed ha riportato dati clinici e studi sugli animali per spiegare quali sono state le principali controindicazioni registrate.

In particolare, sono emersi sintomi come stati di stanchezza, cambiamenti di appetito e quindi di peso, nausea e diarrea. Questi sono stati gli unici effetti emersi comunque in pochi casi.

Ora che sai quanto il CBD può essere utile per la cura del diabete, visita il nostro shop online e scopri tutti i prodotti contenenti il principio attivo.

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8 comments on “Il CBD può davvero curare il diabete?”

    1. Ciao Giovanni, nello shop puoi trovare diversi prodotti che contengo il CBD, ovviamente i cristalli, l'estratto e gli oli ne hanno una maggiore concentrazione e quindi favoriscono più benefici.
      Qui se vuoi guardare i prodotti con le relative caratteristiche e proprietà: https://crystalweed.it/cbd/cbd-oil-cannabis/

  1. Può’ veramente il CBD aiutare in caso dì diabete 2?
    Se si in quale forma e in quanta concentrazione..

    1. Ciao Liliana mi sono informato parecchio a riguardo perchè un mio familiare ha il diabete 2. Avevo letto di qualche studio che diceva aiuti ad alleviare i sintomi così ho preso l'olio di CBD 20% da fargli provare, lo prende da poco ma sembra stare meglio, anche con l'energia e l'umore.

  2. Più che un commento è una richiesta, non ho capito bene come prima volta naturalmente io sono diabetico già da un po' di anni, come è consigliabile iniziare, con quale prodotto e con quale percentuale?

    1. Buonasera Michele,
      la invitiamo a contattare il servizio assistenza che sarà lieto di rispondere ad ogni suo quesito.
      Le auguriamo una buona serata.

      Team Crystalweed

  3. Salve sono annasono diabetica tipo 2, e faccio uso di insulina e slowet 2 da 500 prima di cena dopo le 22 faccio l'insulina, ho saputo che l'olio di canapa fa bene a noi diabetici e come usarlo grazie

    1. Mio cognato, anche lui diabetico tipo 2, con l'olio di CBD 20% si sta trovando molto bene! Ormai lo prende da un mesetto e una volta che ha trovato il suo dosaggio ha sentito dei notevoli cambiamenti!

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