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I benefici del CBD sulle malattie neurologiche e cervello

26 Ottobre 2022 alle 10:10
Tempo di lettura: 7 min
3.

ll CBD o cannabidiolo è un principio attivo che si presta per una vasta gamma di applicazioni terapeutiche che vale la pena conoscere a fondo. A tale proposito, diamo uno sguardo piĂą da vicino a ciò che la scienza ha scoperto in merito ai benefici del CBD sul cervello umano.

Come agisce il CBD sul cervello?

I benefici del CBD sul cervello sono prodotti attraverso vari percorsi molecolari. Sebbene non si leghi realmente con due dei recettori cannabinoidi CB1 e CB2, agisce attraverso diversi canali indipendenti dagli stessi recettori. Il CBD migliora e inibisce l’azione legante di alcuni di questi accoppiati alle proteine, e si rivolge a un recettore specifico della serotonina del tipo 1A. La sua affinità con questo recettore è associata a molte proprietà terapeutiche del CBD. Gli effetti neurologici unici del CBD offrono sollievo e nel contempo evitano il rischio di rilascio di ormoni come il cortisolo, che è responsabile del metabolismo e delle reazioni allo stress e dell’ossitocina che influisce sul comportamento sociale. I recettori della serotonina influenzano anche l’umore, la cognizione e l’appetito di una persona.

Benefici del CBD sul cervello

Altri benefici del CBD sul cervello sono: migliorare l’attivazione dei recettori della serotonina 1A ( effetto che supporta la teoria di come il CBD impedisca determinati problemi e disturbi come il dolore neuropatico, l’ansia, la depressione, la schizofrenia e la nausea da chemioterapia). Il CBD si lega anche ad altri recettori TRPV1 che sono chiamati vanilloidi, e quindi consente di ottenere un effetto terapeutico soddisfacente. I TRPV1 svolgono un ruolo nella termoregolazione nell’infiammazione e nella percezione del dolore. Tra gli altri recettori vale la pena citare quelli attivati dal proliferatore di perossisomi (PPAR) noti anche come “recettori nucleari”, che si trovano sulla superficie del nucleo della cellula e che sono stimolati dal CBD per produrre un effetto antitumorale. Quando si attiva un recettore noto come PPAR-gamma, inizia un effetto antiproliferativo che provoca la regressione dei tumori nelle linee cellulari polmonari.

I benefici del CBD sul cervello

I benefici terapeutici del CBD nel cervello umano

I benefici del CBD sul cervello possono aiutare gli individui ad affrontare problemi sia fisici che psicologici tra cui:

CBD e gli effetti positivi sull'ansia

Mentre il THC può amplificare gli stati di ansia in alcune persone, il CBD è uno dei rimedi più efficaci, anche in presenza casi gravi. Gli effetti positivi in campo neurologico del CBD in tal caso si possono tranquillamente equiparare a trattamenti a base di farmaci.

Un’indicazione interessante sull’efficacia del cannabidiolo sul sistema nervoso arriva da uno dei tre studi condotti in Israele su autismo e CBD. In particolare, gli studiosi volevano indagare se il principio attivo potesse ridurre gli stati d’ansia. Su 53 bambini sottoposti al trattamento con olio di cannabis per oltre due mesi, quasi il 50% ha avuto miglioramenti notevoli nella sensazione di ansia.

CBD e gli effetti sull'epilessia

Un altro specifico studio sui benefici del CBD sul cervello ha dimostrato la sua grande efficacia nel curare l’epilessia e altri disturbi neuropsichiatrici.

I soggetti epilettici risentono di una qualitĂ  di vita alterata dal timore che si presentino improvvisamente le crisi epilettiche. Tuttavia, i farmaci antiepilettici prescritti tradizionalmente tendono ad avere effetti collaterali fastidiosi, come aumento del sonno, astenia, affaticamento nelle attivitĂ  quotidiane, umore variabile, metabolismo lento. Oltre a questi, i rischi a lungo termine sono ancora piĂą invasivi e includono problemi al fegato, al pancreas e disturbi ormonali.

La dimostrazione di quanto il CBD possa svolgere un ruolo determinante nell’epilessia arriva proprio dalla ricerca farmacologica. L’unico farmaco a base di cannabis approvato dalla Food and Drug administration (FDA), infatti, è l’Epidiolex, destinato proprio ai pazienti epilettici.

CBD e gli effetti benefici sul sonno

La terza proprietà terapeutica del CBD va rilevata anche per quanto riguarda la qualità del sonno. Dal momento che il CBD può aiutare a ridurre l’ansia, a sua volta può servire anche per chi ha difficoltà a conciliare il sonno. Infatti, può aumentarne la quantità complessiva sopprimendo l’insonnia. A un piccolo dosaggio, il CBD induce la veglia e riduce la sonnolenza diurna, ma le dosi massicce impiegate poche ore prima di andare a dormire hanno un effetto equilibrante che spesso porta ad una buona notte di sonno.

L’azione del CBD sull’insonnia può variare a seconda del prodotto utilizzato e delle dosi assunte. Questi elementi, infatti, vanno ponderati accuratamente in base alle necessità del soggetto.

CBD e gli effetti sulla Schizofrenia

Ci sono diversi studi che dimostrano l’efficacia del CBD sulla mente, in particolare nei disturbi psichiatrici, come la schizofrenia, l’ansia e il disturbo da stress post-traumatico.

Uno studio del 2014 sul ruolo del CBD nel trattamento dell’epilessia e dei disturbi neuropsichiatrici, ha dimostrato che la somministrazione di cannabinoidi può ridurre i sintomi psichiatrici.

Le proprietĂ  antipsicotiche del CBD sono state dimostrate anche da uno studio clinico tedesco che ha analizzato la reazione dei pazienti ad un antipsicotico standard e al CBD.  Quest’ultimo, andando a ridurre i sintomi psicotici, è risultato parimenti efficace come neurolettico, ma ha provocato minori effetti avversi rispetto al farmaco tradizionale.

Lo studio in questione su schizofrenia e CBD ha dimostrato anche che il CBD non agisce direttamente sui recettori dei cannabinoidi ma migliora la ricettivitĂ  da parte dei neuromodulatori, diminuendo gli effetti psicotici della sostanza.

CBD e gli effetti sull'autismo

L’autismo è una condizione che penalizza fortemente i pazienti e le famiglie. Fino ad ora la ricerca si è concentrata in particolare su alcuni tratti dello spettro autistico, sottovalutando l’aspetto sistemico della malattia.

Tuttavia, l’autismo non provoca solo disturbi del comportamento o alterazioni emotive, ma può presentare comorbidità come l’epilessia, l’insonnia e i disturbi gastrointestinali. Con uno sguardo più ampio, tutto ciò può far pensare ad un malfunzionamento del sistema endocannabinoide, esattamente come avviene per altri disturbi di natura psichiatrica e neurologica.

Sono molte ricerche che dimostrano l’interazione del cannabidiolo con il sistema endocannabinoide, dati che spiegano come la sostanza possa essere funzionale anche nei disturbi dello spettro autistico.

In Israele, sono circa 2500 i pazienti trattati regolarmente con cannabinoidi per l’autismo, nei quali si è notata una forte riduzione dei sintomi più fastidiosi, ossia insonnia, autolesionismo e alterazione psicologica.

CBD e gli effetti sul Parkinson

Il morbo di Parkinson è una patologia estremamente diffusa che affligge oltre 10 milioni di individui. Uno dei simboli di questa problematica è diventato l’attore Michael J. Fox, che lotta da anni con la malattia di Parkinson. Si tratta di un disturbo neurologico invalidante che non permette di avere il controllo sul proprio corpo e sui propri movimenti.

Le prime testimonianze sull’utilità della cannabis per il controllo dei tremori risalgono al 1888. All’epoca, il neurologo Sir William Gowers pubblicò un Manuale delle malattie del sistema nervoso, dove affermava che la cannabis potesse ridurre i tremori fino a farli scomparire.

Ricerche più attuali hanno dimostrato l'effettiva potenza del cannabidiolo nel trattamento di malattie di tipo neurodegenerativo, tra cui il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson. Grazie alle sue proprietà antiossidanti e neuroprotettive, oltre a far diminuire i movimenti incontrollati, il CBD rallenta l’avanzamento della malattia

CBD e gli effetti sull'emicrania o cefalea a grappolo

L'emicrania e la cefalea a grappolo sono disturbi neurologici talmente intensi da provocare disabilità in chi ne soffre. Il mal di testa a grappolo può provocare un malessere tale da essere anche chiamato “mal di testa da suicidio”. In commercio esistono moltissimi farmaci per alleviare i dolori lancinanti e persistenti di queste patologie, ma nessuno di essi costituisce una valida soluzione al problema.

Un team di ricercatori dell’Università di Yale ha pubblicato uno studio molto promettente sull’utilizzo di rimedi psichedelici per trattare la cefalea. Sembra che la loro azione vada ad esplicarsi nei vasi sanguigni che circondano l’area del cervello, restringendoli così da ridurre gli stimoli dolorosi. Inoltre, grazie al cannabidiolo si riduce l’infiammazione sottostante, che sembra provocare gli attacchi di cefalea.

Conclusione

Il CBD è il principale componente della Cannabis legale (cannabis light o marijuana legale) perciò tutti gli effetti benefici del CBD si applicano all'utilizzo di cannabis light ricca di questo magico componente.

Se vuoi altre informazioni sul CBD leggi il nostro articolo sull'olio di CBD cliccando sul link appena sotto:

CBD Oil.

Fonti scientifiche

https://www.ncbi.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/

Kirsten Lyall et al. Stile di vita materno e fattori di rischio ambientale per i disturbi dello spettro autistico. Epidemia Int J. 2014 aprile; 43(2): 443–464.

Frank MC Besag. L'epilessia nei pazienti con autismo: collegamenti, rischi e sfide terapeutiche. Neuropsichiatria Dis Treat. 2018; 14: 1–10.

ComorbiditĂ  mediche nell'autismo: una guida per gli operatori sanitari e i responsabili politici. ThinkingAutism.org.uk.

Gene J Blatt et al. Alterazioni nei biomarcatori GABA ergici nel cervello autistico: risultati della ricerca e implicazioni cliniche. L'Associazione americana di anatomia. 08 settembre 2011.

Russo, E. Cannabis ed epilessia: torna alla ribalta un'antica cura. Epilessia e comportamento. 2017 maggio;70(Pt B):292-297. Epub 2016 15 dicembre. PubMed PMID : 27989385.

Chagas MH , ZA-P. (2014). Effetti del cannabidiolo nel trattamento dei pazienti con malattia di Parkinson: uno studio esplorativo in doppio cieco. Giornale di psicofarmacologia, 1088-98.

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3 comments on “I benefici del CBD sulle malattie neurologiche e cervello”

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  2. Io sto usando le capsule di cbd olio per mio figlio che sofre da disturbi da tic nervosi non lo so se sono efficace voglio provare cosa mi consigliate?Grazie mille Ivano

    1. Buongiorno Ivano,
      la risposta di ognuno di noi ai cannabinoidi è differente.
      Le consigliamo quindi di contattarci all'assistenza clienti WhatsApp al 327 138 5533 per avere un'informazione piĂą precisa.
      Le auguriamo una buona giornata
      Team Crystalweed

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