Influenza 2025: sintomi e rimedi
Scopri i sintomi e rimedi per l'influenza del 2025 in questo articolo redatto per noi da Raffaele Migliucci. Se vuoi altre info o dire la tua, scrivi un commento alla fine del post.

Febbre, dolori, mal di gola e malessere generale. Sono oltre 12 milioni le persone in Italia colpite dall'influenza nel 2025, che pare non voglia fare sconti a nessuno.
A rivelare la media (più alta del solito) di 728 mila nuovi casi ogni settimana è il Rapporto RespiVirNet. Questo rapporto è stato pubblicato il 28 febbraio scorso e relativo all'ottava settimana della stagione influenzale del 2025.
Ma quali sono i sintomi più comuni dell'influenza? Come riconoscerla? Quando consultare il medico? E, soprattutto, come curarla?
Se anche tu ti sei posto queste domande, sei nel posto giusto. Infatti, oltre a capire cos'è e come prevenirla, ti sveleremo anche l'alleato naturale numero 1 per l'influenza: il CBD.
Che grazie alle sue proprietà benefiche confermate dalla scienza, può trattare questa malattia sia in modo diretto che indiretto. Lo fa alleviando i sintomi e donando un benessere a 360° prolungato nel tempo.
Cos'è l'influenza?
Come spiegato dal Ministero della Salute, l'influenza è una malattia infettiva provocata dal virus del genere Orthomixovirus. Colpisce le vie aeree: naso, polmoni e gola.
I sintomi? Possono essere lievi o gravi e colpiscono milioni di persone ogni anno nel mondo. In particolare, in Italia il picco influenzale si registra generalmente da dicembre a fine febbraio. Ma scendiamo più nel dettaglio.
Influenza 2025: le cause
Un'infezione che colpisce le vie aeree. Come anticipato, l'influenza è promossa dai virus appartenenti alla famiglia degli Ortomixoviridiae, che comprende tre generi principali.
L'influenza di tipo A, la più comune, quella di tipo B e la meno diffusa di tipo C.
Ma perché, sebbene sia così comune, non riusciamo a trovare delle cure definitive a questa malattia?
Il "segreto" risiede in una delle caratteristiche principali di questi microrganismi: la frequenza con cui subiscono dei cambiamenti nella struttura esterna. Essi ne alterano l'antigenicità e le proprietà infettive.
Per questo motivo, ci si ritrova ogni inverno a combattere con un tipo diverso di influenza, alla quale il nostro sistema immunitario non presenta difese specifiche.
Le conseguenza? Piccole epidemie circoscritte nei mesi invernali, come quella che sta colpendo l’Italia negli ultimi mesi. O, nei casi peggiori, delle pandemie come quella da Covid-19.
Il freddo fa venire l'influenza?
La risposta breve è: no. Sebbene le nostre mamme ci ripetevano sempre di coprirci per evitare di prendere qualche malanno, non c'è alcuna correlazione diretta tra il freddo e il rischio di prendere l'influenza.
Ma allora perché se ne registra una diffusione maggiore nei periodi invernali? Le ipotesi principali sono tre:
- L'esposizione al freddo potrebbe limitare la nostra risposta immunitaria.
- Le basse temperature possono causare dei cambiamenti nelle mucose dell'apparato respiratorio. Ad esempio, ridurre l'efficacia delle ciglia vibratili: uno dei meccanismi di difesa principali del sistema respiratorio.
- I fattori sociali. Ritrovi come cene e feste natalizie, che concentra un elevato numero di persone in un ambiente chiuso o poco areato a causa del freddo.
In conclusione, non è il freddo a causare direttamente l'infezione, ma potrebbe favorire il contagio.
Come si trasmette l'influenza? Cose da sapere per non prenderla
Tosse, starnuti e distanze ravvicinate. L'influenza si trasmette facilmente per via aerea attraverso le goccioline di saliva e di muco. Questi raggiungono le mucose del sistema respiratorio e causano l'infezione. Ma non solo.
I virus influenzali possono sopravvivere temporaneamente anche al di fuori del corpo. Quindi la trasmissione può avvenire anche indirettamente da mani, oggetti e superfici, come maniglie, fazzoletti, interruttori della luce e rubinetti, appena contaminati.
Da qui si capisce perché l'influenza si diffonde a macchia d'olio tra i familiari che vivono nella stessa casa, i compagni di scuola e colleghi di lavoro. E, più in generale, nei luoghi chiusi e affollati come mezzi pubblici, cinema e centri commerciali.
Quanto tempo si è contagiosi con l'influenza?
Se il periodo di incubazione dell'influenza, ossia quel tempo che divide il momento del contagio e l'apparire dei sintomi, è relativamente breve, e dura circa 1-2 giorni. Le persone che contraggono il virus possono essere contagiose ancora prima dell'esordio dei sintomi veri e propri.
In particolare, il periodo di contagiosità va dalle 36-48 ore prima fino a 3-7 giorni dopo l'inizio della malattia, che può essere trasmessa anche dai soggetti "asintomatici", ossia infetti ma che non sviluppano sintomi evidenti.
Influenza 2025: i sintomi più comuni
Da lievi a più gravi, quali sono i sintomi principali dell'influenza? Si possono dividere in due grandi categorie:
- A carico delle vie respiratorie, che sono sempre interessate, come: tosse, starnuti e mal di gola.
- A carico dell'intero organismo, come: brividi, febbre, cefalea, dolori muscolari diffusi, spossatezza e malessere generale.
Per una corretta diagnosi però, è indispensabile osservare l'insieme dei sintomi e la modalità di comparsa. In particolare, l'influenza è caratterizzata da:
- Febbre elevata improvvisa, che tocca anche i 38-40°.
- Brividi di freddo, accompagnati da sudorazione e mal di testa.
- Dolori muscolari e articolari in tutto il corpo.
- Stanchezza fisica.
- Sonnolenza.
Contemporaneamente, sono presenti sintomi respiratori come:
- Naso chiuso o che cola.
- Mal di gola.
- Starnuti.
- Tosse secca.
- Dolori, anche intensi, al petto quando si respira.
In alcuni casi invece, la malattia può essere anche accompagnata da una riduzione dell'appetito, nausea, vomito, diarrea e crampi addominali.
Infine, è importante sottolineare che per errore viene spesso etichettata come "influenza" qualsiasi problema alle vie respiratorie che si presenta con sintomi simili a quelli dei virus influenzali.
Tuttavia, se non sono presenti sia la febbre, che i disturbi generali e almeno un sintomo respiratorio, ci troviamo di fronte solo ad una sindrome parainfluenzale o ad un semplice raffreddore.
Quanto dura l'influenza?

Una media 3-4 giorni. La maggior parte delle persone guarisce dai sintomi dell'influenza entro un massimo di una settimana, senza conseguenze significative.
In alcuni casi però, l'influenza può lasciare una sensazione di spossatezza che può durare anche fino a 2 settimane dopo la scomparsa dei sintomi.
Stessa cosa per la febbre, che solitamente può durare all'incirca 3-4 giorni.
L'influenza 2025 è pericolosa? I soggetti più a rischio
Fortunatamente, la maggior parte delle persone che contraggono l'influenza manifestano sintomi lievi. Quindi recuperano in massimo due settimane e non necessitano né di assistenza medica né di farmaci antivirali.
Purtroppo però, questo non vale per il 100% dei soggetti, soprattutto quelli più vulnerabili, che rischiano complicazioni più gravi e in alcuni casi il ricovero ospedaliero.
In particolare, tra le categorie considerate più a rischio rientrano:
- i bambini tra i 6 mesi e i 5 anni;
- gli adulti di età superiore ai 65 anni;
- le donne in gravidanza;
- le persone obese;
- chi soffre di asma;
- pazienti sottoposti a terapie che indeboliscono il sistema immunitario;
- persone affette da malattie croniche, come ad esempio: diabete, patologie immunitarie, malattie a carico dell'apparato respiratorio e cardiovascolare
Prevenzione: 5 modi per ridurre il rischio di prendere l'influenza
Prevenire è (sempre) meglio che curare. E vale anche per l'influenza, per cui esistono tutta una serie di "strategie" da attuare per evitare di contrarla. Almeno in forma acuta. Ecco le migliori cinque:
1. Rafforza il tuo sistema immunitario
Non solo in inverno. Avere un sistema
immunitario forte e in salute ti garantisce sia di prevenire l'influenza che ti sentirti meglio tutto il resto dell'anno. Come farlo?
- Una dieta sana e bilanciata.
- Uno stile di vita equilibrato.
- Praticare sport in modo regolare.
- Dormire (bene) almeno 7-8 ore a notte. Non ci riesci? Il CBD può aiutarti a dire addio all'insonnia e riposare in modo profondo.
- Evitare il più possibile fumo, alcolici e cibo spazzatura.
- Pratiche per la gestione dello stress. Ad esempio: meditazione, yoga, passeggiate nella natura e tisane rilassanti.
2. Mantieni le distanze di sicurezza
Evita, se è possibile, il contatto ravvicinato con persone che hanno contratto il virus e presentano i sintomi dell'influenza.
3. L'educazione al primo posto
Che sia con un fazzoletto che con l'interno del gomito, copri sempre la bocca e il naso quando tossisci o starnutisci. Questo aiuta a limitare la dispersione di goccioline infette nell'aria.
4. La parola d'ordine è disinfettare
Igienizzare frequentemente le mani con acqua e sapone, o in alternativa con una soluzione disinfettante, è un'ottima misura preventiva contro l'influenza.
Allo stesso modo, sarà importante disinfettare le superfici che tocchi frequentemente, come maniglie, rubinetti, telefoni e tastiere. Possono accumulare una miriade di germi.
5. Vaccinarsi
La vaccinazione è considerata uno dei metodi più efficaci per proteggersi dall'influenza. Infatti, ridurrebbe sia il rischio di infezione della persona che possibili complicazioni della malattia.
In particolare, sulla base dei virus osservati l'anno precedente, il vaccino viene messo a disposizione prima della stagione influenzale. E in Italia, il momento migliore per vaccinarsi va dalla metà di ottobre alla fine di dicembre.
Come si cura l'influenza?
Come anticipato, la maggior parte delle persone, soprattutto quelle sane, presenta sintomi lievi. Quindi, non saranno necessarie assistenza medica e farmaci antivirali.
Infatti, non esiste una vera e propria cura per l'influenza, ma dei modi per gestirla al meglio ed evitare complicazioni. Tra cui:
- Riposo: fondamentale per permettere al corpo di recuperare le energie e combattere l'infezione.
- Idratarsi a sufficienza, per evitare che il corpo si disidrati. Oltre all'acqua, sono perfette anche tisane naturali al 100% calde con aggiunta di miele, limone e zenzero.
- Consumare pasti facilmente digeribili.
All'occorrenza, è possibile ricorrere al paracetamolo e l'ibuprofene. Questi farmaci alleviano i dolori e sono utili nel caso la febbre sia troppo elevata e non accenna ad abbassarsi.
Vanno evitati invece gli antibiotici, a meno che non ci vengano prescritti dal medico in caso di complicanze.
Il motivo?
Vista la natura virale e non batterica dell'influenza, sono del tutto inefficaci. Addirittura, indebolendo ulteriormente il sistema immunitario, potrebbero peggiorare la situazione.
Quando chiamare il medico?
In presenza di sintomi lievi non sarà affatto necessario contattare il proprio medico di famiglia. La situazione cambia in caso di sintomatologia più grave o di soggetti più deboli e a rischio (elencati nel paragrafo precedente).
In particolare, sintomi più gravi possono essere:
- febbre alta per diversi giorni che non accenna a scendere,
- peggioramento della tosse,
- difficoltà respiratorie e fiato corto,
- sensazione di pressione a livello del torace ,
- stato confusionale,
- capogiri improvvisi,
- vomito,
- convulsioni.
CBD per l'influenza: rimedio naturale per un sollievo duraturo

Non solo per l'influenza.
Grazie alle sue proprietà terapeutiche, confermate dalla comunità scientifica, il CBD si sta rivelando l'arma segreta per coloro che vogliono prendersi cura del proprio benessere in modo naturale.
Ma come può essere utilizzato per trattare anche questa malattia? La risposta si trova negli effetti positivi del CBD.
- Antinfiammatorio: il CBD è noto per le sue proprietà antinfiammatorie, che possono ridurre l'infiammazione delle vie respiratorie, colpite duramente dai virus influenzali.
- Analgesico: il cannabidiolo è un antidolorifico naturale, che può mitigare efficacemente i dolori, sia muscolari che articolari, tipici dell'influenza.
- Regolare il sistema immunitario: fungendo da modulatore del sistema immunitario, il CBD può influenzare positivamente la risposta immunitaria. In questo modo, possiamo sia supportare l'organismo nel combattere più rapidamente l'infezione virale che prevenirla alla radice.
- Antivirale: come suggerito da una serie di ricerche preliminari, il CBD ha proprietà antivirali che possono inibire la replicazione di alcuni virus, inclusi quelli influenzali. In particolare, diversi studi recenti hanno valutato le potenzialità del cannabidiolo nel trattare il Covid-19, confermando che il CBD può potenzialmente bloccare anche l'infezione da SARS-CoV-2.
- Calmante e rilassante: assumere olio di CBD 30 minuti prima di andare a dormire può aiutare a combattere l'insonnia e donarci un sonno profondo e ristoratore, indispensabile per ripristinare le energie e guarire dall'influenza.

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