I migliori ansiolitici naturali che puoi acquistare (anche senza ricetta)
Scopri quali sono i migliori ansiolitici naturali che è possibile reperire negli store online, alcuni di essi anche senza ricetta.

Sono più di 16 milioni gli italiani che ogni giorno convivono con l'ansia, una sensazione che tutti conosciamo e di cui che sempre più persone soffrono.
Ciò sicuramente a causa del particolare periodo storico che stiamo vivendo. Pochi, però, sanno come curarla e tornare a vivere con più serenità.
Infatti, se possiamo dire con certezza che tutti abbiamo sofferto d'ansia, è molto raro sentire di persone che sono riuscite a superarla.
Ma, è possibile "spegnerla", anche senza affidarsi ai farmaci da banco?
Questa è la domanda che affligge più di un terzo della nostra popolazione nazionale, persone che cercano rimedi naturali per l'ansia: efficaci e senza gli effetti collaterali dei classici ansiolitici.
Con quest'articolo vogliamo dare finalmente una risposta definitiva.
Forniremo un elenco degli ansiolitici naturali, acquistabili anche senza ricetta, che vengono utilizzati per ridurre ansia e stress. In più, pubblicheremo anche gli studi scientifici che si sono occupati di analizzare questi prodotti e i loro possibili effetti collaterali.
Cos'è l'ansia? Il primo passo per superarla
Tutti proviamo ansia nella vita.
Paura, preoccupazione eccessiva, sudorazione, tachicardia e nausea sono i suoi sintomi più comuni.
Tuttavia, per riuscire a superarla dobbiamo andare più in profondità, cercando di capire da dove arriva e cosa la scatena.
Infatti, quello che molti non sanno è che l'ansia non è sempre un fenomeno negativo. In realtà, è un meccanismo fisiologico che ci permette di affrontare alcune situazioni con più lucidità e prestanza, come, ad esempio, una competizione sportiva.
Il "problema" dell'ansia sorge quando diventa incontrollata, troppo frequente, non è causata da un motivo specifico e potrebbe sfociare in un disturbo psicologico che interferisce con le nostre attività quotidiane.
In questo caso chi ne soffre si trova davanti ad un bivio: come bisogna trattare uno stato ansioso? Mi affido ai rimedi naturali o ai farmaci da banco? Proviamo a fare chiarezza.
Cosa sono gli ansiolitici naturali (e perché funzionano)?
Al giorno d'oggi sembra che i farmaci siano l'unica soluzione per la maggior parte dei problemi che ci affliggono. Hai mal di testa? Prendi questo. Hai mal di pancia? Prendi quello. I primi farmaci ad avere le odierne caratteristiche sono stati introdotti a malapena 200 anni fa, nel XIX secolo. Prima come facevamo senza di essi?
La Natura ci ha sempre fornito tutto ciò di cui abbiamo avuto bisogno. Cibo, casa, vestiti, ma anche rimedi naturali efficaci per trattare i vari disturbi e patologie. È con questa consapevolezza che dobbiamo rapportarci agli ansiolitici naturali.
Essi sono sostanze di origine vegetale ricche di principi attivi, che, agendo sul sistema nervoso, vantano proprietà sedative, calmanti e ansiolitiche, capaci di dare quella sensazione di calma e tranquillità.
Uno dei vantaggi di questi preparati è che spesso si trovano in tisane e integratori alimentari, quindi non necessitano di ricetta medica.
Ciò non significa che possono essere utilizzati da chiunque e in qualsiasi condizione. Infatti, soprattutto in presenza di patologie diagnosticate, è sempre consigliato consultare il medico prima di utilizzarli.
Perché utilizzare gli ansiolitici naturali? Gli effetti collaterali dei farmaci (che devi sapere)
Non sono sicuri per la salute.
È questo il motivo per cui sempre più persone decidono di affidarsi ai rimedi naturali, invece che ai farmaci classici. Ad esempio, le benzodiazepine, tra i medicinali più utilizzati per trattare l’ansia, sono associati a:
- dipendenza;
- sonnolenza;
- confusione mentale;
- debolezza;
- vertigini;
- difficoltà respiratoria.
Questi sono effetti collaterali che rischiano di compromettere la nostra salute psicofisica e peggiorare la situazione, invece di favorire la nostra ripresa.
Fortunatamente Madre Natura ci offre degli ottimi ansiolitici per trattare ansia e attacchi di panico in modo naturale.
Ingredienti che sono più sicuri dei prodotti descritti precedentemente e ci aiutano efficacemente a supportare il nostro benessere psicofisico.
I 10 migliori ansiolitici naturali: la guida completa
CBD

Protagonista di migliaia di studi scientifici, il CBD (o cannabidiolo) è una molecola presente naturalmente nella cannabis. A differenza del THC però, non ha effetti psicoattivi e non crea dipendenza.
La sua grande popolarità si deve alle proprietà terapeutiche confermate dalla scienza. Perché è tra gli ansiolitici naturali più utilizzati oggi?
Il primo motivo deriva dalla sua sicurezza. Come possiamo leggere da questo rapporto dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), il CBD è una molecola sicura e ben tollerata sia dagli umani che dagli animali.
Infatti, come constatato dalle numerose ricerche condotte fino ad oggi, l'assunzione di CBD non è associata a veri e propri effetti collaterali, ma solo dei disagi di lieve entità che interessano una ridotta parte di consumatori. Ad esempio:
- Stanchezza;
- Occhi rossi;
- Bocca secca;
- In casi rari, un abbassamento della pressione o dei disturbi intestinali.
Il secondo motivo è stato anticipato ad inizio paragrafo, ossia gli studi scientifici che hanno evidenziato gli effetti benefici del CBD sull'ansia e sulla salute a 360°.
Ad esempio, uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Psychology, ha esaminato gli effetti del CBD su ben 103 pazienti adulti con disturbi d'ansia e problemi del sonno. I risultati?
Già dal primo mese di trattamento i livelli di ansia nelle persone sono diminuiti del 79,2%. Tali valori sono rimasti stabili durante tutta la durata dello studio, validando il CBD come un ansiolitico naturale che apporta notevoli benefici sia sul breve che sul lungo periodo.
Un altro studio scientifico che merita di essere citato è quello pubblicato sulla rivista Nature nel 2022, condotto su 14 pazienti con ansia moderata e grave.
Il piano terapeutico applicato è stato semplice quanto efficace. Alle persone, è stato somministrato per via sublinguale (sotto la lingua) 1 ml di olio di CBD full spectrum, tre volte al giorno. I risultati sono stati sorprendenti.
Infatti, ciò che ha stupito di più gli autori, è che il 100% dei partecipanti ha risposto positivamente al trattamento. I pazienti hanno affermato che l'ansia e la possibilità di sperimentare attacchi di panico sono diminuite, e che l'assunzione ha migliorato la qualità della vita complessiva. Quindi il CBD si conferma come uno dei migliori ansiolitici naturali in commercio. Ma vediamone di altri.
Valeriana

Appartenente alla famiglia delle Valerianaceae, la Valeriana è una pianta originaria dell'Europa e di alcune regioni dell'Asia. Tuttavia, il suo utilizzo è diffuso in tutto il mondo.
Infatti, la valeriana è tra gli ansiolitici naturali più apprezzati in fitoterapia. Si può trovare in farmacia, erboristeria e negozi online sotto forma di infusi, tisane, estratti, tinture, compresse e capsule.
I suoi benefici sono molteplici: le sue proprietà calmanti e sedative trovano spazio anche nel trattamento di insonnia e disturbi del sonno.
Infatti, uno studio pubblicato nel 2021 sull'Oman Medical Journal ha valutato gli effetti della valeriana su ansia, depressione e qualità del sonno nei pazienti sottoposti a emodialisi (HD): una sorta di "lavaggio" del sangue.
I 39 partecipanti sono stati divisi in due gruppi: A di 19 persone e B di 20 persone. Nella prima fase dello studio il gruppo A ha ricevuto la valeriana e il gruppo B un placebo un'ora prima di andare a dormire ogni notte per un mese. Nella seconda fase, il trattamento è stato invertito, con il primo gruppo che ha ricevuto il placebo e il secondo la valeriana.
I risultati hanno segnalato una robusta evidenza. Nella prima fase, i punteggi medi di qualità del sonno, depressione e ansia sono diminuiti in entrambi i gruppi, anche se la riduzione è stata "significativamente più alta" nel gruppo A rispetto al gruppo B.
Nella seconda fase i punteggi medi di qualità del sonno, depressione e ansia registrati sono stati significativamente più bassi nel gruppo A rispetto al gruppo B.
Ciò ha dimostrato che "la valeriana ha migliorato significativamente la qualità del sonno, i sintomi dell'ansia e la depressione nei pazienti".
Possiamo tutti utilizzare la valeriana? Anche se considerata generalmente sicura, la sua assunzione può portare ad alcuni effetti collaterali, ad esempio:
- Disturbi gastrointestinali;
- Mal di testa;
- Agitazione e disturbi del sonno, principalmente in caso di utilizzi prolungati.
L'uso di valeriana è sconsigliato durante la gravidanza e l'allattamento, in pazienti affetti da malattie epatiche, in bambini e adolescenti di età inferiore ai 14 anni o in caso di ipersensibilità alla pianta.
Ashwagandha

Uno tra i migliori ansiolitici naturali è l'Ashwagandha, conosciuta dai più anche come ginseng indiano. Trattasi di una pianta utilizzata da secoli nell'Ayurveda, la medicina tradizionale dell'India, per via delle proprietà adattogene, ossia la sua capacità di aiutare l'organismo ad adattarsi allo stress.
Legale in Italia, questa pianta è facilmente reperibile sia online che in erboristeria, sotto forma di integratori, polveri, capsule e tisane. Andiamo a vedere come agisce sull'ansia.
Diverse ricerche scientifiche hanno valutato le proprietà ansiolitiche dell'Ashwagandha, ad esempio quella pubblicata su Medicine (Baltimore) nel 2019.
Questo studio randomizzato, durato 60 giorni, in doppio cieco e controllato con placebo, ha coinvolto 60 adulti sani con alti livelli di stress auto-riferito.
I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi. Al primo, è stato consegnato un estratto standardizzato di ashwagandha da 240 mg da assumere una volta al giorno per tutta la durata del percorso; le persone nel secondo hanno assunto un placebo.
I risultati sono stati misurati utilizzando la scala di valutazione dell'ansia di Hamilton (HAM-A), la Depression, Anxiety, and Stress Scale (DASS-21) e le variazioni di cortisolo e DHEA-S: ormoni che svolgono un ruolo importante nella risposta allo stress.
Tutti i partecipanti hanno completato la sperimentazione senza segnalare eventi avversi. Rispetto al placebo, l'ashwagandha ha portato a:
- Una riduzione significativa dell'HAM-A (P = 0,040);
- Una riduzione quasi significativa del DASS-21 (P = 0,096);
- Un abbassamento del cortisolo mattutino (P < 0,001) e del DHEA-S (P = 0,004).
Sono risultati incoraggianti, che hanno confermato gli effetti antistress e ansiolitici della ashwagandha, che gli autori ascrivono all'azione di modulazione della pianta sull'asse ipotalamo-ipofisi-surrene.
Prima di utilizzare la pianta indiana come rimedio naturale per l'ansia però, dobbiamo considerare due fattori fondamentali:
- La risposta dei ricercatori, che hanno chiarito la necessità di ulteriori studi per supportare la loro tesi e indagare meglio gli effetti della pianta;
- La sicurezza dell'ashwagandha, che viene tollerata dalla maggior parte delle persone, anche se può causare alcuni effetti collaterali. Ad esempio: problemi gastrointestinali, sonnolenza, possibile interazione con i farmaci. Inoltre, viene sconsigliata in alcune condizioni specifiche, tra cui la gravidanza, l'allattamento, in caso di ipertiroidismo, patologie autoimmuni e prima di un intervento chirurgico.
Per tali motivi, è sempre meglio consultare un medico prima di integrarla nella nostra routine quotidiana.
Camomilla

È sera e non riuscite a riposare. Vorreste dormire, ma siete troppo agitati. Così, andate in cucina, mettete dell'acqua sul fuoco a bollire e vi preparate una buona tazza di camomilla. Magari aggiungete un cucchiaino di miele per addolcire. Chi non l'ha mai fatto?
Questa semplice abitudine, tramandataci dalle nostre madri, fa leva sulle proprietà sedative della camomilla; essi sono fiori bianchi e gialli, originari dell'Europa e dell'Asia Occidentale, utilizzati da tempo immemore per ridurre i livelli di ansia e stress e migliorare la qualità del sonno.
Uno studio pubblicato del 2016, che ha valutato l'effetto calmante e ansiolitico della camomilla su un gruppo di individui colpiti da disturbo d'ansia generalizzato moderato o grave (GAD), ha fatto luce sui meccanismi di questa portentosa pianta sul nostro corpo.
L'obiettico era trovare un'alternativa più sicura e naturale ai farmaci convenzionali, spesso associati a effetti collaterali come dipendenza o sintomi di astinenza.
Ecco come si è svolta la ricerca: ai soggetti con GAD è stato somministrato un estratto di camomilla da 1500 mg/giorno per un massimo di 8 settimane. Su 179 soggetti, il 58,1% "ha soddisfatto i criteri di risposta", mentre il 15,6% ha interrotto il trattamento prima della fine del percorso.
Passando ai risultati, l'estratto di camomilla ha ridotto significativamente i sintomi del GAD "con un tasso di risposta paragonabile a quelli osservati durante la terapia farmacologica ansiolitica convenzionale e un profilo di eventi avversi favorevole".
Effetti collaterali che, sebbene non gravi, possono verificarsi soprattutto dopo un sovradosaggio di camomilla e includono: agitazione, insonnia e nausea nei soggetti più sensibili.
Passiflora

Dai fiori bellissimi e i frutti commestibili, la passiflora è una pianta conosciuta soprattutto per i suoi effetti ansiolitici, utili per combattere insonnia e irrequietezza serale e favorire un sonno di qualità.
In particolare, le sue proprietà sedative si devono al contenuto di flavonoidi, che, agendo sul sistema nervoso centrale, modulano l'attività del GABA: un neurotrasmettitore che favorisce il rilassamento e una sensazione di calma.
L'uso della passiflora per trattare uno stato ansioso è stato riconosciuto dalla Commissione E tedesca: ente che valuta l'efficacia terapeutica delle piante officinali.
Questa decisione è stata supportata da diversi studi, tra cui uno pubblicato sul Journal of Clinical Pharmacy and Therapeutics nel 2001, che ha confrontato l'efficacia della Passiflora con l'oxazepam, una benzodiazepina.
Lo studio è stato condotto su 36 pazienti affetti da GAD (disturbo d'ansia generalizzato); divisi in due gruppi in modo casuale, ai primi 18 pazienti è stato assegnato un estratto di passiflora da 45 gocce al giorno. Ai secondi 18 invece, 30 mg di oxazepam al giorno. I risultati?
"Non è stata notata alcuna differenza tra i due protocolli alla fine dello studio". Inoltre, è stato evidenziato che l'oxazepam ha compromesso le prestazioni lavorative delle persone, mentre la passiflora ha tratto efficacemente il disturbo d'ansia, senza causare gli effetti collaterali associati alla benzodiazepina.
Infatti, la passiflora è una pianta sicura e ben tollerata, anche se può causare sonnolenza in caso di uso eccessivo, per via delle proprietà sedative.
Radice di kava kava

Utilizzata da sempre come rilassante dalle popolazioni locali delle isole del Pacifico, la kava kava vanta degli effetti ansiolitici che sono riconosciuti anche da numerosi studi scientifici. E, come la passiflora, approvati dalla Commissione E tedesca.
In particolare, i suoi poteri calmanti sono attribuiti ai kavalattoni: principi attivi presenti nella sua radice, che influenzano il nostro sistema nervoso centrale, regolando la risposta di ansia e stress.
Tra i tanti che hanno indagato questa pianta, riportiamo uno studio pubblicato nel 2003 su Europe PMC che ha confrontato l’efficacia della kava kava con quella di buspirone e opipramol: due farmaci ansiolitici.
Durante le 8 settimane di somministrazione, i 129 pazienti affetti da disturbo d'ansia generalizzato hanno ricevuto 400 mg di kava, 10 mg di buspirone o 10 mg di opipramol. Il risultato è che non sono state notate differenze significative tra i gruppi di controllo.
Ciò ha portato gli autori a concludere che:
"il Kava-Kava è ben tollerato e altrettanto efficace di Buspirone e Opipramol nel trattamento acuto dei pazienti ambulatoriali affetti da disturbo d'ansia generalizzata".
Nonostante ciò, l'assunzione prolungata di questa pianta officinale può causare alcuni effetti collaterali, quali: mal di testa, vertigini, disturbi visivi e gastrointestinali, e, in casi rari, anche reazioni cutanee.
Melissa

Dotata di foglie che profumano di limone, la melissa è una pianta che arriva dall'Europa meridionale e dall'Asia Occidentale. Le sue proprietà sedative possono essere utilizzate per trattare ansia, insonnia e stati di agitazione.
Tra i tanti studi che ne hanno valutato le potenzialità terapeutiche, spicca quello pubblicato su Frontiers nel 2023, condotto su 100 adulti sani colpiti da un grado moderato di ansia, stress e depressione.
Ai partecipanti è stato fatto integrare per 3 settimane un estratto di foglie di Melissa. Due volte al giorno, per un totale di 400 mg al giorno. I risultati?
Sono stati registrati dei miglioramenti significativi nell'umore depressivo, ansia, stress, benessere mentale generale e qualità della vita. Il tutto arricchito dall'assenza di effetti collaterali e dalla buona tollerabilità dell'estratto.
Nonostante ciò, in alcuni casi, l'uso di melissa potrebbe portare alla comparsa di nausea, vertigini e reazioni allergiche.
Olio di lavanda

Estratto dall'omonima pianta conosciuta per via dell'intenso colore viola, l'olio essenziale di lavanda viene utilizzato in aromaterapia per gli effetti calmanti e rilassanti. Tra i suoi effetti benefici 2 meritano sicuramente una menzione: la capacità di ridurre l'ansia e migliorare il sonno.
Rispetto a tutti i rimedi che abbiamo trattato finora, questo ansiolitico naturale può essere applicato direttamente sulla pelle: dietro le orecchie, sulle tempie e sul retro del collo. Può essere utilizzato nell'ambiente con un apposito diffusore o aggiunto nell'acqua della vasca, rendendo il bagno rilassante come un'esperienza in una Spa.
Una revisione pubblicata su Phytomedicine nel 2019 ha valutato l'efficacia della lavanda in qualsiasi forma e modo di somministrazione.
La meta-analisi, che ha incluso 3964 partecipanti, ha rivelato che l'inalazione di lavanda può ridurre significativamente i livelli di ansia. Allo stesso modo, anche l'assunzione orale dell'olio di lavanda si è dimostrata efficace. Lo stesso vale per la somministrazione tramite massaggio.
"Visti questi risultati, poiché i trattamenti con olio essenziale di lavanda sembrano generalmente sicuri e, nel caso dell'inalazione, anche semplici ed economici, rappresentano un'opzione terapeutica che può essere presa in considerazione in alcuni contesti clinici", hanno concluso i ricercatori.
Quali sono i suoi effetti collaterali?
Va fatta particolare attenzione in caso di uso orale. Infatti, l'olio essenziale di lavanda da aromaterapia per diffusione o uso esterno non va mai ingerito, perché potrebbe contenere residui tossici e solventi, e causare: nausea, vomito, irritazioni gastrointestinali. Nei casi più gravi anche tossicità epatica e neurologica.
Maca peruviana

Il penultimo della nostra lista dei migliori ansiolitici naturali è il ginseng peruviano o maca.
Viene utilizzata da migliaia di anni in Sudamerica come "cibo medicinale". Addirittura, la leggenda narra che venisse assunta prima della battaglia dalle popolazioni Inca per contrastare la stanchezza e migliorare la resistenza fisica.
I suoi benefici non finiscono qui; infatti, diversi studi suggeriscono che abbia poteri afrodisiaci, possa aumentare la libido e migliorare la funzione sessuale sia degli uomini che delle donne.
Oltre a promuovere il buon umore e ridurre i sintomi di ansia e stress. Concentriamoci su questi effetti.
In particolare, volgiamo evidenziare i vantaggi di questa pianta nelle donne in menopausa, presentando uno studio condotto su 124 donne di età superiore ai 49 anni.
Somministrata per due volte al giorno per 8 settimane, la maca è stata associata ad una riduzione dei sintomi che si manifestano tipicamente durante questa fase della vita femminile:
- Ansia;
- Sudorazione notturna;
- Vampate di calore;
- Irrequietezza;
- Spossatezza.
Gli effetti positivi si sono protratti fino ad un mese dopo la sospensione del trattamento.
Tra gli effetti collaterali della maca possiamo trovare disturbi intestinali, quali gas e gonfiore addominale. Inoltre, si sono verificate reazioni allergiche quali prurito e acne.
Escolzia

Concludiamo questo elenco dei migliori ansiolitici naturali con un fiore di colore giallo-arancio, originario degli Stati Uniti e conosciuto come il papavero della California.
L'escolzia è una pianta che esercita un'azione sedativa e ansiolitica direttamente sul sistema nervoso centrale. Può essere utile✅ per trattare i disturbi del sonno e promuovere un riposo più profondo.
Spesso combinata con altri ansiolitici naturali, l'escolzia è stata valutata in diversi studi. Ne presentiamo uno randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, condotto nel 2004 su 264 pazienti colpiti da ansia generalizzata di lieve e moderata intensità.
La ricerca, durata circa tre mesi, ha evidenziato che, rispetto al placebo, il preparato a base di escolzia e magnesio si è dimostrato sicuro ed efficace nel trattamento di disturbi d'ansia lievi e moderati.
Nonostante ciò, il suo utilizzo non è consigliato durante la gravidanza e l'allattamento. Inoltre, può interferire con alcuni farmaci e causare sonnolenza diurna.
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