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ERBA LEGALE

Benvenuti nella pagina dedicata all'erba legale di Crystalweed, dove potrete acquistare e trovare informazioni dettagliate sulle nostre varietà di marijuana legale, selezionate con cura per offrire prodotti di alta qualità e conformi alla normativa italiana. L'erba legale, caratterizzata da un basso contenuto di THC (tetraidrocannabinolo) e un alto contenuto di CBD (cannabidiolo), si distingue dalla marijuana per le sue proprietà non psicoattive e il suo potenziale terapeutico, sempre più sfruttato dai medici negli ultimi anni.

trinciato fusion cannabis light
trinciato cannabis light 2,5g
Miscela di fiori di canapa light pregiati
Aroma intenso e unico
Effetto distensivo e calmante
Dettagli

Il trinciato di CBD Fusion di Crystalweed è una miscela di pregiati fiori di cannabis legale ad alto contenuto di CBD, trinciati e pronti all'uso. Questo prodotto offre un aroma intenso e unico, con note di agrumi e fiori. Grazie alla minima presenza di THC, il trinciato di CBD Fusion garantisce un effetto distensivo e calmante, ideale per un momento di relax e benessere.

erba legale Crystalweed

Perché acquistare l'erba legale di Crystalweed?

La nostra azienda produce esclusivamente cannabis legale della migliore qualità, senza il ricorso a pesticidi chimici, erbicidi o concimi sintetici. Scegliamo le genetiche migliori e le produciamo con sistemi di coltivazione indoor e green house, che permettono di avere un controllo incredibile sull'ambiente. Così facendo, le piante crescono al riparo dagli agenti atmosferici avversi e non sono esposte a impollinazioni o all'attacco dei batteri.

Quando le piante giungono a maturazione e appaiono forti e rigogliose, ci dedichiamo alla raccolta e le sottoponiamo ad una stagionatura rigorosa. Durante questo processo, le infiorescenze assumono il loro aroma caratteristico ed è lì che si delinea la magia che i consumatori amano. Ogni varietà è confezionata in barattoli scuri e sigillati ermeticamente, che mantengono il prodotto fragrante e inalterato dal punto di vista aromatico. In questo modo, l'unica sorpresa che potrai avere durante l'apertura sarà il profumo eccezionale e avvolgente del prodotto.

Se vuoi approfondire la tematica dell'erba legale ti proponiamo questi articolo. Sotto ancora trovi altre info sull'erba legale.

Indice dei contenuti

Definizione di erba legale

L'erba legale è un termine utilizzato per descrivere le infiorescenze delle varietà di piante di Cannabis sativa L. che contengono una bassa percentuale di tetraidrocannabinolo (THC) e rispettano i limiti stabiliti dalla legge italiana. Queste piante presentano una concentrazione di THC inferiore allo 0,5% e sono coltivate e prodotte in modo da garantire l'assenza di effetti psicoattivi tipici della marijuana tradizionale. L'erba legale è molto apprezzata grazie alla presenza di altri cannabinoidi, come il cannabidiolo (CBD), che conferiscono benefici senza alterare lo stato mentale dell'individuo.

Storia e legislazione in Italia

La coltivazione e la commercializzazione delle infiorescenze di canapa industriale, volgarmente chiamata erba legale in Italia sono state regolamentate con l'introduzione della Legge n. 242/2016. Questa legge ha stabilito i criteri per la coltivazione di varietà di Cannabis con basso contenuto di THC e ha permesso lo sviluppo di un mercato legale per i prodotti derivati. La legge mira a promuovere l'utilizzo sostenibile della Cannabis, valorizzando le sue molteplici applicazioni in ambito industriale, terapeutico, ambientale e florovivaistico. Nel corso degli anni, il mercato dell'erba legale ha registrato una crescita significativa, sia in termini di varietà di prodotti disponibili che di volumi di vendita. Tuttavia, la normativa italiana è soggetta a continue modifiche e aggiornamenti, il che richiede un costante monitoraggio da parte degli operatori del settore per garantire il rispetto delle disposizioni vigenti.

Il Decreto Sicurezza 2025: cosa è cambiato?

Poi arriva aprile 2025 e tutto cambia. Il Decreto Sicurezza voluto dal governo Meloni entra in vigore il 12 aprile, pubblicato in Gazzetta Ufficiale senza alcun periodo transitorio. Zero preavviso.

Da un giorno all'altro le infiorescenze di cannabis light – anche quelle con THC sotto lo 0,5% – vorrebbero essere equiparate agli stupefacenti secondo il DPR 309/90, il famoso Testo Unico sulle Sostanze Stupefacenti.

L'articolo 18 del decreto appare "chirurgico": vieta produzione, importazione, cessione, lavorazione, distribuzione, commercio e trasporto delle infiorescenze di canapa. Anche quelle coltivate secondo le varietà ammesse dal Catalogo europeo. Anche quelle con certificazioni e analisi di laboratorio. Vietati pure i derivati: estratti, resine, oli ottenuti dalle infiorescenze.

Le conseguenze? Tremila aziende nel limbo. Trentamila lavoratori senza certezze. Mezzo miliardo di fatturato a rischio. Chi coltiva o vende cannabis light rischia accuse di spaccio o traffico di stupefacenti. Pene da 6 a 20 anni di reclusione, multe fino a 260mila euro. Molti imprenditori hanno già spostato la produzione all'estero – Repubblica Ceca, Francia, Lussemburgo – dove la normativa europea viene rispettata.

Nel frattempo, le associazioni degli operatori di settore – tra cui Imprenditori Canapa Italia (ICI), di cui facciamo parte – hanno depositato diverse istanze di accertamento per violazione dei diritti costituzionali e contrasto con il diritto dell'Unione europea. La coltivazione e la commercializzazione della canapa sono infatti disciplinate a livello europeo e uno Stato membro non può introdurre divieti generalizzati se non per comprovati motivi di salute pubblica. Nel caso della canapa industriale, la comunità scientifica e le principali istituzioni internazionali riconoscono da anni l'assenza di pericolo per la salute pubblica, proprio perché priva di efficacia drogante.

Coldiretti, Confagricoltura e CIA hanno provato a fermare la norma. Hanno evidenziato che l'infiorescenza rappresenta la parte più pregiata della pianta, quella che crea valore aggiunto. Hanno ricordato che l'80% della canapa che circola in Europa viene prodotta in Italia. Inutile. Il decreto è passato lo stesso.

Cosa succede se ti fermano con la cannabis light?

Questa è la domanda che terrorizza i consumatori dal 12 aprile. La risposta? Per il consumatore non è cambiato nulla.

Il nuovo intervento normativo incide sulle attività economiche (produzione, import, vendita, ecc.) delle imprese, ma non introduce regole sulla detenzione o sull'uso personale di prodotti a base di canapa.

Se ti fermano con del CBD in tasca – olio, infiorescenze di cannabis light, tisana – le forze dell'ordine possono comunque procedere al sequestro per analisi se hanno dubbi sul contenuto di THC. Ma questa è la prassi ordinaria di verifica. La disciplina sul possesso personale di sostanze stupefacenti (art. 75 DPR 309/90) si applica solo se il prodotto è stupefacente, e il CBD non lo è.

Il quadro normativo europeo infatti conferma tutto ciò. La Corte di Giustizia Europea ha stabilito più volte (cause Kanavape, BioHemp, Hammarsten) che gli Stati membri non possono vietare la cannabis con THC sotto lo 0,2% senza motivazioni scientifiche serie e proporzionate. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato il CBD come sostanza sicura, che non crea dipendenza.

Quindi in teoria, se hai con te cannabis light entro i limiti di legge europei e riesci a dimostrare l'acquisto legale – scontrino, analisi certificate dal produttore – non dovresti avere problemi penali. La Cassazione nel 2019 ha stabilito che i prodotti privi di efficacia drogante sono assolutamente legali.

Il consiglio? Scegli solo aziende certificate con analisi di laboratorio che dimostrano il contenuto di THC. Proprio come Crystalweed. E se vieni fermato, chiedi la presenza di un avvocato prima di firmare qualsiasi verbale.

La cannabis terapeutica invece è completamente esclusa da questo decreto. Se hai una prescrizione medica per cannabis FM1 o FM2 – anche con THC dal 5 al 20% – puoi continuare a comprarla in farmacia senza alcun problema. Quella resta legale, regolamentata da normative diverse.

Differenze tra erba legale e marijuana

Composizione chimica e principi attivi

L'erba legale e la marijuana tradizionale derivano entrambe dalla pianta di Cannabis sativa L., ma si differenziano per la concentrazione dei principi attivi presenti. La principale differenza riguarda il contenuto di tetraidrocannabinolo (THC), il composto responsabile degli effetti psicoattivi associati alla marijuana. Mentre la marijuana contiene livelli elevati di THC, l'erba legale presenta una concentrazione di THC inferiore allo 0,5%, rispettando i limiti imposti dalla legge italiana.

Inoltre, l'erba legale è caratterizzata da una presenza maggiore di cannabidiolo (CBD), un altro cannabinoide non psicoattivo con proprietà benefiche per la salute. Il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide del corpo senza provocare, anzi inibendo, gli effetti psicotropi tipici del THC, rendendo l'erba legale una scelta più sicura e controllata.

Effetti e benefici dell'erba legale

La cannabis light deve la sua popolarità a un principio attivo specifico: il cannabidiolo, meglio conosciuto come CBD. Rispetto al delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), il composto psicoattivo che provoca lo "sballo" tipico della marijuana tradizionale, il CBD non altera la percezione né produce effetti psicotropi. Ed è proprio per questo che la cannabis legale è diventata oggetto di studio approfondito da parte della comunità scientifica internazionale.

Partiamo dalle basi. Il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide, una rete di recettori presente in tutto il corpo umano che regola dolore, umore, sonno e risposta immunitaria. Questa molecola agisce principalmente sui recettori CB1 e CB2, oltre che su altri target come i recettori TRPV-1 e 5-HT1A, senza legarsi direttamente ad essi ma modulandone l'attività.[1]

Vediamo ora quali sono gli effetti più riconosciuti del CBD contenuto nella cannabis legale.

Ansia e disturbi dell'umore

Uno degli effetti più documentati del maggiore principio attivo presente nell'erba legale riguarda la riduzione dell'ansia. Uno studio pubblicato su Psychopharmacology ha dimostrato che il CBD può ridurre significativamente i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress.[2] La ricerca condotta presso l'Università di San Paolo su pazienti con disturbo d'ansia sociale ha evidenziato che una singola dose di 600 mg di CBD riduce l'ansia durante test di simulazione di conversazione pubblica, abbassando l'afflusso di sangue nelle aree cerebrali associate agli stati ansiosi.[3]

Interessante notare che gli effetti del cannabidiolo sull'ansia seguono una curva dose-risposta a U: dosaggi intermedi (300 mg) risultano più efficaci rispetto a dosi troppo basse o troppo alte.[4]

Un'indagine su 387 consumatori di CBD ha mostrato che l'86,5% dei partecipanti ha riportato di sentirsi meno ansioso con l'uso regolare di cannabis light ad alto contenuto di CBD e basso THC.[5]

Dolore cronico e infiammazioni

Diversi studi scientifici dimostrano che il CBD estratto dalla cannabis legale ha proprietà antinfiammatorie e analgesiche comparabili a quelle dell'aspirina, ma con un meccanismo d'azione diverso.

Una revisione sistematica del 2024 pubblicata su Pharmaceuticals, che ha analizzato 40 studi clinici e preclinici, ha confermato il potenziale del CBD nella gestione del dolore.[6]

Il cannabidiolo risulta particolarmente efficace per dolori infiammatori quali l'artrite, emicranie e dolori muscolari.

Uno studio apparso sull'European Journal of Pain ha dichiarato che l'applicazione topica di CBD riduce il dolore e l'infiammazione causati dall'artrite, sia in modelli animali che in pazienti umani.[7]

Gli effetti analgesici sembrano mediati dall'attivazione dei recettori TRPV-1 e dalla modulazione della produzione di citochine pro-infiammatorie.[8]

Disturbi del sonno

L'insonnia è un altro disturbo dove il tesoro nascosto dell'erba legale mostra risultati promettenti.

Uno studio in doppio cieco su 15 volontari che soffrivano di disturbi del sonno ha evidenziato un miglioramento significativo della durata del sonno dopo assunzione di CBD, effetto non riscontrato nel gruppo placebo.[9]

Una ricerca su 72 adulti pubblicata su The Permanente Journal ha mostrato che il 67% dei partecipanti ha riportato miglioramenti nei valori del sonno entro il primo mese di trattamento con cannabidiolo.[10]

Il meccanismo sembra legato alla capacità del CBD di ridurre ansia e stress – fattori che spesso causano insonnia – e alla modulazione dei recettori cerebrali coinvolti nella regolazione del ritmo circadiano.

Epilessia e disturbi neurologici

L'evidenza più solida riguarda il trattamento dell'epilessia.

Nel 2018 la FDA ha approvato Epidiolex, il primo farmaco a base di CBD purificato, per il trattamento delle sindromi di Lennox-Gastaut e Dravet, forme rare di epilessia infantile resistenti ai trattamenti tradizionali.[11]

Studi clinici hanno infatti dimostrato che dosaggi tra 2-25 mg/kg al giorno riducono le crisi epilettiche del 36,5% in pazienti con epilessia severa e refrattaria, con il 5% dei pazienti che diventa completamente libero da convulsioni.[12]

Le proprietà neuroprotettive del cannabidiolo sono oggetto di crescente interesse.

Ricerche su modelli animali anziani pubblicate su Frontiers in Aging Neuroscience nel 2023 suggeriscono che il CBD potrebbe rallentare processi neurodegenerativi tipici dell'Alzheimer e del Parkinson, grazie alla sua azione antinfiammatoria e antiossidante sul tessuto cerebrale.[13]

Effetti antiossidanti e cardiovascolari

Il CBD è riconosciuto anche per le sue proprietà antiossidanti.

Diversi studi hanno evidenziato la capacità del cannabidiolo di neutralizzare i radicali liberi, molecole instabili che contribuiscono all'invecchiamento cellulare e a patologie degenerative.[14]

Secondo una ricerca pubblicata sul British Journal of Clinical Pharmacology, il CBD può aiutare a proteggere dai danni vascolari causati da elevati livelli di glucosio, risultando potenzialmente utile per persone con diabete di tipo 2 o infiammazioni cardiovascolari.[15]

Limiti e considerazioni degli effetti della cannabis legale

Va detto che non tutto è oro quello che luccica. Come sottolineato da una revisione completa pubblicata su PubMed nel 2021, mentre esistono prove solide per l'epilessia, per altre condizioni le evidenze sono ancora limitate o miste.[16]

Servono studi più ampi, randomizzati e controllati con placebo.

Inoltre, c'è il problema della qualità dei prodotti: uno studio del 2017 ha analizzato estratti di CBD disponibili nel libero mercato scoprendo che il 69% era etichettato in modo impreciso e il 21% conteneva THC non dichiarato.[17]

La ricerca sul CBD è ancora relativamente giovane, ma i primi risultati sono incoraggianti. La cannabis light, con la sua alta concentrazione di cannabidiolo e THC sotto i limiti di legge, si sta rivelando un'alternativa naturale interessante per diverse condizioni, sempre da utilizzare con consapevolezza e preferibilmente sotto supervisione medica per patologie serie.

Utilizzo come prodotto da inalazione

In Italia l'uso delle infiorescenze di canapa e dei relativi derivati destinati all'inalazione non è ancora regolamentato. L'attuale normativa riguarda soprattutto la filiera agro-industriale e il settore florovivaistico e, al momento, non definisce modalità, requisiti e limiti per l'impiego inalatorio di questi prodotti. Come operatori del settore auspichiamo che lo Stato introduca presto una disciplina specifica che consenta di strutturare un mercato legale e controllato: un quadro normativo ben costruito potrebbe prevedere un'imposta di consumo capace di generare maggior gettito fiscale per lo Stato, fissare standard chiari di qualità e sicurezza a tutela del consumatore, e offrire certezza del diritto alle aziende interessate a operare in un contesto pienamente regolamentato, favorendo così investimenti, occupazione e innovazione.

Varietà di erba legale

Classificazione delle piante di Cannabis

È diffusa l'idea di distinguere la cannabis in Cannabis sativa, Cannabis indica e Cannabis ruderalis, categorie utili per descrivere alcune differenze genetiche e morfologiche. In realtà, però, la distinzione più rilevante per usi, effetti e inquadramento normativo è quella per chemiotipi, cioè per diversi profili di cannabinoidi. In questo schema la canapa industriale o cannabis light rientra nel chemiotipo ad alto contenuto di CBD e basso THC, selezionato proprio per esprimere molto cannabidiolo e livelli di tetraidrocannabinolo entro i limiti di legge. Tutte le varietà di "erba legale" derivano da Cannabis sativa L. scelta e stabilizzata per questo specifico profilo chimico.

Descrizione delle principali varietà e caratteristiche

Numerose varietà di erba legale sono disponibili sul mercato, ciascuna con caratteristiche specifiche in termini di aroma, aspetto e concentrazione di cannabinoidi.

Se ami gli odori fruttati e agrumati allora potrebbe piacerti la varietà Gelato, una delle più popolari tra i consumatori proprio per i suoi sentori dolci e corposi.

La Purple Punch Gran Riserva offre un bouquet intenso e avvolgente, con richiami all'uva fragola, accenni di vaniglia e sentori floreali. L'insieme è ricco e "autunnale", con una scia profumata che permane.

La AK47 si distingue per un profilo terroso e legnoso, con punte di pino e spezie. A queste si aggiunge un velo floreale che arrotonda la componente più pungente, creando un odore netto e pulito.

La White Widow è celebre per la sua impronta resinoso-pungente: combina terra umida, pino e una leggera speziatura, con sottili note floreali che emergono all'olfatto dopo le prime inspirazioni.

Ogni varietà di erba legale si racconta soprattutto attraverso il suo odore: scegliere significa affidarsi al naso e alla preferenza personale per certe famiglie aromatiche, che siano agrumate, floreali, resinose, legnose o speziate.

Metodi di coltivazione e produzione

Pratiche agricole sostenibili

La coltivazione di erba legale richiede l'adozione di pratiche agricole sostenibili e responsabili, al fine di garantire la qualità del prodotto e ridurre l'impatto ambientale.

Tra le buone pratiche agricole troviamo:

Utilizzo di semi certificati e selezionati per garantire l'assenza di contaminanti e la conformità ai requisiti legali in termini di THC.

Coltivazione in terreni privi di sostanze inquinanti e metalli pesanti, per evitare la contaminazione del prodotto finale.

Adozione di tecniche di coltivazione biologiche, senza l'impiego di pesticidi, erbicidi o fertilizzanti chimici.

Gestione sostenibile delle risorse idriche e del suolo, promuovendo la biodiversità e la conservazione dell'ecosistema.

Controllo della qualità e certificazioni

Per garantire la qualità e la sicurezza dell'erba legale, è fondamentale implementare rigorosi processi di controllo della qualità durante tutte le fasi di produzione, dalla coltivazione alla distribuzione. Tra le principali misure di controllo della qualità si annoverano:

Monitoraggio costante delle coltivazioni per verificare la conformità ai requisiti legali e assicurare il rispetto delle buone pratiche agricole.

Analisi di laboratorio per determinare la concentrazione di cannabinoidi (THC, CBD) e la presenza di eventuali contaminanti, come pesticidi, metalli pesanti e micotossine.

Certificazioni di qualità e sicurezza che attestano l'adozione di standard elevati durante la produzione e la trasformazione dei prodotti.

L'adozione di pratiche agricole sostenibili e il rispetto dei requisiti di qualità contribuiscono a garantire la sicurezza e l'affidabilità dell'erba legale, promuovendo al contempo un approccio responsabile alla coltivazione e alla commercializzazione di questi prodotti.

Prodotti a base di erba legale

Fiori di Cannabis legale

I fiori di Cannabis legale sono la parte della pianta che contiene la maggior concentrazione di cannabinoidi e terpeni.

Li proponiamo in diverse varietà e selezioni ciascuna con un proprio profilo aromatico e un'estetica botanica che li rende riconoscibili a colpo d'occhio.

Nel rispetto della normativa italiana, questi prodotti sono destinati all'uso ornamentale e da collezione. Ci piace raccontarli per ciò che sono: fiori profumati, curati nella presentazione e nella tracciabilità. Per tutto il resto, lasciamo spazio al buon senso di ciascuno, sempre nel pieno rispetto delle regole.

Estratti e oli di CBD

Gli estratti di CBD e gli oli di CBD sono prodotti derivati dall'erba legale, ottenuti attraverso processi di estrazione che isolano i cannabinoidi e i terpeni. Questi prodotti offrono un'alternativa più concentrata e standardizzata rispetto ai fiori di Cannabis. Gli estratti e gli oli di CBD possono essere sotto forma di gocce, capsule, unguenti e hash.

Edibili e altre forme di consumo

L'erba legale può essere incorporata in una varietà di prodotti alimentari, come dolci, bevande e snack, offrendo un metodo di assunzione discreto e piacevole. I prodotti edibili a base di erba legale devono rispettare specifiche normative riguardo alla composizione, all'etichettatura, alla commercializzazione e ai limiti di THC. Altre forme di consumo dell'erba legale includono creme e balsami topici, che possono essere applicati direttamente sulla pelle per un effetto locale e mirato, e prodotti per il benessere e la cura del corpo, come saponi, shampoo e oli da bagno.

È importante ricordare che l'uso di prodotti a base di erba legale deve essere sempre accompagnato da un consulto medico, soprattutto in caso di patologie preesistenti, gravidanza, allattamento o assunzione di farmaci. La scelta del prodotto e del metodo di assunzione più adatto alle proprie esigenze e preferenze dovrebbe essere basata su informazioni accurate e un'adeguata valutazione dei potenziali benefici e rischi.

Effetti collaterali dell'erba legale

Se ti stai chiedendo se l'erba legale sia un prodotto sicuro, la risposta è sì!

Ricordiamo che i fiori di marijuana legale sono commercializzati per uso ornamentale e da collezione. In generale, parlando del CBD in modo informativo, raramente si potrebbero avere effetti lievi e temporanei.

Ad esempio, si potrebbe avvertire una maggiore sete o una sensazione di bocca asciutta, che di norma rientrerebbero nel giro di poche ore. In alcuni casi si potrebbe percepire un po' di stanchezza. Talvolta si potrebbero notare variazioni dell'appetito oppure leggere sensazioni di formicolio o intorpidimento agli arti, che tenderebbero comunque a essere passeggere.

Ricorda che questi effetti sono blandi e passeggeri, si risolvono da soli. Con l'erba a basso contenuto di THC, inoltre, non c'è la possibilità che ti senti sballato o impanicato perchè priva di effetti droganti.

Un'accortezza importante è quella di evitare la cannabis legale se assumi farmaci, a meno che tu non ne abbia parlato con il tuo medico.

L'erba legale apparirà in un test antidroga?

Una delle preoccupazioni principali dei consumatori di erba sono i test antidroga. Ma su questo punto vogliamo rassicurarti immediatamente: è molto raro che dalle analisi si veda se consumato l'erba legale.

I test antidroga sono particolarmente sensibili al THC che, comunque, non viene rilevato già dopo tre giorni. Chi consuma regolarmente marijuana light, invece, dovrà aspettare almeno una settimana per sottoporsi all'esame delle urine, per essere sicuro di ottenere un risultato negativo.

Nelle infiorescenze di Crystalweed, tuttavia, la concentrazione di THC è talmente bassa che non devi preoccuparti di nulla. Se per qualsiasi ragione dovessi avere un falso positivo, ricordati di chiedere un nuovo test e controllare il risultato.

Come conservare l'erba legale?

Conservare correttamente la cannabis light è fondamentale per preservarne qualità, odore e proprietà. Le infiorescenze di erba legale sono prodotti naturali delicati che, se mal conservati, perdono rapidamente le loro caratteristiche organolettiche.

Il primo nemico è l'umidità. I livelli ideali oscillano tra il 59% e il 63%: troppa umidità favorisce muffa e funghi, troppo poca secca le cime facendole perdere sapore. Scegli bene il contenitore per conservare l'erba. Usa barattoli di vetro con chiusura ermetica, mai sacchetti di plastica che creano elettricità statica e danneggiano i tricomi, quei cristalli che ricoprono le cime e contengono cannabinoidi e terpeni. Nelle nostre confezioni inseriamo dei regolatori di umidità per consegnare sempre un prodotto al massimo della sua qualità.

La temperatura va mantenuta tra 15 e 21°C. Temperature superiori ai 25°C degradano CBD e terpeni, portando a muffa. Il freddo eccessivo invece rompe i tricomi. La luce UV è micidiale: decompone i cannabinoidi riducendo la potenza della cannabis legale. Conserva sempre la cannabis legale in luoghi bui – cassetti, armadi – lontano da finestre e fonti di calore come termosifoni.

L'ossidazione degrada rapidamente la cannabis light. Richiudi sempre il contenitore immediatamente dopo l'uso. Evita di conservare l'erba legale vicino a prodotti con odori forti: la cannabis assorbe gli aromi circostanti. Se conservata correttamente, la marijuana legale mantiene intatte le sue proprietà per 6-12 mesi. Verifica periodicamente le cime: devono essere coperte di tricomi, mantenere il profumo intenso e non risultare troppo secche al tatto.

La nostra erba legale è la migliore

Scegliamo con cura le genetiche in Italia, che devono essere rigorosamente certificate. I metodi di coltivazione sono quelli più sicuri e validi per la produzione della canapa sativa: ossia la coltivazione indoor e glass house. Questo garantisce lo sviluppo di piante meravigliose e coltivate nel rispetto della natura; la crescita in un ambiente controllato, infatti, non espone le piante agli agenti esterni, che potrebbero alterarne la composizione e l'aroma.

Abbiamo scelto di coltivare senza il ricorso alle sostanze chimiche, che potrebbero rovinare l'aroma delle piante e costituire un pericolo per l'organismo durante la combustione. Le varietà di erba legale presenti sul nostro CBD shop online, quindi, sono pulite e prive di agenti tossici o nocivi per l'organismo. Scelta che riduce anche solo la possibilità di effetti collaterali per l'organismo.

L'ampia varietà di infiorescenze di canapa che abbiamo è uno degli aspetti più allettanti del nostro CBD shop. Ognuna di esse ha una composizione unica, che la distingue dalle altre per l'aroma, la consistenza, l'aspetto e gli effetti benefici sull'organismo. Insomma, per saperne di più non rimane che provarle!


Bibliografia

[1] Sistema endocannabinoide e recettori cannabinoidi - Diversi studi hanno dimostrato come il CBD interagisca con il sistema endocannabinoide attraverso i recettori CB1, CB2, TRPV-1 e 5-HT1A. Fonte: Kalapa Clinic - Recettori Cannabinoidi.

[2] Appiah-Kusi E, et al. (2020). "Effects of short-term cannabidiol treatment on response to social stress in subjects at clinical high risk of developing psychosis." Psychopharmacology, 237(4):1121-1130. Studio che ha dimostrato l'effetto del CBD sui livelli di cortisolo in pazienti esposti a stress sociale. DOI: 10.1007/s00213-019-05442-6

[3] Bergamaschi M.M., et al. (2011). "Cannabidiol reduces the anxiety induced by simulated public speaking in treatment-naïve social phobia patients." Neuropsychopharmacology, 36(6):1219-1226. Ricerca dell'Università di San Paolo che ha evidenziato come 600 mg di CBD riducano l'ansia durante test di conversazione pubblica. DOI: 10.1038/npp.2011.6

[4] Linares I.M., et al. (2019). "Cannabidiol presents an inverted U-shaped dose-response curve in a simulated public speaking test." Brazilian Journal of Psychiatry, 41(1):9-14. Studio che ha dimostrato la curva dose-risposta a U del CBD, con 300 mg come dosaggio più efficace. DOI: 10.1590/1516-4446-2017-0015

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[6] Cásedas G., de Yarza-Sancho M., López V. (2024). "Cannabidiol (CBD): A Systematic Review of Clinical and Preclinical Evidence in the Treatment of Pain." Pharmaceuticals, 17(11):1438. Revisione sistematica che ha analizzato 40 studi clinici e preclinici sul potenziale del CBD nella gestione del dolore. DOI: 10.3390/ph17111438

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[9] Linares I.M., et al. (2018). "No Acute Effects of Cannabidiol on the Sleep-Wake Cycle of Healthy Subjects: A Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled, Crossover Study." Frontiers in Pharmacology, 9:315. Studio in doppio cieco su 27 volontari sani che ha valutato gli effetti del CBD (300 mg) sul ciclo sonno-veglia. DOI: 10.3389/fphar.2018.00315

[10] Shannon S., et al. (2019). "Cannabidiol in Anxiety and Sleep: A Large Case Series." The Permanente Journal, 23:18-041. Studio su 72 adulti che ha mostrato miglioramenti del sonno nel 67% dei partecipanti. DOI: 10.7812/TPP/18-041

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