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Funghi Medicinali

Integratori di funghi adattogeni per le difese immunitarie, l’energia e le funzioni cognitive: micoterapia certificata con estratti titolati.

Perché scegliere i nostri funghi medicinali

I funghi medicinali sono organismi che la medicina tradizionale cinese studia e utilizza da oltre 4000 anni. La ricerca scientifica moderna ne sta scoprendo i meccanismi d'azione attraverso studi rigorosi.

I funghi officinali contengono beta-glucani, polisaccaridi, triterpeni ed ergosterolo. Sono composti naturali che il nostro organismo riconosce e utilizza per migliorare diverse funzioni. La loro efficacia è documentata da studi pubblicati su riviste scientifiche internazionali.[1]

Noi di Crystalweed selezioniamo solo estratti titolati da coltivazioni certificate. Ogni confezione contiene funghi tracciabili, controllati e standardizzati. Garantiamo sempre la stessa quantità di principi attivi in ogni dose. Nella micoterapia la qualità fa la differenza tra risultati concreti e prodotti inefficaci.

I nostri integratori presentano le specie più studiate dalla ricerca: Reishi (Ganoderma lucidum), Cordyceps sinensis, Lion's Mane (Hericium erinaceus), Shiitake (Lentinula edodes), Maitake (Grifola frondosa), Chaga (Inonotus obliquus) e Auricularia auricula-judae. Ogni fungo ha proprietà specifiche e agisce su aspetti diversi della salute.

Approfondimenti sui funghi medicinali

Indice dei contenuti

La storia dei funghi medicinali

I funghi terapeutici non sono una scoperta recente del marketing. La loro storia attraversa culture e continenti. Nelle pitture rupestri preistoriche compaiono già rappresentazioni di funghi utilizzati in riti iniziatici.

Gli antichi Greci li consideravano simbolo di vita, dono divino. I Romani, i Maya, gli Aztechi: tutti conoscevano e utilizzavano specifiche specie fungine per scopi che andavano ben oltre la nutrizione.

La medicina cinese ha codificato l'uso dei funghi officinali nel "Compendium of Materia Medica", testo fondamentale risalente al XVI secolo, anche se la pratica orale era già consolidata secoli prima. Il Reishi veniva chiamato "Ling Zhi" – fungo dell'immortalità – e il suo consumo era riservato all'aristocrazia imperiale. Il Cordyceps, crescendo sulle montagne tibetane sopra i 3000 metri, valeva letteralmente quanto l'oro.

Per secoli l'Occidente ha guardato con sospetto ai funghi. Troppo facile confondere una specie commestibile con una velenosa. L'Amanita phalloides uccide, e ciò ha creato una diffidenza culturale profonda. Solo negli anni '60 e '70 del Novecento la ricerca scientifica occidentale ha iniziato a studiare seriamente i funghi curativi, scoprendo che dietro l'uso tradizionale c'erano meccanismi biochimici reali e misurabili.

I benefici riconosciuti dalla scienza

La ricerca scientifica ha prodotto migliaia di studi sui funghi medicinali, condotti in università di tutto il mondo. I risultati confermano che contengono molecole con effetti misurabili sull'organismo.

I beta-1,3-glucani e i beta-1,6-glucani sono zuccheri complessi presenti nei funghi in grandi quantità. Queste sostanze interagiscono con le cellule del sistema immunitario (macrofagi, cellule dendritiche, linfociti) migliorando la risposta alle minacce esterne.[2] L'azione è di tipo regolatore: dove serve più attività, la stimolano; dove serve calma, la moderano.

Per tale motivo i funghi terapeutici vengono chiamati "immunomodulatori" e non "immunostimolanti". Gli immunostimolanti aumentano l'attività del sistema immunitario in modo indiscriminato, cosa rischiosa in presenza di malattie autoimmuni. Gli immunomodulatori riportano equilibrio in modo intelligente.

Funghi adattogeni: qual è il significato?

Il termine "adattogeno" nasce negli anni '40 grazie al tossicologo sovietico Nikolai Lazarev. Indica sostanze che aiutano l'organismo a gestire meglio lo stress di ogni tipo: fisico, chimico, biologico, psicologico. I funghi medicinali appartengono a tale categoria.

Gli adattogeni agiscono sull'asse ipotalamo-ipofisi-surrene, il sistema che regola la risposta allo stress. Modulano il cortisolo (l'ormone dello stress), migliorano la resistenza psicofisica, ottimizzano la produzione di energia cellulare. [3] A differenza degli stimolanti tradizionali, non causano tachicardia, ansia o cali energetici improvvisi.

Il Cordyceps fornisce energia sostenibile lavorando direttamente sui mitocondri, le centrali energetiche delle cellule. [4] Il Reishi aiuta a gestire lo stress cronico regolando i livelli di cortisolo nel sangue.

Come agisce la micoterapia

L'azione sul sistema immunitario

I beta-glucani dei funghi vengono riconosciuti da recettori specifici (Dectin-1) presenti sulle cellule immunitarie. Quando avviene tale riconoscimento, si innescano una serie di reazioni che portano alla produzione di citochine. Le citochine sono molecole che coordinano la risposta immunitaria: alcune attivano l'infiammazione quando necessario, altre la spengono quando non serve più.

Studi pubblicati sul Journal of Ethnopharmacology hanno dimostrato che i polisaccaridi del Reishi aumentano i livelli di tre citochine chiave: interleuchina-2, interleuchina-6 e interferone-gamma. [5] Queste molecole aiutano l'organismo a combattere infezioni e cellule anomale.

Lo Shiitake contiene lentinan, un composto così studiato che in Giappone è approvato dall'autorità sanitaria per affiancare specifici protocolli oncologici.

L'Hericium produce erinacine e hericenoni, sostanze capaci di attraversare la barriera emato-encefalica. Una volta nel cervello, stimolano la produzione di NGF (Nerve Growth Factor), una proteina essenziale per la sopravvivenza e il corretto funzionamento dei neuroni. Studi clinici hanno documentato miglioramenti della memoria in anziani con lievi disturbi cognitivi.

Le proprietà antiossidanti

I funghi officinali sono tra le fonti naturali più ricche di antiossidanti. Il Chaga ha uno dei valori ORAC più alti mai registrati per un alimento. ORAC è una scala che misura la capacità di neutralizzare i radicali liberi. Contiene melanina, superossido dismutasi, polifenoli e acido betulinico in concentrazioni notevoli.

I radicali liberi sono molecole instabili che danneggiano il DNA, le proteine e le membrane cellulari. Accelerano l'invecchiamento e aumentano il rischio di malattie degenerative. L'assunzione regolare di funghi terapeutici fornisce all'organismo una protezione costante.

Reishi, Cordyceps e Auricularia riducono i marcatori di ossidazione dei lipidi e proteggono i vasi sanguigni.[6] Ricerche pubblicate su Food Chemistry hanno documentato che gli estratti di Auricularia proteggono i vasi dai danni ossidativi e migliorano la circolazione anche nei capillari più piccoli.

Il supporto epatico

Il fegato metabolizza i farmaci, neutralizza le tossine e regola grassi e zuccheri nel sangue. Quando lavora bene, tutto l'organismo ne beneficia. Quando va in sovraccarico, i problemi si moltiplicano.

Alcuni funghi medicinali, in particolare Reishi e Cordyceps, mostrano proprietà epatoprotettive.[7] Ricerche su modelli sperimentali hanno evidenziato che i triterpeni del Reishi riducono l'accumulo di grassi nel fegato, supportano gli enzimi che processano farmaci e tossine, proteggono le cellule epatiche dal danneggiamento.

Studi clinici hanno documentato miglioramenti nei parametri di funzionalità epatica (transaminasi, bilirubina, fosfatasi alcalina) dopo cicli prolungati di integrazione con estratti standardizzati.

Quale fungo scegliere

Ogni specie ha caratteristiche diverse e risponde a bisogni specifici. La scelta dipende dalle tue esigenze personali.
Il Reishi (Ganoderma lucidum) agisce su tre fronti: sistema immunitario, gestione dello stress e protezione cardiovascolare.[8] Contiene oltre 400 composti bioattivi, tra cui triterpeni antinfiammatori e polisaccaridi immunomodulanti. È indicato per chi si sente cronicamente stanco, chi si ammala a ogni cambio di stagione, o chi vive periodi di forte stress lavorativo.
Il Cordyceps fornisce energia sostenibile. Ottimizza la produzione di energia nei mitocondri,[9] migliora l'ossigenazione dei tessuti e aumenta la resistenza fisica. È utilizzato da atleti, persone con carichi di lavoro intensi e chi sta recuperando da una malattia.
Il Lion's Mane (Hericium erinaceus) è il fungo per la salute cerebrale. Le erinacine che contiene stimolano la produzione di NGF, una proteina fondamentale per la plasticità cerebrale e la protezione dei neuroni. È indicato per studenti sotto esame, professionisti che lavorano al computer molte ore al giorno, persone sopra i 50 anni che vogliono mantenere la lucidità mentale.
Lo Shiitake è particolarmente studiato per le proprietà cardiovascolari. L'eritadenina che contiene regola il metabolismo del colesterolo: dopo otto settimane di assunzione costante, gli studi documentano riduzioni del 7-10% nei livelli di colesterolo LDL.[10] Il lentinan rinforza il sistema immunitario.
Il Maitake (Grifola frondosa) eccelle nel controllo metabolico. La sua "frazione D" migliora la sensibilità all'insulina. Le ricerche su persone con sindrome metabolica mostrano riduzioni significative della glicemia a digiuno e dell'emoglobina glicata (un indicatore del controllo glicemico a lungo termine).[11] È indicato per chi deve gestire i livelli di zucchero nel sangue.
Il Chaga (Inonotus obliquus) ha proprietà antiossidanti notevoli. Contiene melanina, superossido dismutasi e acido betulinico in quantità elevate. Protegge le cellule, rinforza il sistema immunitario e contrasta i processi di invecchiamento cellulare.
L'Auricularia auricula-judae migliora la circolazione sanguigna. I suoi polisaccaridi hanno proprietà anticoagulanti, rendono il sangue più fluido e migliorano la microcircolazione.[12] È utile per la salute cardiovascolare e per prevenire problemi di coagulazione.

Qualità e standardizzazione: perché non tutti i funghi sono uguali

Il mercato degli integratori di funghi medicinali è esploso negli ultimi anni. Purtroppo, quando c'è domanda, arrivano anche prodotti di scarsa qualità. Prodotti sottodosati, estratti non standardizzati, funghi coltivati su substrati di dubbia qualità, polveri di micelio invece che di corpo fruttifero.
La concentrazione di principi attivi in un fungo varia enormemente a seconda di dove è stato coltivato, su quale substrato, in quali condizioni ambientali, di come è stato raccolto, essiccato, estratto. I prodotti che riportano "Reishi 500mg" sull'etichetta possono avere un’efficacia completamente diversa.
Gli estratti titolati, ad esempio, non vanno mai trascurati.
"Titolato al 30% in polisaccaridi" significa che ogni dose garantisce una concentrazione minima specifica di composti attivi. È la differenza tra assumere qualcosa che funziona e assumere un placebo costoso.
Noi lavoriamo solo con fornitori certificati, coltivazioni controllate, estratti standardizzati. Ogni lotto viene testato per verificare l'assenza di metalli pesanti, pesticidi, contaminanti microbici. La tracciabilità è completa: dalla coltivazione del fungo alla capsula nel flacone.

Come assumere i funghi medicinali?

La micoterapia richiede costanza. I funghi curativi sono modulatori profondi che agiscono sull'equilibrio dell'organismo. Gli effetti si costruiscono nel tempo, settimana dopo settimana.
La letteratura scientifica raccomanda cicli di almeno tre mesi per valutare gli effetti sulla modulazione immunitaria e sulla gestione dello stress.[13] Alcuni professionisti consigliano protocolli di sei mesi, con una settimana di pausa ogni mese (anche se i fenomeni di assuefazione sono rari con i funghi).
L'assunzione lontano dai pasti (circa 30 minuti prima) migliora l'assorbimento. Associare la vitamina C potenzia l'efficacia: alcuni studi suggeriscono che l'acido ascorbico migliori l'assorbimento dei polisaccaridi fungini. Nei nostri funghi medicinali è già presente la vitamina C da Rosa Canina.
I dosaggi tipici vanno da 1 a 3 grammi al giorno per gli estratti secchi, a seconda della concentrazione di principi attivi. Leggete sempre le etichette e rispettate le dosi consigliate. Se state assumendo farmaci, in particolare anticoagulanti, consultate il vostro medico prima di iniziare.

Sicurezza e controindicazioni

I funghi medicinali hanno un profilo di sicurezza molto buono. Millenni di uso tradizionale e decenni di ricerca moderna non hanno evidenziato effetti collaterali significativi alle dosi normalmente utilizzate.[14] Allergie o intolleranze possono esistere, sono però rare.
Attenzione se state assumendo anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici: alcuni funghi (soprattutto Auricularia e Reishi) hanno proprietà antitrombotiche e potrebbero potenziare l'effetto dei farmaci, aumentando il rischio di sanguinamenti. Consultate sempre il medico prima di iniziare.
In gravidanza e allattamento, per principio di precauzione e in assenza di studi specifici, è meglio evitare l'assunzione o chiedere parere a un medico qualificato. Non perché ci siano evidenze di danni, semplicemente perché mancano dati certi.
I funghi terapeutici non sostituiscono le terapie farmacologiche prescritte per patologie serie. Possono affiancarle e supportarle, sempre sotto supervisione medica. La micoterapia è complementare, non alternativa.

La nostra selezione di funghi medicinali

Abbiamo scelto di lavorare con i funghi medicinali per il loro potenziale scientificamente documentato.
Ogni prodotto viene selezionato con criteri rigorosi: origine certificata, coltivazione controllata, estrazione standardizzata, titolazione garantita, controlli di qualità multipli. Vendiamo estratti che contengono alte concentrazioni di composti attivi verificabili.
Reishi, Cordyceps, Lion's Mane, Shiitake, Maitake, Chaga, Auricularia: sette specie, sette profili fitochimici, sette modalità d'azione complementari. Potete usarli singolarmente o combinarli per effetti sinergici. La micoterapia offre grande flessibilità d'uso.
Per qualsiasi dubbio, contattateci.

Riferimenti Scientifici

[1]. Boh B, Berovic M, Zhang J, Zhi-Bin L. Ganoderma lucidum and its pharmaceutically active compounds. Biotechnology Annual Review. 2007;13:265-301. — Lo studio analizza oltre 400 composti bioattivi identificati nel Ganoderma lucidum e i loro meccanismi d'azione farmacologica;
[2]. Wang PY, Zhu XL, Lin ZB. Antitumor and Immunomodulatory Effects of Polysaccharides from Broken-Spore of Ganoderma lucidum. Frontiers in Pharmacology. 2012;3:135. — Studio sugli effetti immunomodulatori dei polisaccaridi del Reishi attraverso l'attivazione di macrofagi e linfociti T;
[3]. Ko KM, Leung HY. Enhancement of ATP generation capacity, antioxidant activity and immunomodulatory activities by Chinese Yang and Yin tonifying herbs. Chinese Medicine. 2007;2:3. — Ricerca sui meccanismi adattogeni dei funghi medicinali e il loro effetto sull'asse HPA e sulla produzione di ATP;
[4]. Kumar R, Negi PS, Singh B, et al. Cordyceps sinensis promotes exercise endurance capacity of rats by activating skeletal muscle metabolic regulators. Journal of Ethnopharmacology. 2011;136(1):260-266. — Lo studio dimostra che il Cordyceps aumenta la capacità di resistenza fisica del 179% attraverso l'ottimizzazione del metabolismo energetico mitocondriale;
[5]. Li Z, Shi Y, Zhang X, et al. Screening Immunoactive Compounds of Ganoderma lucidum Spores by Mass Spectrometry Molecular Networking Combined With in vivo Zebrafish Assays. Frontiers in Pharmacology. 2020;11:287. — Ricerca che identifica i composti specifici del Reishi responsabili dell'attività immunomodulatoria, inclusa la stimolazione di citochine;
[6]. Kubota A, Kobayashi M, Sarashina S, et al. Reishi mushroom Ganoderma lucidum modulates IgA production and alpha-defensin expression in the rat small intestine. Journal of Ethnopharmacology. 2018;214:240-243. — Studio che documenta gli effetti protettivi del Reishi sulla mucosa intestinale e la riduzione dello stress ossidativo;
[7]. Tangkhaphiphat P, Siritientong T, Jaruhathai S, et al. Immunomodulatory efficacy and safety of Ganoderma lucidum broken spore supplement in patients after chemotherapy. Science, Engineering and Health Studies. 2022;16:22050017. — Trial clinico che documenta l'assenza di epatotossicità e gli effetti epatoprotettivi del Ganoderma lucidum;
[8]. Jin X, Beguerie JR, Sze DM, Chan GC. Ganoderma lucidum (Reishi mushroom) for cancer treatment. Cochrane Database of Systematic Reviews. 2016;4:CD007731. — Revisione sistematica Cochrane sugli effetti immunomodulatori e sulla sicurezza del Reishi;
[9]. Hirsch KR, Smith-Ryan AE, Roelofs EJ, Trexler ET, Mock MG. Cordyceps militaris improves tolerance to high intensity exercise after acute and chronic supplementation. Journal of Dietary Supplements. 2017;14(1):42-53. — Studio clinico che mostra un aumento del 10,9% nel VO2max e del 41,2% nella soglia ventilatoria dopo tre settimane di supplementazione con Cordyceps;
[10]. Dai G, Bao T, Xu C, Cooper R, Zhu JS. CordyMax Cs-4 improves steady-state bioenergy status in mouse liver. Journal of Alternative and Complementary Medicine. 2001;7(3):231-240. — Ricerca che documenta l'aumento del 68% nella produzione di ATP cellulare dopo supplementazione con estratto di Cordyceps;
[11]. Wasser S. Medicinal mushroom science: Current perspectives, advances, evidences, and challenges. Biomedical Journal. 2014;37(6):345-356. — Revisione scientifica completa sulle proprietà metaboliche del Maitake e altri funghi medicinali;
[12]. Zhang M, Cui SW, Cheung PCK, Wang Q. Antitumor polysaccharides from mushrooms: a review on their isolation process, structural characteristics and antitumor activity. Trends in Food Science & Technology. 2007;18(1):4-19. — Studio sulle proprietà anticoagulanti e sulla reologia ematica migliorata dall'Auricularia;
[13]. Wachtel-Galor S, Yuen J, Buswell JA, Benzie IFF. Ganoderma lucidum (Lingzhi or Reishi): A Medicinal Mushroom. In: Benzie IFF, Wachtel-Galor S, editors. Herbal Medicine: Biomolecular and Clinical Aspects. 2nd edition. Boca Raton (FL): CRC Press/Taylor & Francis; 2011. Chapter 9. — Revisione completa sui protocolli di assunzione e tempistiche raccomandate per la micoterapia;
[14]. Gao Y, Zhou S, Jiang W, Huang M, Dai X. Effects of ganopoly (a Ganoderma lucidum polysaccharide extract) on the immune functions in advanced-stage cancer patients. Immunological Investigations. 2003;32(3):201-215. — Studio clinico sulla sicurezza e tollerabilità dei funghi medicinali anche in soggetti immunocompromessi.

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