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Intervista ad Alessio di Chirico: “Il CBD mi aiuta nel recupero e a dormire meglio”

19 Agosto 2021 alle 9:30
Tempo di lettura: 5 min

Il protagonista di questa intervista è Alessio di Chirico, oggi campione di MMA, il terzo fighter italiano a combattere per la federazione statunitense UFC dopo Alessio Sakara e Ivan Serati.

Ma da dove è partito questo ragazzo?

Nato a Roma nel quartiere Magliana nel 1989, la sua passione per lo sport inizia giocando a football americano nei Grizzlies, una squadra della sua città. Ma il suo temperamento combattivo e irrequieto lo porta ad una squalifica a causa di una lite in campo. Forse un caso o forse era il destino del Manzo, soprannome datogli da un collega del football, ma da quel momento si fa concretamente strada l’idea di cominciare a lottare.

Entra nella palestra Hung Mun Studio di Roma, considerata una delle principali della capitale.

Allenamento e disciplina diventano le sue parole d’ordine. Frequenta l’Università degli Studi di Roma dove studia scienze motorie e, nel frattempo, ottiene i suoi primi titoli con la nazionale italiana FIGMMA. È così che inizia il suo percorso da professionista, il cui debutto avviene nel dicembre del 2011.

Ben presto viene notato da Joe Silva, ex organizzatore di incontri di UFC, che decide di portarlo nella federazione statunitense. Si allena per anni nell’American Top Team e combatte diversi incontri, ma nel 2017 decide di tornare in Italia e di fondare il Gloria – Fight Center.

In fondo il suo cuore è capitolino e sostiene l’importanza di allenarsi in patria dove ci sono anche i suoi affetti.

Adesso scopriamo ancora di più su Alessio che ci racconta della sua disciplina, degli incontri in UFC e di qual è il suo segreto per mantenersi in forma.

Domanda 1: Ciao Alessio, come stai? Da quanto tempo pratichi arti marziali miste?

Ciao, tutto bene grazie, è un piacere partecipare a questa intervista.

Il mio percorso come fighter di MMA è iniziato ormai molto tempo fa e dura da ben 15 anni. Mi piace sempre ricordare che è stato il mio amico Giovanni Pinelli a consigliarmi di intraprendere questa strada. Quindi ho cominciato a praticare la disciplina delle MMA mentre ancora giocavo come linebacker nei Grizzlies Roma. Portavo avanti le due cose in contemporanea, poi la passione per il combattimento si è intensificata e allora ho deciso di dedicarmi solo a quello.

Anche perché gli allenamenti diventavano sempre più impegnativi e richiedevano una preparazione mirata e completa.

Domanda 2: Quanto è faticoso preparare un incontro in UFC?

Devo ammettere che la preparazione è molto dura, sia fisicamente che mentalmente. Infatti, bisogna riuscire a stare sempre focalizzati sull’obiettivo per fare tutto quello che è necessario per arrivare agli incontri nella migliore condizione possibile.

Se un atleta non ha la testa, la preparazione fisica non basta. I risultati più alti si ottengono con impegno, fatica ma anche estrema concentrazione.

Le mie settimane e le mie giornate sono impostate in maniera molto rigida. Dal momento in cui mi sveglio tutto quello che faccio è per mantenere la migliore condizione fisica e mentale. Quindi, al mattino parto con degli esercizi di respirazione che mi aiutano a equilibrare l’apparato cardiovascolare e, dopo colazione, vado in palestra ad allenarmi.

Faccio allenamenti mirati sei giorni alla settimana, spesso anche due volte al giorno, e la domenica riposo. Come dicevo, a parte la risposta del fisico è indispensabile avere il sostegno della mente. Solo così riesci a portare avanti nel tempo questi ritmi dando sempre il massimo. Ovviamente è indispensabile anche la passione per quello che si fa e di quella ne ho tanta.

Anche se ora che sono padre devo dire che gran parte della mia passione va anche ai miei figli.

Domanda 3: E soprattutto… quanto è faticoso fare un incontro in UFC?

Gli incontri professionistici combattuti con le Unified Rules of MMA durano per 3 round da 5 minuti con 1 minuto di pausa tra un round e l’altro. Un incontro per il titolo si svolge su 5 round sempre da 5 minuti e con la pausa.

Questo per dire che devi dare tutto in poco tempo. Sono degli shot di adrenalina in cui non puoi perdere neanche per un attimo il focus e la concentrazione dall’avversario e dal combattimento stesso. Si rischia davvero di farsi molto male.

Per quanto mi riguarda ho sempre odiato le ingiustizie e, grazie ai miei figli, ho imparato ancora di più il significato di sensibilità. Il mio obiettivo non è fare del male al mio avversario, il mio desiderio è solo quello di dominarlo per vincere. Per riuscirci è indispensabile mantenere freddezza e lucidità.

Quando sei dentro all’ottagono non c’è nient’altro che il campo di combattimento, il tuo avversario e te stesso.

È molto faticoso lottare a questi livelli, ma se è il tuo lavoro sei preparato per farlo.

Domanda 4: Puoi dirci cosa fai per recuperare dopo un incontro? Qual è il tuo segreto?

In tutto questo tempo ho imparato che per fare bene questo lavoro c’è un principale problema da gestire, quello dello stress e del recupero.

Se non c’è il recupero non c’è supercompensazione, cioè il processo di adattamento dell’organismo ad un determinato stimolo e allenamento. La supercompensazione si basa sull’equilibrio che regola tutte le attività del nostro corpo. Quindi, durante l’allenamento vai a rompere questo equilibrio a causa dall’affaticamento e del lavoro fatto attraverso l’esercizio fisico. Poi il tuo corpo deve innescare processi di miglioramento a livello di prestazione nell’organismo così da riportare il sistema in equilibrio.

Il recupero è estremamente importante per non rischiare stati di sovrallenamento che causerebbero un declino nelle prestazioni.

È così che, seguendo il consiglio del mio preparatore atletico, ho iniziato a utilizzare l’olio di CBD di CrystalWeed. La sua composizione Full Spectrum, ovvero a spettro completo di cannabinoidi, dà una serie di benefici aggiuntivi che non sono ottenibili con oli di CBD prodotti da isolati o cristalli.

Domanda 5: Che benefici hai riscontrato usando il CBD?

La sinergia di tutti i componenti ha un effetto maggiore e completo. L’ho notato utilizzandolo sia tra un allenamento e l’altro che prima di andare a dormire e devo ammettere che ho avuto un notevole miglioramento della qualità del sonno.

Inoltre, essendo l’olio di CBD una valida alternativa ai farmaci antidolorifici, riesco ad alleviare i dolori in tutto il corpo e dovuti all’affaticamento muscolare.

Di solito ne utilizzo qualche goccia nella piega tra braccio e avambraccio, sui gomiti oppure dietro al collo, massaggiando fino ad assorbimento. Dipende dalla parte del corpo che sento più affaticata o indolenzita.

Tra gli altri benefici dell’olio CBD c’è anche la riduzione della pressione sanguigna e questo per me è un grande aiuto proprio perché devo sempre tenere sotto controllo l’apparato cardiovascolare.

Domanda 6: Consiglieresti l’olio di CBD o altri prodotti a base di CBD ad altri sportivi?

Credo che sia un prodotto estremamente adatto per un fighter di MMA tanto che quasi tutti i fighter lo utilizzano a livello internazionale.

I prodotti chimici, creati industrialmente, sicuramente alleviano i sintomi ma non risolvono il problema. Invece, i rimedi naturali come l’olio di CBD lavorano in maniera più completa perché oltre a eliminare le conseguenze agiscono sulle cause che hanno determinato il disturbo.

Io sono contento che CrystalWeed faccia parte del mio team perché la qualità degli oli e la purezza sono sempre garantiti. Io faccio con passione il mio lavoro e mi piace potermi affidare a persone che provano lo stesso sentimento con il proprio.

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