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Hashish legale

In questa pagina troverai hashish legale ad alto contenuto di CBD. I valori di CBD sono riportati nelle analisi di laboratorio presenti in ogni prodotto di hashish legale.

I nostri prodotti di Hash CBD sono ricchi di terpeni e cannabinoidi, tutti estratti dalla magica pianta di canapa. Sono realizzati con metodi che uniscono la tradizione dei processi artigianali e l’innovazione delle attrezzature moderne. Queste metodologie ci consentono di ottenere alte concentrazioni di cannabinoidi e tricomi, garantendo un’esperienza autentica e naturale. In questa pagina troverai una selezione esclusiva dei migliori Hash CBD disponibili online. Prodotti di alta qualità, attentamente selezionati e accuratamente controllati per assicurare il pieno rispetto delle normative vigenti. Gli ingredienti dei nostri prodotti vengono lavorati a mano fino a quando l'hashish diventa elastico e sprigiona un aroma intenso e caratteristico.
Bubble Hash CBD confezione 2 grammi Crystalweed
Bubble Hash CBD 2 gr foto

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Burbuka CBD foto 2 grammi
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Hash CBN Crystalweed
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Hash Charas Crystalweed
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Hash Dry Crystalweed
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Moonrock foto fiore di CBD
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CBD Hash

Cosa rende unico l'Hashish Legale di Crystalweed?

Nel settore dell'Hashish Legale, Crystalweed emerge come leader. Ma perché? La risposta sta nella nostra dedizione. Mentre molti produttori si concentrano sulla quantità, noi puntiamo sulla qualità.

L'Hashish Legale di Crystalweed non è un prodotto come gli altri: è il risultato di anni di ricerca, sperimentazione e passione.

Il mercato è inondato di prodotti simili, ma pochi possono vantare l’eccellenza di Crystalweed. La nostra attenzione ai dettagli e alle operazioni di lavorazione rende unici i nostri prodotti. Ogni grammo di Hashish Legale che esce dai nostri laboratori è il frutto di un processo meticoloso e attento.

Dalla selezione delle piante, coltivate rigorosamente in Italia, fino alla lavorazione, nulla è lasciato al caso.

E poi c’è il profumo. Chi ha sentito l’Hashish Legale di Crystalweed sa di cosa stiamo parlando: un odore inconfondibile, ricco e intenso che racconta la storia della pianta da cui proviene. Un’esperienza sensoriale unica che solo il nostro hash legale può offrire.

Indice dei contenuti

L'importanza del CBD e la sua presenza nei nostri prodotti

Il CBD sta conquistando il mondo del benessere, e non per caso. Crystalweed lo sa bene, ed è per questo che abbiamo fatto del cannabidiolo il vero protagonista di ogni nostro prodotto di hashish legale.

Cos'è l'hashish legale

L'hashish legale è una resina concentrata estratta dall’intera pianta di cannabis light, ricca di CBD e con un contenuto di THC inferiore allo 0,5%, conforme alla legge 242/2016 sulla coltivazione della canapa in Italia. A differenza dell'hashish tradizionale, l'hashish legale non ha effetti psicotropi né effetti psicoattivi, rendendolo perfettamente legale e sicuro.

Questa resina è composta principalmente dai tricomi – quelle minuscole ghiandole resinose che coprono principalmente i fiori di cannabis. Sono loro a concentrare tutti i cannabinoidi (CBD, CBG, CBN, CBC) e i terpeni naturali che determinano aroma e colore dell'hashish. I tricomi hanno una funzione protettiva nella pianta, difendendola da predatori, radiazioni UV e altre minacce ambientali, ma per i consumatori rappresentano una fonte preziosa di principi attivi naturali.

L'hashish legale viene anche chiamato hashish CBD, hash legale, CBD hash, fumo legale o resina di CBD. Si tratta sempre dello stesso tipo di prodotto: un concentrato di cannabis industriale ottenuto dalla separazione e compressione dei tricomi resinosi della Cannabis sativa L., tramite setacciatura o estrazione meccanica.

Crystalweed celebra questa ricchezza in ogni prodotto. Il nostro hashish CBD non è solo un concentrato di cannabidiolo, ma un prodotto completo che offre un profilo cannabinoide ricco – quella presenza di diversi principi attivi della pianta che lavorano in sinergia creando quello che viene definito "effetto entourage".

Come viene prodotto l'hashish legale

La produzione dell'hashish legale è un processo meticoloso e articolato. Non consiste solo nella coltivazione di piante di cannabis, ma significa rispettare determinati standard di qualità.

La selezione delle varietà

Il primo passo è la scelta dei semi. Per ottenere hash legale di alta qualità, è fondamentale selezionare varietà di cannabis certificate, con un’alta concentrazione di terpeni. Le genetiche più utilizzate nel settore includono varietà europee appositamente sviluppate per la produzione di canapa industriale conforme alla normativa.

Queste piante vengono coltivate seguendo protocolli rigorosi, sia in coltivazione outdoor (all'aperto, sfruttando la luce naturale del sole), che in coltivazione indoor (in ambienti controllati con illuminazione artificiale), oppure in serra (un compromesso che unisce protezione e luce naturale). Ogni metodo di coltivazione influisce sulle caratteristiche finali del prodotto.

Coltivazione e raccolta

Una volta raggiunta la maturità, le piante vengono raccolte. Le infiorescenze – chiamate anche cime, fiori o buds – vengono separate dal resto della pianta e sottoposte a un processo di essiccazione. Questo passaggio aiuta a preservare le proprietà della pianta e prepara il materiale per le fasi successive.

L'essiccazione deve avvenire in condizioni controllate di temperatura e umidità per evitare la formazione di muffe e per preservare i delicati terpeni che conferiscono aroma e caratteristiche al prodotto finale.

Metodi di estrazione della resina

Dopo l'essiccazione, le infiorescenze vengono lavorate per ottenere l'hashish legale. Esistono diversi metodi di estrazione meccanica utilizzati nel settore:

  • Dry Sift (Setacciatura a secco): una delle tecniche più antiche e tradizionali, utilizzata da secoli in Marocco, Afghanistan e Pakistan. Consiste nel setacciare le infiorescenze secche attraverso setacci a maglie fini (screen) di diverso micronaggio. I tricomi, più piccoli e pesanti, cadono attraverso le maglie mentre la materia vegetale rimane sopra. Il risultato è il kief – una polvere fine e dorata che può essere successivamente pressata per formare panetti di hash solido. Questa tecnica è chiamata anche "apaleado" perché tradizionalmente si colpiva la marijuana con un bastone sul setaccio.
  • Ice-O-Lator o Bubble Hash (Estrazione con acqua e ghiaccio): metodo moderno, perfezionato negli anni '90 dalla pioniera olandese Mila Jansen (conosciuta come "la Regina dell'Hashish"). Utilizza acqua ghiacciata per separare i tricomi. Le infiorescenze vengono immerse in contenitori con acqua e ghiaccio, dove vengono agitate delicatamente. Il freddo rende i tricomi fragili e facilita il loro distacco. La miscela viene poi filtrata attraverso una serie di sacchetti a maglie fini (Bubble Bags o Ice-O-Lator bags) di diverse dimensioni che separano i tricomi per qualità. Questo metodo è anche chiamato Water Hash, Fresh Frozen (quando si utilizzano fiori freschi congelati), o semplicemente hashish a bolle.
  • Estrazione a secco con ghiaccio secco: una variante della setacciatura che utilizza ghiaccio secco (CO₂ solida) invece dell'acqua. Il freddo estremo rende i tricomi estremamente fragili, facilitando la loro separazione attraverso agitazione e setacciatura.
  • Charas (Sfregamento manuale): la tecnica più antica, originaria delle regioni himalayane di India, Nepal e Pakistan. Villaggi come Malana nella Parvati Valley sono famosi per secoli per il loro charas di qualità. La tecnica consiste nello sfregare i fiori freschi (non essiccati) tra le mani per ore. La resina appiccicosa aderisce ai palmi e viene periodicamente raccolta e arrotolata a mano per formare piccole sfere o bastoncini.
  • Rosin Tech (Pressatura a caldo): una tecnica moderna che utilizza calore e pressione per estrarre la resina senza solventi. I fiori vengono avvolti in carta da forno e pressati a temperature controllate (80-120°C) per pochi secondi, producendo un concentrato chiamato rosin.

Ogni tecnica ha le sue specificità, ma tutte mirano a separare meccanicamente i tricomi dalla materia vegetale e a concentrare il CBD e gli altri composti naturalmente presenti nella pianta, senza l'uso di solventi chimici come butano, etanolo o altri gas e alcoli.

Metodi che NON utilizziamo

Nel mercato esistono anche metodi di estrazione con solventi che utilizzano sostanze chimiche per sciogliere i cannabinoidi:

  • BHO (Butane Hash Oil): estrazione con butano che produce concentrati come shatter, wax, crumble, budder e sugar;
  • Estrazione con etanolo o alcol: produce tinture e oli;
  • Estrazione con solventi vari: possono lasciare residui tossici se non vengono "purgati" correttamente.

I metodi con solventi possono produrre concentrati molto potenti ma comportano rischi: i gas sono infiammabili e pericolosi, e possono rimanere tracce residue nel prodotto finale.

L'importanza di metodi biologici e naturali

Nell'era attuale, il termine "biologico" ha acquisito grande rilevanza, e per buoni motivi. I metodi di produzione biologici assicurano che i prodotti non contengano sostanze chimiche potenzialmente nocive, come pesticidi o fertilizzanti sintetici.

Un hashish legale prodotto biologicamente garantisce un prodotto di alta qualità. Senza l'uso di sostanze chimiche, le proprietà naturali della pianta vengono preservate al meglio. Inoltre, i metodi biologici proteggono i terreni e le acque, promuovendo la biodiversità e proteggendo l'ecosistema.

La coltivazione biologica della cannabis light significa anche rispettare i cicli naturali della pianta, evitare additivi artificiali e garantire che il prodotto finale sia puro, sicuro e naturale – completamente privo di residui chimici dannosi.

La concentrazione di CBD nei prodotti Crystalweed

Quando parliamo di CBD, non ci limitiamo a parole vuote. Ogni nostro prodotto viene analizzato in laboratori indipendenti certificati tramite HPLC (cromatografia liquida ad alta prestazione) per garantire che contenga esattamente quello che promettiamo. Le analisi parlano chiaro.

Bubble Hash - 49.32% CBD Totale

Il nostro Bubble Hash raggiunge un impressionante 49.32% di CBD totale, composto da:

  • 40.82% di CBD;
  • 9.70% di CBDA (forma acida del cannabidiolo);
  • 0.17% di CBGA;
  • 0.19% di CBC;
  • 0.10% di CBDV;
  • THC totale: 0.43% (nei limiti di legge).

Estratto dalla varietà certificata Finola, questo hash si posiziona tra i prodotti con la più alta concentrazione di cannabidiolo disponibili sul mercato italiano. Ogni grammo contiene quasi mezzo grammo di principio attivo puro.

Burbuka - 21.68% CBD Totale

Il Burbuka offre il 21.68% di CBD totale con un profilo cannabinoide particolarmente ricco:

  • 15.97% di CBD;
  • 6.51% di CBDA;
  • 3.94% di CBGA;
  • 2.05% di CBG (cannabigerolo);
  • 0.41% di CBC;
  • 0.21% di CBDV;
  • THC totale: 0.44%.

La presenza significativa di CBG e CBGA crea un profilo completo che include diversi cannabinoidi naturalmente presenti nella pianta. Il CBG è spesso chiamato "il cannabinoide madre" perché è il precursore biochimico da cui derivano gli altri cannabinoidi durante la crescita della pianta.

Hash CBN - 17.59% CBD Totale + 10.77% CBN

L'Hash CBN è il nostro prodotto più particolare. Oltre al 17.59% di CBD totale, vanta uno straordinario 10.77% di CBN (cannabinolo):

  • 11.60% di CBD;
  • 6.84% di CBDA;
  • 10.77% di CBN;
  • 0.29% di CBC;
  • 0.16% di CBGA;
  • 0.06% di CBDV;
  • THC totale: 0.41%.

Il CBN è un cannabinoide che si forma naturalmente durante l'invecchiamento e ossidazione del THC. Il colore più scuro di questo hash deriva proprio da quel processo di ossidazione controllata che aumenta il contenuto di cannabinolo.

Charas - 29.75% CBD Totale

Il nostro Charas raggiunge il 29.75% di CBD totale con un equilibrio particolare:

  • 12.34% di CBD;
  • 19.85% di CBDA (predominanza della forma acida);
  • 0.33% di CBC;
  • 0.15% di CBGA;
  • 0.08% di THCV;
  • 0.03% di CBDV;
  • THC totale: 0.46%.

La predominanza di CBDA rispetto al CBD indica una lavorazione che ha preservato la forma acida naturale del cannabidiolo, tipica di una lavorazione tradizionale rispettosa delle caratteristiche originali della pianta.

L'importanza di metodi biologici e naturali

Nell'era attuale, il termine "biologico" ha acquisito grande rilevanza, e per buoni motivi. I metodi di produzione biologici assicurano che i prodotti non contengano sostanze chimiche potenzialmente nocive, come pesticidi o fertilizzanti sintetici.

Un hashish legale prodotto biologicamente garantisce un prodotto di alta qualità. Senza l'uso di sostanze chimiche, le proprietà naturali della pianta vengono preservate al meglio. Inoltre, i metodi biologici proteggono i terreni e le acque, promuovendo la biodiversità e proteggendo l'ecosistema.

La coltivazione biologica della cannabis light significa anche rispettare i cicli naturali della pianta, evitare additivi artificiali e garantire che il prodotto finale sia puro, sicuro e naturale – completamente privo di residui chimici dannosi.

La concentrazione di CBD nei prodotti Crystalweed

Quando parliamo di CBD, non ci limitiamo a parole vuote. Ogni nostro prodotto viene analizzato in laboratori indipendenti certificati tramite HPLC (cromatografia liquida ad alta prestazione) per garantire che contenga esattamente quello che promettiamo. Le analisi parlano chiaro.

Bubble Hash - 49.32% CBD Totale

Il nostro Bubble Hash raggiunge un impressionante 49.32% di CBD totale, composto da:

  • 40.82% di CBD;
  • 9.70% di CBDA (forma acida del cannabidiolo);
  • 0.17% di CBGA;
  • 0.19% di CBC;
  • 0.10% di CBDV;
  • THC totale: 0.43% (nei limiti di legge).

Estratto dalla varietà certificata Finola, questo hash si posiziona tra i prodotti con la più alta concentrazione di cannabidiolo disponibili sul mercato italiano. Ogni grammo contiene quasi mezzo grammo di principio attivo puro.

Burbuka - 21.68% CBD Totale

Il Burbuka offre il 21.68% di CBD totale con un profilo cannabinoide particolarmente ricco:

  • 15.97% di CBD;
  • 6.51% di CBDA;
  • 3.94% di CBGA;
  • 2.05% di CBG (cannabigerolo);
  • 0.41% di CBC;
  • 0.21% di CBDV;
  • THC totale: 0.44%.

La presenza significativa di CBG e CBGA crea un profilo completo che include diversi cannabinoidi naturalmente presenti nella pianta. Il CBG è spesso chiamato "il cannabinoide madre" perché è il precursore biochimico da cui derivano gli altri cannabinoidi durante la crescita della pianta.

Hash CBN - 17.59% CBD Totale + 10.77% CBN

L'Hash CBN è il nostro prodotto più particolare. Oltre al 17.59% di CBD totale, vanta uno straordinario 10.77% di CBN (cannabinolo):

  • 11.60% di CBD;
  • 6.84% di CBDA;
  • 10.77% di CBN;
  • 0.29% di CBC;
  • 0.16% di CBGA;
  • 0.06% di CBDV;
  • THC totale: 0.41%.

Il CBN è un cannabinoide che si forma naturalmente durante l'invecchiamento e ossidazione del THC. Il colore più scuro di questo hash deriva proprio da quel processo di ossidazione controllata che aumenta il contenuto di cannabinolo.

Charas - 29.75% CBD Totale

Il nostro Charas raggiunge il 29.75% di CBD totale con un equilibrio particolare:

  • 12.34% di CBD;
  • 19.85% di CBDA (predominanza della forma acida);
  • 0.33% di CBC;
  • 0.15% di CBGA;
  • 0.08% di THCV;
  • 0.03% di CBDV;
  • THC totale: 0.46%.

La predominanza di CBDA rispetto al CBD indica una lavorazione che ha preservato la forma acida naturale del cannabidiolo, tipica di una lavorazione tradizionale rispettosa delle caratteristiche originali della pianta.

Dry Sift - 24.12% CBD Totale

Il Dry Sift Crystalweed contiene il 24.12% di CBD totale:

  • 19.25% di CBD (netta predominanza della forma attivata);
  • 5.55% di CBDA;
  • 0.18% di CBC;
  • 0.10% di CBGA;
  • 0.02% di CBDV;
  • THC totale: 0.26%.

Moonrock - 47.84% CBD Totale

Il Moonrock - il nostro prodotto di punta - raggiunge uno straordinario 47.84% di CBD totale:

  • 46.52% di CBD;
  • 1.50% di CBDA;
  • 0.21% di CBDV;
  • 0.12% di CBC;
  • 0.07% di CBG;
  • 0.04% di CBGA;
  • 0.03% di CBN;
  • THC totale: 0.09%.

Con quasi il 48% di cannabidiolo puro, il Moonrock rappresenta uno dei prodotti più concentrati disponibili legalmente in Italia. Il termine "Moonrock" (letteralmente "roccia lunare") deriva dall'aspetto del prodotto, che ricorda effettivamente delle piccole rocce dalla superficie particolare.

Composizione e proprietà organolettiche

Cannabinoidi e non solo CBD

L'hashish legale non contiene solo CBD. Ci sono altri cannabinoidi come CBG, CBN, CBC, CBGA, CBDA, CBDV e THCV che contribuiscono al profilo completo del prodotto. Ogni cannabinoide ha caratteristiche chimiche distintive e la loro presenza combinata rende l'hashish legale un prodotto naturalmente complesso.

Questi cannabinoidi vengono naturalmente prodotti dalla pianta di cannabis durante il suo ciclo di vita. Alcuni, come il CBDA e il CBGA, sono le forme acide che si trasformano nelle forme "neutre" (CBD e CBG) attraverso un processo chiamato decarbossilazione, che avviene naturalmente con il tempo, il calore e la luce.

Terpeni: aroma e colore

Oltre ai cannabinoidi, l'hashish legale contiene terpeni. Questi composti organici volatili sono responsabili dell'aroma e contribuiscono al colore dell'hash legale.

Ogni varietà di hashish legale ha un profilo terpenico unico. Questo significa che ogni tipo ha un aroma e un colore distintivi:

  • Limonene: conferisce note agrumate, profumo di limone e arancia;
  • Mircene: porta sfumature più terrose, note di muschio e chiodi di garofano;
  • Pinene: regala sentori di resina e bosco, ricorda l'odore del pino;
  • Cariofillene: aggiunge note speziate, pepe nero e legno;
  • Linalolo: offre profumi floreali e lavanda;
  • Humulene: porta sentori erbacei e legnosi.

Questi terpeni naturali non solo determinano l'esperienza olfattiva e le proprietà organolettiche (insieme delle caratteristiche percepibili attraverso i sensi), ma sono molecole aromatiche che caratterizzano ogni varietà di cannabis e ne determinano il profilo sensoriale unico.

Il profilo olfattivo finale di un hashish dipende dalla scelta delle piante, dalla modalità di estrazione della resina CBD e dalla sua lavorazione. Ogni fase può alterare i delicati terpeni naturali che determinano intensità e persistenza dell’odore, e anche quanto il prodotto risulti compatto, farinoso o cremoso nella sua consistenza.

Varietà e tradizioni: i nomi dell'hashish

Nel mondo dell'hashish esistono denominazioni storiche che richiamano le origini geografiche e le tecniche di produzione tradizionali:

  • Ketama: dal nome della regione marocchina famosa per la produzione di hash;
  • Pollen o Polline: riferito al kief, la polvere di tricomi;
  • Charas: l'hashish himalayano sfregato a mano;
  • Moonrock e Icerock: termini moderni per prodotti ad altissima concentrazione;
  • Afghano: hash tradizionale dall'Afghanistan, prodotto con antiche tecniche;
  • Libanese: dall'omonima regione del Medio Oriente;
  • Nepal Temple Ball: sfere di hashish prodotte nei templi nepalesi;
  • Marocchino: il classico hash nordafricano;
  • Bubble Hash: riferito alla tecnica Ice-O-Lator.

Come utilizzare l'hashish legale

Metodi consentiti e precauzioni

La normativa italiana attualmente non prevede nessun tipo di destinazione d'uso umana per quanto riguarda questa tipologia di prodotti.

Le due sole destinazioni consentite dalla normativa sono:

  • Vaporizzatori per ambienti: questi sono dispositivi progettati per vaporizzare l'hashish legale e rilasciare i suoi aromi nell'aria attraverso l'evaporazione dei terpeni. Sono perfetti per chi vuole diffondere le fragranze naturali dell'hashish nell'ambiente domestico, creando un'atmosfera caratteristica.
  • Uso decorativo e da collezione: grazie alla sua consistenza particolare e alle sue caratteristiche estetiche, l'hashish legale può anche essere conservato come elemento da collezione. Può rappresentare un pezzo unico per appassionati di prodotti derivati dalla canapa, collezionisti di varietà tradizionali o estimatori delle tecniche artigianali di lavorazione della cannabis.

È importante sottolineare che l'acquisto e la detenzione di hashish legale in Italia sono perfettamente legali purché il prodotto rispetti i limiti di THC previsti dalla legge 242/2016 (sotto lo 0,3%, con tolleranza fino allo 0,6%). Tuttavia, la normativa non prevede esplicitamente il consumo, motivo per cui i prodotti vengono commercializzati per uso tecnico e collezionistico.

Origini e storia dell'hashish

Dalle antiche tradizioni alle moderne innovazioni

Hashish è una parola che evoca mistero, tradizione e cultura. Il termine deriva dall'arabo "حشيش" (hashīsh), che letteralmente significa "erba secca". Ma da dove proviene esattamente questo prodotto? E come è diventato l'hashish che conosciamo oggi?

Le radici antiche: l'hashish ha origini antiche, risalenti a migliaia di anni fa. Le prime tracce dell'uso dell'hashish si trovano nelle antiche civiltà del Medio Oriente e dell'Asia Centrale. Scavi archeologici hanno ritrovato setacci utilizzati per l'estrazione risalenti addirittura al 3000 a.C., dimostrando che la tecnica di separazione dei tricomi era già conosciuta nelle civiltà mesopotamiche.

L'hashish e le antiche tradizioni: nel corso dei secoli, l'hashish ha assunto un ruolo centrale in molte culture. Dalle regioni dell'Himalaya (India, Nepal, Pakistan) fino al Nord Africa (Marocco, Libano, Egitto), ogni zona ha sviluppato tecniche proprie di produzione che si sono tramandate di generazione in generazione.

Nelle regioni himalayane, il Charas veniva (e viene tuttora) prodotto manualmente con tecniche che non sono cambiate da secoli. Villaggi come Malana nella valle di Parvati sono diventati leggendari per la qualità del loro prodotto. In Afghanistan, la produzione di hashish ha rappresentato per secoli un'attività economica fondamentale, con tecniche di pressatura a mano e riscaldamento controllato che danno al prodotto finale quella caratteristica consistenza malleabile e quel colore scuro.

Il viaggio dell'hashish: con l'avvento delle rotte commerciali medievali - la Via della Seta in particolare - l'hashish ha iniziato a viaggiare. Ha raggiunto l'Europa, l'Asia Orientale e altre parti del mondo, acquisendo nuove forme e denominazioni. Il Ketama marocchino, l'hash Afghano, il Libanese rosso - ognuno con le sue caratteristiche distintive legate al terroir e alle tecniche locali.

In Marocco, nelle montagne del Rif, si è sviluppata nei secoli una vera e propria industria artigianale dell'hashish, con la regione di Ketama che è diventata sinonimo di qualità. Qui la tecnica della setacciatura a secco è stata perfezionata fino a diventare un'arte, producendo quel famoso polline marocchino (o pollen 00) così apprezzato dagli intenditori.

L'arrivo dell'hashish legale: con la legge 242 del 2 dicembre 2016 sulla coltivazione della canapa industriale e la possibilità di produrre legalmente cannabis sativa con contenuto di THC inferiore allo 0,2% (con tolleranza fino allo 0,6%), è nato in Italia l'hashish legale. Questa versione moderna dell'hashish contiene una concentrazione bassa di THC (sotto lo 0,5%), rendendolo privo di effetti psicotropi ed efficacia drogante, quindi legale secondo la normativa italiana.

L'evoluzione dell'hashish nel tempo

L'hashish ha attraversato secoli, cambiando e adattandosi alle diverse culture e tempi, pur mantenendo le sue radici nelle antiche tradizioni.

L'hashish nel Medioevo

Durante il Medioevo europeo, l'hashish era conosciuto come una sostanza esotica proveniente dall'Oriente. Era raro e costoso, portato dai mercanti che percorrevano le rotte tra il Mediterraneo e l'Asia. Veniva spesso associato alle culture islamiche e alle terre lontane descritte nei racconti dei viaggiatori.

Le Crociate e i successivi scambi commerciali con il mondo arabo introdussero l'hashish nella conoscenza europea, anche se rimase per secoli un prodotto di nicchia, circondato da un'aura di mistero.

Il Rinascimento e l'hashish

Nel periodo rinascimentale, con l'intensificarsi degli scambi commerciali tra Oriente e Occidente, l'hashish divenne più noto. Viaggiatori, esploratori e mercanti raccontavano delle sue caratteristiche uniche. Tuttavia, era ancora considerato principalmente un prodotto orientale, parte di culture diverse da quella europea.

L'hashish nel XIX secolo

Nell'Ottocento, con il colonialismo europeo e l'espansione negli territori del Nord Africa e del Medio Oriente, l'hashish divenne più accessibile. Artisti, scrittori e intellettuali del Romanticismo francese - come i membri del famoso Club des Hashischins che si riuniva a Parigi - iniziarono a sperimentare con l'hashish, cercando ispirazione e nuove esperienze sensoriali. Figure come Baudelaire, Gautier e Dumas scrissero delle loro esperienze.

L'hashish nel XX secolo

Con l'avvento della scienza moderna, l'hashish ha iniziato a essere studiato in modo più approfondito. Gli scienziati hanno iniziato a comprendere meglio la composizione chimica della cannabis e dei suoi estratti. Nel 1964, il chimico israeliano Raphael Mechoulam isolò e identificò per la prima volta il THC (tetraidrocannabinolo), aprendo la strada alla comprensione scientifica dei cannabinoidi.

Negli anni '60 e '70, durante il movimento hippie e la controcultura, l'hashish (soprattutto quello proveniente da Afghanistan, Nepal e Marocco) divenne popolare in Occidente, portato dai viaggiatori del cosiddetto "Hippie Trail" - il percorso che da Europa e America portava in Asia attraverso Turchia, Iran, Afghanistan, Pakistan e India.

Parallelamente, iniziarono le prime proibizioni e regolamentazioni severe in molti paesi occidentali, che resero illegale la produzione, vendita e possesso di hashish contenente THC.

L'era moderna e l'hashish legale

Oggi assistiamo a una vera e propria rivoluzione. Dagli anni 2000 in poi, sempre più paesi hanno iniziato a depenalizzare o legalizzare la cannabis per uso medico e, in alcuni casi, ricreativo. In Italia, la legge 242/2016 ha aperto la strada alla canapa industriale e, di conseguenza, all'hashish legale.

La produzione è ora regolamentata, i produttori si impegnano a garantire un prodotto sicuro, tracciabile e conforme alle leggi vigenti. L'hashish legale rappresenta un ponte tra le antiche tradizioni e la modernità: rispetta le tecniche millenarie di produzione ma si adatta alle normative contemporanee, offrendo un prodotto che può essere acquistato e detenuto legalmente.

Grazie alle moderne tecniche di analisi (HPLC, gascromatografia) è possibile certificare con precisione il contenuto di ogni singolo cannabinoide, garantendo la conformità ai limiti di legge e la sicurezza del consumatore. Questo livello di trasparenza e controllo qualità era impensabile nelle produzioni tradizionali.

Il boom dell'hashish legale in Italia

Negli ultimi anni, l'Italia ha visto un vero e proprio boom del mercato della cannabis light e dell'hashish legale. Sono nati numerosi cannabis shop fisici e e-commerce online dedicati, offrendo una vasta gamma di prodotti derivati dalla canapa industriale.

Le città italiane - da Milano a Roma, da Torino a Napoli - hanno visto aprire decine di negozi specializzati, spesso chiamati cannabis light shop, CBD shop, grow shop (anche se tecnicamente i grow shop vendono attrezzature per la coltivazione) o semplicemente hemp shop.

La possibilità di acquistare online ha ulteriormente democratizzato l'accesso a questi prodotti. Oggi è possibile ordinare hashish legale comodamente da casa e riceverlo con spedizione rapida (generalmente 24-48 ore) in pacco anonimo per garantire la privacy del cliente, in tutta Italia.

Il mercato italiano dell'hashish legale si è distinto per l'attenzione alla qualità, alla tracciabilità e al rispetto delle normative. Molti produttori italiani, come Crystalweed, hanno scelto di puntare su produzioni biologiche, coltivazioni certificate e analisi di laboratorio indipendenti per ogni lotto, elevando gli standard qualitativi ben oltre i requisiti minimi di legge.

Acquisto e conservazione dell'hashish legale

Come conservare correttamente l'hashish legale

Conservare l'hashish legale correttamente è fondamentale per preservarne le caratteristiche nel tempo. Questo prodotto, ricavato dalla natura, necessita di un ambiente fresco e asciutto.

Riponetelo lontano da fonti di calore e umidità. Un barattolo ermetico in scuro potrebbe diventare il suo miglior alleato, proteggendolo dall'aria e preservando la sua integrità. Evitate la luce diretta: l'hashish legale va conservato al riparo dalla luce solare o da fonti luminose intense che potrebbero degradare i cannabinoidi e i terpeni.

Come per un prodotto pregiato, evitate sbalzi di temperatura e conservate il contenitore in un luogo con temperatura costante. Date un'occhiata di tanto in tanto al prodotto per assicurarvi che sia sempre in perfette condizioni e che non ci siano segni di umidità o alterazione.

Parametri ideali di conservazione:

  • Temperatura ideale: tra 15°C e 21°C;
  • Umidità relativa: 55-62%;
  • Contenitore: scuro a chiusura ermetica;
  • Posizione: luogo buio, fresco e asciutto;
  • Durata: se conservato correttamente, l'hashish legale mantiene le sue proprietà per molti mesi.

Alcuni intenditori utilizzano buste sottovuoto o contenitori con controllo dell'umidità (humidor) per garantire una conservazione ottimale a lungo termine, simile a quella utilizzata per sigari pregiati.

Trasparenza assoluta: ogni lotto è certificato

Crystalweed è sinonimo di trasparenza totale. Non ci limitiamo a dichiarare la presenza di CBD, te la dimostriamo. Ogni singolo lotto dei nostri prodotti viene analizzato da laboratori indipendenti certificati, e i risultati sono sempre a disposizione dei nostri clienti.

Le analisi HPLC (cromatografia liquida ad alta prestazione) che conduciamo verificano con precisione:

  • La concentrazione esatta di ogni cannabinoide presente (CBD, CBDA, CBG, CBGA, CBN, CBC, CBDV, THCV);
  • Il contenuto di THC, che nei nostri prodotti rimane sempre sotto lo 0,5% come previsto dalla legge italiana;
  • Il livello di umidità, per garantire freschezza e conservazione ottimale.

Questo livello di controllo qualità non è lo standard nel settore, ma per noi è un impegno irrinunciabile. Quando acquisti un prodotto Crystalweed, sai esattamente cosa stai ricevendo.

Ogni confezione riporta il numero di lotto e il riferimento al cartellino di analisi.

Puoi sempre verificare i dati del tuo specifico prodotto, garantendo una tracciabilità completa dal campo al consumatore finale.

I nostri certificati indicano anche:

  • Il metodo analitico utilizzato (HPLC-UV);
  • La data di accettazione e data di analisi del campione;
  • Il lotto di riferimento;
  • La varietà di cannabis utilizzata (es. Finola);
  • I limiti di rilevabilità (LOQ - Limit of Quantification);
  • L'incertezza di misura per garantire la precisione scientifica dei dati.

Questa documentazione completa permette a ogni cliente di avere la certezza assoluta di cosa sta acquistando, senza sorprese o approssimazioni.

Differenza tra hashish legale ed erba legale

Molti si chiedono qual è la differenza tra hashish legale ed erba legale (o cannabis light, marijuana legale, infiorescenze). Entrambi i prodotti derivano dalla stessa pianta di cannabis sativa light, ma si differenziano per forma e concentrazione:

Erba legale (Cannabis Light):

  • Sono le infiorescenze intere essiccate della pianta;
  • Contengono CBD ma in percentuali generalmente inferiori (5-20%);
  • Mantengono la struttura del fiore con la sua forma originale;
  • Vengono utilizzate principalmente per vaporizzazione ambientale;
  • Hanno un profilo terpenico più "fresco" e vegetale.

Hashish legale (Hash CBD):

  • È la resina concentrata estratta dalle infiorescenze;
  • Contiene percentuali molto più alte di CBD (20-50%);
  • Si presenta in forma pressata, compatta;
  • È un concentrato ottenuto separando i tricomi;
  • Ha aromi più intensi, complessi e maturi.

In sostanza, l'hashish è una versione concentrata dell'erba legale. Mentre le infiorescenze offrono un'esperienza più leggera e versatile, l'hashish rappresenta la scelta per chi cerca potenza, intensità aromatica e la tradizione millenaria dei concentrati di cannabis.

La normativa italiana: cosa dice la legge

È utile comprendere il quadro normativo che regola l'hashish legale in Italia, che negli ultimi mesi ha subito modifiche significative.

La Legge 242/2016: il punto di partenza

La legge n. 242 del 2 dicembre 2016, intitolata "Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa", ha regolamentato la coltivazione della canapa industriale (Cannabis sativa L.) in Italia. Questa normativa ha semplificato la coltivazione di varietà di cannabis con contenuto di THC inferiore allo 0,2%, consentendo tolleranze fino allo 0,6% per cause naturali legate alla variabilità biologica della pianta.

L'obiettivo della legge era sostenere settori quali:

  • L'agricoltura e la produzione di canapa;
  • L'industria tessile (fibre di canapa);
  • La bioedilizia (materiali da costruzione);
  • L'alimentare (semi, olio, farine, proteine di canapa);
  • La cosmesi (prodotti a base di canapa);
  • Il florovivaismo professionale.

Il vuoto normativo e la nascita della cannabis light

La legge 242/2016, tuttavia, presentava una zona grigia significativa: non menzionava esplicitamente le infiorescenze e i prodotti derivati come l'hashish. Questo vuoto normativo ha portato, a partire dal 2017, alla nascita di un mercato di cannabis light e hashish legale.

Il settore si è sviluppato partendo dal presupposto che, rispettando i limiti di THC stabiliti dalla legge (sotto lo 0,2% con tolleranza fino allo 0,6%), i prodotti fossero implicitamente legali. Sono nati migliaia di cannabis shop in tutta Italia, con un giro d'affari stimato in oltre 500 milioni di euro annui, 3.000 aziende agricole coinvolte e circa 30.000-40.000 posti di lavoro (tra diretti e stagionali).

La sentenza della Cassazione del 2019

Le Sezioni Unite Penali della Suprema Corte di Cassazione, con sentenza del 30 maggio 2019, hanno stabilito che le infiorescenze di canapa non sono contemplate tra i prodotti ammessi dalla legge 242/2016. In ogni caso sono commercializzabili se privi di efficacia drogante e quindi la cessione non è punibile con il Testo Unico sugli Stupefacenti (DPR n. 309/90).

La questione del CBD

Parallelamente, il CBD (cannabidiolo) è stato oggetto di tentativi di regolamentazione da parte del Ministero della Salute. Nel 2023 e nuovamente nel 2024, il Ministero ha tentato di inserire i prodotti contenenti CBD tra i medicinali psicotropi elencati nel Testo Unico sugli Stupefacenti.

Tuttavia, il TAR del Lazio ha sospeso questi provvedimenti, riaffermando con sentenza n. 7509 del 16 aprile 2025 che il CBD non è una sostanza psicoattiva e non dovrebbe essere classificato come narcotico. Anche la Corte di Giustizia Europea, con sentenza del 2020, aveva confermato che la vendita di prodotti contenenti CBD estratto dalle infiorescenze di cannabis a basso contenuto di THC non può essere vietata dagli Stati Membri dell'Unione Europea.

Il Decreto Sicurezza 2025: la svolta restrittiva

Il Decreto-Legge n. 48 del 4 aprile 2025 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'11 aprile ed entrato in vigore il 12 aprile 2025), convertito in legge dal Senato il 4 giugno 2025, ha introdotto modifiche drastiche alla legge 242/2016, con l'articolo 18 che ha aggiunto un comma 3-bis.

Il nuovo comma stabilisce il divieto di:

  • Importazione;
  • Cessione;
  • Lavorazione;
  • Distribuzione;
  • Commercio;
  • Trasporto;
  • Invio;
  • Spedizione;
  • Consegna;
  • Vendita al pubblico

di prodotti costituiti da infiorescenze di canapa (Cannabis sativa L.), anche in forma semilavorata, essiccata o triturata, o contenenti tali infiorescenze, compresi gli estratti, le resine e gli oli da esse derivati.

Cosa significa per l'hashish legale

L'hashish legale, essendo un prodotto costituito dalla resina estratta dalle infiorescenze, dovrebbe rientrare nel divieto. Ma questo non è esattamente così:

  • Il DPR 309/1990 può punire solo condotte riferite a sostanze stupefacenti in senso tecnico (cioè dotate di concreta efficacia drogante).
  • Infiorescenze e derivati di canapa industriale, se privi di efficacia drogante, non possono disciplinati da una legge penale che può trattare per definizione solo sostanze con effetto drogante

In altre parole, la sola origine “da infiorescenza” non può far scattare sanzioni penali, ma è sola la prova che il prodotto ha efficacia drogante.

Cosa rimane esplicitamente legale

Il decreto prevede alcune eccezioni:

Rimangono legali:

  • Semi di canapa e prodotti derivati per usi alimentari (olio di semi, farine, proteine);
  • Prodotti cosmetici a base di canapa (se derivati da parti diverse dalle infiorescenze);
  • Fibre di canapa per uso tessile e industriale;
  • Materiali da costruzione (bioedilizia);
  • CBD sintetico (non estratto da infiorescenze) per preparazioni galeniche;
  • CBD estratto dall’intera pianta (foglie, fiori e fusti);
  • Cannabis terapeutica prescritta da medici (completamente esclusa dal decreto e regolamentata da normativa separata).

L'unica produzione consentita di infiorescenze è quella destinata al florovivaismo professionale .

La situazione attuale: incertezza e controversie

La normativa ha generato una situazione di forte incertezza legale e controversie interpretative:

Posizioni contrastanti:

  • Alcune associazioni di settore, sostengono che il richiamo dell'articolo 18 al Testo Unico sugli Stupefacenti si applichi solo ai prodotti che superano le soglie di THC consentite (0,3% con tolleranza 0,6%, quindi non per le varietà ammesse dal regolamento UE 2021/2115) o che risultano concretamente idonei a produrre effetti psicotropi. Secondo questa interpretazione, le infiorescenze "light" entro i limiti non sarebbero vietate.
  • Tuttavia, la maggior parte degli operatori del settore, delle associazioni agricole (Coldiretti, Confagricoltura, ICI) e dei legali specializzati interpretano il decreto come una ricognizione normativa che non esprime nuovi divieti su prodotti non droganti.

Questioni di legittimità:

  • La relazione n. 33/2025 dell'Ufficio del Massimario e del Ruolo della Suprema Corte di Cassazione ha rilevato possibili questioni di legittimità costituzionale del decreto, nonché profili di incompatibilità con il diritto dell'Unione Europea, considerando che:
  • La Corte di Giustizia Europea ha stabilito che il CBD non è uno stupefacente;
  • Il principio di libera circolazione delle merci nell'UE potrebbe essere violato;
  • La normativa europea sul commercio di canapa (regolamento UE 2021/2115) permette varietà con THC fino allo 0,3%.

Azioni legali in corso:

  • Diverse associazioni di categoria stanno preparando ricorsi e azioni legali per contestare il decreto, inclusi:
  • Ricorsi al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale);
  • Ricorsi ex art. 700 c.p.c. per sospensione cautelare;
  • Istanze di accertamento per violazione dei diritti
  • Possibili ricorsi alla Corte Costituzionale per questione di legittimità;
  • Petizione europea per chiedere l'intervento della Commissione Europea.

L'hashish legale non è droga

È fondamentale chiarire un punto che genera spesso confusione: l'hashish legale non è una sostanza stupefacente né una droga.

La differenza fondamentale tra hashish tradizionale (illegale) e hashish legale sta nel contenuto di THC:

  • Hashish tradizionale: contiene THC elevato (15-40% o più), ha effetti psicotropi, altera le capacità cognitive e motorie, è classificato come sostanza stupefacente dal DPR 309/90 (Testo Unico sugli Stupefacenti);
  • Hashish legale: contiene THC bassissimo (sotto 0,5%), non ha effetti psicotropi, non altera le capacità cognitive, non è una sostanza stupefacente secondo la normativa italiana.

Il basso contenuto di THC significa che l'hashish legale non può produrre quegli effetti psicoattivi (alterazione della percezione, euforia, alterazione del tempo, etc.) tipici della cannabis ad alto contenuto di THC. Non influisce sulla patente di guida, non compromette le capacità lavorative, non crea dipendenza.

Tuttavia, proprio perché visivamente l'hashish legale può essere indistinguibile dall'hashish illegale, è fondamentale:

  • Conservare sempre l'imballaggio originale con l'etichetta;
  • Tenere lo scontrino o la fattura d'acquisto;
  • Avere accesso ai certificati di analisi che dimostrano il contenuto di THC;
  • Evitare situazioni ambigue che potrebbero portare a controlli delle forze dell'ordine.

In caso di controllo da parte delle autorità, la presenza di documentazione che attesti la legalità del prodotto permette di risolvere rapidamente la situazione.

Perché scegliere Crystalweed per il tuo acquisto

Quando si tratta di acquistare hashish legale, Crystalweed rappresenta una garanzia di eccellenza. Non siamo solo un marchio, ma una promessa di qualità certificata.

Controlli rigorosi e analisi certificate

Ogni prodotto che esce dai nostri magazzini è sottoposto a test di laboratorio indipendenti. Ci impegniamo a garantirvi solo il meglio, con analisi complete tramite HPLC che certificano:

  • La composizione esatta di ogni lotto;
  • Il rispetto dei limiti di legge per il THC;
  • L'assenza di contaminanti, pesticidi, metalli pesanti;
  • La purezza e la sicurezza del prodotto.

Non ci limitiamo ai controlli minimi richiesti dalla legge: andiamo oltre, perché la vostra sicurezza e soddisfazione sono la nostra priorità.

Filiera etica e sostenibile

Con noi avete la certezza di supportare una produzione rispettosa dell'ambiente:

  • Niente pesticidi o sostanze chimiche dannose;
  • Prediligiamo metodi biologici e naturali che preservano le proprietà della pianta;
  • Rispetto dell'ecosistema e promozione della biodiversità;
  • Coltivazione sostenibile che non impoverisce i terreni;
  • Etica del lavoro in tutta la filiera produttiva.

Crediamo che un prodotto di qualità nasca dal rispetto: rispetto per la natura, per le persone che lavorano nella filiera, per i consumatori finali.

Tracciabilità completa: dal seme al prodotto finito

Con Crystalweed, ogni prodotto ha una storia da raccontare:

  • Selezione dei semi: varietà certificate e registrate;
  • Coltivazione: terreni controllati, dove possibile metodi biologici;
  • Raccolta: al momento ottimale di maturazione;
  • Estrazione: tecniche meccaniche naturali;
  • Analisi: certificati di laboratorio per ogni lotto;
  • Confezionamento: in ambiente controllato per preservare la qualità;
  • Distribuzione: rapida e in condizioni ottimali.

Ogni fase è documentata e tracciabile. Garantiamo sempre trasparenza e fiducia, valori che consideriamo fondamentali nel rapporto con i nostri clienti.

Varietà certificate e genetiche selezionate

Utilizziamo esclusivamente varietà di cannabis light riconosciute e certificate a livello europeo, come la Finola - una genetica finlandese selezionata specificamente per:

  • Alto contenuto naturale di CBD;
  • Basso contenuto genetico di THC;
  • Profilo terpenico ricco e complesso;
  • Resistenza e adattabilità climatica;
  • Conformità garantita ai limiti di legge.

Prodotti per ogni esigenza

Offriamo una varietà di prodotti che rispetta le diverse tradizioni dell'hashish:

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  • Moonrock per un'esperienza premium ad altissima purezza (47.84%);
  • Charas per gli amanti delle tradizioni himalayane (29.75%);
  • Dry Sift per chi apprezza la setacciatura tradizionale (24.12%);
  • Burbuka per un profilo cannabinoide completo e bilanciato (21.68%);
  • Hash CBN per chi cerca il particolare cannabinoide CBN (17.59% CBD + 10.77% CBN).

Ogni prodotto ha caratteristiche uniche e risponde a preferenze diverse, ma tutti condividono lo stesso standard di qualità, purezza e tracciabilità.

Assistenza dedicata e competente

Il nostro team è sempre pronto ad assistervi:

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Siamo appassionati di quello che facciamo e vogliamo condividere questa passione con ogni cliente, costruendo un rapporto di fiducia duraturo.

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Nota importante

Nota importante: questo testo è conforme alla normativa italiana vigente. I prodotti descritti sono destinati a uso tecnico e collezionistico, come vaporizzatori per ambienti. Non vengono attribuiti claim terapeutici o salutistici. Tutte le informazioni sui cannabinoidi sono di carattere informativo e si basano su dati scientifici oggettivi derivanti dalle analisi di laboratorio certificate.

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