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Pomata arnica: a cosa serve e alternative valide

25 Aprile 2025 alle 5:05
Tempo di lettura: 9 min

Scopri a cosa serve la "pomata all'arnica" e se ci sono valide alternative (addirittura migliori) che ti potrebbero aiutare.

Pomata arnica

Come si può presagire dal nome, la storia dell'arnica di montagna comincia ad alta quota.

Tra le vette incontaminate e i prati verdi, dove questa pianta cresce libera tra le Alpi e gli Appennini. In virtù delle sue caratteristiche, la sua fama è arrivata fino a valle.

Infatti, l'arnica viene utilizzata da secoli nella medicina popolare. Oggi è presente nella fitoterapia moderna, essendo famosa per le sue importanti proprietà terapeutiche. Fra le proprietà, citiamo quella di ridurre i dolori muscolari e articolari e velocizzare i tempi di recupero da traumi e contusioni. Ma non solo, l'arnica aiuta anche mitigare l'infiammazione e persino a contrastare le infezioni e le punture d'insetto.

Se sei uno sportivo che cerca sollievo dopo un allenamento intenso, o semplicemente una persona attiva che vuole prendersi cura di sé in modo naturale, non puoi non conoscere gli effetti dell'arnica.

Oggi ti portiamo alla scoperta di questa pianta medica: ti spieghiamo cos'è l'arnica, a cosa serve, come e quando viene utilizzata, i benefici e i possibili effetti collaterali. Comprese delle valide alternative naturali. P.S: alcune alternative sono più efficaci dell'arnica per contrastare determinate problematiche e lo vedrai dopo.

Cos'è l’arnica?

Ama i prati umidi di montagna, i pascoli popolati di animali, le brughiere e le torbiere alte. L’arnica montana è una pianta erbacea della famiglia delle Composite. Si distingue per i fiori completamente gialli a forma di margherita. 

La sua popolarità però non si limita alla sua bellezza, che riempie le regioni alpine e prealpine al di sopra dei 1000 metri. Essa si deve alle sue proprietà terapeutiche, che ne fanno un vero e proprio rimedio naturale. 

Pensate che veniva già utilizzata nel XVI secolo da medici e guaritori. E ancora prima, nel Medioevo, sotto il nome di "tartago". In quel periodo occupava già un posto d'onore per la cura di disturbi muscolari e articolari

È solo nel XIX secolo però che l'arnica entra ufficialmente nella farmacopea ufficiale europea. Ciò a seguito di decenni di studi e approfondimenti, che hanno appurato dal un punto di vista scientifico le sue proprietà terapeutiche. Scopriamole insieme.  

Le proprietà terapeutiche dell'arnica

Foto dell'arnica

Raccolta nei mesi di giugno e luglio, l'arnica si è guadagnata, nel corso del tempo, il titolo di "pancaea dei traumi". Infatti, non è un caso che questa pianta medicinale sia tra le più apprezzate in fitoterapia ed erboristeria

In particolare, i suoi principi attivi vengono estratti esclusivamente dai fiori, e vantano proprietà analgesiche, antinfiammatorie, anti-traumatiche e antimicrobiche. Quindi, l'arnica può essere utilizzata per:

  • Ridurre il gonfiore, il dolore e la rigidità muscolare;
  • Riassorbire lividi ed ematomi;
  • Migliorare i movimenti articolari, ad esempio nei soggetti con osteoartrosi; 
  • Velocizzare la guarigione da diversi infortuni.

Veniva sfruttata dai montanari delle Alpi italiane svizzere, in Francia e in Germania per trattare traumi e fratture dovute a frane, cadute o attacchi da parte di animali selvatici. 

Era in voga anche fra gli sportivi sia prima che post allenamento, per diminuire il rischio di crampi e stiramenti e lenire i dolori muscolari.

Tra gli studi scientifici che invece hanno valutato le proprietà terapeutiche dell'arnica, troviamo una revisione pubblicata nel 2021 su Medicines (Basilea)

In esso, gli autori, dopo aver sottolineato che la stessa Commissione E tedesca "ha approvato l'uso di prodotti a base di fiori di Arnica per trattare ematomi, lussazioni, contusioni, edemi, dolori reumatici articolari e muscolari, infiammazioni della bocca e della gola, punture di insetti e flebiti superficiali", hanno esaminato le prove raccolta fino a quel momento su questa pianta. 

Come si evince dalle conclusioni degli scienziati:

"l'Arnica presenta un'attività paragonabile ai farmaci da banco, come l'ibuprofene, per la gestione del dolore in diverse condizioni mediche. Mostra anche meno effetti avversi insieme a costi inferiori". Per tali motivi, "l'Arnica potrebbe essere un approccio aggiuntivo per la gestione del dolore acuto e cronico".  

Pomata all'arnica: come e quando usarla

Essendo possibile trovarla sotto numerose forme in commercio, la pomata all'arnica rimane la scelta più comune ed efficace per sfruttare tutte le potenzialità di questa erba medicinale. I motivi? 

  1. Possiamo applicarla direttamente sulle zone interessate;
  2. Ha una base grassa che permette di massaggiare e stimolare la circolazione locale; 
  3. Viene assorbita in modo graduale, per un'azione duratura nel tempo (lo vedremo più avanti nell'articolo); 
  4. È comoda da utilizzare. 

Fatte le premesse necessarie, possiamo passare a spiegare in modo semplice e ordinato quando e come utilizzare la pomata all'arnica.

Come visto nel paragrafo precedente, le proprietà terapeutiche di questa pianta la rendono un valido rimedio naturale per trattare le più svariate condizioni. Più nello specifico, però, la sua pomata può essere applicata fino a 2 volte al giorno per:

  • Dolori muscolari e articolari; 
  • Distorsioni, slogature e contusioni;
  • Cervicali e lombalgie; 
  • Traumi, urti e cadute; 
  • Reumatismi; 
  • Mal di schiena; 
  • Funzionalità articolare;  
  • Edema e flebiti superficiali;
  • Gonfiori; 
  • Acne; 
  • Labbre screpolate;
  • Punture d'insetto. 

Bisogna, però, fare una premessa: questa pianta deve essere utilizzata solo per via esterna.

Infatti, l'assunzione orale dell'arnica può scatenare una serie di effetti collaterali, che approfondiremo in via successiva. 

Quanto tempo ci mette a fare effetto la pomata all'arnica? 

Dipende.

Tale fattore varia dalle caratteristiche fisiche persona che la applica, dalla gravità del disturbo che si vuole trattare e dalla formulazione della pomata che stiamo utilizzando. In via generale però, possiamo avere:

  • Un sollievo iniziale, nei primi 15-30 minuti dopo l'applicazione;
  • Il massimo degli effetti, dopo circa 1-2 ore;
  • Degli effetti costanti nel tempo, se la applichiamo in modo regolare (2 volte al giorno). Il dolore e l'infiammazione che tendono a diminuire dal 1° al 3° giorno.

L'arnica ha effetti collaterali?

Quando utilizzata per via esterna e per brevi periodi di tempo, l'arnica è considerata una pianta sicura e tollerata. Le cose cambiano però quando la si utilizza per tempi più lunghi o per via orale. Ma procediamo con ordine. 

In soggetti sensibili, applicare una pomata all'arnica più volte al giorno in dosi elevate e per periodi prolungati può causare lesioni, irritazioni, eruzioni cutanee, vesciche e anche ustioni nella zona interessata.

Allo stesso modo, assumere l'arnica per via orale, quindi sotto forma di compresse o tisane, non è considerato sicuro. Infatti, può provocare gastriti, nausea, vomito, diarrea, emorragie, vertigini, cefalea, palpitazioni e ipotensione arteriosa. 

Per questo motivo la pomata all'arnica è ritenuto il mezzo più consigliato per godere dei principi dell’arnica, attentamente diluiti e dinamizzati, per minimizzare il rischio di effetti avversi, nei prodotti omeopatici destinati all'uso orale. 

Inoltre, bisogna anche considerare delle possibili interferenze con altri olii essenziali, con i farmaci anticoagulanti cumarinici e con l'aglio. In più, è sconsigliato utilizzare delle preparazioni simili in gravidanza.  

Per questo motivo abbiamo raccolto delle valide alternative all'arnica, da valutare soprattutto quando sono presenti delle condizioni specifiche in chi l'assume.  

Le migliori alternative all'arnica

CBD

benefici olio CBD

Come spiegare cos'è il CBD a quelle persone che non lo hanno mai utilizzato prima? Proviamo. 

Il CBD è quel componente che non può mai mancare nell'arsenale di chi preferisce i rimedi naturali ai classici farmaci da banco. Sono 3 i motivi principali:

  1. È tra le molecole più studiate dalla comunità scientifica nell'ultimo secolo; 
  2. Olio, creme, tisane, cristalli. Lo puoi assumere nella forma che preferisci;  
  3. Non ha effetti collaterali gravi, al contrario dei medicinali classici.

Se sei tra quelle persone che limita il consumo di farmaci a favore delle alternative naturali, possono essere solo due le ragioni per cui non hai ancora utilizzato il CBD. Non lo conosci o ne "hai paura", a causa della continua ostracizzazione nei confronti della canapa. E ti capiamo per questo.  

Come confermato dal rapporto dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), il CBD è una molecola sicura e ben tollerata sia dagli umani che dagli animali.

Infatti, contrariamente al THC, non ha effetti psicoattivi e non genera alcun tipo di dipendenza psicofisica. 

Ha solo benefici medici confermati dalla scienza, che possono supportare il nostro benessere a 360°. Vediamoli insieme.    

Più dell'arnica: tutte le proprietà terapeutiche del CBD

Riassumere in un paragrafo tutti i motivi per cui il CBD è sempre più utilizzato e consigliato, sia dai medici che nel quotidiano, per trattare disturbi e patologie è praticamente impossibile. 

Infatti, mentre vi riportiamo un elenco preciso delle proprietà terapeutiche del CBD, vi consigliamo anche di approfondire i suoi effetti sulla salute in alcuni nostri articoli. Ad esempio:

Quali sono gli effetti benefici del CBD?

Di seguito elenchiamo i motivi per cui il CBD ha guadagnato un posto d'onore tra i rimedi naturali più vengono utilizzati nel XXI secolo. 

  • Proprietà antinfiammatorie: il CBD è un potente antinfiammatorio naturale, che può trattare sia l'infiammazione acuta che cronica;
  • Proprietà analgesiche: che possono trattare il dolore di ogni natura: muscolare, articolare, localizzato ed esteso; 
  • Proprietà rilassanti: se soffri di insonnia, il CBD può aiutarti a ritrovare un sonno profondo e ristoratore. Come? Agendo direttamente sulle cause e regolando il tuo ciclo sonno-veglia; 
  • Proprietà neuroprotettive: per proteggere il tuo cervello dalle malattie neurodegenerative, come Alzheimer, Parkinson, Huntington ecc.;
  • Proprietà antiemetiche: che fanno del CBD un valido rimedio per la nausea ed il vomito associati alle cure oncologiche; 
  • Proprietà ansiolitiche: se sei tra i 16 milioni di italiani che soffrono di ansia, e non vuoi ripiegare sui farmaci convenzionali per gli effetti collaterali anche gravi, il CBD sarà il tuo alleato del cuore per ridurre l'ansia in modo naturale e ritrova il tuo equilibrio psicofisico; 
  • Proprietà emollienti: per una pelle sempre giovane e brillante. Da applicare direttamente sulla cute o presente nei cosmetici naturali più all'avanguardia, l'olio di CBD idrata la pelle, regola la produzione di sebo, combatte i radicali liberi e può trattare irritazioni, rossori, acne, eczemi e psoriasi; 
  • Proprietà anticonvulsivanti: che riducono l'intensità e la durata delle convulsioni, migliorando la qualità di vita dei pazienti;
  • Proprietà antidepressive: non riduce solo i sintomi del disturbo, il CBD può trattare la depressione agendo in modo più profondo, interagendo direttamente con i recettori della serotonina presenti nel cervello; 
  • Proprietà antiossidanti: come la vitamina E, il CBD protegge le cellule e previene e rallenta l'invecchiamento cellulare. 

È difficile trovare delle alternative naturali all'arnica che possano reggere il confronto con il CBD. 

Il vantaggio di questa molecola è l'azione diretta sul nostro equilibrio interno, che permette benefici a 360° per tutto l'organismo, non solo sul problema specifico. 

Per completezza, vediamo di seguito alcuni dei rimedi più gettonati da alternare all'arnica, quando questa si rivela non adatta alle nostre esigenze particolari. 

Artiglio del diavolo

artiglio del diavolo alternativa all'arnica

Siamo in Namibia, Sudafrica, dove l'artiglio del diavolo veniva utilizzato dalle popolazioni San e Khoi Khoi per trattare i dolori muscolari, la febbre e i problemi intestinali. 

È solo nel XX secolo però che questa pianta viene introdotta anche in Europa, dove viene studiato come alternativa più sicura ai FANS (antinfiammatori non steroidei) e utilizzato per le sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, digestive e analgesiche. Si rivela utile per:

  • Dolori muscolari: dopo una giornata intensa o un allenamento molto impegnativo;
  • La cura della pelle, che protegge e nutre in profondità; 
  • Infiammazioni delle articolazioni, riducendo il gonfiore e migliorando la mobilità;
  • Per un massaggio rilassante dopo una giornata frenetica. 

Curcuma

curcuma alternativa arnica

Coltivata in India da oltre 4.000 anni, la curcuma è una delle spezie orientali più sacre nell'Ayurveda e nella medicina cinese

Infatti, nell'antichità era nota a causa delle grandi proprietà medicamentose, soprattutto antinfiammatorie. Per tale motivo, utilizzarla in cucina può rivelarsi la scelta giusta non solo per il gusto, ma anche per i vantaggi per la salute.

In particolare, come si può leggere dalla pagina della Fondazione Veronesi, le ricerche cliniche condotte negli ultimi anni sulla curcumina, il suo principio attivo più abbondante, hanno rivelato le sue proprietà anticancerogene, antinfiammatorie, antiossidanti e neuroprotettive. Di seguito suoi principali potenziali benefici:

  • Previene e riduce le infiammazioni;
  • Allevia i dolori articolari; 
  • È un antidolorifico naturale; 
  • Aiuta la digestione; 
  • Supporta il cervello e il sistema nervoso; 
  • Aiuta a prevenire il diabete di tipo 2; 
  • Favorisce la cicatrizzazione delle ferite; 
  • Tiene sotto controllo il colesterolo cattivo; 
  • Rinforza il sistema immunitario; 
  • Limita l'azione dei radicali liberi.

Aloe vera

aloe vera alternativa arnica

È una pianta erbacea perenne che può raggiungere anche il metro d'altezza. Gli usi medici dell'aloe vera si devono alle foglie, da cui si estrae il gel, noto per le proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti e immunostimolanti.  

In particolare, l'attività antinfiammatoria dell'aloe vera si deve alla sua capacità di inibire la produzione di prostaglandine da parte dell'enzima bradichinasi, responsabile del processo di infiammazione.

Grazie a questa proprietà, il gel di aloe vera viene sempre più utilizzato come antidolorifico naturale. Si può applicare direttamente sulle zone interessate, come ginocchia, mani e schiena.   

Raffaele Migliucci
Autore:
Raffaele Migliucci

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