Bisogna cercare di masticare bene il cibo e lentamente, così da favorire la digestione. Importante bere acqua lontano dai pasti, limitandone l’uso durante i pasti, sostituendola anche con tisane. Utilizza stoviglie di plastica o di vetro al posto di quelle metalliche per ridurre il gusto metallico dei cibi.
È possibile mitigare i sintomi comuni associati a qualsiasi forma di chemioterapia adottando alcune pratiche alimentari e accorgimenti semplici.
I cibi da preferire sono: cereali integrali, verdura verde, creme di legumi, pesce, olio extravergine d’oliva o olio di riso, cipolle rosse, frutta secca e frutti di bosco (in quantità moderata).
La chemioterapia spesso provoca infiammazioni nella bocca e nell'intestino, compromettendo l'alimentazione adeguata.
Optare per 5-6 piccoli pasti o spuntini giornalieri anziché i tradizionali 3 pasti principali è consigliato. Assicurarsi di bere 8-12 bicchieri di liquidi al giorno, scegliendo tra acqua e integratori salini. Si consiglia di bere lentamente e preferire bevande a temperatura ambiente.
Questo sintomo potrebbe indicare un'infiammazione della mucosa intestinale causata dalla terapia oncologica o radioterapica.
Per alleviare la stipsi in ambito oncologico, è consigliato bere abbondantemente, preferibilmente lontano dai pasti, utilizzando acqua, tè o succhi di frutta, e seguire una dieta ricca di fibre con alimenti integrali come pane, riso integrale e cereali masticati accuratamente.
La stipsi è un comune sintomo oncologico. La stipsi può essere causata dallo stress del corpo a causa della malattia stessa o dalle modalità di trattamento.
L'utilizzo dell'olio di CBD nel trattamento dei sintomi oncologici, come nausea e vomito causati dalla chemioterapia, si basa sulla capacità del CBD di interagire con il sistema endocannabinoide del corpo. Il CBD è noto per avere proprietà antiemetiche e può influenzare i recettori coinvolti nella regolazione della nausea e del vomito.
La nausea e il vomito, frequenti durante trattamenti oncologici come la chemioterapia, di solito vengono gestiti attraverso farmaci, ma possono essere gestiti in altri modi più naturali.