Prima di esaminare la correlazione tra CBD e cancro, facciamo una breve considerazione riguardo questa condizione.
Ogni anno colpisce quasi 20 milioni di persone e provoca il decesso di circa 10 milioni di individui, il cancro è una delle malattie più diffuse e pericolose degli ultimi decenni. I malati si trovano spesso ad affrontare forti dolori dovuti alla malattia e le cure comportano effetti collaterali difficili da gestire, come nausea e vomito.
Negli anni, gli studiosi hanno scoperto innumerevoli benefici del CBD, uno dei componenti più conosciuti e apprezzati della cannabis. Rispetto al THC questa sostanza non è inebriante ma può aiutare ad affrontare diverse condizioni, come l’epilessia, i disturbi neurologici, la sclerosi multipla.
Le ricerche attuali hanno suggerito che la cannabis possa anche aiutare nel trattamento del cancro, alleviando i dolori e gli effetti negativi della chemioterapia. Inoltre, dagli studi preclinici sembra che il CBD possa rallentare la crescita delle cellule tumorali.
Cosa sono la cannabis e il CBD?
Nota anche come marijuana o erba, la Cannabis sativa L. è una pianta ricca di composti e bioattivi, utilizzata fin dall’antichità in Cina, India ed Egitto. In particolare, dalla pianta si estrae una resina contenente fitocannabinoidi, sostanze in grado di interagire in maniera intensa con l’organismo e, per questo motivo, molto utili per trattare diverse condizioni.
La pianta contiene oltre un centinaio di cannabinoidi, ma i più conosciuti e studiati sono il cannabidiolo (CBD) e il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC). L’interesse dei ricercatori per il CBD e il THC è dovuto sia alle maggiori quantità presenti nella pianta che ai potenziali effetti benefici sulla salute, tra cui la gestione del dolore, il trattamento del cancro e la riduzione dei sintomi nelle persone affette da epilessia.
Il CBD è un cannabinoide non inebriante, ossia non ha effetti psicoattivi e non altera la percezione ma, allo stesso tempo, agisce con efficacia sulle infiammazioni, allevia i dolori, riduce ansia e depressione, migliora l’umore e la concentrazione.
Dopo aver spiegato cos’è il CBD, è essenziale soffermarsi un attimo anche sul THC. Quest’ultimo è una sostanza dalle intense proprietà psicogene, conosciuta per l’effetto sballo. Il THC, infatti, agisce sul cervello, influenzando l’umore, la percezione e le sensazioni.
È possibile trovare la cannabis in diverse forme - olio di CBD, prodotti ad uso topico, infiorescenze, cristalli - e, a seconda della modalità di utilizzo, cambiano gli effetti sulla persona.
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Bisogna distinguere la cannabis legale che può essere venduta nei negozi specializzati, dalla cannabis ad uso terapeutico, prescritta dai medici per alcune delle malattie curabili con i cannabinoidi.
Il cancro: una breve panoramica
Il cancro è una condizione in cui le cellule proliferano in maniera anomala e incontrollabile in un punto qualsiasi del corpo, estendendosi man mano.
In genere, le forme tumorali vengono distinte a seconda della localizzazione del cancro e delle sue caratteristiche, da cui dipende l’approccio terapeutico e l’esito della malattia. In linea generale, la distinzione principale è tra tumori benigni e tumori maligni o cancerosi che possono diffondersi e raggiungere tessuti adiacenti o lontani.
Alcune forme di tumore sono più frequenti (cancro al seno, ai polmoni), mentre altre sono molto più rare.
Cos'è il cancro?
Cancro è un termine ampio che racchiude moltissime malattie legate alla proliferazione incontrollata delle cellule.
Nel corpo umano, generalmente, la formazione di nuove cellule avviene attraverso un processo regolare: le cellule si formano o si moltiplicano al bisogno, e vanno a sostituire quelle danneggiate o morte.
Nel cancro, i processi di trasformazione delle cellule non avvengono in maniera ordinata: possono essere le cellule danneggiate o anormali a moltiplicarsi e diffondersi, formando i tumori.
Il tumore può avere origine in un punto e diffondersi in altre parti del corpo, provocando delle metastasi.
Tipi comuni di cancro
Le tipologie di cancro individuate sono oltre un centinaio e vengono distinte a seconda degli organi e dei tessuti da cui hanno origine. Un ulteriore elemento di classificazione sono le cellule anomale da cui prende avvio il processo di trasformazione.
I tipi di cancro più comuni sono i carcinomi, i sarcomi, la leucemia, i linfomi, il mieloma, il melanoma e i tumori del cervello e del midollo spinale. Altri tipi di tumori meno comuni sono i tumori delle cellule germinali, i tumori neuroendocrini e i tumori carcinoidi.
Quando si parla di cannabis e cancro, i tipi di tumori più studiati sono:
- cancro ai polmoni;
- cancro al seno;
- tumore alla prostata.
Il cancro ai polmoni colpisce in particolare le persone tra i 70 e i 74 anni, mentre è piuttosto raro tra gli under 40. Si tratta di uno dei più letali perché si diffonde in maniera silenziosa e, in genere, viene diagnosticato con estremo ritardo rispetto ad altre forme di tumore.
Estremamente diffuso tra le donne è il cancro al seno, che può manifestarsi in forme molte aggressive. Grazie agli screening, è possibile avere una diagnosi precoce e prevenire conseguenze più gravi.
Negli ultimi dieci anni, il cancro alla prostata è stato al centro di molte ricerche su CBD e cancro, a causa della sua enorme incidenza: si tratta di una delle principali cause di morte per cancro negli uomini negli Stati e il CBD funziona come un potente inibitore.
Trattamenti tradizionali per il cancro
Il cancro può essere affrontato in diversi modi e il trattamento viene stabilito dall’equipe medica a seconda di diversi parametri.
In alcuni casi viene semplicemente tenuto sotto controllo e quindi si applica una sorveglianza attiva.
Il trattamento primario per le masse tumorali con una consistenza dura è l’intervento chirurgico. Questo può essere eseguito direttamente o dopo averne ridotto le dimensioni con dei cicli di chemioterapia o radioterapia.
La chemioterapia viene considerata il trattamento d’elezione per bloccare la replicazione delle cellule tumorali. Tuttavia, i farmaci chemioterapici attaccano in egual modo le cellule sane e quelle cancerose, provocando pesanti effetti collaterali.
Per combattere il cancro, sono molto utilizzate anche le terapie ormonali, i farmaci biologici e l’immunoterapia.
Proprio con lo scopo di ridurre gli effetti negativi della chemioterapia sono state effettuate diverse ricerche sul CBD, dai risultati molto promettenti.
Cannabis e CBD nel trattamento del cancro
Considerando gli effetti positivi del cannabidiolo sulle cellule, i ricercatori hanno concentrato la loro attenzione sia sull’uso del CBD per alleviare i sintomi del cancro che sui suoi effetti antitumorali.
In particolare, gli studi hanno evidenziato che la sostanza riesce a reprimere le cellule tumorali, può ridurre il dolore dovuto alla patologia e alleviare la sensazione di nausea legata ai farmaci.
Effetti della cannabis e del CBD sui sintomi del cancro e sulla qualità della vita
Dagli studi effettuati, sembra che i cannabinoidi possano:
- ridurre nausea e vomito provocati dalla chemioterapia;
- alleviare il dolore dovuto al cancro;
- rallentare la crescita tumorale;
- limitare la diffusione delle cellule tumorali;
- migliorare la risposta dell’organismo alle cure palliative.
Inoltre, molte persone sono propense all’uso di CBD nel cancro perché non ha effetti collaterali di rilievo.
La cannabis e il CBD come potenziali terapie anticancro
La cannabis è un prodotto naturale utilizzato da secoli. Le sue proprietà terapeutiche in alcune patologie sono riconosciute dagli scienziati già da qualche anno, tanto che esistono alcuni farmaci a base di cannabis terapeutica: Epidiolex, Sativex e Nabilone.
Epidiolex è un medicinale anticonvulsivante indicato nei casi di epilessia e approvato dalla Food and Drug Administration (l’ente americano a cui spetta l’approvazione di alimenti e medicinali).
I medici possono prescrivere farmaci a base di cannabis terapeutica (Sativex in particolare) anche nel trattamento della sclerosi multipla, per alleviare i dolori e controllare i movimenti. Inoltre, per calmare i fastidi dovuti alla chemioterapia, è stato sviluppato un farmaco a base di cannabinoidi noto come Nabilone o Cesamet.
Studi preclinici e meccanismi d'azione
Una revisione del 2022 ha monitorato gli effetti del CBD su alcuni tumori e i suoi meccanismi d’azione.
Gli studi preclinici si sono concentrati sugli effetti antitumorali diretti del CBD, capace di inibire la crescita tumorale e attenuare “la proliferazione cellulare in diverse linee cellulari tumorali”.
Gli effetti del CBD sui tumori sembra siano determinati in parte dall'interazione del CBD con il sistema endocannabinoide e dalla mediazione dei recettori dei cannabinoidi.
Ricerca clinica e risultati attuali
Le ricerche cominciano a essere molte ma si concentrano generalmente su numeri molto bassi di pazienti, per cui portano a risultati non generalizzabili.
Alcuni studi, inoltre, hanno preso in esame modelli animali e hanno bisogno di ulteriori approfondimenti.
Uno degli studi più significativi sul CBD come rimedio contro il cancro è stato pubblicato su PubMed Central nel 2022, con la conclusione che: “Ci sono prove precliniche che il CBD può affrontare molti dei percorsi alla base del cancro, e ci sono prove precliniche e cliniche che il CBD può essere efficace nel trattamento di molti dei sintomi e dei segni associati alla malattia e al suo trattamento”.
Considerazioni legali e accesso al CBD e alla cannabis per il cancro
Sull’accesso alla cannabis è essenziale distinguere la cannabis terapeutica dalla cannabis industriale. La normativa in questione, infatti, è molto rigida e permette esclusivamente la vendita di canapa - quella con un contenuto di THC inferiore allo 0,5% - a persone maggiorenni.
Per quanto riguarda i medicinali a base di cannabis, invece, l’accesso è consentito solo dietro presentazione di una ricetta medica non ripetibile e per alcune patologie specifiche.
I malati di cancro possono ottenere i farmaci a base di cannabis (Dronabinol e nabilone) per contenere la nausea e il vomito causati dalla chemioterapia, in mancanza di altre soluzioni valide.
Utilizzo sicuro e raccomandazioni
I malati di cancro possono utilizzare la cannabis accanto alle terapie tradizionali, per trovare sollievo dal dolore e dagli effetti collaterali dei farmaci.
Tuttavia, prima di assumere qualsiasi prodotto al CBD è meglio confrontarsi con il proprio medico per avere un parere in proposito.
In linea di massima, il CBD non provoca effetti collaterali se non di lieve entità, come tachicardia, pressione alta, attacchi di panico, sonnolenza, sensazione di sete, variazioni d’umore. Il confronto con lo specialista, però, aiuta a prevenire eventuali interazioni con i farmaci, che potrebbero essere metabolizzati in maniera sbagliata per gli effetti del CBD a livello epatico.
La cannabis ad uso medico può essere assunta per via orale o oromucosale, tramite degli spray.
La cannabis legale, invece, è disponibile in diverse forme, anche se il prodotto migliore a base di cannabis risulta l’olio di CBD, che può essere utilizzato anche da chi non ne fa un uso prettamente ludico.
Quando si opta per la cannabis light bisogna far attenzione ai prodotti che si acquistano e al produttore di riferimento, per avere sostanze sicure, pure e certificate.