Spedizione gratuita per ordini oltre i 59€ 
Spedizioni
10% di sconto iscriviti alla Newsletter
FacebookInstagramtik-tokLinkedinYoutube
Flag italy

Il CBD viene rilevato nei test antidroga?

1 Agosto 2025 alle 11:57
Tempo di lettura: 5 min

Il cbd risulta nei test antidroga

Con il nuovo codice della strada “Tolleranza zero” di Matteo Salvini e il Decreto Sicurezza approvato di recente dal governo Meloni, c’è una nuova domanda che affolla la mente dei consumatori di cannabis light in Italia: anche il CBD può essere rilevato dai test antidroga

Oggi vogliamo dare una risposta semplice e completa. Facendo chiarezza sui tempi di rilevamento dei cannabinoidi, quali vengono ricercati dagli esami tossicologici e quali sono i metodi di controllo più utilizzati dalle forze dell’ordine.  

Test antidroga: viene trovato anche il CBD?

No, ma con delle eccezioni. Dovete sapere infatti che i test antidroga convenzionali non ricercano direttamente il CBD, che non è considerata una sostanza stupefacente, ma rilevano il THC: la molecola psicoattiva della cannabis.

Nonostante ciò, se dovessimo sottoporci ad un esame tossicologico, l’ideale sarebbe staccare anche il consumo di CBD, che potrebbe causare un falso positivo. Il motivo? 

I prodotti CBD, olio di CBD o cannabis light che siano, contengono anche delle quantità irrisorie di THC consentite dalla legge. Percentuali così basse che non possono generare alcun effetto psicoattivo, ma potrebbero alterare i risultati dei test antidroga. A tutto questo però c’è una soluzione.   

Se vuoi continuare a godere degli effetti positivi del CBD, senza rischiare di uscire positivo ad un test antidroga, puoi scegliere dei prodotti completamente privi di THC. Come l’olio di CBD broad spectrum, in cui il THC viene rimosso chimicamente. Lo stesso vale per i cristalli di CBD: un estratto al massimo della purezza. 

Infine, per andare sul sicuro, l’ideale sarebbe preferire solo aziende che commerciano prodotti certificati, come Crystalweed, che fornisce delle analisi di laboratorio che garantiscono la qualità e i livelli di CBD e THC nei prodotti. 

THC nel corpo: per quanto tempo è rintracciabile?

Sei un consumatore di cannabis light e temi di essere sottoposto ad un esame tossicologico? Se sì, chiedersi per quanto tempo resta il CBD nelle urine non è la domanda giusta. Infatti, come abbiamo appena visto, il CBD non viene ricercato dai test antidroga. 

Piuttosto, dovrai preoccuparti delle piccole quantità di THC, che, sfortunatamente, potrebbero alterare il risultato del test e dare un falso positivo. Per quanto tempo è rintracciabile il THC nell’organismo

Dipende. Non esiste una risposta univoca per tutti. Questo tempo può variare da persona a persona e viene influenzato da innumerevoli fattori, quali: sesso, indice di massa corporea, dieta, metabolismo, attività fisica e, soprattutto, frequenza di consumo e il test a cui ci andiamo a sottoporre.   

In particolare, sono quattro i metodi di controllo più utilizzati per rilevare le tracce di THC nell’organismo: salive, urina, sangue e capelli. Ognuno ha la propria finestra di rilevamento, ossia il periodo in cui una persona può risultare positiva dall’ultimo consumo. Vediamoli con ordine. 

Saliva

Rapidi ed economici, i test della saliva sono i preferiti dalle forze dell’ordine. E in pochi minuti, possono rilevare i metaboliti del THC per circa 3-5 giorni nei consumatori occasionali e fino a 29 giorni nei consumatori cronici.  

Urina

Come quelli della saliva, i test delle urine sono tra i drug test più comuni in circolazione. Anche in questo caso, però, la finestra di rilevamento varia in base alla frequenza di consumo. 

Se in un consumatore occasionale, il THC viene rilevato per 3-7 giorni, in un consumatore cronico si può arrivare fino a 30 giorni dall’ultima assunzione.

Sangue

La situazione cambia per gli esami del sangue: decisamente meno comuni, ma più costosi ed efficaci. Infatti, difficilmente verrete sottoposti a questo tipo di analisi, che si riservano per le indagini di polizia o dopo un’incidente stradale. 

Esami del sangue che non ricercano i metaboliti, che si accumulano nei tessuti adiposi e vengono smaltiti molto più lentamente, ma il THC stesso.

Ciò che fa maggiormente la differenza è sempre la frequenza di consumo. Se nei consumatori occasionali il THC viene solitamente rilevato per pochi giorni, nei consumatori cronici è presente per qualche settimana.

Capelli 

Concludiamo con il test antidroga più costoso, insidioso e con una finestra di rilevamento più lunga, quello del capello. 

Dovete sapere infatti che il corpo deposita una piccola quantità di cannabinoidi anche nei follicoli piliferi. Ed una sola ciocca di 3-4 cm può far risalire ad un consumo fino a 90 giorni prima.  

Nel caso lo aveste pensato, tagliare i capelli non è la soluzione. Se questi non raggiungono almeno i 3 cm, i peli prelevati saranno quelli ascellari o pubici, che crescendo più lentamente, potrebbero rilevare tracce ancora più remote. 

Nuovo codice della strada: cannabis light può compromettere i test antidroga? 

“Tolleranza zero”. È così denominato il nuovo codice della strada di Matteo Salvini, che ha messo ancora più alle strette i consumatori di cannabis in Italia. 

In particolare, la nuova normativa ha decretato che non sarà più necessario provare lo stato di alterazione alla guida. Un semplice test della saliva positivo è sufficiente per far scattare le seguenti sanzioni: 

  • una multa dai 1500 fino ai 6000 euro;
  • l'arresto fino a 1 anno;
  • la sospensione della patente per 1 o 2 anni. 

Anche se sei perfettamente lucido. In quanto, come abbiamo appena visto, il THC può essere rilevato nell’organismo anche dopo diversi giorni dall'ultima assunzione. 

Una vera e propria ingiustizia che può colpire anche i consumatori di cannabis light, che contenendo piccole percentuali di THC può alterare i test antidroga e dare un falso positivo. 

Quindi, non è più possibile fumare CBD in Italia? Dipende. Di certo è meglio evitarlo prima di mettersi al volante.   

CBD e Decreto Sicurezza 2025: che cosa cambia?

Approvato lo scorso 4 giugno, il Decreto Sicurezza del governo Meloni equipara la cannabis light alla cannabis illegale in Italia. 

In particolare, l’Articolo 18 del nuovo decreto legge vieta espressamente l'importazione, la cessione, la lavorazione, la distribuzione, il commercio e il trasporto delle infiorescenze di canapa, anche in forma semilavorata, essiccata, triturata e con un contenuto di THC inferiore allo 0,5%. 

Il divieto mette fuori legge anche i prodotti ricavati dalle infiorescenze di canapa, compresi resine, estratti ed oli. Ma, con delle eccezioni. 

Infatti, attualmente, le aziende possono utilizzare sia il CBD estratto da altre parti della pianta, come gambi, foglie e fusti, che il CBD sintetico di laboratorio per la produzione di oli e cosmetici. 

Resta legale anche la coltivazione di canapa per fini industriali, tra cui: prodotti alimentari, cosmetici, ricerca scientifica, florovivaismo, fibre e produzione di semi certificati dall’Unione Europea. 

A smontare il Decreto Sicurezza del governo Meloni però ci ha pensato la Corte Suprema di Cassazione, con una relazione di 129 pagine [1] pubblicata lo scorso 23 giugno, nemmeno 20 giorni dopo l’entrata in vigore della nuova normativa.

Cassazione che sin da subito ha evidenziato che l’emendamento canapa è stato approvato “in assenza della dimostrazione scientifica che l’uso dei prodotti derivanti da piante di canapa possa provocare effetti psicotropi o nocivi sulla base dei dati scientifici disponibili e condivisi”. 

Una decisione che potrebbe provocare “gravi danni economici agli imprenditori e agli operatori economici coinvolti”, essendo più di 3 mila le aziende che rischiano di chiudere e lasciare a casa circa 20 mila lavoratori.

Fonti:

[1] Relazione della Corte Suprema di Cassazione.

Raffaele Migliucci

Amante della Natura da sempre. Copywriter a servizio del benessere dal 2020. E autore per DolceVita Magazine. Le mie parole? Un ponte per chi vuole stare meglio e vede nel CBD il suo prossimo alleato naturale.

informazioni post-articolo

Iscriviti alla nostra newsletter. 

novità e promozioni del mondo crystalweed!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivici
chevron-down