Spedizione gratuita per ordini oltre i 59€ 
Spedizioni
10% di sconto iscriviti alla Newsletter
FacebookInstagramtik-tokLinkedinYoutube
Flag italy

Marijuana light: vendita, possesso e regolamentazione

25 Aprile 2023 alle 4:00
Tempo di lettura: 7 min
Leggi i commenti

Marijuana Legale Italia

La cannabis legale o marijuana light in Italia è stata introdotta con la Legge n. 242 del 2016, che ha stabilito le condizioni per la coltivazione e la commercializzazione di prodotti derivati dalla Canapa sativa L. con un contenuto di THC inferiore allo 0,6%.

Tuttavia, con l’approvazione del Decreto Legge n. 48/2025, convertito in legge a giugno 2025, la situazione si è complicata.

Approfondisci tutti i dettagli nel nostro articolo dedicato al Decreto sicurezza.

In linea di massima, il nuovo decreto vieta la produzione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e importazione di infiorescenze di canapa, anche se il contenuto di THC è inferiore ai limiti legali (0,2–0,5%).
Questo ha generato molta incertezza nel settore della canapa industriale, colpendo aziende e consumatori.

In questo articolo analizzeremo le condizioni sotto le quali è consentita la coltivazione di marijuana legale in Italia e le normative di riferimento.

Ma tieni bene a mente: per essere sicuro di acquistare prodotti di marijuana legale conformi alla legge italiana, verifica se lo store presenta test di laboratorio di terze parti, che chiariscano le concentrazioni di THC e CBD.

I prodotti a base di cannabis light, distribuiti legalmente, hanno confezioni chiare, con informazioni sulla filiera produttiva e sui venditori.

Rivolgendoti a rivenditori ufficiali, puoi chiedere indicazioni sull’uso del prodotto, confrontare prezzi e verificare i contenuti di THC e CBD.

Ricorda che la commercializzazione di infiorescenze è oggi vietata, mentre sono ammessi oli, creme e altri derivati provenienti da parti legali della pianta.

La differenza tra cannabis legale e cannabis sativa

marijuana legale

Esistono diversi ceppi e varietà di piante di cannabis:

  • CBD dominante con basso contenuto di THC (Cannabis legale o Canapa Industriale).
  • THC dominante con basso contenuto di CBD (Cannabis illegale o Cannabis terapeutica).

Le piante di cannabis crescono rapidamente e vigorosamente. La fase vegetativa dura dalle 3 alle 16 settimane, mentre la fioritura dura dalle 7 alle 9 settimane.

Marijuana light: cosa dice la normativa italiana

La cannabis è legale quando ha un contenuto di THC inferiore allo 0,5%, poiché sotto questa soglia i prodotti derivati risultano privi di efficacia drogante.

La vendita è consentita solo per prodotti con THC inferiore allo 0,5%, a condizione che il CBD sia estratto da foglie, fusti o gambi e non dalle infiorescenze.

La prima legge sulla canapa è la Legge n. 242 del 2 dicembre 2016, che definisce i parametri per coltivare la canapa e i suoi prodotti derivati.

Per la coltivazione è necessario utilizzare semi certificati dalla Comunità europea, in grado di garantire i limiti di THC previsti dalla legge.

La legge sulla marijuana light del n.242 del 2 dicembre 2016

La legge 2 dicembre 2016, n. 242 reca norme per il sostegno e la promozione della coltivazione e della filiera della canapa (Cannabis sativa L.)

L’art.1 recita che la presente legge si applica alle coltivazioni di canapa delle varieta' ammesse iscritte nel Catalogo comune delle varieta' delle specie di piante agricole, ai sensi dell'articolo 17 della direttiva 2002/53/CE del Consiglio, del 13 giugno 2002, le quali non rientrano nell'ambito di applicazione del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309.

All’art.2 sono elencati tutti gli utilizzi consentiti dalla coltivazione di canapa:

  1. alimenti e cosmetici prodotti esclusivamente nel rispetto delle discipline dei rispettivi settori;
  2. semilavorati, quali fibra, canapulo, polveri, cippato, oli o carburanti, per forniture alle industrie e alle attività artigianali di diversi settori, compreso quello energetico;
  3. materiale destinato alla pratica del sovescio;
  4. materiale organico destinato ai lavori di bioingegneria o prodotti utili per la bioedilizia;
  5. materiale finalizzato alla fitodepurazione per la bonifica di siti inquinati;
  6. coltivazioni dedicate alle attività didattiche e dimostrative nonché' di ricerca da parte di istituti pubblici o privati;
  7. coltivazioni destinate al florovivaismo.

Al momento la produzione e commercializzazione di infiorescenze di canapa e derivati (cannabis light o marijuana light) sono consentite solo a scopi ornamentali come previsto dal punto g. dell’articolo 2 e quindi è vietato "fumarsi una canna" anche se l'infiorescenza è stata acquistata legalmente.

Approfondisci leggendo il nostro articolo:

Fumare CBD in Italia è possibile?

Sentenze della cassazione e modifiche

Come spiegato in questo nostro articolo che vi invitiamo a leggere per informarvi ancora più nel dettaglio, la L. 2 dicembre 2016, n. 242 non è sufficiente a chiarire la posizione della cannabis light nell’ordinamento.

Nonostante la legge, sono stati diversi gli episodi di sequestri di canapa negli esercizi commerciali, e molti di essi quantomeno discutibili. Inoltre, ci sono state diverse risoluzioni presentate da parti politiche notoriamente avverse al mondo della cannabis. Alla luce di tutto questo di questa incertezza normativa è intervenuta la Corte Suprema di cassazione a sezione unite con la seguente sentenza:

“Le Sezioni Unite Penali della Corte di cassazione con informazione provvisoria numero 15 in data 30 maggio 2019 hanno stabilito che la commercializzazione di cannabis sativa L e, in particolare, di foglie, inflorescenze, olio, resina, ottenuti dalla coltivazione della predetta varietà di canapa, non rientra nell’ambito di applicazione della legge n. 242 del 2016, che qualifica come lecita unicamente l’attività di coltivazione di canapa delle varietà iscritte nel Catalogo comune delle specie di piante agricole, ai sensi dell’art. 17 della direttiva 2002/53/CE del Consiglio, del 13 giugno 2002 e che elenca tassativamente i derivati dalla predetta coltivazione che possono essere commercializzati; pertanto, integrano il reato di cui all’art. 73, commi 1 e 4, d.P.R. n. 309/1990, le condotte di cessione, di vendita e, in genere, la commercializzazione al pubblico, a qualsiasi titolo, dei prodotti derivati dalla coltivazione della cannabis sativa L, salvo che tali prodotti siano in concreto privi di efficacia drogante.”

marijuana legale

Possibili sanzioni

Prima di discutere delle sanzioni, è importante comprendere il significato del cosiddetto THC.

Il THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) è la sostanza psicoattiva dei fiori di cannabis.

In base all'articolo 4, comma 5 della legge 242/2016, se l'autorità di controllo rileva un contenuto totale di THC nella coltivazione superiore allo 0,2% e inferiore al limite dello 0,6%, "nessuna responsabilità viene attribuita all'agricoltore".

Il superamento della soglia dello 0,6% comporta invece:

  • il sequestro della coltivazione;
  • la distruzione dei prodotti.

Come è possibile riconoscere l’erba legale?

marijuana legale

In generale, per acquistare un prodotto in regola con la normativa italiana, devi sapere che nel nostro paese la cannabis può essere venduta sotto forma di:

  • prodotti alimentari;
  • profumazioni per il corpo e per gli ambienti;
  • tessuti lavorati;
  • bibite;
  • fiori di CBD;
  • cometici.

Per riconoscere l’erba legale, il punto di partenza è l’imballaggio. Sulla confezione, infatti, sono presenti indicazioni ben precise sulla filiera, sul distributore e sulla percentuale di THC contenuta nel prodotto.

Le confezioni a chiusura ermetica di Crystalweed sono appositamente realizzate per mantenere la freschezza del prodotto, ma anche per rendere inequivocabile la responsabilità legale del contenuto.

Oltre all’etichetta, per riconoscere un prodotto a base di cannabis light puoi basarti sulla sua profumazione. In genere, infatti, i prodotti con CBD hanno un aroma tipico, differente dalla canapa con alto contenuto di THC. Il profumo sprigionato dalla canapa è solitamente agrumato, fruttato e dolce.

Come funziona la vendita dell’erba legale?

In Italia la legge sulla vendita della cannabis light è piuttosto ambigua e può essere interpretata in diversi modi.

Come abbiamo spiegato anche in precedenza, la normativa numero 242 del 2016 stabilisce che la cannabis per essere venduta deve avere una concentrazione di THC non superiore allo 0,5%.

Il THC, infatti, è una sostanza psicoattiva che crea uno stato di “sballo” e può avere diversi effetti collaterali.

Stabilito questo limite, però, afferma che il coltivatore non ha la responsabilità legale per i prodotti che presentano una concentrazione fino allo 0,6%.

Oltre questa percentuale di THC, le autorità possono disporre il sequestro dei prodotti e l’apertura di un fascicolo in tribunale, stabilendo sanzioni (tra cui il ritiro della patente) per chi ne è in possesso.

Il contenuto di cannabidiolo, invece, non è soggetto a limitazioni, poiché si tratta di un principio attivo non psicotropo. Anzi, ha molti effetti benefici ed agisce con successo nel trattamento di diversi disturbi.

Ne parliamo più approfonditamente nell'articolo:

Cosa succede se vieni fermato in possesso di CBD.

Quanto costa la marijuana light?

Fino a qualche anno fa, il costo dell’erba era un vero e proprio enigma e dipendeva dall’andamento del mercato nero.

Con la legge 242/2016, i prezzi della cannabis light si sono pian piano adeguati all’incrocio tra domanda e offerta, garantendo inoltre di agire nella legalità pagando le imposte.

Nel nostro shop online, il prezzo dell’erba legale parte dai 2 euro al grammo fino ai 6,99 euro, a seconda della tipologia e delle quantità desiderate.

Facciamo qualche esempio, in modo che tu possa avere un’idea più precisa del prezzo dell’erba legale:

Vediamo il costo della cannabis light al gusto di fragola, la Strawberry Haze. La confezione da 2,5 grammi di prodotto costa 10 , mentre, aumentando le quantità, il prezzo può scendere di molto.

Considera, infatti che:

  • 10 grammi ti vengono a costare 30 euro,
  • 50 grammi, 130 euro (circa 2,6 euro al grammo),
  • mentre la confezione da 100 grammi costa 200 euro (2 euro al grammo).

Acquistando marijuana legale, oltre a non correre il rischio di portare a casa un prodotto di pessima qualità, hai garanzie sul prodotto e puoi sentirti tranquillo per aver comprato un articolo consentito dalla legge.

Conclusione

Se vuoi acquistare erba legale è molto importante che tu capisca quali requisiti debba avere la cannabis per essere definita light.

La differenza tra la cannabis legale e quella non dipende dal contenuto di THC. La normativa in Italia permette di vendere solo prodotti con un contenuto di Tetracannabinolo di massimo lo 0,5%, che non ha effetti psicotropi o collaterali.

Per acquistare una sostanza in regola con la legge, la prima cosa a cui devi badare è la confezione, sulla quale devono essere presenti tutte le indicazioni che riguardano il prodotto.

In questo modo sarai sicuro di non assumere sostanze dannose e godere della cannabis light.

Ora sai come riconoscere un’erba di prima qualità. Visita il nostro shop e scoprirai che quella messa in commercio da Crystalweed è la migliore erba legale venduta on line.

crystalweed
Autore:

Il team di Crystalweed, esperti di cannabis light e prodotti con CBD.

informazioni post-articolo

Iscriviti alla nostra newsletter. 

novità e promozioni del mondo crystalweed!

3 comments on “Marijuana light: vendita, possesso e regolamentazione”

    1. Buonasera,
      sì, li può trovare sul sito!
      Sotto ogni fiore può selezionare il formato che desidera, fino a 100gr!
      Le auguriamo una buona serata.
      Team Crystalweed

Rispondi a Spiritoguida Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivici
chevron-down