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CBG (cannabigerolo): cos'è e benefici

17 Settembre 2025 alle 10:30
Tempo di lettura: 13 min
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I benefici del CBG non sono pochi e le ricerche scientifiche testimoniano le proprietà benefiche di questo cannabinoide. Se hai bisogno di ulteriori info sul CBG scrivi un commento a fondo pagina.

CBG

Non riesci a riposare bene e il tuo problema è l’insonnia? Sai già cos’è il CBG? Hai mai sentito parlare dei benefici del cannabigerolo?

Molte persone pensano che i fitocannabinoidi presenti nella pianta di cannabis si limitino essenzialmente al CBD e al THC. In realtà, la canapa e la cannabis sono ricchissime di composti benefici dalle potenzialità enormi: contengono oltre un centinaio di cannabinoidi, terpenoidi e flavonoidi. Nel tempo, con l’avanzare della ricerca scientifica, la conoscenza di queste sostanze sta diventando sempre più approfondita, mostrando i molteplici effetti della cannabis e dei suoi componenti.

Se ti hanno parlato del CBG ma non sai cosa sia o hai paura che possa avere effetti sgradevoli, in questo articolo scoprirai di cosa si tratta e quali sono le sue proprietà benefiche sull’organismo. Ma facciamo subito un piccolo spoiler: non ha effetti droganti, è assolutamente legale e non fa male, anzi!

Il CBG è uno dei cannabinoidi maggiori, insieme al THC, al CBD e al CBN; la sua scoperta risale agli anni ‘60, ma, solo recentemente i ricercatori si sono soffermati sui suoi effetti, incuriositi dalla sua efficacia.

La particolarità di questa sostanza è che ha effetti molto simili al THC ma non ha il suo stesso effetto inebriante. Insomma, il CBG rilassa, favorisce il sonno, migliora l’appetito, aiuta a contrastare ansia e depressione, senza provocare l’effetto sballo.

Ma cosa dice la normativa sul CBG?

Il cannabigerolo è una sostanza perfettamente legale, poiché non ha efficacia drogante.

In questo articolo analizzeremo accuratamente le ricerche scientifiche sugli effetti del CBG e capirai in quali situazioni potrebbe essere utile.

Cos’è il CBG (Cannabigerolo)?

CBG è la sigla che indica il Cannabigerolo, uno dei cannabinoidi rintracciabili nella pianta di cannabis. Presente in quantità piuttosto basse rispetto agli altri componenti della pianta, il CBG risulta meno noto rispetto al cannabidiolo (CBD) e al tetraidrocannabinolo (THC).

In genere, infatti, il contenuto di CBG, nei chemiotipi THC e CBD prevalenti, corrisponde al massimo all’1%, mentre il CBD e THC sono presenti in percentuali dall’8 al 25%. Nel chemiotipo CBG prevalente, invece, nelle infiorescenze di canapa si può raggiungere anche il 10%.

Sebbene sia particolarmente raro, l’interesse della ricerca scientifica nei confronti del cannabigerolo è molto aumentata, viste le innumerevoli proprietà benefiche che sta dimostrando di avere.

Le piante giovani della cannabis hanno un contenuto di CBG più elevato che va pian piano a ridursi nelle piante più sviluppate. Questo non accade perché la sostanza si esaurisce, ma con la crescita della pianta il CBG si sintetizza in altri cannabinoidi. Molti cannabinoidi di origine vegetale si formano a partire dall'acido cannabigerolico (CBGA), la forma acida del CBG, tra cui anche il CBD e il THC.

Per ottenere maggiori concentrazioni di CBG, quindi, è necessario coltivare piante del chemiotipo CBG prevalente, e data la bassa produttività di queste varietà non è disponibile in alte quantità, quindi, i prodotti a base di CBG risultano difficili da reperire e hanno un prezzo più elevato.

Uno degli articoli a base di CBG più noti è l’olio di CBG, che generalmente ha costi molti alti. Per poter beneficiare dell’azione benefica di questa molecola, il modo più semplice è quello di acquistare l’olio di CBD Broad Spectrum che contiene quasi tutti i fitocannabinoidi - ad esclusione del THC - presenti nella cannabis (compreso il CBG) oppure l’Olio di CBD Night Oil, a base di CBD, CBG e CBN.

Alla maggior attenzione verso il cannabigerolo, i coltivatori stanno cercando di rispondere con la creazione di nuove varietà di cannabis legale più ricche di CBG.

Ma ora parliamo degli effetti del CBG. Alcune di queste malattie sono curabili anche con il CBD, secondo gli scienziati.

Effetti e benefici del CBG

benefici CBG

Il cannabigerolo (CBG), spesso definito "il padre di tutti i cannabinoidi" per il suo ruolo di precursore di THC e CBD, emerge dalla ricerca contemporanea come un composto dalle ottime proprietà terapeutiche.

A differenza del THC, il CBG non produce effetti psicoattivi, rendendolo un candidato ideale per applicazioni mediche senza compromettere le funzioni cognitive del paziente.

Proprietà neuroprotettrici e malattie neurodegenerative

Gli studi più promettenti riguardano le proprietà neuroprotettrici del CBG. Nella malattia di Huntington, ricerche sui modelli murini R6/2 e topi intossicati con 3-nitropropionato hanno dimostrato che il CBG migliora significativamente i deficit motori e preserva i neuroni striatali dalla tossicità [1]. 

Il cannabinoide attiva specificamente i recettori PPARγ, riducendo l'infiammazione e migliorando le difese antiossidanti cerebrali. Un derivato sintetico del CBG, il VCE-003.2, ha mostrato efficacia superiore nel proteggere i neuroni dalla degenerazione [2].

Per il morbo di Parkinson, gli studi preclinici indicano che il CBG e i suoi derivati chinoni riducono i marcatori infiammatori come TNF-α, IL-1β e iNOS, proteggendo i neuroni dopaminergici attraverso l'attivazione di PPARγ [3]. 

Nel modello murino di Parkinson indotto da 6-idrossidopamina, il trattamento con VCE-003.2 ha preservato l'integrità neuronale e migliorato le performance motorie [4].

Nella sclerosi multipla, il derivato chinone VCE-003 ha dimostrato proprietà neuroprotettive significative nel modello cronico di encefalomielite, riducendo l'attivazione microgliale e modulando la risposta neuroinfiammatoria [5].

Per ulteriori info sull'argomento ti invitiamo a leggere anche:

i benefici del CBD sul cervello.

Potenza antibatterica straordinaria

Una delle scoperte più rivoluzionarie riguarda l'attività antibatterica del CBG contro ceppi batterici multiresistenti. Gli studi dell'Università McMaster hanno dimostrato che il CBG è efficace contro il MRSA (Staphylococcus aureus meticillino-resistente) con una MIC di 2 μg/ml [6]. Il cannabinoide agisce destabilizzando la membrana citoplasmatica batterica, impedendo la formazione di biofilm e distruggendo le cellule persistenti resistenti agli antibiotici tradizionali [7].

La ricerca ha evidenziato che il CBG mantiene la sua efficacia anche contro batteri quali Streptococcus mutans, responsabile della carie dentale, alterando la struttura della membrana batterica e impedendo la proliferazione [8]. 

Particolarmente promettente è la resistenza che i batteri sviluppano verso il CBG: gli studi dimostrano che non riescono a mutare difese efficaci contro questo cannabinoide [9].

Effetti ansiolitici e neuropsichiatrici

Il primo studio clinico controllato sull'uomo ha dimostrato che 20 mg di CBG riducono significativamente l'ansia del 26,5% entro 20 minuti dall'assunzione, senza produrre effetti psicoattivi o compromissioni cognitive [10]. 

Sorprendentemente, il CBG ha anche migliorato la memoria verbale, contraddicendo gli effetti negativi tipicamente associati ai cannabinoidi [11].

Il meccanismo d'azione coinvolge la modulazione dell'acido γ-amminobutirrico (GABA), riducendo la tensione muscolare e alleviando l'ansia attraverso l'antagonismo del recettore 5-HT1A, diversamente dal CBD che lo attiva [12].

Proprietà antitumorali

Le ricerche precliniche indicano che il CBG possiede potenti proprietà antitumorali attraverso multipli meccanismi. 

Negli studi sul carcinoma colorettale, il CBG induce apoptosi e arresto del ciclo cellulare, riducendo significativamente la proliferazione delle cellule tumorali umane [13]. 

Nel modello murino di cancro colorettale indotto da azossimetano, il trattamento con CBG ha ridotto la formazione di tumori e la crescita di xenotrapianti [14].

Per il carcinoma mammario, studi in vitro dimostrano che il CBG interferisce con la crescita cellulare e la capacità metastatica, suggerendo un potenziale terapeutico nel trattamento dei tumori solidi [15].

Disturbi gastrointestinali e infiammatori

Nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), il CBG ha mostrato efficacia nel modello murino di colite indotta da acido dinitrobenzenico, accelerando il recupero dei tessuti colici e riducendo l'infiammazione sistemica [16]. 

Il cannabinoide normalizza la permeabilità colonica e riduce l'infiltrazione di cellule infiammatorie.

Glaucoma e pressione intraoculare

Gli studi veterinari hanno dimostrato che il CBG riduce la pressione intraoculare nei gatti affetti da glaucoma con efficacia paragonabile al THC, ma senza effetti centrali avversi [17]. 

Il cannabinoide aumenta il deflusso dell'umor acqueo, suggerendo un meccanismo d'azione complementare rispetto ai farmaci antiglaucomatosi tradizionali.

Miglioramento del sonno

Sebbene non ancora confermato da studi clinici controllati, numerosi utilizzatori di CBG riportano significativi miglioramenti nella qualità del sonno [18]. 

Le proprietà ansiolitiche del cannabinoide, combinate con la sua capacità di modulare il sistema GABAergico, suggeriscono un meccanismo plausibile per favorire il rilassamento e l'induzione del sonno. 

La riduzione dell'ansia e dello stress documentata negli studi clinici potrebbe indirettamente contribuire a un riposo più riposante, anche se sono necessarie ricerche specifiche per confermare questi effetti.

Sindrome metabolica

Il CBG è l'unico cannabinoide noto ad attivare i recettori adrenergici α-2, conferendogli proprietà antiipertensive uniche. 

Studi recenti suggeriscono il suo potenziale nel trattamento della sindrome metabolica attraverso la modulazione dei recettori PPAR, migliorando la sensibilità insulinica e l'adipogenesi [19].

Le origini del CBG, ecco come fu scoperto

Isolato a metà degli anni Sessanta, il cannabigerolo (CBG) è uno dei fitocannabinoidi descritti nelle pubblicazioni di Yechiel Gaoni e Raphael Mechoulam sulla struttura del THC.

Si tratta di un composto terpenofenolico di tre molecole dalla proprietà chimiche interessantissime, soprattutto per le sue potenzialità in ambito farmaceutico; ciascuna delle molecole può essere utilizzata singolarmente per la preparazione di medicinali.

Nonostante fino al secolo scorso non si conoscesse nulla sulla chimica dei fitocannabinoidi, l’umanità ha tratto inconsapevolmente benefici per millenni da queste sostanze, e il CBG risulta uno dei cannabinoidi col maggior potenziale.

La particolarità di questa sostanza, come abbiamo anticipato, è che si trova nelle piante giovani e nelle infiorescenze di canapa e, nel momento in cui inizia a formarsi, si presenta in forma acida, come acido cannabigerolico (CBGA). Secondo le ricerche di Gaoni, solo in seguito all’intervento degli enzimi, si trasforma in THCA, CBDA, e CBCA, i precursori in forma acida dei cannabinoidi più noti, ossia il THC, il CBD e il CBA

A livello chimico, presenta l’anello fenolico e due catene lipofile nella parte esterna - catena n-alchilica e catena terpenica - dalle interessanti proprietà terapeutiche. Essendo liposolubile anziché idrosolubile, interagisce meglio con l’organismo senza disperdersi nei tessuti.

CBG nella pianta di canapa

CBG pianta canapa

Il CBG può essere estratto dalle piante di canapa, quando inizia la fase di maturazione, per questo motivo viene anche chiamato cannabinoide della fase iniziale o cannabinoide madre. La sua forma primitiva è quella acida, ossia l’acido di cannabigerolo (CBGA). Con la crescita della pianta, l’acido di cannabigerolo cambia la sua composizione chimica e si trasforma negli acidi di altri cannabinoidi, quali il THCA e CBDA. A provocare questo effetto sono lo sviluppo della pianta e l’esposizione alla luce, che con il passare del tempo portano alla produzione del THC e del CBD.

Il CBG non ha effetti psicotropi e la sua presenza nelle piante di cannabis non è limitata in alcun modo dalla legge sulla cannabis, al contrario di quanto non avvenga per il THC. Molti coltivatori, quindi, hanno cominciato a selezionare piante ricche di cannabigerolo o a estrarre il composto nella fase iniziale della sua crescita.

Come viene elaborato nel nostro corpo il CBG?

Come avviene per il CBD e il THC, il cannabigerolo influenza il sistema che regola la comunicazione all’interno del nostro corpo, ossia il sistema endocannabinoide. Il composto, infatti, si lega ai recettori dei cannabinoidi CB1 e CB2, proprio come gli endocannabinoidi presenti nell’organismo, potenziando la loro azione.

Ma andiamo per ordine. All’interno dell'organismo è stato individuato un sistema composto da una rete di milioni di recettori e molecole che ha la funzione di mantenere in equilibrio l’organismo a livello biochimico, il sistema endocannabinoide. Le funzioni del sistema endocannabinoide sono modulate dagli endocannabinoidi, delle molecole naturalmente presenti all’interno dell’organismo, che stimolano i recettori affinché portino il messaggio alle cellule del sistema nervoso. Questo sistema di comunicazione fa sì che l’organismo possa avere una reazione adeguata allo stimolo esterno.

I fitocannabinoidi, compreso il cannabigerolo, funzionano in maniera analoga agli endocannabinoidi, stimolando le nostre attività corporee. In particolare, il CBG agisce sul piacere, influisce sui problemi di insonnia e migliora l’approccio al cibo, sia nei casi di scarso appetito che nelle diete dimagranti. Sembra che i benefici del CBG, compreso il trattamento del dolore cronico, siano dovute al legame con l'anandamide, il neurotrasmettitore preposto a queste funzioni.

Qual è la differenza tra CBG e CBD?

Sebbene abbiano numerosi effetti comuni, il CBD e CBG agiscono con meccanismi differenti all’interno dell’organismo e hanno una struttura molecolare propria. Entrambi non hanno effetti psicoattivi e non sono tossici per il consumatore. Anche con un dosaggio del CBD e del CBG elevato, gli effetti collaterali potenziali sono minimi e, anzi, la loro azione riesce a limitare gli effetti psicotropi del THC.

A livello di quantità, nelle piante di cannabis ottenute naturalmente, il contenuto di CBG oscilla intorno al 5%, mentre quello di CBD può raggiungere anche un quinto del totale.

Inoltre, le due sostanze si legano a recettori differenti e il CBG ha funzioni molto simili a quelle del THC, piuttosto che a quelle del CBD, ossia:

  • allevia i dolori,
  • migliora l’appetito,
  • agisce in caso di glaucoma,
  • tratta con efficacia il mal di testa,
  • stimola la memoria.

Questo dipende dal fatto che non sembra che leghi direttamente con i recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide ma che rinforzi l’azione dell’anandamide.

Se hai già qualche nozione su cos’è il CBD, saprai già che questa sostanza svolge azioni differenti, ovvero è più potente come trattamento nell’ansia e nella depressione, e stimola il sistema immunitario. 

Perché se associati, CBD e CBG, possono essere molto utili?

Gli scienziati sono concordi nell’affermare che l’azione sinergica dei diversi composti della cannabis costituisca una grandissima opportunità per affrontare problematiche molto varie. Ogni componente della pianta, dai cannabinoidi ai terpeni, agisce in modo differente sull’organismo e alcune combinazioni risultano estremamente efficaci. Tra di esse, vi è quella tra CBD e CBG che riesce a integrare perfettamente le rispettive proprietà terapeutiche e potenziarne l'efficacia.

Se pensiamo alle proprietà terapeutiche del CBD per il trattamento del dolore, ad esempio, c’è da dire che la molecola riesce ad alleviare i dolori di tipo cronico mentre non è particolarmente efficace nel trattamento del dolore acuto. Al contrario, il CBG ha un effetto analgesico sul dolore acuto, grazie alla sua azione sull’anandamide che migliora la risposta del sistema endocannabinoide.

A sostegno di questo miglioramento ci sono innumerevoli ricerche sull’effetto entourage, che da oltre vent’anni è oggetto di studi da parte dei ricercatori. In particolare, con questa parola si fa riferimento all’azione sinergica dei vari composti della cannabis che, una volta combinati, danno risultati migliori e riducono gli effetti negativi del THC, come l’ansia e le reazioni psicotiche. Proprio grazie all’effetto entourage, la cannabis sviluppa un raggio d’azione più ampio e profondo, riducendo le reazioni avverse.

Il CBG è legale in Italia?

La legalità del cannabigerolo (CBG) in Italia nel 2025 presenta una situazione complessa e controversa, definita principalmente dall'articolo 18 del decreto sicurezza entrato in vigore il 12 aprile. 

La normativa ha radicalmente modificato il panorama giuridico dei cannabinoidi non psicoattivi, creando una distinzione basata sulla fonte di estrazione piuttosto che sulle proprietà del composto stesso.

Quando il CBG è legale

Il CBG rimane completamente legale quando estratto dall’intera pianta. Questi prodotti possono essere liberamente commercializzati purché rispettino la legge 242/2016 sulla canapa industriale e mantengano il contenuto di THC inferiore allo 0,6%. Rimangono inoltre legali tutti i prodotti cosmetici contenenti CBG, gli alimenti a base di semi di canapa e le preparazioni per florovivaismo professionale.

Fondamentalmente, la cannabis terapeutica contenente CBG resta completamente esclusa dalle restrizioni del decreto. I prodotti di grado farmaceutico possono essere prescritti dai medici e preparati nelle farmacie secondo le disposizioni sanitarie vigenti, garantendo continuità terapeutica per i pazienti che utilizzano il CBG per scopi medici documentati.

Quando il CBG diventa Illegale

Il decreto sicurezza ha reso illegali tutti i prodotti CBG ottenuti da infiorescenze di cannabis, indipendentemente dal contenuto di THC. Questa generalizzazione ha colpito oli, estratti, resine e qualsiasi derivato dalle sommità fiorite, equiparandole alle sostanze stupefacenti secondo il Testo Unico DPR 309/1990

La norma non distingue tra CBG, CBD o altri cannabinoidi non psicoattivi, applicando un divieto totale basato esclusivamente sulla parte della pianta utilizzata.

Criticità giuridiche e contraddizioni

L'Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione ha evidenziato nella relazione n. 33/2025 possibili questioni di legittimità costituzionale del decreto, sottolineando l'incompatibilità con il principio di offensività e la libertà economica dell'articolo 41 della Costituzione. La norma punisce comportamenti non realmente pericolosi per la sicurezza pubblica, contraddicendo il diritto penale moderno.

A livello europeo, il decreto viola il principio di mutuo riconoscimento e la libera circolazione delle merci, poiché il CBG da infiorescenze rimane legale negli altri Stati UE.

La Corte di Giustizia Europea ha già stabilito nella sentenza C-663/18 che i cannabinoidi non psicoattivi non possono essere vietati senza evidenze scientifiche di pericolosità.

Impatto pratico

Migliaia di aziende precedentemente operanti nella legalità si trovano improvvisamente esposte a sanzioni penali, con il rischio di procedimenti per produzione e cessione di stupefacenti. Il settore, che vale circa 500 milioni di euro e impiega 20.000 persone, ha subito un tracollo immediato, con molte imprese costrette a delocalizzare in Spagna o nell'Europa orientale.

Il paradosso della normativa italiana emerge chiaramente: mentre vieta il CBG da infiorescenze prodotto domesticamente, i cittadini possono continuare ad acquistare gli stessi prodotti dall'estero grazie alle normative comunitarie e alla libera circolazione delle merci, penalizzando esclusivamente il Made in Italy del settore.

Il nostro CBD Oil Night ha una bella percentuale di CBG

Il CBG è uno dei maggiori fitocannabinoidi dell’erba legale insieme al THC, al CBD e al CBN. Sebbene sia poco conosciuto rispetto agli altri cannabinoidi, ha valide proprietà terapeutiche che lo rendono una sostanza d’elezione nel trattamento dell’insonnia, della mancanza di appetito, dell’ansia e della depressione. È una molecola difficile da reperire perché si produce, in particolare, nella fase di sviluppo iniziale della pianta della cannabis, per poi essere sintetizzata in CBD e THC. Dunque, si può ottenere dalle piante giovani di cannabis o in alcune genetiche modificate allo scopo di estrarlo.

In Crystal abbiamo sfruttato gli effetti terapeutici del CBG per creare il CBD Oil Night, un olio a base di CBD, CBG e CBN, ideale per chi ha problemi d’insonnia. Grazie a i suoi ingredienti, favorisce la qualità del riposo, facendo diminuire il tempo necessario per addormentarsi.

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Si tratta di un prodotto altamente consigliato per chi ha bisogno di dormire meglio e più a lungo, senza dover ricorrere a farmaci o a sostanze inebrianti. Se hai problemi d’insonnia, corri a scoprire il CBD Oil Night sul nostro cbd shop, in poco tempo ritroverai il piacere di dormire e quello di essere sveglio e riposato!

Fonti Scientifiche:

[1] Studio neuroprotezione Huntington - Proprietà neuroprotettive del cannabigerolo nella malattia di Huntington;

[2] VCE-003.2 neuroprotettivo - Derivato CBG quinone per neuroprotezione avanzata;

[3] CBG Parkinson - Neuroprotezione con derivati chinoni CBG nel Parkinson;

[4] 6-OHDA modello Parkinson - VCE-003.2 contro neurotossina parkinsoniania;

[5] Sclerosi multipla - Derivato CBG chinone allevia neuroinfiammazione;

[6] CBG vs MRSA - Studio antibatterico contro MRSA resistente;

[7] Potenziale antibiotico cannabis - Meccanismi antibatterici cannabinoidi;

[8] CBG vs Streptococcus - Proprietà antibatteriche contro carie dentale;

[9] Resistenza batterica CBG - Studio resistenza MRSA al CBG;

[10] Trial clinico ansia - Primo studio umano effetti CBG su ansia;

[11] CBG memoria - Effetti CBG su memoria e cognizione;

[12] Meccanismi neurotrasmettitori - Farmacodinamica e meccanismi CBG;

[13] CBG cancro colorettale - Attività antiproliferativa cellule tumorali;

[14] Modello tumorale - CBG riduce formazione tumori;

[15] Carcinoma mammario - Potenziale antitumorale CBG;

[16] MICI colite - CBG nel trattamento malattie intestinali;

[17] CBG glaucoma - Riduzione pressione intraoculare;

[18] CBG sonno - Effetti CBG sul sonno e rilassamento;

[19] Sindrome metabolica - CBG e recettori adrenergici.

crystalweed
Autore:

Il team di Crystalweed, esperti di cannabis light e prodotti con CBD.

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One comment on “CBG (cannabigerolo): cos'è e benefici”

  1. Un consiglio... Per neuropatia al piede che fa soffrire tanto mio marito cosa mi consigliate ha 89 anni prende medicine per i nervi

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