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Come va conservato l'olio di CBD

17 Giugno 2021 alle 8:28
Tempo di lettura: 7 min
1.

Hai appena acquistato un olio di CBD, oppure sei in procinto di concludere l’acquisto, ma non sai come conservarlo? Il fatto che tu ti sia posto questa domanda è già un ottimo punto di partenza perché ti permetterà di introdurre il prodotto nella tua quotidianità senza che si alteri con il tempo o con le cattive abitudini.

Molte persone, infatti, si limitano a controllare la data di scadenza riportata sulla confezione. Questa è certamente un’ottima regola, ma non basta se ti stai chiedendo come conservare l’olio di CBD.

Alcune componenti presenti all’interno dell’olio, come i cannabinoidi (i principi attivi principali), sono suscettibili a un veloce deterioramento se non vengono conservati nel modo giusto. Quindi è molto importante controllare la data di scadenza ma anche ricordare che non è l’unico fattore ad incidere sulla qualità dell’olio.

Esistono una serie di regole da seguire, più simili a delle buone abitudini, che ti permetteranno di garantire l’inalterata qualità del prodotto che hai acquistato.

In questa guida ti spiegheremo come conservare l’olio di CBD e anche quali sono i principali luoghi comuni da sfatare in materia.

Controlla la data di scadenza

La data di scadenza è il metodo universale attraverso cui tutto il mondo tiene monitorato lo stato qualitativo di un qualsiasi prodotto deperibile in un periodo di tempo più o meno lungo. In teoria, una volta passata la data di scadenza (quindi una data posteriore rispetto a quella di fabbricazione) il prodotto può alterarsi oppure perdere parte della sua efficacia.

Questa regola viene seguita in modo ferreo per quanto riguarda i cibi, i quali rischiano di essere anche molto nocivi se consumati dopo la loro scadenza. Tuttavia, anche per prodotti come l’olio di CBD, la data scritta sulla confezione è sempre da prendere in considerazione.

Nel caso dell’olio di CBD, dopo la scadenza il prodotto può perdere parte della sua efficacia oppure può addirittura modificarsi la sua stessa composizione chimica. Questo è il motivo per cui ti consigliamo caldamente di controllare sempre la data scritta sulla confezione o direttamente sulla bottiglietta del prodotto.

In base alla casa produttrice, potresti trovare diverse diciture come:

  • Da utilizzare preferibilmente entro: in questo caso viene indicato l’esatto giorno, insieme al mese e all’anno, dopo il quale il prodotto non viene più considerato sicuro al 100%;
  • Periodo di consumo dall’apertura: in questo secondo caso, l’azienda indicherà una durata variabile (generalmente in mesi) che partirà non dal momento in cui è stato prodotto l’olio ma da quando viene aperto.

In questa seconda eventualità, ti consigliamo di scrivere a biro la data di apertura sulla bottiglietta (alcune aziende lasciano un apposito spazio bianco) per non dimenticare quando hai aperto il prodotto.

Perché un olio di CBD scade?

come conservare l'olio di CBD

Nessun prodotto deperibile, per definizione, può mantenersi inalterato per sempre. La data di scadenza è quindi un tempo massimo di utilizzo calcolato sulla base delle caratteristiche, nonché delle componenti, del prodotto stesso.

Tuttavia, oltre a questo fattore noto a tutto il mondo, ci sono delle condizioni che possono accelerare la scadenza e l’alterazione stessa del prodotto. In particolare, ci riferiamo alle condizioni di conservazione e metereologiche a cui viene, volontariamente o meno, sottoposto.

Sapere come conservare l’olio di CBD significa sapere quali sono gli elementi dannosi per il prodotto in questione. I più letali sono tre:

  • Luce;
  • Calore;
  • Esposizione all’aria e agli agenti atmosferici.

Avrai certamente notato che le bottigliette dell’olio di CBD sono scure, Questa è una prima precauzione per proteggere il prodotto dalla luce. Tuttavia, se la bottiglia viene lasciata per lunghi periodi in una zona dove batte direttamente il sole, il vetro scuro può fare ben poco.

Quindi, luce e calore sono i due principali nemici da cui ti devi guardare per mantenere inalterato il prodotto. Subito dopo viene l’esposizione all’aria (è infatti consigliabile lasciare aperto il tappo della bottiglia solo quando strettamente necessario) e ovviamente il passare del tempo.

Un’adeguata conservazione si preoccupa di controllare tutti questi elementi. Nel corso della guida ti diremo nello specifico come conservare l’olio di CBD nel migliore dei modi.

Quali componenti scadono prima?

La scadenza dell’olio di CBD è molto importante perché alcune componenti al suo interno si deteriorano più velocemente di altre, soprattutto perché si tratta di un prodotto completamente naturale.

Il CBD, o cannabidiolo, viene estratto dalle infiorescenze di canapa in forma pura oppure insieme alle altre componenti vegetali presenti nella pianta come minerali, proteine, vitamine, fibre, terpeni, grassi essenziali, flavonoidi e altri cannabinoidi. In questo secondo caso stiamo parlando di un full spectrum, ossia di un prodotto completo. Tra i principali usi, troviamo l’olio di CBD per il recupero muscolare o l’olio di CBD per cani.

Il CBD con cui viene prodotto l’olio, così come tanti altri prodotti come le creme al CBD o le tisane al CBD, è un composto naturale della pianta. Questo significa che è soggetto a deterioramento con il tempo e in base alle condizioni in cui viene conservato. Non solo i cannabinoidi si alterano con una cattiva conservazione ma anche i terpeni.

Altri composti che si possono alterare nel tempo

In realtà, tutto quello che viene utilizzato per coltivare la pianta di canapa da cui viene estratto il principio attivo così come le sostanze con cui viene creato sono soggette a scadenza.

In primis, possono alterare la durata del prodotto eventuali sostanze chimiche utilizzate durante la coltivazione per garantire la salute della pianta.

Dopodiché, incidono i metodi di estrazione. Ne esistono diversi tra cui l’estrazione senza solventi, con solventi o con CO2 supercritica. Quest’ultimo metodo è considerato il più sicuro perché non nuoce all’ambiente, non utilizza sostanze chimiche e quindi non è nocivo nei confronti del principio attivo e delle altre sostanze che vengono estratte dalla pianta. È il metodo che garantisce la purezza del risultato e una durata maggiore al prodotto.

Infine, gli oli vettori in cui viene mescolato il principio attivo, concorrono a determinare la scadenza del prodotto nella sua interezza.

Come conservare l’olio di CBD

come conservare l'olio di CBD

Ora che sei abbastanza preparato sulle componenti possiamo spiegarti come conservare l’olio di CBD nel migliore dei modi. Ricordati che la bottiglietta deve sempre trovarsi al riparo da luce, calore e aria.

Per una corretta conservazione dovrai seguire queste poche e semplici abitudini:

  • Buio: non è particolarmente difficile proteggere il tuo olio di CBD dai raggi UV, basta riporlo in un cassetto o in un armadio;
  • Temperatura: abbiamo detto che il calore è deleterio per la buona conservazione dell’olio al CBD, infatti la temperatura del luogo scelto per la conservazione non dovrebbe mai superare i 30°C e la bottiglietta non dovrebbe rimanervi per lunghi periodi di tempo, questo è anche il motivo per cui è altamente sconsigliato conservarlo in auto (soprattutto nei mesi estivi) dove si verificano frequenti e significativi sbalzi di temperatura;
  • Umidità: la bottiglietta che contiene l’olio è in grado di separarlo egregiamente dalle condizioni metereologiche esterne, tuttavia ti consigliamo sempre di scegliere un luogo asciutto, anche per garantire l’integrità della confezione.

Nel caso in cui tu debba viaggiare, per portare con te l’olio di CBD l’ideale sarebbe una borsa termica, ma se non ne hai una sotto mano ti consigliamo di conservarlo sempre in ambiente fresco e asciutto in cui la temperatura è sotto controllo.

Per quanto tempo si può conservare l’olio di CBD?

Nonostante faccia fede la data di scadenza scritta dall’azienda sulla confezione, ricorda che l’olio di CBD generalmente dura sei mesi dal momento dell’apertura.

Ricordare questo dato ti sarà molto utile anche nel caso in cui la data sia scritta sulla confezione. Se la scadenza è fissata due anni dopo la data di produzione, non puoi pensare che l’olio rimanga inalterato per due anni se aperto. Dall’apertura, fa sempre fede un periodo di circa sei mesi.

Passato questo lasso di tempo, è raro che l’olio cambi completamente odore o consistenza. È più probabile che le sue caratteristiche svaniscano a poco a poco fino a scomparire del tutto.

Posso conservare l’olio di CBD nel frigorifero?

La risposta è , soprattutto se vivi in un luogo particolarmente caldo o umido. Ricorda che per una buona conservazione serve un luogo chiuso, buio e freddo, ciò significa che il frigorifero è perfetto per conservare sostanze naturali.

L’unico inconveniente che potresti notare è una leggera separazione delle componenti all’interno della bottiglia. Non preoccuparti, ti basterà agitarla e torneranno ad amalgamarsi perfettamente.

Se l’olio dovesse diventare troppo solido a causa della bassa temperatura, immergi la bottiglia per un paio di minuti in una ciotola piena d’acqua calda e tornerà liquido.

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Ora che sai come conservare l’olio di CBD, puoi acquistare subito la tua prima bottiglietta, se non l’hai ancora fatto. Per una buona conservazione devi ricordare quattro aspetti fondamentali:

  • Non esporlo per un tempo prolungato alla luce;
  • Evitare le fonti di calore eccessive;
  • Non dimenticare la bottiglietta senta tappo;
  • Una volta aperto non lasciar passare più di sei mesi.

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