L’olio di CBD è uno dei prodotti più apprezzati tra tutti quelli presenti nel mercato della cannabis light.
Secondo numerosi studi risulta efficace per il trattamento di tantissimi disturbi e patologie.
La cannabis si è fatta strada nel settore terapeutico già da tantissimi anni con prodotti molto diversi tra di loro. I prodotti che puoi trovare in commercio e che sono facilmente accessibili alle masse hanno una concentrazione di CBD alta e una percentuale di THC bassa, ciò significa che non sono psicoattivi.
Esiste poi tutta un’altra serie di prodotti che rientrano all’interno della cannabis terapeutica e che hanno elevati livelli sia di CBD che di THC. Questi possono essere acquistati solamente in farmacia con ricetta medica.
Che si tratti di cannabis legale o terapeutica, il CBD viene sempre più impiegato nella medicina alternativa come rimedio efficace e completamente naturale.
Ma qual è la giusta assunzione? Quante gocce di CBD ci vogliono per vedere un miglioramento? Gli scienziati hanno effettuato diversi test per scoprirlo e queste sono le conclusioni a cui sono giunti fino ad oggi.
Sai già cos’è il CBD? Se sei capitato qui sicuramente conoscerai qualcosa sul CBD, ma un piccolo ripasso non guasta mai. Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei principali componenti contenuti all’interno della pianta di canapa. Si tratta do una sostanza naturale non psicoattiva che possiede numerose proprietà terapeutiche.
Una volta estratto dalla canapa, il principio attivo viene utilizzato per la produzione di prodotti diversi sia in forma isolata sia insieme alle altre sostanze naturali già presenti nella canapa. Il CBD oil viene prodotto unendo il composto estratto dalla pianta a un olio vettore e puoi trovarlo sul mercato in 3 tipologie:
- Full spectrum: contiene tutte le componenti della canapa come minerali, vitamine, proteine, flavonoidi, terpeni, grassi essenziali, fibre e altri cannabinoidi compreso il THC, e tutti lavorano in sinergia per potenziare l’effetto del prodotto;
- Broad spectrum: questa versione comprende tutte le componenti appena citate ma è priva di THC;
- Isolato: qui il CBD viene isolato da tutte le altre sostanze naturali e lavora in modo indipendente.
Per quali problematiche gli scienziati hanno riscontrato benefici somministrando le gocce di CBD
I benefici riscontrati con l’utilizzo delle gocce di CBD sono innumerevoli, tanto che questo metodo di assunzione è stato uno dei più testati dagli scienziati.
L’olio di CBD è indicato per il trattamento di numerose condizioni e patologie, tra cui:
- Ansia, stress e depressione.
- Insonnia.
- Nausea e vomito.
- Dolore e infiammazione.
- Convulsioni.
- Problemi cardiovascolari.
- Inestetismi della pelle.
Gli scienziati hanno scoperto che il CBD, con le sue innumerevoli proprietà, è in grado di dare sollievo sia a disturbi momentanei che a malattie croniche e gravi.
Quante gocce di CBD vengono consigliate dagli scienziati?
Non è semplice dare una risposta a questa domanda perché l'assunzione corretta delle gocce di CBD dipende da diversi fattori.
Tra questi la condizione fisica di chi assume le gocce di CBD, la tipologia di prodotto, la concentrazione di cannabidiolo e il disturbo da trattare. Questo è il motivo per cui, durante i test scientifici, gli scienziati hanno somministrato diverse dosi per vedere quale fosse più efficace nel trattamento delle diverse patologie.
Iniziare con un micro dosaggio
Ogni organismo risponde in modo completamente diverso a un trattamento. Alcune persone sono immediatamente reattive anche con dosi molto basse di prodotto mentre altre hanno reagito meglio con dosi più elevate.
Sia che si tratti dell’uso del CBD per trattare l’ansia sia che si voglia rallentare l’avanzamento di una patologia cronica, è sempre consigliabile iniziare con un basso dosaggio, soprattutto se si testa per la prima volta il prodotto.
Molte persone pensano che elevate dosi di prodotto siano la soluzione ideale per raggiungere più velocemente l’obiettivo ma questo non potrebbe essere più lontano dal vero. Anzi, in diversi studi gli scienziati hanno scoperto che una dose troppo elevata si è rivelata inefficace, molto più di una dose media o corretta.
Ciò significa che, prima di tutto, vanno sfatati i più classici miti. Non è necessario sballarsi per ottenere un risultato terapeutico. È meglio iniziare con una dose bassa e poi aumentare gradualmente fino al raggiungimento di un risultato soddisfacente.
Condizione da trattare
Dagli studi sono emersi risultati diversi in base alla condizione da trattare attraverso le gocce di CBD. Ad esempio, quante gocce di CBD servono per trattare l’ansia? A rispondere è una ricerca basata su un test simulato del parlare in pubblico, una condizione che genera una forte ansia in molte persone. In questo caso sono state somministrate tre diverse dosi da 150 mg, 300 mg, 600 mg e il placebo. I soggetti che hanno reagito meglio sono stati quelli che hanno assunto 300 mg.
Invece quante gocce di CBD servono per dormire? Una ricerca sul cannabidiolo focalizzata su ansia e sonno ha scoperto che si ottengono buoni risultati con 25 mg al giorno. Tuttavia, ci sono stati altri studi che sono arrivati a considerare fino a 1.500 mg al giorno.
Assunzione in base alla tipologia
I medici, per trovare metodi di cura alternativi a patologie resistenti ai farmaci tradizionali, hanno provato prodotti con concentrazioni diverse di CBD e THC.
Inizialmente gli scienziati si erano concentrati sul THC, pensando che fosse il più potente tra i due. Il THC è sicuramente potente ma provoca l’effetto collaterale dello sballo che tanti pazienti non vogliono provare e che gli Stati cercano di combattere.
Progressivamente l’attenzione si è spostata sul CBD e si è scoperto che è altrettanto potente ma non causa sballo. È addirittura in grado di neutralizzare l’effetto psicoattivo del THC nel momento in cui vengono utilizzati insieme.
Le tipologie di prodotto sono:
- A prevalenza di THC: in Italia questa versione si trova soltanto nella cannabis terapeutica venduta in farmacia nella quale il THC può raggiungere anche il 20%;
- Combinazione di THC e CBD: le due componenti sono presenti in percentuali miste;
- A prevalenza di CBD: qui il CBD è nettamente prevalente o addirittura isolato dal THC.
Prodotti a prevalenza di THC
Lo ripetiamo, elevate percentuali di THC in Italia sono permesse dalla legge solamente nel caso della cannabis terapeutica. Questa viene prescritta dai medici a pazienti con speciali patologie che resistono ai trattamenti tradizionali.
Alcuni pazienti con gravi patologie, pensano che una massiccia dose di prodotto possa aiutare. In realtà, anche in questi casi, i medici consigliano di iniziare con un basso dosaggio di THC almeno per uno o due mesi e vedere come reagisce l’organismo. Il dosaggio viene poi aumentato in base alla tolleranza del paziente.
Pare inoltre che elevate dosi di THC possano alzare il livello di tolleranza ma senza produrre effettivi benefici. In questo caso va ricercata la giusta dose di cannabis perché pare che per tutti i soggetti esista un dosaggio per il quale non si è ancora sviluppata una tolleranza.
L’accoppiata CBD e THC
Tanti scienziati hanno dichiarato che CBD e THC lavorano molto meglio quando sono combinati piuttosto che isolati. I due composti lavorano in modo leggermente diverso sull’organismo: il THC lavora su recettori presenti nel sistema nervoso centrale e periferico mentre il CBD lavora più a livello di sistema immunitario.
Inoltre, il fatto che il CBD riduca l’effetto psicoattivo del THC permette ai soggetti di gestire meglio un dosaggio maggiore senza incappare in fastidiose controindicazioni.
Prodotti con un tasso di CBD alto e una bassa componente di THC sono consigliati per chi si avvicina per la prima volta alla cannabis. Nonostante il rischio di sballo sia estremamente ridotto, è sempre bene iniziare con poche gocce di CBD.
Prodotti a prevalenza di CBD
A volte il THC è presente in una percentuale talmente bassa da essere trascurabile. In un articolo abbiamo approfondito la differenza tra l’olio di CBD full spectrum e broad spectrum. Il primo rientra nella categoria precedente, perché vengono combinati CBD e THC, mentre il secondo può rientrare tranquillamente in questa categoria.
Esistono rischi da sovradosaggio?
Ora che abbiamo capito quali sono i fattori che incidono sulla corretta assunzione, è importante parlare delle controindicazioni durante l’assunzione delle gocce di CBD. Il prodotto è sempre stato ben tollerato durante gli esperimenti condotti dagli scienziati e solo in rari casi si sono manifestati dei lievi effetti collaterali.
Queste lievi controindicazioni sono state: secchezza delle fauci, stanchezza, sonnolenza e alterazioni dell’appetito. In nessun caso si sono verificati degli effetti negativi gravi.
In generale, il dosaggio consigliato con cui iniziare varia dai 20 ai 40 mg in base all’intensità del disturbo da trattare. I 40 mg sono consigliati quindi per forti dolori o infiammazioni.
Se non ci sono segni evidenti di miglioramento dopo una settimana si può aumentare il dosaggio di 5 mg e continuare così finché non si ottiene il risultato desiderato.
Durante il trattamento è molto importante annotare su carta il dosaggio e la reazione dell’organismo per agire di conseguenza.
Arrivati fin qui possiamo concludere che è bene iniziare con poche gocce di CBD di un olio in cui siano presenti sia CBD che THC, nonché tutte le altre componenti della canapa. Questo lavoro in sinergia è ciò che potenzia l’effetto del cannabidiolo.
16, 18 gocce di cannabis possono essere assunte tutte insieme al mattino?
Io ne prendo 30 al giorno, 15 mattina e 15 sera. Però l'assistenza clienti di Crystalweed mi ha consigliato di iniziare da 4 la mattina e 6 la sera, poi ci sono arrivata io in base alle mie esigenze perchè mi hanno spiegato che è soggettivo. Ora mi trovo benissimo!!