CBD: cos'è e come si assume
“CBD, cosa significa?”. Se è la prima volta che ti stai approcciando al mondo della canapa legale, sarai pieni di dubbi. È normale.
Parole nuove. Tecnicismi che non hai mai sentito prima. E una serie infinita di prodotti che ti sembrano tutti uguali. (E tra cui non sapresti scegliere).
Magari hai provato anche a fare qualche ricerca online, però non è andata come speravi. Hai chiuso il pc, senza risposte e con le mani tra i capelli. Forse con qualche domanda in più.
Ed è per questo che nasce la nostra guida sul CBD. Pillole ordinate che ti sapranno guidare passo dopo passo alla scoperta della molecola più famosa del 21° secolo.
Da cos’è il CBD a come interagisce con il nostro organismo, le proprietà terapeutiche e tutti i prodotti (divisi per categoria) che puoi trovare in commercio.
Il mio consiglio? Salva questa guida, stampala e conservala, potrebbe tornarti utile ogni qualvolta avrai dei dubbi. Qui ci sono tutte le risposte che stai cercando. Partiamo.

A cosa serve il CBD?
Già nel 2737 a.C. l’imperatore cinese Shen Nung apprezzava le doti curative del CBD: alleato naturale che può essere integrato per innumerevoli disturbi. Tra cui:
E tante altre condizioni che approfondiremo nel paragrafo dedicato alle proprietà del CBD.
Il CBD ha un gusto?
Il CBD isolato, in forma cristallizzata, è praticamente insapore. Mentre con l’olio di CBD, soprattutto full spectrum, si può avvertire un retrogusto erbaceo e terroso, in quanto contiene un estratto di canapa.
Il CBD è legale?
Assolutamente sì. A legalizzare il CBD in Italia è la legge del 2 dicembre 2016, n. 242, che ha promosso la coltivazione e lo sviluppo della filiera agroindustriale della canapa.
In particolare, la normativa vigente permette la coltivazione per fini industriali delle varietà di canapa certificate dall’Unione Europea, con una percentuale massima di THC dello 0.6%.
In aggiunta, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, nella sentenza del 19 novembre 2020 (caso Kanavape), ha stabilito che il CBD non può essere considerato una sostanza stupefacente e quindi legale se prodotto in uno stato membro secondo il regolamento europeo.
Il CBD sballa?
La risposta è NO! ❌
Ed è questa la peculiarità del CBD, che a differenza del THC non ha effetti psicotropi, non sballa e non provoca alcun tipo di alterazione psicofisica. Motivo per cui non è stato neanche inserito dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) tra le sostanze controllate.

Sistema endocannabinoide: come interagisce il CBD
Una domanda che tutti ci siamo posti almeno una volta. Come fa il CBD ad avere tutte queste proprietà benefiche? La risposta è stata anticipata nei paragrafi precedenti, ma merita di essere approfondita.
Due parole: sistema endocannabinoide (SEC).
La colonna portante del nostro equilibrio interno. Incaricato di regolare i processi fisiologici come umore, dolore, memoria, sonno, appetito, sistema immunitario e fertilità.
Infatti, quando il SEC non funziona più regolarmente, il nostro corpo ne risente, manifestando fastidi o vere e proprie malattie. Ed è qui che interviene il CBD, sostanza capace di riequilibrare naturalmente il sistema endocannabinoide.
Un vero e proprio “superpotere” che ci fa comprendere la differenza con i farmaci, che si occupano dei sintomi senza preoccuparsi delle cause. Il CBD invece, risolve il problema direttamente alla radice, permettendo al corpo di riprendere a funzionare al massimo delle sue capacità.

Le proprietà terapeutiche del CBD (dimostrate dalla scienza)
Protagonista di innumerevoli studi scientifici, il CBD è tra le molecole naturali che sta più interessando la comunità scientifica. Per la sua sicurezza, tolleranza e soprattutto le sue proprietà terapeutiche:
Antinfiammatorie
sia acuta che cronica. Il CBD è un potente antinfiammatorio naturale, che può ridurre efficacemente l’infiammazione.
Antidepressive
affligge le persone di tutte le età. La depressione è considerata tra i mali del nuovo millennio. Ma grazie al CBD possiamo trattarla in modo più naturale e profondo.
Infatti, il cannabidiolo non riduce solo i sintomi del disturbo, ma interagisce con i recettori della serotonina presenti nel cervello, promuovendo dei risultati duraturi sul lungo periodo.
Antidolorifiche
che siano dolori muscolari e articolari, mal di testa o mal di pancia, il CBD può trattare il dolore di diversa natura.
Ansiolitiche
mitigare stress e ansia senza ricorrere ai farmaci tradizionali è possibile grazie al CBD, che supporta il nostro benessere mentale e ci dona calma e serenità.
Antiossidanti
meglio della vitamina E. Secondo diversi studi, il CBD protegge la vitalità cellulare, favorisce la neurogenesi, ossia il ricambio cellulare, e previene il processo di ossidazione delle cellule.
Rilassanti
un rimedio naturale per l’insonnia e i disturbi del sonno. Il CBD, ripristinando il ciclo sonno-veglia, favorisce l’addormentamento e migliora la qualità del sonno.
Neuroprotettive
Alzheimer, Parkinson, Huntington ecc. Diverse ricerche hanno dimostrato che il CBD può proteggere il cervello dalle malattie neurodegenerative.
Antiemetiche
uno dei motivi per cui viene associato alle cure oncologiche, come la chemioterapia. Il CBD riduce naturalmente la nausea ed il vomito, facendo tornare di nuovo l’appetito.
Antipsicotiche
sia come tranquillante che per ridurre le allucinazioni, il CBD può essere impiegato per trattare i disturbi psicotici.
Antisettiche
un antimicrobico efficace e naturale. Secondo alcuni studi, il cannabidiolo può addirittura uccidere batteri anche resistenti ad alcuni antibiotici.
Anticonvulsivanti
spesso associate all’epilessia, le convulsioni possono insorgere come conseguenza a diverse patologie, peggiorando sensibilmente la qualità della vita. Con ottimi risultati però, è stato notato che Il CBD può ridurre efficacemente l’intensità e la durata delle convulsioni.
Come si usa il CBD? 5 modi per assumerlo
Hai letto degli effetti positivi del CBD, vorresti utilizzarlo ma non sai da dove iniziare? Tranquillo, è normale.
Per prima cosa, dobbiamo capire che in commercio esistono una moltitudine di prodotti a base di CBD, per ogni richiesta ed esigenza. Ecco i principali.

Olio CBD
Non possiamo che partire da lui: l’olio di CBD. Ad oggi, tra i prodotti più apprezzati dalle persone che vogliono prendersi cura di se stessi in modo naturale.
In particolare, sul mercato possiamo trovare 3 variabili di questo prodotto, da conoscere per orientarci al meglio nella nostra scelta.
Broad spectrum: oltre al CBD, nell'olio è presente l'intero spettro di cannabinoidi, terpeni e flavonoidi. Ad eccezione del THC, che viene rimosso.
Full Spectrum: a differenza del primo, oltre a tutto il fitocomplesso della cannabis, nel full spectrum sono presenti anche minime percentuali di THC (meno dello 0,3%), come previsto dai limiti legali consentiti in Europa.
Isolato: il CBD nella sua forma più pura. "Isolato", come dice il nome stesso, da tutte le altre sostanze presenti nella pianta. Con questo prodotto non si ottiene l’effetto entourage.
Quanto gocce di olio di CBD? Guida ai dosaggi
Non esiste una risposta valida per tutti. Infatti, il livello di dosaggio varia da persona a persona ed è condizionato da una serie di fattori. Tra cui:
Se sei alle prime armi però, la regola di base da seguire è semplice: iniziare con un dosaggio basso e aumentarlo gradualmente.
Troppo? Troppo poco? Le sensazioni e gli effetti che sentiamo quando lo assumiamo saranno la nostra guida. Dobbiamo solo fidarci di noi stessi. Il resto verrà da sé.
Per approfondire, puoi leggere questo articolo: “Come si usa l’olio di CBD: tutto quello che c’è da sapere”

Estratti CBD
Ottenuto tramite un processo di distillazione, l'estratto di CBD vanta fino al 98,5% di purezza. Sinonimo di qualità e sicurezza.
Infatti, come l’olio di CBD broad spectrum, anche gli estratti conservano l’intero fitocomplesso della cannabis, tranne il THC, che viene accuratamente rimosso.
Il risultato? Un prodotto sicuro, naturale e dagli effetti (ancora) più potenti.

Cristalli CBD
Con un livello di purezza che raggiunge il 99,8%, i cristalli di CBD rappresentano la forma più pura di cannabidiolo.
Delle piccole sfere simili alla neve di puro CBD isolato, ottenute grazie ad un processo di estrazione che sfrutta la CO2 supercritica, garantendone integrità e purezza a livelli altissimi.
I vantaggi (principali) di questi prodotti?
Maggiore efficacia delle proprietà benefiche
Sicurezza
Adatti a coloro che vogliono godere degli effetti del CBD, ma essere sicuri di non assumere il THC

Cosmetici CBD
Perfetti per trattare i disturbi della pelle, come: acne, psoriasi e dermatiti, questa tipologia di cosmetici uniscono i migliori ingredienti naturali con le proprietà benefiche del CBD.
Inoltre, tutta la nostra linea di cosmetici CBD è clinicamente e dermatologicamente testata. Non contiene siliconi, parabeni, petrolati e altre sostanze chimiche potenzialmente nocive per la salute. Ed è cruelty free, ossia non sfrutta gli animali per le sperimentazioni.

Tisane CBD
Se sei stufo delle solite bevande calde e vuoi qualcosa di più “originale”, allora le tisane al CBD sono la scelta più adatta a te.
Combinano la potenza della natura con gli effetti del CBD e sono perfette per ogni momento della giornata.
Per aumentare la concentrazione prima di studiare o andare a lavoro.
O per rilassarsi alla sera dopo una giornata particolarmente
Infine, si possono bere sia in estate che in inverno, sia calde che fredde, e sono un toccasana per rinforzare il nostro sistema immunitario.

Il CBD ha effetti collaterali?
C’è una paura (infondata) nei confronti della cannabis. La causa è il proibizionismo, che per scopi economici, principalmente per favorire l’industria chimica e farmaceutica, ha affossato questa pianta. Ma il CBD è davvero pericoloso?
No, affatto. Come evidenziato dal rapporto dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), il CBD è una molecola sicura e ben tollerata sia dagli umani che dagli animali.
Il suo utilizzo infatti non è associato ad alcun tipo di effetti collaterali. Ma solo dei disagi di lieve entità sperimentati da una piccola porzione di consumatori. Come:
Nulla rispetto ai numerosi effetti collaterali dei farmaci tradizionali.

il CBD non viene rilevato nei test antidroga
Non è semplice rispondere a questa domanda. Perché, se da un lato il CBD può essere rilevato nell’organismo fino ad alcune settimane dopo la sua assunzione, dall’altro, i test antidroga sono progettati per rilevare solo la presenza di THC.
Quindi se consumiamo prodotti a base di CBD non possiamo uscire positivi ai test antidroga? In teoria no, ma c’è un dettaglio fondamentale a cui prestare attenzione.
Anche alcuni prodotti CBD contengono una minima percentuale di THC, che per quanto irrisoria, potrebbe essere rilevata durante un controllo. Ma c’è una soluzione.
Preferire dei prodotti completamente privi di THC. Come i cristalli di CBD, puri fino al 99,8% o l’olio di CBD broad spectrum.
Infine, affidati sempre ad aziende certificate come Crystalweed, che possono garantire (tramite analisi) la qualità e l’assenza di THC nei prodotti.

CBD e THC: tutte le differenze
Ad un occhio inesperto possono sembrare la stessa cosa: composizione molecolare simile, entrambi cannabinoidi e presenti nella stessa pianta. Ma THC e CBD hanno delle enormi differenze, da conoscere assolutamente quando ci addentriamo in questo mondo.
Partiamo dalla differenza più importante. Il primo (THC) è il responsabile del cosiddetto “sballo” della cannabis. Il secondo invece (CBD), non ha alcun effetto psicoattivo e non crea dipendenza. Il motivo?
Il THC si lega ai recettori CB1 presenti nel sistema nervoso, provocando quel senso di euforia e rilassamento. Il CBD, seconda differenza, interagisce principalmente con i recettori CB2, presenti invece nei sistemi periferici del nostro corpo, in particolare in quello immunitario.
Entrambi però hanno importanti proprietà benefiche e terapeutiche. Infatti, sebbene il THC sia psicoattivo, è il principale principio attivo presente nella cannabis terapeutica prescritta ai pazienti e acquistabile in farmacia.
Ricapitolando, la scienza ha dimostrato le proprietà curative del CBD, utilizzato per trattare in modo efficace e naturale:
Ricapitolando, la scienza ha dimostrato le proprietà curative del CBD, utilizzato per trattare in modo efficace e naturale:
Allo stesso modo, la comunità scientifica ha evidenziato che il THC può essere impiegato, sotto prescrizione e sorveglianza di un medico, per:
E no. Se ve lo stesse chiedendo, non c’è una molecola migliore dell’altra. Sono diverse. Ognuna con i suoi pro e contro. Da utilizzare con consapevolezza in base alle proprie esigenze.

Come si produce il CBD?
Presente naturalmente nella pianta di canapa, il CBD viene estratto con diversi metodi di estrazione:
Senza solventi
Si basa sull’applicazione di calore e pressione per separare i cannabinoidi dal materiale vegetale, senza usare solventi. Un esempio è la tecnica in cui i fiori vengono pressati a caldo per far fuoriuscire la resina. Questo metodo è considerato “artigianale” e non richiede attrezzature sofisticate.
Con solventi
Prevede l’uso di solventi (come etanolo, butano o esano) che sciolgono i cannabinoidi. La miscela ottenuta viene poi filtrata ed è necessario far evaporare il solvente residuo per ottenere l’estratto puro. È un sistema più complesso, che richiede personale esperto e macchinari adatti a lavorare in sicurezza.
Con olio alimentare
In un contesto più “casalingo”, si possono immergere infiorescenze preventivamente decarbossilate in un olio alimentare (ad esempio olio d’oliva). Il calore moderato favorisce l’estrazione dei cannabinoidi, che rimangono così “infusi” nell’olio. È un metodo semplice, ma la concentrazione di CBD nell’olio finale tende a essere più bassa rispetto alle altre tecniche.
Con CO2 o HFC134a supercritica
È considerato il metodo più avanzato e sicuro a livello industriale. La CO₂ o l’HFC134a viene portato in uno stato “supercritico” (allo stato liquido) e fatta passare attraverso il materiale vegetale: in questo modo, cattura i cannabinoidi e i terpeni senza danneggiarli. Ristabilendo poi la pressione e la temperatura ambientale, la CO₂ ritorna allo stato gassoso, lasciando un estratto di CBD puro e privo di residui.
Qual è la differenza tra CBD e cannabis light?
Che sia online che negli shop autorizzati, avrai di certo letto la parola cannabis light, che viene quasi utilizzata come sinonimo di CBD. Ma non è propriamente corretto farlo.
Infatti, con il termine cannabis legale (o light) si vanno ad indicare le infiorescenze di canapa a basso contenuto di THC, compreso tra lo 0,2 e lo 0,5%.
Il CBD invece viene estratto dall’intera pianta, inclusi fiori e foglie, per dare vita alla moltitudine di prodotti che abbiamo visto in precedenza.

Alla scoperta dei cannabinoidi
Presenti sia nel corpo umano che nella cannabis, i cannabinoidi sono dei composti chimici che interagiscono con il nostro sistema endocannabinoide. E si dividono in 3 categorie principali:
Endocannabinoidi o cannabinoidi endogeni
compongono il sistema endocannabinoide e sono prodotti direttamente dal nostro organismo per mantenere l’omeostasi, ossia l’equilibrio interno.
I principali riconosciuti dalla comunità scientifica sono due:
- Anandamide (AEA): definita la “molecola della felicità”, perché coinvolta nella regolazione dell’umore.
- 2-AG (2-arachidonoilglicerolo): influisce sul dolore, l’infiammazione e il sistema immunitario.
Fitocannabinoidi
presenti naturalmente nella cannabis, sono più di 100 i cannabinoidi identificati finora dalla scienza. I più famosi sono:
CBD (cannabidiolo);
THC (tetraidrocannabinolo);
CBN (cannabinolo);
CBG (cannabigerolo);
CBC (cannabicromene).
Cannabinoidi sintetici
realizzati in laboratorio, questa tipologia di cannabinoidi replica le caratteristiche e la composizione degli endocannabinoidi.
Infatti, vengono impiegati a scopo terapeutico per interagire con i recettori del nostro sistema endocannabinoide e regolare l'organismo.