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Quali sono gli effetti benefici del CBD?

7 Febbraio 2025 alle 10:35
Tempo di lettura: 12 min

Il CBD ha tanti effetti documentati dalla scienza e qui analizzeremo i più importanti. Se hai bisogno di ulteriori informazioni scrivi un commento attraverso il form a fondo pagina.

effetti benefici del CBD

Si scrive CBD, ma si legge: un rimedio naturale per lo stress, l'insonnia e i dolori cronici.

A darne conferma è la ricerca scientifica, sempre più interessata agli effetti del CBD sulla salute.

Questo cannabinoide infatti, completamente legale, naturale e non psicoattivo, è al centro di migliaia di studi che ne indagano le proprietà terapeutiche.  

E se anche tu volevi saperne di più sugli effetti del CBD, questo è l’articolo che stavi cercando. 

CBD: cos’è e come agisce sul nostro organismo

Partiamo dalle basi.

Il CBD (o cannabidiolo), è uno degli oltre 100 cannabinoidi presenti nella pianta di cannabis. Ma a differenza del THC: il suo "cugino" più famoso, non ha effetti psicotropi e non genera dipendenza.

Infatti, la sua fama si deve alle sue proprietà terapeutiche.

Ma come agisce sul corpo?

Molto probabilmente non ne sei a conoscenza. Ma ognuno di noi vanta un sistema endocannabinoide, composto da recettori (CB1 e CB2), endocannabinoidi ed enzimi specifici.

Il sistema endocannabinoide (SEC) mantiene il nostro equilibrio interno.

... Oltre a regolare funzioni vitali come il sonno, l'umore, l'appetito, la risposta al dolore e il sistema immunitario.

Il CBD, interagendo e regolando il SEC, può supportare il nostro benessere a 360°.

Per ulteriori informazioni sul CBD, puoi leggere questo articolo:

cos'è il CBD.

Di seguito riportiamo tutti gli effetti benefici del CBD, sostenuti dalla ricerca scientifica.

CBD: gli effetti positivi sulla salute (che devi sapere)

Riduce l'ansia e migliora il sonno. Protegge il cuore e il cervello. Allevia i dolori muscolari e articolari. Supporta il benessere dell’intero organismo.

Insomma, gli effetti del CBD sono infiniti. E non basterebbero 100 articoli per racchiuderli tutti.

Oggi infatti, ci concentriamo su quelli più documentati dalla scienza e di maggiore interesse per la comunità, scientifica e non.

Gli effetti ansiolitici del CBD: mitiga l'ansia (in modo naturale)

Sono quasi 3 milioni gli italiani che soffrono d’ansia secondo l'Istat (Istituto nazionale di statistica).

Numeri sempre in crescita e condizionati dal periodo storico che stiamo vivendo, caratterizzato da pandemia, guerre e crisi climatiche.

Trovare dei rimedi innocui e naturali a questa condizione, che se eccessiva e incontrollata può degradare la qualità della nostra vita, è di primaria importanza.

Perché se le benzodiazepine sono tra i farmaci più utilizzati per ridurre i sintomi dell’ansia, un loro uso prolungato può essere alquanto pericoloso.

Dipendenza, sonnolenza, confusione mentale, debolezza, vertigini, difficoltà respiratoria. Sono solo alcuni degli effetti collaterali delle benzodiazepine.

Il CBD invece, è una molecola completamente naturale, che non genera dipendenza ed è priva di effetti collaterali gravi.

Lo dimostra uno studio pubblicato su Nature nel 2022, che ha valutato gli effetti ansiolitici del CBD, valutando il suo impatto sulle abilità cognitive e indicando nuove strategie per affrontare i disturbi legati all'ansia.

Ai 14 pazienti coinvolti, ai quali era stata diagnosticata ansia moderata o grave, è stato somministrato olio di CBD full spectrum per via sublinguale: 1 ml per 3 volte al giorno.

Alla fine dello studio, il 100% dei partecipanti ha risposto positivamente al trattamento. Infatti, le condizioni dei pazienti sono migliorate sia per quanto riguarda l'ansia, i cui livelli nella quarta settimana sono scesi oltre il 15%, sia per i disturbi correlati.

“I risultati suggeriscono un miglioramento significativo sugli esiti primari che misurano l'ansia e sugli esiti secondari che valutano l'umore, il sonno, la qualità della vita e la cognizione dopo il trattamento”, hanno confermato i ricercatori.

Che per concludere, hanno sottolineato la buona tollerabilità del farmaco e la mancanza di effetti collaterali significativi del CBD. Suggerendo in via preliminare che un prodotto a spettro completo ricco di CBD può trattare efficacemente l’ansia.

Per ulteriori informazioni sul rapporto tra CBD e ansia, ti invitiamo anche a leggere:

CBD e Ansia;
gocce per l'ansia naturarli migliori;
il CBD riduce l'ansia nei giovani.

Insonnia? Il CBD per un sonno profondo e ristoratore

Dormire bene è essenziale per la salute fisica e mentale, ma causa stress e ansia molto persone non riposano bene e a sufficienza.

Il CBD, grazie alle sue doti rilassanti, è in grado di favorire un sonno profondo e ristoratore, rivelandosi un alleato naturale per chi fatica ad addormentarsi o soffre di risvegli notturni. Con un vantaggio rispetto ai farmaci da banco.

Infatti, contrariamente ai classici sedativi, che mitigano i sintomi senza preoccuparsi delle cause, il CBD può:

  1. Ridurre il tempo necessario per addormentarsi.
  2. Migliorare la qualità del sonno.
  3. Limitare i risvegli notturni e favorire un riposo intenso e rigenerativo.
  4. Ripristinare il ciclo sonno-veglia agendo direttamente sulle cause, ad esempio ansia o dolore cronico, così da garantire dei risultati sostenibili sul lungo termine.

Condotto su dei pazienti affetti da Parkinson, uno studio riportato sul Journal of Clinical Pharmacy and Therapeutics nel 2014, ha dimostrato l’efficacia del CBD nel trattare i disturbi del sonno che possono caratterizzare la fase REM (rapid eye movement).

Oltre a ridurre i sintomi del disturbo, i ricercatori hanno confermato che interagendo con il sistema endocannabinoide, in particolare il recettore CB1, il CBD può regolare il ciclo sonno-veglia precedentemente alterato.

Per ulteriori info, ti invitiamo a leggere anche:

CBD e insonnia;
migliori gocce naturali per dormire;
rimedi naturali per l'insonnia.

Gli effetti antidepressivi del CBD: migliora l'umore riduce i sintomi della depressione

Tristezza, frustrazione e tendenze suicide.

Diffusa sia nei giovani che negli adulti, la depressione è una condizione psichiatrica che impatta negativamente sulla qualità della vita di chi ne soffre. (Circa 280 milioni di persone secondo l'OMS). 

E se a volte l'utilizzo di antidepressivi aiuta, in molti casi è possibile affidarsi a rimedi naturali come il CBD.

Sono diversi infatti gli studi scientifici che hanno dimostrato l'azione antidepressiva del cannabidiolo, che può modulare i livelli di serotonina nel cervello.

Tra questi, uno studio pubblicato sulla Molecular Neurobiology ha evidenziato che il CBD influenza positivamente i recettori serotoninergici 5-HT1A, contribuendo a migliorare l'umore e ridurre i sintomi della depressione.

Un aspetto cruciale da considerare è la modalità d'azione del CBD, che agisce senza gli effetti collaterali dei farmaci antidepressivi tradizionali: insonnia, mal di testa, ansia, vertigini, perdita di appetito, ecc.

Infine, l'efficacia del CBD nel trattare i sintomi della depressione può essere amplificata se combinata con uno stile di vita sano, che abbia alla base abbia una dieta equilibrata, un'attività fisica regolare e integri tecniche di gestione dello stress come yoga e meditazione.

Per ulteriori info, puoi leggere anche:

qual è il più potente antidepressivo naturale;
gocce per calmare il nervosismo naturali.

CBD e cancro: limita gli effetti collaterali della chemioterapia

Sebbene siano dei veri salvavita, i trattamenti oncologici possono essere faticosi da sopportare, perché accompagnati da una serie di effetti collaterali più o meno pesanti, quali: nausea, mancanza di appetito, disturbi del sonno, dolore e debolezza.

Anche in questi casi però, il CBD si può rivelare un rimedio naturale da affiancare alle cure antitumorali, perché efficace nel ridurre i sintomi di chemio e radioterapia

Come la nausea, grazie ai suoi potenti effetti antiemetici, riducendo così la sensazione di vomito e riequilibrando il senso di appetito.

D'altra parte però, ci sono anche studi scientifici effettuati in vitro e su cavie animali, che sostengono che il CBD ed altri cannabinoidi possano uccidere le cellule tumorali in diversi tipi di cancro, senza intaccare quelle sane.

Tra questi spicca una ricerca del 2021 su CBD e glioblastoma, una forma severa di cancro al cervello, in cui è emerso che l'inalazione del CBD ha sia limitato la crescita del glioblastoma, che alterato la dinamica del microambiente tumorale reprimendo la P-selectina, proteina coinvolta nel processo di infiammazione, l'ormone naturale apelina e l’interleuchina 8, una proteina secreta dalle cellule del sistema immunitario.

Anche se necessarie ulteriori ricerche sul tema, gli studiosi hanno concluso che:

"Nel complesso, i nostri risultati supportano il possibile ruolo terapeutico del CBD per via inalatoria come coadiuvante del trattamento efficace, relativamente sicuro e facile da somministrare per GBM".

Per ulteriori info sull'argomento, ti invitiamo a leggere anche:

rimedi naturali per il cancro;
CBD e cancro.

CBD: come può ridurre la dipendenza da sigarette e alcol

Sono circa 110 mila le morti annuali legate al fumo di sigarette e alcol in Italia, rispettivamente 93 mila e 17 mila.

Queste dipendenze infatti, che coinvolgono ogni fascia d'età, dai più piccoli agli anziani, sono una vera e propria piaga della nostra società, e vanno assolutamente trattate. Ma come?

Secondo uno studio recente, condotto dalla Washington State University (WSU) e pubblicato originariamente sulla rivista Chemical Research in Toxicology, il CBD potrebbe ridurre il consumo di sigarette.

In particolare, è stato scoperto che il CBD inibisce l’enzima chiave CYP2A6, che metabolizza oltre il 70% della nicotina nei fumatori di tabacco. Inibizione che può moderare il bisogno di assumerne nel breve termine.

Allo stesso modo, uno studio del 2021 condotto dall’Università del Colorado, ha rivelato che il consumo di cannabis a predominanza di CBD può essere associato a una ridotta assunzione di alcol.

Per arrivare a tali risultati, i ricercatori hanno esaminato 120 soggetti e confrontato il loro uso di cannabis: ricca di CBD, ricca di THC o un mix di entrambi.

Solo le persone del primo gruppo, che hanno utilizzato cannabis a predominanza di CBD, "hanno bevuto meno bevande alcoliche al giorno, hanno avuto meno giorni di consumo di alcol e meno giorni di consumo condiviso di alcol e cannabis".

Per ulteriori info, ti invitiamo a leggere:

smettere di fumare in modo naturale con il CBD;
come gestire la dipendenza da THC con il CBD.

CBD per trattare il dolore cronico: analgesico e antinfiammatorio

È lo Shénnóng Běncǎo Jīng, dell'imperatore mistico cinese Shennong, uno dei primi libri a documentare l'uso della cannabis come antidolorifico naturale, già nel 2800 a.C.

Da allora, sono diversi gli studi scientifici che hanno confermato gli effetti analgesici e antinfiammatori del CBD, che sta emergendo come soluzione promettente per chi cerca sollievo senza ricorrere ai farmaci tradizionali.

Tra questi, uno studio pubblicato nel 2007 sull'European Journal of Pharmacology ha esaminato gli effetti del CBD sul dolore neuropatico e sull'infiammazione cronica nei ratti.

I risultati? Interagendo con i recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide, il CBD ha modulato la percezione del dolore e ridotto l'infiammazione nei tessuti danneggiati.

E ancora, una ricerca pubblicata nel 2012 sul BMJ Journal, ha valutato l'effetto di un estratto di cannabis su 279 pazienti affetti da sclerosi multipla, che hanno confermato un miglioramento durante le cure e il sollievo dalla rigidità muscolare.

Per ulteriori informazioni, ti invitiamo a leggere:

olio di CBD come antidolorifico;
come alleviare il dolore in modo naturale;
rimedi naturali per la cervicale;
CBD per dolori articolari.

Il CBD per un cuore in salute: regola la pressione e riduce la tachicardia

Quali sono gli effetti del CBD sul cuore (e perché può supportare il benessere cardiovascolare)?

I benefici del CBD sul sistema cardiovascolare sono legati al sistema endocannabinoide, che come anticipato regola una gamma di funzioni fisiologiche, tra cui la pressione sanguigna, la risposta infiammatoria e il tono vascolare.

In particolare, uno studio sui fitocannabinoidi e la salute cardiovascolare ha evidenziato che il CBD può regolare la funzione del cuore. In che modo?

Limitando la crescita e la migrazione delle cellule muscolari lisce nei vasi sanguigni, aiutando così a mantenere il cuore sano.

O ancora, agendo su recettori come il GPR55 e sui canali ionici, contribuendo a garantire un corretto equilibrio di calcio nel corpo e a regolare la funzione cardiaca

Segue uno studio su CBD e pressione sanguigna, che ha valutato gli effetti del cannabidiolo sull'ipertensione indotta da stress e sulla risposta cardiaca allo stress.

I risultati, pubblicati nel 2017 su PubMed, hanno indicato che la somministrazione di CBD può abbassare la pressione sanguigna nei momenti di risposta allo stress acuto, sia fisico che mentale. 

CBD per l'epilessia: riduce (del 66%) le crisi epilettiche 

Dal 2018, anno in cui la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha approvato un farmaco a base di CBD (Epidiolex) per trattare l’epilessia, sono sempre di più gli studi scientifici a confermare le proprietà antiepilettiche del CBD.

Tra gli ultimi spicca una ricerca a lungo termine pubblicata su Epilepsia nel 2023, avviata dai ricercatori di PANDA Neurology di Atlanta nel 2014, che hanno dichiarato:

"Nell’analisi aggregata finale di 892 pazienti trattati fino a gennaio 2019, il trattamento con CBD è stato associato a una riduzione del 46%-66% nella frequenza mediana mensile totale delle crisi (convulsive e non convulsive)".                                     

In particolare, "il trattamento con CBD è stato associato a una riduzione della frequenza dei tipi di crisi convulsive (riduzione percentuale mediana, 47%–100%) e dei tipi di crisi epilettiche non convulsive e degli spasmi epilettici (riduzione percentuale mediana, 50%–100%) attraverso gli intervalli di visita attraverso 144 settimane di trattamento".

Sebbene siano necessari ulteriori studi di conferma futuri, i ricercatori hanno concluso che:

"Questi risultati mostrano un effetto favorevole dell’uso a lungo termine del CBD nei pazienti con epilessia resistente".   

Per ulteriori informazioni puoi leggere:

In che modo il CBD aiuta con l'epilessia;
rimedi naturali per l'epilessia.

Gli effetti del CBD sul sesso: come migliora la vita sessuale

Migliora le prestazioni maschili e favorisce l'orgasmo femminile.

Il CBD è un vero e proprio afrodisiaco naturale per coloro che vogliono riaccendere la passione sotto le lenzuola.

A confermare i benefici sessuali del CBD, è stato un sondaggio lanciato dal sito Remedy Review.

Sondaggio dai risultati sorprendenti, che ha coinvolto oltre 1000 partecipanti che hanno fatto del CBD il loro fidato alleato in camera da letto.

In particolare, è stato notato che:

  • Il 68% degli intervistati ha visto migliorare la qualità dei rapporti.
  • Il 64% delle persone coinvolte ha percepito un miglioramento dell'umore dopo aver utilizzato il CBD per il sesso.
  • Il 64% dei soggetti invece, ha scelto il cannabidiolo per i suoi effetti rilassanti.
  • Il 39% delle persone è stato concorde sull’estrema efficacia della molecola nel sesso.
  • Il 28% degli intervistati lo ha definito "molto efficace".

Ma quali sono le differenze tra uomini e donne?

Grazie al CBD, i primi hanno confermato un aumento del flusso sanguigno, che favorisce l'erezione e prolunga la durata dei rapporti.

Benefici che si traducono in prestazioni sessuali più intense e di qualità, anche per le persone con disfunzione erettile.  

Anche le donne hanno apprezzato gli effetti del CBD, che ha favorito l’eccitazione, stimolato la libido e la propensione al rapporto sessuale.

Inoltre, gli effetti vasodilatatori del cannabidiolo hanno interessato anche la zona vaginale, aumentando il piacere e favorendo il raggiungimento dell’orgasmo. Ma non finisce qui.

Nelle donne è stata notata anche una migliore lubrificazione, essenziale per ridurre il dolore durante i rapporti e facilitare la penetrazione.

Come sfruttare al massimo le proprietà del CBD nel sesso? Assumendolo sotto forma di olio per via orale o tramite vaporizzazione.

CBD nello sport: il segreto dei professionisti per prestazioni da record

Rimosso dalle sostanze proibite dall’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) nel 2018, il CBD è sempre più apprezzato nello sport per i suoi benefici per gli atleti, sia amatoriali che professionisti. I principali?

Il CBD aiuta a gestire il dolore e l’infiammazione pre e post-allenamento, favorisce il recupero muscolare e migliora la qualità del sonno.

In particolare, una revisione pubblicata su Frontiers in Pharmacology nel 2023, ha evidenziato che:

"il CBD presenta potenziali benefici e proprietà che potrebbero aiutare l'atleta nella competizione. Tra questi, il CBD potrebbe far riposare meglio gli atleti, ridurre lo stress e sentirsi meglio di fronte alla competizione e all'allenamento, può sgonfiare i loro muscoli dopo i danni causati dallo sforzo fisico e ridurre il dolore causato da elevate richieste fisiche".

Allo stesso modo, il dottor Andrea Ferrarini di Clinn ha dichiarato in un video pubblicato da Cannabis Teraputica su yt che:

"Ogni sportivo che si ritenga tale, prima della prestazione agonistica ha una sorta di ansia, quella che si chiama appunto ‘ansia da prestazione'".

"L’utilizzo del CBD è stato evidenziato essere estremamente efficace per ridurre questo stato di ansia e conseguentemente permettere all’atleta di avere la sua massima espressione fisica. Questo è un aspetto considerato fondamentale dall’atleta stesso. Si è visto che un atleta che corre in maniera rilassata, o che produce il suo gesto atletico in maniera naturale, lo produce molto più funzionale e molto più completo rispetto allo stesso atleta che lavora in uno stato di stress", ha concluso Ferrarini.

Qui sotto il video completo del dott. Ferrarini:

Il CBD ha effetti collaterali? Facciamo chiarezza

Se ti sei avvicinato da poco al mondo della cannabis legale, ti sarai di certo domandato: "il CBD ha delle controindicazioni?"

È normalissimo. Da sempre ci è stato inculcato che la canapa è una pianta "pericolosa" da cui stare lontano. Ma è davvero così?

Puoi tirare un sospiro di sollievo.

Il CBD è una molecola sicura e ben tollerata, che non ha effetti negativi sulla salute.

Infatti, più che dei veri e propri effetti collaterali, una piccola percentuale di consumatori ha sperimentato dei disagi di lieve entità. Come:

  • stanchezza;
  • occhi rossi;
  • bocca secca.

Nei "casi peggiori" è stato notato un abbassamento della pressione o dei disturbi intestinali.

Nulla rispetto all'elenco infinito di possibili effetti collaterali dei farmaci più conosciuti e utilizzati da tutti almeno una volta nella vita.

Infine, è importante sottolineare che gli "effetti collaterali" del CBD sono spesso causati da due fattori principali:

  1. La modalità di consumo, spesso eccessiva. Il consiglio infatti è sempre iniziare con un basso dosaggio e poi regolarsi in base alle proprie sensazioni
  2. I prodotti stessi, a volte di scarsa qualità. Per questo è importante rivolgersi esclusivamente ad aziende produttrici affidabili e certificate, che possono garantire un prodotto sicuro e naturale.

Il CBD è legale in Italia? Cosa dice la legge

Risposta breve: sì. Ad oggi il CBD è legale in Italia. Ed è la legge 242/2016 a regolare l'intera filiera della canapa, dalla coltivazione alla vendita.

In particolare, la normativa in vigore dal 2017 consente tutti i prodotti a base di CBD con una concentrazione di THC inferiore allo 0,6% per la coltivazione e lo 0,5% per la commercializzazione.

Per approfondire: "CBD in Italia: normativa e cose da sapere".

crystalweed
Autore:
Crystalweed

Il team di Crystalweed, esperti di cannabis light e prodotti con CBD.

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