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CBD e distonia: cosa dicono le ricerche scientifiche?

In questo articolo analizziamo la correlazione tra CBD e distonia prendendo come riferimento diversi studi scientifici. Scrivi un commento a fine articolo per avere maggiori info o dire la tua sull'argomento.

26 Giugno 2024 alle 8:37
Tempo di lettura: 3 min

La cannabis viene utilizzata in campo medico per trattare diverse condizioni, tra queste condizioni ci sono spasmi muscolari, distonia (contrazioni muscolari involontarie) e discinesie (movimenti involontari anormali).

La prima documentazione che parla dell’uso della cannabis come trattamento per il tetano risale al secondo secolo avanti Cristo.

La maggior parte delle informazioni disponibili sull'uso della cannabis per disturbi del movimento come la distonia proviene da rapporti di casi individuali e sondaggi piuttosto che da studi clinici rigorosi.

Cos’è la distonia?

La distonia si manifesta con una contrazione eccessiva dei muscoli usati per il movimento normale e coinvolge anche muscoli non necessari che dovrebbero essere rilassati per permettere il movimento corretto.

La distonia non solo interferisce con le normali funzioni motorie, ma causa anche molto dolore.

La distonia può essere una condizione primaria, come nel torcicollo spasmodico e nelle distonie orofacciali (sindrome di Meige), o può essere secondaria ad altre condizioni come la malattia di Huntington o la discinesia tardiva causata da farmaci antidopaminergici.

La correlazione tra distonia, CBD e cannabis

Il globus pallidus e la substantia nigra pars reticularis sono aree del cervello che contengono recettori CB1, sui quali i cannabinoidi agiscono come modulatori neurologici, incrementando il rilascio di GABA (un neurotrasmettitore inibitorio) e riducendone il riassorbimento.

Nel 1981, Marsden (un ricercatore) descrisse un miglioramento in un paziente con torcicollo che fumava cannabis.

Successivamente, sono stati condotti altri studi e sono stati riportati miglioramenti soggettivi in pazienti con distonia e altre condizioni come la malattia di Wilson dopo l'uso di cannabis.

Il cannabidiolo ha mostrato un miglioramento del 20-50% nei sintomi di 5 pazienti.

In alcuni casi, quando il dosaggio di CBD era troppo alto, i sintomi di tremore e ipocinesia sono peggiorati in pazienti con Parkinson, che già soffrivano di distonia a causa del trattamento con levodopa. Questo indica che è importante monitorare attentamente il dosaggio del CBD per evitare effetti collaterali negativi.

Leggi qui lo studio completo.

Lo studio del The International Parkinson and Movement Disorder Society (MDS)

Il Virtual Congress 2021 della International Parkinson and Movement Disorder Society (MDS), svoltosi dal 17 al 22 settembre, ha presentato una relazione sui dati di uno studio retrospettivo che valutava l'effetto della cannabis terapeutica sui pazienti con distonia.

Saar Anis, autore principale dello studio, ha parlato con NeurologyLive per discutere i principali risultati.

Anis, che è neurologo e specialista in disturbi del movimento presso il Movement Disorders Institute nel dipartimento di neurologia del Sheba Tel-HaShomer Medical Center in Israele, ha studiato l’uso della cannabis medicinale su un totale di 23 pazienti con distonia di varia eziologia (distonia causata da diverse origini o fattori, come genetici, acquisiti o legati ad altre condizioni).

I partecipanti allo studio avevano in media 52,7 anni e utilizzavano cannabis medicinale da circa 2,5 anni, un periodo di tempo superiore alla media per questo tipo di trattamento.

I pazienti presentavano diversi tipi di distonia: tre soffrivano di distonia focale, sette di distonia generalizzata e due di emi-distonia. In cinque pazienti, la causa della distonia era nota (mutazioni DYT1, DYT6 e malattia di Parkinson).

Dettagli dell'uso di cannabis terapeutica:

  • durata dell'uso: mediamente 32 mesi.
  • Dose media: 34,29 grammi al mese.
  • Percentuale di THC: 11,63%.
  • Percentuale di CBD: 9,44%.

ModalitĂ  di somministrazione:

  • sigarette o vaporizzatore: 42%.
  • Olio: 42%.
  • Entrambi: 16%.

Frequenza di utilizzo:

  • circa 5 volte al giorno.

Numero di boccate o gocce per utilizzo:

  • circa 7.

Efficacia del trattamento:

  • i pazienti hanno riportato un punteggio di 3,16 su 5 per il miglioramento della distonia e di 3,67 su 5 per la riduzione del dolore.

Miglioramento del sonno:

  • 9 pazienti hanno riferito di dormire meglio.

Leggi qui lo studio.

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