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Come curare la dermatite atopica in modo naturale?

17 Maggio 2024 alle 4:40
Tempo di lettura: 8 min

La dermatite atopica (conosciuta anche come "eczema atopico") non è una passeggiata, e chi ne soffre lo sa. Si manifesta infatti con sintomi molto fastidiosi come un forte prurito nelle zone colpite, la cui pelle appare secca, rossa e screpolata.

Quando si parla di malattie, però, la domanda più comune che a tutti noi viene in mente è: "esiste una cura"? E in questo la dermatite atopica pone purtroppo un altro problema: è un disturbo cronico, caratterizzato ovvero da momenti di acutizzazione dei sintomi ad altri di generale benessere, il che rende molto difficile trovare una soluzione valida e definitiva in grado di risolverlo per sempre.

In ciò, la natura interviene tuttavia positivamente, fornendo un valido aiuto nel trattamento della dermatite senza apportare i numerosi effetti collaterali tipici delle terapie farmacologiche.
Quali sono allora le sostanze più utilizzate? Per fare alcuni esempi, citiamo in primo luogo il CBD, noto per le sue proprietà antinfiammatorie, ma anche la farina d’avena colloidale, ottimo calmante della pelle irritata, così come l’olio di enotera e l’olio di cocco, entrambi nutrienti e idratanti.

In questo articolo ci poniamo comunque il compito di fornirvi molti consigli utili sulle possibili soluzioni alternative a quelle tradizionali per trovare sollievo dai fastidi della dermatite atopica.

Comprendere la dermatite atopica

Che cos’è la dermatite atopica? Cerchiamo di capirlo più nel dettaglio.

Con questo nome si intende una infiammazione cronica della pelle che può colpire individui di ogni età.

I suoi sintomi caratteristici sono come già abbiamo accennato prima prurito intenso, arrossamento e secchezza cutanea, con talvolta comparsa di vesciche dolorose.

Un po’ come per tutte le malattie croniche, anche della dermatite atopica non si conosce attualmente una causa scatenante precisa e univoca. Alcuni studi concordano però nell’evidenziare nella sua comparsa una combinazione di tre elementi: fattori genetici, fattori ambientali e disfunzioni del sistema immunitario, che alterano la normale funzionalità della barriera cutanea, rendendola più sensibile all’attacco di agenti irritanti e di microbi.

Nel dettaglio, i fattori scatenanti principali della dermatite atopica sono:

  • Allergeni ambientali, come polline, acari della polvere o peli di animali, che possono scatenare reazioni allergiche negli individui sensibili;
  • sostanze irritanti, come detersivi, saponi aggressivi e alcuni tipi di tessuto, dall’alto potere irritante;
  • variazioni climatiche, soprattutto aria secca e fredda, che rendono la pelle secca e squamosa;
  • stress psicologico, che colpisce il sistema immunitario indebolendolo ed intensificando i sintomi dell’eczema.

Vien da sé che il primo passo per (cercare di) evitare di esacerbare la dermatite atopica è quello di esporsi il meno possibile ai sopracitati fattori, anche se ciò non è sempre facile e non vale per tutti.

Ma in ogni caso lo ribadiamo: questo è solo l’inizio.

Il trattamento di una pelle infiammata e sofferente non può infatti prescindere da una cura quotidiana e costante, a partire dalla scelta dai prodotti su essa applicati: meglio optare per cosmetici naturali, biologici e dermatologicamente testati, come quelli del nostro brand PlantaDea.

Utile anche l’uso di emollienti che idratino e nutrano in profondità la pelle, soprattutto dopo il bagno o la doccia (a questo proposito, piccolo consiglio: se potete, cercate di evitare di fare bagni caldi per troppo tempo: questa pratica, per quanto rilassante, tende a seccare la pelle).

Rimedi naturali per la dermatite atopica

Veniamo ora al punto centrale del nostro articolo: i rimedi naturali migliori da adottare in caso di dermatite atopica.

  • CBD: il cannabidiolo è ottimo per trattare l’eczema. A dimostrarlo è lo studio Assessing the effects of topical cannibidiol in patiens with atopic dermatitis, che ha rivelato come l’uso di un gel contenente CBD all’1% abbia portato a miglioramenti significativi nei pazienti affetti da dermatite atopica. L’applicazione del prodotto è in particolar modo andata ad agire su: intensità del prurito, ridotto del 29% sulla base della Scala del Prurito Visuale Analogica; gravità dell’eczema, con una variazione del punteggio medio dell’Eczema Area and Severity Index da 5,4 a 3,10 dopo due settimane d’uso del gel con CBD; qualità della vita, definita migliore dai pazienti grazie al minor fastidio provocato dal prurito. Secondo lo studio, inoltre, gli effetti collaterali dell’uso del gel con CBD sono ridotti al minimo. Lo studio ha concluso come l’uso del CBD a livello topico potrebbe offrire una nuova opzione terapeutica per i pazienti con dermatite atopica, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e anti-pruriginose, nonostante sia necessario ancora ampliare la ricerca per confermare questi risultati e valutarne la sicurezza a lungo termine.
  • Farina d’avena colloidale: con tale termine si intende semplicemente l’avena finemente triturata, la quale, se ad esempio aggiunta all’acqua del bagno, crea un composto dalle straordinarie virtù lenitive per la pelle infiammata e arrossata.
  • Olio di enotera: ricavato dai semi della pianta omonima, questo straordinario olio è ricco di acidi grassi Omega-3 e acido gamma-linoleico, importanti per curare i processi infiammatori dell’organismo. È adatto sia per uso topico che alimentare.
  • Olio di cocco: grazie alle sue proprietà antimicrobiche e altamente idratanti, l’olio di cocco aiuta a sfiammare la pelle colpita da dermatite atopica e la protegge dalle infezioni.
  • Olio di girasole: come l’olio di cocco, anche quello di girasole è ottimo per la pelle secca e danneggiata, alleviando prurito e infiammazione.
  • Amamelide: erba miracolosa se si soffre di eczema, dalle note capacità calmanti e riequilibranti dell’epidermide.
  • Calendula: altra pianta, altro ottimo rimedio naturale; la calendula è perfetta per le pelli sensibili e irritate, che idrata in profondità, migliorandone al contempo la circolazione ematica. Si trova in commercio sottoforma di creme, oli o unguenti.
  • Agopuntura e digitopressione: queste pratiche, che vanno ad agire su punti specifici del corpo per apportare effetti benefici all’intero organismo, possono coadiuvare i trattamenti per la dermatite, soprattutto da un punto di vista emotivo, riducendo stress e tensioni, nemici numero uno delle malattie croniche.
  • Aloe vera: il gel di questa preziosa pianta non dovrebbe mai mancare nelle case di chi soffre di dermatite atopica. Il suo altissimo potere idratante, dovuto alla presenza di antiossidanti, vitamine e minerali, rinfresca, ripara e idrata la pelle, offrendo un’immediata sensazione di sollievo da prurito e bruciore. Può essere applicato in purezza direttamente sulle zone interessate, più volte al giorno.
  • Miele: non solo buono da mangiare, ma anche un ottimo amico della pelle. Il miele, infatti, gode di proprietà nutrienti, emollienti, rigenerative ed antibatteriche, che lo rendono adatto per trattare disturbi della pelle quali, oltre alla dermatite atopica, bruciature e ferite.
  • Aceto di mele: se diluito con un po’ d’acqua (in purezza risulterebbe troppo aggressivo) e poi applicato con un batuffolo di cotone sulla pelle irritata, l’aceto di mele contribuisce a rafforzarne la barriera cutanea, prevenendo dunque le infezioni.
  • Bagno con Bleach (candeggina): non spaventatevi, non siamo impazziti. Per quanto la candeggina sia famosa per le sue proprietà abrasive, se usata con attenzione (cioè addizionata in piccolissima quantità all’acqua del bagno) può venire in soccorso per chi soffre di dermatite atopica. La candeggina elimina infatti i batteri della pelle, compreso il temibile Staphylococcus aureus, ristabilendo il naturale microbioma della superficie cutanea.
  • Tè verde: sia assunto in qualità di bevanda, sia applicato topicamente, il tè verde rafforza il sistema immunitario e previene le infezioni, grazie alle sue notevoli proprietà antibatteriche.
  • Olio di Neem: altro ottimo alleato della pelle affetta da dermatite atopica, che protegge, sfiamma e idrata.
  • Camomilla: oltre ad essere largamente impiegata per trattare disturbi di ansia e stress, l’infuso di camomilla può essere usato come impacco sulla cute sofferente, di cui allevia il prurito e il rossore.
  • Olio essenziale di lavanda: come la sopracitata camomilla, anche la lavanda è una pianta dalle molteplici virtù. Infonde calma, allevia le tensioni, elimina virus e batteri dalla pelle. Nelle erboristerie si trova il suo olio essenziale, molto utile in caso di dermatite atopica, ma assicuratevi di due fattori prima di acquistarlo e utilizzarlo: che sia purissimo nel primo caso, e di averlo diluito in un olio vettore nel secondo.
  • Argilla: tra i tanti tipi di argilla disponibili in commercio la più indicata per trattare efficacemente i disturbi da dermatite è l’argilla verde (o bentonite), da applicare sottoforma di maschera o impacco sulla cute lesa. In breve tempo, sfiammerà la zona e promuoverà la guarigione di eventuali lesioni epidermiche.

La barriera cutanea e la dermatite atopica

La barriera cutanea rappresenta la nostra prima difesa contro gli agenti esterni nocivi, come gli inquinanti, gli allergeni e i batteri. Non si chiama "barriera" mica per caso, del resto!

In caso di dermatite atopica, però, la sua funzione è altamente compromessa, facilitando dunque la penetrazione negli strati più profondi del derma di sostanze potenzialmente dannose per la salute. Allo stesso tempo, una barriera cutanea alterata favorisce la perdita di umidità trattenuta dalla pelle in condizioni normali, generando prurito e secchezza.

La questione è allora solo una: come possiamo rinforzare naturalmente la barriera cutanea?

Vediamo insieme alcune soluzioni consigliate.

  • Mantenere un grado di idratazione profonda: applicare più volte al giorno prodotti emollienti e idratanti come i sopracitati olio di cocco, olio di neem, gel di aloe vera e farina d’avena colloidale, aiuta la pelle a rimanere correttamente umettata.
  • Curare l’alimentazione e assumere integratori: "siamo ciò che mangiamo", si dice, e di certo anche nel caso della dermatite atopica l’alimentazione gioca un ruolo cruciale. Assumere buone dosi di pesce, ad esempio, garantisce un corretto apporto di acidi grassi Omega-3, fondamentali per supportare la salute della pelle dall’interno. Stesso discorso per gli integratori, soprattutto di vitamina D e prebiotici, che sostengono il sistema immunitario e la difesa generale dell’organismo.
  • Ridurre i fattori di stress: ansia, tensioni, preoccupazioni sono il nemico numero uno della salute. Per tentare di arginare questi stati emotivi dannosi, è bene ricorrere a tecniche di rilassamento e mindfulness, che possono riportare calma e serenità in una mente agitata, mitigando indirettamente anche i problemi di dermatite atopica.
  • Usare prodotti delicati: scegliere detergenti e prodotti per la cura della pelle senza sostanze irritanti, come profumi e alcol, è essenziale per evitare ulteriori danni alla barriera cutanea.

Modifiche dello stile di vita per gestire la dermatite atopica

Per tentare di arginare il più possibile il fastidio della dermatite atopica, è indispensabile seguire con costanza un percorso quotidiano di cura personale, che non può prescindere da tre elementi fondamentali: attenzione posta nell’alimentazione, idratazione della pelle mediante l’applicazione di prodotti specifici e scelta degli abiti da indossare.

Alimentazione e dermatite atopica

Tra i cibi consigliati per chi soffre di questa malattia rientrano quelli ricchi di antiossidanti e Omega-3, come il pesce, i semi di lino, la frutta e la verdura a foglia verde, che mitigano i processi infiammatori dell’organismo.

Da ridurre il più possibile invece gli alimenti complessi e di difficile digestione, come i prodotti lattiero-caseari o quelli contenenti glutine e zuccheri raffinati.

L’importante è però sempre valutare in prima persona gli effetti di questi cibi sulla propria salute: quello che fa bene o male ad un soggetto può avere effetto totalmente diverso su un altro, anche se entrambi affetti dalla medesima patologia.

L’importanza dell’idratazione e del vestiario

La pelle colpita dalla dermatite atopica è secca e squamosa: trattarla con creme e oli idratanti ed emollienti è il primo passo per fornirle giovamento.

Per quanto riguarda il vestiario, invece, meglio optare per indumenti in tessuti naturali, quali il cotone o la seta, che fanno respirare la pelle limitando il rischio di arrossamenti e sfregamenti.

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