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Rimedi naturali contro il cancro: ecco quelli più studiati

Abbiamo raccolto ricerche e studi per includere i più famosi rimedi naturali contro il cancro. Scrivi un commento per dire la tua sull'argomento.

22 Maggio 2024 alle 1:15
Tempo di lettura: 15 min

La ricerca di sollievo e cure tramite metodi naturali viene spesso fatta dalle persone che si trovano a dover affrontare il maledetto cancro, sia personalmente che accanto a una persona cara. Questa ricerca nasce da una speranza: quella di trovare un'altra soluzione, forse meno invadente, per contrastare una malattia che ogni anno colpisce tante persone. In questo articolo proveremo ad analizzare con curiosità e rispetto un campo tanto vasto quanto complesso, quello dei rimedi naturali contro il cancro, portando alla luce esperienze, testimonianze e, laddove disponibile, evidenze scientifiche.

Non abbiamo la pretesa di sostituire la medicina tradizionale o di offrire soluzioni definitive. Piuttosto, il nostro scopo è di esplorare insieme, con occhi aperti e mente critica, quel mondo di possibilità delle pratiche naturali, dove la scienza e la tradizione si incontrano, si sfidano e talvolta si abbracciano.

Parliamo di quei rimedi naturali che hanno mostrato potenziali benefici nel supportare corpo e spirito durante la lotta contro il cancro.

Ricorda però una cosa. È essenziale, infatti, che ogni decisione terapeutica, venga presa solo e dopo aver consultato un oncologo o figura medica in grado di consigliare un approccio giusto.

La scienza dietro i rimedi naturali contro il cancro

Addentrandoci nelle ricerche, devi sapere che esistono principi attivi che la scienza ha iniziato a scrutare con interesse e speranza da diversi anni. Alcuni di essi, presenti in natura, interagiscono con le cellule tumorali. Questi meccanismi però sono molto complessi e gli scienziati hanno bisogno di tempo per decifrarli a dovere.

Prediamo ad esempio l'EGCG, un composto che si trova nel tè verde. Riesce a contrastare il metabolismo delle cellule tumorali, rallentandone la crescita o inducendone la morte. Ti consigliamo di leggere questo studio molto interessante che esamina proprio questa azione dell'EGCG.

Il Sulforafano si trova nei broccoli e in altre crucifere. Anche lui sembra offrire benefici nella lotta contro i tumori. Riesce a stimolare gli enzimi che difendono il nostro corpo, garantendoci una protezione in più dalle mutazioni cellulari che purtroppo causano il cancro. Anche in questo caso, ti consigliamo di leggere uno studio interessante sulle proprietà del Sulforafano.

In questo ambito è molto apprezzata anche la Curcumina, che viene estratta dalla curcuma. Ha effetti antinfiammatori e antiossidanti. Sembra che riesca ad interferire con le vie di segnalazione delle cellule tumorali, limitandone la proliferazione. Questo studio esamina proprio queste abilità della curcumina nel trattamento tumorale.

Queste sono le erbe più conosciute forse ma ne esistono anche altre che vedremo più avanti.

Però possiamo dire già una cosa: è che esiste una verità fondamentale: il corpo umano e la natura sono incredibilmente interconnessi.

Ma analizziamo tutti i rimedi naturali contro il cancro che abbiamo trovato attraverso una ricerca sul web. Mettiamo al primo posto il CBD, perché trattasi del componente che più ci rappresenta.

Rimedi naturali contro il cancro

CBD

CBD cancro

Questa sezione verrà scritta prendendo come riferimento gli studi riportati qui.

Se leggete un po' il nostro sito, sapete benissimo che il Cannabidiolo (CBD), è un componente non psicoattivo estratto dalla cannabis. Negli ultimi anni si è parlato molto di lui in ambito scientifico ed alcuni scienziati e medici hanno studiato i suoi effetti nei trattamenti oncologici. Questi ricercatori hanno visto che i recettori dei cannabinoidi (CB1, CB2), presenti sia sulle cellule normali che su quelle tumorali, possono essere benefici nel trattamento di alcune patologie come il cancro e nel trattamento dei sintomi ad esso correlati come ansia, depressione e disturbi legati al sonno.

Il CBD e altri cannabinoidi si comportano in modo diverso a seconda del tipo di tumore. Questo perché i recettori dei cannabinoidi, con cui interagiscono queste sostanze, sono presenti in quantità diverse nei vari tumori. Il sistema endocannabinoide (SEC), di cui questi recettori fanno parte, sembra quindi essere coinvolto nello sviluppo del cancro.

Lo studio ha evidenziato che il CBD interagisce con questo sistema in modo complesso. Influenza la sua crescita, l'irrorazione sanguigna e il movimento delle cellule tumorali. Ad esempio, il THC, un altro componente della cannabis, agendo sui recettori CB2, può modificare l'attività di recettori importanti come HER2, coinvolti nella crescita del cancro al seno.

Un aspetto interessante riguarda gli eteromeri, strutture formate dall'unione di recettori cannabinoidi con altri recettori cellulari, che alterano il comportamento delle cellule tumorali. Questa interazione rappresenta un nuovo bersaglio terapeutico, permettendo di agire su specifici meccanismi all'interno delle cellule tumorali.

Alcuni studi indicano che il CBD può aiutare a contrastare la formazione di nuovi vasi sanguigni nei tumori e a favorire la morte delle cellule tumorali. La complessità del sistema endocannabinoide e i suoi effetti variabili sui diversi tumori richiedono ulteriori studi per capire come utilizzare al meglio i cannabinoidi nella lotta contro il cancro.

Proprietà antitumorali

Il CBD si sta rivelando una promettente arma contro il cancro. In grado di ostacolare la proliferazione tumorale e indurre la morte delle cellule malate, preservando quelle sane.

Il CBD agisce su più fronti. Inibisce la moltiplicazione delle cellule cancerose, blocca la formazione di nuovi vasi sanguigni che nutrono il tumore (angiogenesi) e ne limita la capacità di spostarsi e invadere altri organi (metastasi).

L'efficacia del CBD è stata osservata in vari tipi di tumore, tra cui glioblastoma, cancro al seno, polmone, prostata, colon e melanoma. Studi specifici sul melanoma hanno evidenziato una significativa riduzione delle dimensioni del tumore grazie al trattamento con CBD.

L'azione antitumorale del CBD si esplica attraverso molteplici meccanismi: regolazione delle specie reattive dell'ossigeno (ROS), stress del reticolo endoplasmatico e modulazione del sistema immunitario. In particolare, il CBD induce uno stress ossidativo selettivo nelle cellule tumorali, portandole all'apoptosi (morte cellulare programmata), senza danneggiare le cellule sane.

Il CBD influenza anche il microambiente tumorale. Limita la secrezione di citochine che favoriscono la crescita del tumore e altera le dinamiche dell'ambiente per sopprimere l'angiogenesi e potenziare la risposta immunitaria.

Nel cancro al seno, il CBD esercita effetti antiproliferativi e induce la morte cellulare programmata attraverso apoptosi e autofagia. Inibisce la crescita tumorale attraverso la sottoregolazione di ID1, un regolatore chiave delle metastasi.

Il CBD nella gestione di patologie connesse al cancro

Affrontare il cancro e i suoi effetti collaterali è un percorso difficile. Ma sappi che non sei solo/a e che esistono diverse strategie per migliorare la tua condizione.

Tra i disturbi più comuni che potresti sperimentare ci sono ansia, depressione, difficoltà a dormire, nausea e vomito (soprattutto a causa della chemio), dolore e neuropatie. La buona notizia è che il CBD potrebbe darti una mano ad alleviare molti di questi sintomi.

Come funziona? Il CBD interagisce con il tuo sistema endocannabinoide, una sorta di "regista" che regola diverse funzioni del corpo, tra cui l'infiammazione, l'ansia, il dolore e la nausea.

Ad esempio, il CBD ha un effetto rilassante e calmante, che può aiutarti a gestire meglio lo stress della malattia e delle terapie, soprattutto se soffri di ansia o insonnia. Risulta essere un ottimo alleato contro la nausea, un effetto collaterale molto comune della chemioterapia.

Ma non è tutto. Il CBD può anche alleviare il dolore e le neuropatie. E non dimentichiamo la mucosite orale, un'altra frequente complicazione dei trattamenti antitumorali, che potrebbe trarre beneficio dalle proprietà antinfiammatorie e lenitive del CBD.

Esistono anche farmaci a base di cannabinoidi, come il nabilone e i nabiximols, già utilizzati per trattare specifici sintomi legati al cancro, come nausea, vomito e dolore.

Ganoderma Lucidum (Reishi) e l'Aloe Arborescens secondo la ricetta di Padre Romano Zago

Aloe Arborescens cancro

Sai, nella lotta contro il cancro, Madre Natura ci offre due alleati davvero speciali: il Reishi, un fungo venerato da secoli nella medicina tradizionale asiatica, e l'Aloe Arborescens, preparata secondo una ricetta segreta di Padre Romano Zago. Ti va di scoprire di più su questi due tesori?

Il Reishi, chiamato anche "Fungo dell'Immortalità", è un vero portento per il nostro sistema immunitario. Immagina un esercito di cellule pronte a difenderti: ebbene, il Reishi contiene delle sostanze chiamate beta-glucani, che danno una bella carica a queste truppe, aiutandoti a combattere le cellule tumorali. Questo fungo straordinario sembra anche capace di tagliare i rifornimenti al nemico, bloccando la formazione di nuovi vasi sanguigni che nutrono il tumore.

E l'Aloe Arborescens come può aiutare nella lotta al tumore? Questa pianta dalle proprietà curative eccezionali, soprattutto se preparata secondo la ricetta di Padre Zago (che prevede di miscelarla con miele e un goccetto di grappa!), è una vera e propria bomba di energia per il tuo corpo. Non solo ti nutre e rafforza le difese immunitarie, ma sembra anche mettere i bastoni tra le ruote al cancro, grazie all'azione combinata dei suoi ingredienti.

La scienza sta ancora studiando a fondo gli effetti di questi rimedi, ma i risultati finora ottenuti sono super promettenti. Ovviamente, non devi mai sostituire le cure mediche tradizionali con questi rimedi naturali, ma potrebbero essere un valido aiuto in più. Parlane con il tuo medico per capire come potrebbero fare al caso tuo!

Curcuma: il potere della curcumina nella lotta contro vari tipi di cancro

curcuma rimedio cancro

Insomma, chi l'avrebbe mai detto che quella spezia che usiamo per dare un tocco esotico ai nostri piatti potesse nascondere un potenziale così grande? La curcumina, l'ingrediente chiave della curcuma, sembra proprio essere molto promettente nella lotta contro il cancro. Non solo combatte i radicali liberi e l'infiammazione cronica, ma ostacola anche la crescita dei tumori e può addirittura potenziare l'effetto della chemioterapia.

E pensare che questa scoperta nasce da una tradizione millenaria. In India, la curcuma è un rimedio naturale utilizzato da secoli. Oggi, la scienza moderna sta confermando quello che le antiche tradizioni avevano intuito.

Certo, non è tutto rose e fiori. La curcumina non è sempre facile da assorbire per il nostro corpo. Ma i ricercatori sono al lavoro per trovare soluzioni innovative. E chissà, forse un giorno questa spezia dorata diventerà un'arma più efficace nella lotta contro il cancro.

Chaga

chaga fungo rimedio tumore

Il Chaga, un fungo che sembra carbone bruciato, cresce aggrappato alle betulle nelle gelide terre del Nord. Siberia, Alaska, Canada: qui, dove la natura è più selvaggia, si nasconde questo fungo medicinale. Non è solo bello da vedere, ma anche ricco di sostanze che potrebbero aiutare il nostro corpo a stare meglio come antiossidanti, vitamine e minerali. In particolare, i beta-glucani, potenti alleati del sistema immunitario, lo rendono un fungo speciale. Alcuni studi preliminari, condotti in vitro e su modelli animali, suggeriscono addirittura possibili effetti benefici contro la proliferazione di cellule tumorali, ma la scienza è ancora cauta e servono più ricerche per confermare queste proprietà antitumorali nell'uomo.

Leggi questo studio sulle proprietà anticancro del Chaga.

Withania somnifera (Ashwagandha)

Ashwagandha rimedio tumore

Ashwagandha è un nome che evoca terre lontane e antiche tradizioni. Questa pianta, conosciuta anche come ginseng indiano, viene spesso usato nella medicina Ayurvedica. Viene usata da millenni per rafforzare il corpo e la mente, con lo scopo di donare energia e serenità.

L'Ashwagandha nasconde un segreto importante che ci interessa molto. I suoi composti, i withanolidi, sembrano capaci di frenare la crescita delle cellule tumorali e di proteggere quelle sane.

Alcuni studi suggeriscono che l'Ashwagandha possa rendere le terapie più efficaci e meno dannose per il corpo.

Ginseng

ginseng rimedio tumore

Il Ginseng è una radice molto apprezzata nella medicina tradizionale asiatica. Ha notevoli proprietà adattogene. Sono capaci di aumentare la resistenza del corpo allo stress fisico e mentale. Ma la sua fama non termina qui. Questa radice si è fatta strada anche nella ricerca scientifica moderna, specialmente come supporto per le persone che devono affrontare il cancro.

Come ci riesce? Il Ginseng contiene una varietà di composti attivi, i ginsenosidi. I ricercatori gli hanno esaminati per la loro capacità di influenzare diversi meccanismi biologici del corpo. I suoi effetti immunomodulatori possono controllare la risposta del sistema immunitario, quindi risultato molto utili per chi combatte contro il cancro.

Alcuni studi suggeriscono che il Ginseng possa aiutare a ridurre l'affaticamento correlato al cancro, uno dei sintomi più comuni e debilitanti per i pazienti oncologici. Questo effetto potrebbe non solo migliorare la qualità della vita ma anche incrementare la resilienza fisica e mentale necessaria per affrontare i trattamenti e la malattia stessa.

Può anche aiutare a prevenire la crescita tumorale e a proteggere le cellule sane.

Scopri le sue proprietà in questo studio.

Echinacea

echinacea rimedio tumore

L'Echinacea, conosciuta anche come coneflower viola, è una pianta ampiamente riconosciuta per le sue proprietà immunostimolanti. Originaria delle praterie nordamericane, è stata tradizionalmente utilizzata dalle popolazioni indigene per trattare diverse condizioni, dalle infezioni alle infiammazioni.

La ricerca scientifica moderna ha iniziato a studiare l'Echinacea non solo come prevenzione per raffreddore e influenza, ma anche per le sue possibili applicazioni nel supporto del sistema immunitario nei pazienti oncologici. Studi recenti suggeriscono che l'Echinacea può aumentare la produzione di cellule immunitarie e migliorare l'efficacia delle cellule natural killer, che sono cruciali nella lotta contro le cellule tumorali.

Secondo questi studi, riesce anche a ridurre alcuni effetti della chemioterapia, come la leucopenia. Questa condizione è caratterizzata da una riduzione dei globuli bianchi e aumenta il rischio di infezioni nei pazienti in trattamento. L'Echinacea potrebbe aiutare a mantenere stabili i livelli di leucociti, fornendo così una protezione maggiore durante il percorso terapeutico.

Crocetina da Zafferano

zafferano rimedio tumore

Sicuramente hai già sentito parlare dello zafferano, giusto? Non è solo famoso per il risotto alla milanese, ma anche per i suoi effetti contro il cancro. Viene estratto dal croco di Crocus sativus L., e viene denominato anche come oro giallo. Gli stimmi secchi di questa pianta contengono un componente chiamato crocetina, che ha suscitato grande interesse tra i ricercatori. Sembra che questa sostanza abbia un impatto su diversi tipi di cellule tumorali, tra cui i tumori del polmone, del pancreas, della pelle, del colon-retto e del seno.

Ma cosa fa di preciso la crocetina? Beh, per iniziare inibisce la sintesi dell'acido nucleico nelle cellule tumorali, potenzia il sistema antiossidante del corpo, induce l'apoptosi (sì, la morte programmata delle cellule tumorali) e interrompe le vie di segnalazione che favoriscono la crescita del tumore. Questo ampio spettro d'azione ci suggerisce che la crocetina potrebbe essere un ottimo complemento alle terapie antitumorali tradizionali.

Non è tutto! Gli studi hanno anche mostrato che la crocetina può ridurre l'infiammazione, abbassando marker come il TNF-α e l'IL-1β, e limitare il danno ossidativo causato dalle specie reattive dell'ossigeno. In parole semplici, aiuta non solo a rallentare la progressione del tumore ma anche a ridurre gli effetti collaterali legati all'infiammazione e allo stress ossidativo che spesso accompagnano i trattamenti oncologici.

C'è però una cosa da tenere a mente: nonostante questi risultati promettenti, la ricerca sulla crocetina è ancora in corso. Siamo solo all'inizio di questi studi. Servono ulteriori studi clinici per confermare la sicurezza e l'efficacia della crocetina come supporto oncologico.

Per il momento, pubblichiamo il link a questo fantastico studio.

Cianidina da Uva

cianidina uva

La cianidina è un pigmento naturale che trovi in frutti come uva, more, mirtilli rossi, lamponi, ma anche in mele, prugne, cavolo rosso e cipolla rossa. Questo pigmento previene alcune forme di tumore grazie a molti antiossidanti che combattono i radicali liberi.

Ci sono studi che dimostrano come la cianidina può fermare la crescita delle cellule tumorali e diminuire l'infiammazione. In particolare, nelle cellule del cancro del colon, riesce a limitare l'espressione di geni come iNOS e COX-2, coinvolti nella progressione del tumore. Incredibile, vero?

Ma c'è di più. La cianidina può anche interrompere importanti vie di segnalazione cellulare, come AP-1 e NF-κB, che contribuiscono alla crescita dei tumori. È come se mettesse i bastoni tra le ruote al cancro!

Ehi, sai una cosa davvero interessante? La cianidina e i suoi derivati possono prevenire o ridurre le metastasi nel cancro al seno. Agiscono selettivamente, uccidendo le cellule tumorali senza danneggiare quelle sane.

Sembra anche influenzare i meccanismi di resistenza ai farmaci, interagendo con proteine che espellono i chemioterapici dalle cellule tumorali. Questo rende le cellule maligne più sensibili ai trattamenti. Un'arma in più nel nostro arsenale contro il cancro!

Leggi qui lo studio sulla Cianidina.

L'Indolo-3-carbinolo (I3C) e il Diindolilmetano (DIM)

L'Indolo-3-carbinolo (I3C) e il Diindolilmetano (DIM) rimedio tumore

L'Indolo-3-carbinolo (I3C) e il Diindolilmetano (DIM) sono due composti naturali che si trovano nelle verdure della famiglia delle Brassicaceae, come broccoli, cavolfiori e cavoli. Indovina un po'? Sono super studiati per le loro potenzialità antitumorali.

Questi due amici sono famosi per la loro capacità di contrastare lo sviluppo e la progressione di vari tipi di cancro, come i tumori ormono-dipendenti come il cancro al seno, alla prostata e alle ovaie.

I3C ha un effetto preventivo nei tumori polmonari indotti dal fumo. Ma come fa? Agisce a livello molecolare, modulando specifiche vie di segnalazione cellulare che portano alla crescita tumorale.

Parlando del DIM possiamo dire che trasmette segnali attraverso il recettore degli idrocarburi arilici e altre vie chiave come NF-κB/Wnt/Akt/mTOR. In parole semplici, aiuta a fermare il ciclo delle cellule tumorali, blocca l'angiogenesi, l'invasione e le metastasi.

DIM e I3C sono stati osservati anche per la loro capacità di indurre il metabolismo dei farmaci di fase II e di avere effetti sinergici con altri composti antitumorali naturali. Questo amplia il loro potenziale terapeutico.

Un fatto curioso: DIM e I3C agiscono in modo diverso nei contesti tumorali. Ad esempio, l'I3C si comporta come un agonista del recettore AhR nei tumori mammari, mentre il DIM no. Quindi, non solo sono potenti, ma anche versatili!

La ricerca suggerisce che questi composti potrebbero essere particolarmente efficaci nelle fasi iniziali della carcinogenesi. Praticamente significa che potrebbero essere usati anche nella prevenzione e non solo in ambito terapeutico.

Leggi più info in questo studio.

L'Epigallocatechina gallato (EGCG) del tè verde

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L'Epigallocatechina gallato (EGCG), nome complesso da pronunciare, non è altro che il potente antiossidante che trovi nel tè verde. Non è solo gustoso quindi, ma anche un vero campione nella lotta contro vari tipi di tumori, come quelli al cervello, alla prostata, alla cervice e alla vescica. Ma vediamo meglio come funziona.

L'EGCG combatte il cancro su più fronti. Ad esempio, lega e inibisce la proteina Bcl-xl, che aiuta le cellule tumorali a sopravvivere. In questo modo, induce l'apoptosi, cioè la morte programmata delle cellule cancerose. In più, ha dimostrato di poter sopprimere le lesioni precancerose nei modelli animali.

Ma aspetta, c'è altro! L'EGCG interferisce con la segnalazione dell'EGFR, un recettore chiave nella proliferazione delle cellule tumorali. Influenza processi importanti come l'arresto del ciclo cellulare, la migrazione delle cellule tumorali, l'angiogenesi e l'infiammazione.

Un altro studio ha scoperto che l'EGCG induce stress cellulare e apoptosi nelle cellule di adenocarcinoma del colon. E tutto questo a dosi relativamente elevate. Ha anche mostrato di potenziare l'attività di geni e proteine legati alla risposta antiossidante. In parole semplici, rende le cellule tumorali più vulnerabili e ne riduce l'infiammazione.

I ricercatori hanno anche scoperto quanto sia importante il fattore Nrf2 nella mediazione degli effetti chemiopreventivi dell'EGCG. Questo significa che l'EGCG potrebbe regolare l'espressione genica, offrendo una protezione significativa contro il cancro.

Ti suggeriamo di leggere questo studio per ulteriori info.

Fisetina da fragole e mele

fisetina rimedio naturale tumore

La fisetina è sicuramente un termine complesso ma è semplicemente un flavonoide che trovi in alimenti come fragole e mele. Sì, proprio quelle che mangi tutti i giorni! Ha attirato l'attenzione di molti scienziati come arma per prevenire il cancro.

Questo perché la fisetina ha effetti antinfiammatori e anti-invecchiamento.

Come funziona? Beh, la fisetina agisce come un potente antiossidante. Riesce a modificare le vie di segnalazione cellulare implicate nella crescita tumorale. Parliamo della proteina chinasi e della lipide chinasi. Studi specifici hanno evidenziato la sua capacità di aumentare l'espressione di Nrf2 e del gene HO-1 di fase II, importanti nella protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

La fisetina frena le vie di segnalazione PI3K/Akt e mTOR, che sono fondamentali per la sopravvivenza e la proliferazione delle cellule tumorali. Soprattutto nel cancro polmonare! Inoltre, influenza la via di segnalazione Wnt, una via chiave nel controllo della proliferazione cellulare e delle metastasi, andando a modificare l'espressione della beta-catenina e bloccando la segnalazione Wnt/β-catenina.

La fisetina riduce l'adesione, la migrazione e l'invasione delle cellule tumorali. Abbassa i livelli di fattori nucleari come NF-κB e AP-1, sottolineando ulteriormente il suo potenziale come agente chemiopreventivo e terapeutico.

La prossima volta che mangi una fragola o una mela, pensa a tutti i benefici che stai offrendo al tuo corpo.

Leggi questo studio sulle tante proprietà della fisetina.

Genisteina dalla soia, il lupino e il kudzu

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Ora parliamo della genisteina, un isoflavone che trovi nella soia, nel lupino e nel kudzu. Ha proprietà antiossidanti e antiangiogeniche. Ma cos'è che la rende così speciale? Riesce praticamente ad influenzare la crescita delle cellule tumorali!

Lo fa intervenendo nel processo di formazione di nuovi vasi sanguigni, che nutrono i tumori. Riesce a bloccare anche la tirosina chinasi, che è un enzima chiave nella divisione e sopravvivenza delle cellule.

Particolarmente interessante è il suo effetto sul cancro al seno. Circa il 70% di questi tumori esprime recettori per gli estrogeni (ER-positivi). La genisteina compete con gli estrogeni per legarsi a questi recettori, preferendo quelli β rispetto a quelli α. Questo suggerisce che potrebbe modificare la proliferazione delle cellule mammarie legate agli estrogeni.

La genisteina si è dimostrata efficace anche nel trattamento della leucemia e nella riduzione dell'infiammazione in modelli di colite. Questo la rende un ottimo agente antinfiammatorio e antitumorale. Gli studi indicano che esercita questi effetti modificando l'attività di AP-1, una proteina che controlla l'espressione genica e la risposta allo stress delle cellule.

Ti invitiamo a leggere questo studio sulla genisteina.

Artemisia Annua

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L'Artemisia Annua, chiamata anche "Assenzio dolce", è una pianta usata da secoli dai cinesi, soprattutto per combattere la malaria. Ma attenzione, negli ultimi anni ha attirato anche l'attenzione della comunità scientifica per le sue potenziali proprietà antitumorali.

Questa pianta contiene un composto chiamato artemisinina, capace di contrastare l'attività di alcuni tumori. L'artemisinina può indurre l'apoptosi, cioè la morte programmata delle cellule cancerose. Come fa? Beh, attraverso vari meccanismi, tra cui la produzione di specie reattive dell'ossigeno e l'alterazione dell'espressione genica.

Questo gruppo su Facebook racchiude molte ricerche ed evidenze su questa bella pianta.

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