Cos'è il cannabidiolo e quali sono le sue proprietà
In questo articolo ti spieghiamo cos'è il cannabidiolo (CBD) e quali sono le sue proprietà. Scrivi un commento chiedendoci maggiori informazioni e dei consigli.

La domanda e l’offerta del cannabidiolo sono in continua crescita in tutto il mondo.
La cannabis terapeutica è tornata in auge come metodo antico e al contempo innovativo per la cura di tantissime patologie.
Sembra infatti che i rimedi di una volta, quelli che si basavano solo sull’uso sapiente delle piante e dei fiori, non siano più di moda.
Molti pensano di poter risolvere ogni problema con una pillola o uno sciroppo, senza pensare agli effetti collaterali a lungo termine.
Le cose non stanno così.
Ancora oggi esistono dei metodi naturali per risolvere tantissimi malesseri e disturbi, blandi o gravi che siano. Una delle sostanze più benefiche presenti in natura è il cannabidiolo.
Se prima aleggiava attorno al cannabidiolo un’aura illegale, ora è venduto – anche se con qualche difficoltà - nella maggior parte del mondo. Persino le tabaccherie vendono prodotti al CBD, così come gli shop specializzati offline e online.
Negli Stati Uniti, uno dei mercati più attivi, il mercato del cannabidiolo dovrebbe raggiungere addirittura i 16 miliardi di dollari entro il 2025.
Noi di Crystalweed siamo uno dei maggiori produttori e distributori in Italia di cannabis legale di altissima qualità. Abbiamo alle spalle una lunga esperienza agricola che ci permette di estrarre dalle piante il principio attivo con cui creiamo i nostri prodotti.
Per capire come mai questo mercato stia riscuotendo tale successo, per prima cosa dobbiamo capire di cosa stiamo parlando quando citiamo il cannabidiolo.
Cos’è il CBD?
Il cannabidiolo (CBD) è un composto chimico che si trova nella pianta di Cannabis sativa. Questa pianta, che ospita più di 80 composti chiamati cannabinoidi, è conosciuta anche con i nomi di marijuana, cannabis o canapa. La cannabis è principalmente composta da due elementi fondamentali: il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD). Mentre il THC è la componente che provoca effetti psicoattivi, il CBD non ha alcun effetto psicotropo.
Gli esperti del settore ritengono che i cannabinoidi abbiano una funzione protettiva per la pianta di canapa, difendendola da insetti, batteri, muffe e stress ambientali. Il CBD rallenterebbe la decomposizione di alcuni composti chimici nel cervello, coinvolti nella regolazione del dolore, dell'umore e delle funzioni cognitive.
Dal punto di vista della disponibilità, il CBD è reperibile in diverse forme. Tra queste vi sono capsule molli, pillole, oli, gomme da masticare, estratti liquidi e addirittura come liquido per sigarette elettroniche. Tuttavia, è importante notare che in base alle normative nazionali alcune di queste forme potrebbero non essere commercializzate. Inoltre, alcuni prodotti contengono solo CBD, mentre altri lo combinano con altri ingredienti.
Un aspetto da considerare è l'etichetta dei prodotti a base di CBD. Una ricerca ha evidenziato che solo il 31% dei prodotti a base di CBD ha un'etichetta precisa. Il 43% presentava una concentrazione di CBD superiore a quella dichiarata, mentre il 26% ne conteneva meno. Inoltre, è stato rilevato che il 21% dei prodotti conteneva tracce di THC, nonostante non fosse indicato sull'etichetta.
È sempre importante acquistare prodotti con CBD da store affidabili che presentano anche un’analisi di laboratorio con le diverse concentrazioni. Leggi questo articolo che ti spiega bene cos'è il CBD.
Biosintesi del cannabidiolo
Il CBD è un tipo di prodotto secondario che si forma nella pianta di Cannabis sativa. Questo avviene quando un altro composto, chiamato acido cannabidiolico (CBDa), subisce un processo chiamato decarbossilazione. Questo processo si attiva quando la pianta essiccata viene sottoposta a calore.
Il percorso che porta alla creazione del CBD è molto simile a quello che genera il THC, la sostanza psicoattiva della cannabis. Entrambi partono da un composto chiamato cannabigerolo.
Questo cannabigerolo può trasformarsi in due cose: in acido tetraidrocannabinolico (THCa), che poi diventa THC, o in CBDa, che poi diventa CBD. Questa trasformazione avviene grazie a reazioni chimiche diverse.
La concentrazione di CBD o THC contenuto dipende dalla varietà della pianta. Se la pianta ha bassi livelli di THC, il CBD sarà il composto principale che è possibile estrarre. Al contrario, se la pianta ha alti livelli di THC, allora il THC sarà il composto dominante. Questa è la sostanziale differenza tra le varietà di canapa industriale e quella terapeutica.
Le differenze tra i fitocannabinoidi
I fitocannabinoidi sono i cannabinoidi di origine vegetale, che possono essere generate da diversi tipi di piante. Attualmente la ricerca ne ha isolate circa settanta tipologie ma le molecole più note sono il cannabidiolo (CBD) e il tetraidrocannabinolo (THC).
Quali sono le differenze tra queste due sostanze?
Sebbene appartengano entrambi alla famiglia dei fitocannabinoidi, il CBD e il THC si distinguono per gli effetti psicoattivi.
In particolare, il CBD non genera effetti psicotropi mentre il THC è conosciuto proprio per le sue proprietà psicoattive. Anzi, il CBD riduce le alterazioni psico-fisiche provocate dal THC, come l’euforia improvvisa, l’aumento dell’appetito o la loquacità.
Questa capacità del CBD, ha portato alla vendita di una moltitudine di prodotti full spectrum con tutti e due i principi attivi.
Un po’ di storia sul CBD

Sai a quando risale il primo utilizzo documentato in medicina del CBD? Al 2737 a.C.
L’imperatore cinese Shen Nung sciolse questa sostanza all’interno di un tè per curare malattie gravi dell’epoca, come la malaria e la gotta.
Infatti, la medicina antica ha sempre fatto un largo uso del cannabidiolo. Quando la medicina moderna ha preso piede, introducendo pastiglie e polveri sintetiche, il CBD è stato accantonato.
Pensa che, anche senza certezze mediche e scientifiche, il cannabidiolo da sempre ha trattato tantissimi disturbi lievi e gravi e ha alleviato altrettanti dolori.
Tuttavia è stato proprio questo fattore, la mancanza di prove che attestassero la sua efficacia, a farlo guardare con circospezione da parte dei medici moderni.
Il primo studio sulla pianta di cannabis si ebbe solo nel 1839 da parte del ricercatore e medico irlandese William B. O’Shaughnessy. Durante le sue ricerche studiò le diverse applicazioni che il cannabidiolo poteva avere in medicina e quali fossero gli effetti prodotti.
Senza saperlo, fu il primo a far emergere le potenzialità di quello che oggi tutto il mondo chiama cannabidiolo.
Prima di avere ricerche più approfondite, è trascorso un altro secolo. Il primo a isolare il CBD fu il chimico americano Roger Adams, il quale all’interno della sua ricerca scoprì anche il THC.
Fu difficile per gli scienziati dell’epoca stabilire quale delle diverse componenti desse effetti, dato che non si conosceva ancora nulla della struttura dei cannabinoidi. Il primo passo in questo senso fu fatto dal dottor Raphael Mechoulam nel 1963.
La prima legge che consentì l’utilizzo medico di queste sostanze fu nel 1978 in New Mexico.
Cannabidiolo e farmacologia
Visti gli enormi benefici del cannabidiolo, ti starai chiedendo se in commercio esistano dei farmaci a base di questa molecola.
Attualmente, esistono dei medicinali contenenti CBD per trattare i sintomi della sclerosi multipla e delle convulsioni epilettiche.
I farmaci con CBD possono essere somministrati ai soggetti adulti affetti da sclerosi multipla, che non hanno reagito bene ad altre tipologie di composti.
Tuttora sono in corso altre ricerche per la formulazione di altri medicinali a base di CBD.
In ambito medico, il cannabidiolo viene utilizzato anche insieme al THC per i suoi effetti terapeutici. La loro unione potenzia l’effetto analgesico e ne aumenta la durata.
Inoltre, permette di tenere sotto controllo gli effetti collaterali del THC: mantiene stabile la respirazione, previene la tachicardia, non determina stati febbrili o alterazioni della temperatura.
Evidenze scientifiche
Come abbiamo detto anche prima nella definizione, il CBD (cannabidiolo) è un composto chimico estratto dalla pianta di cannabis. Viene spesso lodato per i suoi possibili benefici su diverse condizioni di salute.
La comunità scientifica ha passato anni a raccogliere e analizzare dati sul potenziale terapeutico di cannabis e cannabinoidi, in particolare sul CBD.
Diversi risultati ottenuti sono promettenti, soprattutto nel contrasto di problemi quali il dolore cronico o la nausea da chemioterapia.
Ovviamente, la situazione non è così limpida come molti pensano. Questo perché alcune ricerche mancano di controllo adeguato, altre coinvolgono campioni ristretti. Insomma, la scienza ha ancora molto da indagare prima di emettere un verdetto definitivo.
Secondo un corposo rapporto di un comitato di esperti, le evidenze più solide sull’efficacia riguardano l’utilizzo di cannabis o derivati per alleviare il dolore cronico, la nausea e il vomito indotti dalla chemioterapia e i sintomi di spasticità associati alla sclerosi multipla.
In queste situazioni, i cannabinoidi hanno mostrato un impatto notevole.
Per esempio, quando si tratta di nausea e vomito da chemioterapia, il consumo di prodotti orali a base di cannabis o di specifici farmaci cannabinoidi ha dato risultati apprezzabili.
Nel caso del dolore cronico, alcune sperimentazioni hanno usato l’estratto di cannabis per via orale, mentre altre si sono incentrate sull’uso di cannabis fumata o vaporizzata. Ma, va detto, i risultati positivi di uno studio non sempre sono automaticamente trasferibili ad altri tipi di preparazioni o forme di somministrazione.
Ciò che emerge con chiarezza è la necessità di distinguere tra diversi tipi di cannabinoidi. Il CBD, pur essendo parte della famiglia, ha un profilo leggermente diverso rispetto al THC, e non produce effetti psicoattivi.
Proprio questa caratteristica ha spinto ricercatori e medici a esplorare le sue potenzialità. Al tempo stesso, alcuni studi sottolineano che i benefici potrebbero dipendere anche dal cosiddetto spettro completo, cioè dall’effetto sinergico di vari composti presenti nella pianta, non solo del singolo CBD. Questo spiegherebbe perché la ricerca fatichi a separare i meriti di un singolo componente da quelli degli altri cannabinoidi.
Il comitato di esperti ha inoltre elencato una serie di altre condizioni mediche in cui potrebbe esserci un possibile beneficio, ma le evidenze in merito non sono ancora definitive.
Parliamo di patologie come epilessia, disturbo da stress post-traumatico, sindrome di Tourette, glaucoma, Parkinson, schizofrenia e altre.
Il punto evidente è la scarsità di dati di alta qualità su cui basare delle conclusioni forti. Mancano spesso adeguati gruppi di controllo, i follow-up a lungo termine, oltre a ricerche volte ad indagare accuratamente le varie forme di cannabis o di derivati. Questa situazione rende difficile dare risposte certe.
Detto ciò, per molte persone, il CBD rimane un’opzione interessante, specialmente quando si cerca un prodotto naturale.
Molti pazienti raccontano di aver trovato sollievo dall’ansia o di aver sperimentato un miglioramento del sonno.
Inoltre, i ricercatori sostengono che il cannabidiolo si possa inserire in un quadro più ampio di gestione di alcune patologie, purché si tenga conto dei possibili limiti e si usino formulazioni adeguate.
Data la crescente popolarità dei prodotti al CBD, bisogna prestare attenzione alla provenienza e alla qualità di ciò che si acquista. Non tutto ciò che luccica è oro, e non tutti i prodotti in commercio sono testati a dovere.
Diversi specialisti del settore ritengono che il futuro del CBD sia legato al maggiore studio di queste molecole e di come interagiscono con il nostro organismo.
Emergono costantemente nuove ipotesi su come sfruttare il loro potenziale terapeutico e su come gestire al meglio i possibili effetti collaterali.
Tuttavia, per ottenere un’accettazione generale di questi prodotti, è necessario ampliare la letteratura medica tramite studi più robusti, duraturi e con metodologie rigorose, in maniera tale da arrivare a raccomandazioni condivise e sicure.
Nel frattempo, è consigliabile muoversi con cautela, affidandosi a professionisti aggiornati e informandosi su ciò che si sta usando. L’entusiasmo va bene, ma sempre temperato da un approccio responsabile.
Fonte [1].
Cannabidiolo e legislatura
Devi sapere che il commercio dei prodotti a base di cannabidiolo è perfettamente legale.
La legge 242 del 2016 ne disciplina la produzione e la vendita. Il requisito fondamentale è che il contenuto di THC non superi il limite dello 0,6% per la coltivazione e lo 0,5% per la vendita.
Sebbene il limite sia fisso, le sanzioni più severe scattano solo se vengono riscontrate in campo delle piante con chemiotipo THC prevalente.
La vendita di cannabidiolo non deve rispettare il Decreto Legislativo 219/2006 che disciplina la messa in vendita dei medicinali. La molecola, infatti, viene considerata legale perché non rientra tra le sostanze psicotrope.
Aggiornamento del 2025 dopo il decreto legge:
Senza alcuna considerazione per le migliaia di realtà che operano nel comparto della canapa, il governo ha trasformato il DDL Sicurezza in un decreto legge. Un passaggio che ha di fatto messo fine a un intero settore dell’economia verde italiana.
Questa decisione è arrivata all’improvviso. Il decreto, a differenza di un disegno di legge, entra subito in vigore e produce effetti immediati, anche se deve poi essere confermato dal Parlamento entro 60 giorni. La giustificazione sarebbe l’urgenza, ma per molti non c’era alcuna emergenza reale. Nel frattempo, però, il provvedimento ha già avuto un impatto devastante.
"È un atto gravissimo, che mina lo Stato di diritto, la libertà d’impresa e le tutele garantite dalla Costituzione. Con un tratto di penna, il governo ha deciso di criminalizzare migliaia di imprenditori onesti, colpevoli solo di aver lavorato in un settore legale, pagato le tasse e creato occupazione", ha dichiarato l’associazione Imprenditori Canapa Italia (ICI).
E nonostante le proteste di categoria e l’allarme lanciato anche da importanti organizzazioni agricole, l’esecutivo ha proseguito per la propria strada, decretando la chiusura forzata di oltre 3.000 imprese e mettendo a rischio il lavoro di 30.000 persone.
Ma chi lavora in questo settore non ha intenzione di stare fermo.
"Non ci arrendiamo. Difenderemo con tutti i mezzi legittimi le nostre attività, le persone che ci lavorano e ciò che abbiamo costruito", ha aggiunto ancora ICI.
Questa battaglia, però, non si può vincere da soli. Serve il sostegno di chiunque creda nella giustizia, nella libertà economica e nel valore della canapa, una pianta che ha dimostrato di offrire opportunità e benefici concreti.
Se hai un’azienda nel settore della cannabis light, se sei vicino a questa causa o semplicemente non accetti questa forzatura imposta dall’alto, puoi fare la differenza: entra a far parte dell’associazione e sostieni chi sta lottando per resistere.
Basta poco per restituire dignità, futuro e prospettiva a migliaia di lavoratori, coltivatori e artigiani che hanno creduto nella canapa come scelta consapevole e sostenibile.
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Come agisce il cannabidiolo
È importante sapere che i recettori della cannabis e del cannabidiolo hanno funzioni diverse. Per questo motivo, possono essere applicati in diverse situazioni cliniche con risultati promettenti. Dei 400 composti chimici della cannabis, oltre 60 sono cannabinoidi e i loro recettori vengono utilizzati dal corpo attraverso il sistema endocannabinoide.
Questo sistema comprende un gruppo di recettori, enzimi e proteine lipidiche coinvolti in funzioni fisiologiche del corpo.
Ciò significa che, attraverso il rilascio dei neurotrasmettitori, il sistema regola tantissime sensazioni. Tra queste abbiamo il dolore, la memoria, il sonno, l’appetito, il sistema immunitario, la cognizione e l’umore.
Esistono due famiglie di recettori: CB1 e CB2.
I recettori CB1 si trovano nel sistema nervoso centrale e in quello periferico e agiscono su emozioni, memoria e paura. Diversamente, i CB2 si trovano nelle cellule immunitarie, nei terminali nervosi periferici e nel tessuto linfoide.
Il cannabidiolo ha quindi mostrato ottimi risultati come antidolorifico, antipsicotico, ansiolitico, analgesico, anticonvulsivante.
I benefici del cannabidiolo

Come hai potuto vedere, il CBD viene utilizzato nel trattamento di diversi disturbi.
Per quanto riguarda i più gravi è necessario distinguere in quali casi è sempre efficace e in quali mancano ancora prove certe.
Si è dimostrato molto efficace in vari disturbi. Tra questi abbiamo l’epilessia, la sclerosi multipla, il diabete, l’insonnia, l’ansia, la schizofrenia e il morbo di Parkinson.
Inoltre, potrebbe contribuire anche a ridurre la dipendenza da droghe come cocaina ed eroina. Scopri qui sotto gli effetti benefici del CBD.
Epilessia
Diversi studi [2] hanno dimostrato che un prodotto contenente cannabidiolo è in grado di ridurre le convulsioni sia nei bambini che negli adulti.
Nonostante i trattamenti antiepilettici tradizionali, infatti, sono moltissime le persone che continuano a lottare contro le crisi epilettiche senza riuscire a controllarle.
Il CBD riduce l'intensità e la frequenza delle convulsioni causate da febbre e malattie come la sindrome di Lennox-Gastaut e di Dravet.
Dolore cronico
Se hai mai sofferto di dolore intenso e persistente, sai quanto può essere frustrante. Le proprietà del cannabidiolo vengono in aiuto anche in questo caso.
Funziona in modo abbastanza semplice: interagisce con alcune parti del nostro corpo che aiutano a controllare la percezione del dolore. È come avere un interruttore che abbassa il volume del dolore, rendendolo più gestibile. Molte persone con artrite o fibromialgia hanno trovato un vero aiuto nel CBD.
Link studio [3].
Disturbi dell’intestino
Se soffri di problemi come la sindrome dell'intestino irritabile, sai che può rovinare le tue giornate. Il CBD può aiutare a calmare il tuo sistema digestivo.
Interagisce con il sistema endocannabinoide che regola e previene disturbi come i crampi allo stomaco, la diarrea e persino la nausea. È come se il CBD dicesse al tuo intestino di rilassarsi un po', migliorando così la tua qualità di vita.
Link studio [4].
Salute della pelle
Hai mai avuto problemi di pelle come acne o eczema? È fastidioso, lo so. Il CBD può essere un valido alleato per la tua pelle. Ha delle proprietà che combattono le infiammazioni e aiutano a rinnovare le cellule della pelle.
Se ti ritrovi spesso a lottare contro brufoli e punti neri, il CBD può anche aiutare a controllare la produzione di sebo.
Link studio [5].
Alzheimer
Se hai un amico o un familiare che sta affrontando l'Alzheimer, sai quanto sia difficile convivere con questa patologia. Il CBD non è una soluzione magica, ma può sicuramente aiutare a rendere le cose un po' meno complicate per i malati di Alzheimer.
In più, aiuta a tenere a bada quei momenti di nervosismo o ansia che spesso vengono con questa brutta malattia.
Link studio [6].
Salute del cuore
Vuoi un cuore in forma? Il CBD potrebbe essere il tuo nuovo amico. Non è come andare in palestra, ma aiuta a tenere la pressione bassa e far fluire il sangue più facilmente. È un modo per dare un po' di amore al tuo cuore senza dover cambiare tutto il tuo stile di vita.
Link studio [7].
Salute dei capelli e del cuoio capelluto
Se i tuoi capelli o il cuoio capelluto ti stanno dando filo da torcere, il CBD potrebbe essere la risposta. È come un balsamo super potente che calma l'irritazione e può anche dare ai tuoi capelli quel look più folto e sano che hai sempre desiderato. E se la forfora è il tuo problema, alcune persone hanno notato che sparisce dopo aver usato prodotti con CBD.
Link studio [8].
Salute oculare
Se i tuoi occhi sono stanchi per tutto il tempo che passi davanti al computer, il CBD potrebbe essere la soluzione. È come un collirio naturale che aiuta a tenere gli occhi idratati e a ridurre quel fastidioso arrossamento.
Link studio [9].
Sclerosi multipla
Nella sclerosi multipla, il sistema nervoso centrale viene costantemente attaccato dal sistema immunitario, provocando spasmi muscolari e forti dolori. Nonostante non sia possibile impedire le conseguenze invalidanti per il cervello e il midollo spinale, si possono controllare i sintomi.
Di recente, uno spray nasale [10] al cannabidiolo ha dimostrato di ridurre il dolore, migliorare la tensione muscolare e la minzione nelle persone con sclerosi multipla.
Inoltre, la riduzione dei sintomi ha influito anche nella gestione delle attività quotidiane, come la guida.
Diabete
Sebbene non possa essere considerato un sostituto dei farmaci, ci sono diversi studi [11] che hanno riscontrato effetti benefici del CBD per il controllo del diabete.
Bisogna dire che questo rimedio non funziona in tutti gli stadi della malattia, tuttavia permette di ridurre lo stato infiammatorio e influisce sul metabolismo del glucosio.
Insonnia
Tra gli effetti benefici del CBD, uno dei più apprezzati è quello rilassante. I prodotti a base di cannabidiolo distendono i muscoli e alleviano la tensione e, di conseguenza, riescono a migliorare la qualità del riposo.
In molti casi ha dato effetti positivi sull’insonnia notturna, ma il successo del trattamento dipende dalla gravità del disturbo.
Bipolarismo e schizofrenia
Il CBD migliora il benessere generale dei soggetti che presentano disturbi psicotici e ne riduce i sintomi.
La sua azione dipende dal soggetto e dalla gravità della malattia, ma ciò che è certo è che migliora alcune delle funzioni cerebrali più problematiche.
Il cannabidiolo, in molti casi, aiuta a ridurre e controllare l’ansia e gli attacchi di panico. Le sue proprietà rilassanti aiutano a calmare il sistema nervoso, riducendo l’ansia da pubblico, la paura e lo stress post-traumatico.
Leggi questo articolo per leggere di più sul rapporto tra CBD e ansia.
Morbo di Parkinson
Il cannabidiolo diminuisce ansia e sintomi psicotici nelle persone che soffrono di Morbo di Parkinson. Il principio attivo, infatti, incentiva la produzione di dopamina, importante per le corrette funzioni cerebrali.
La sua capacità di interagire con il sistema endocannabinoide, inoltre, permette di controllare gli spasmi muscolari riducendo i movimenti involontari.
Tabagismo
Il CBD porta ottimi risultati nel trattamento delle dipendenze, sia dal punto di vista fisico che di motivazione.
L’inalazione di cannabidiolo può ridurre l’istinto di fumare nei fumatori che cercano di smettere.
Dipendenza da eroina
Anche in questo caso l’uso di cannabidiolo mitiga il desiderio e l’ansia che derivano dall’uso di eroina nei soggetti che vogliono smettere. Aiuta a ridurre il cortisolo, calmando l’ansia da astinenza e frenando il desiderio di usare la sostanza.
In molti casi il CBD ha dato risultati positivi, ma sono necessari ulteriori studi per capire in quale modo renderlo un rimedio adatto a tutti.
Qual è l'effetto collaterale di maggior rilievo del cannabidiolo?
Il CBD è un metabolita che viene tollerato in maniera ottimale dall’organismo. Eventuali problematiche possono insorgere solo se interagisce con alcune tipologie di farmaci. Al contempo, può avere effetti collaterali di lieve entità, come cambiamenti nell’appetito, vertigini o disturbi intestinali.
I cannabinoidi agiscono sul metabolismo con effetti differenti da individuo a individuo. In alcuni casi si è notato un aumento dell’appetito, mentre altri soggetti hanno denunciato la mancanza dello stimolo della fame, arrivando addirittura a dimagrire.
Le vertigini sono un disturbo che sembra manifestarsi solo in seguito all’assunzione di sostanze contenenti sia il CBD che il THC.
In alcuni soggetti, il CBD potrebbe abbassare la pressione, pertanto consiglia di fare attenzione in questo senso.
Tra gli effetti collaterali segnalati negli studi sull’uso di farmaci a base di CBD per l’epilessia, rientra anche una maggiore sensibilità intestinale. Tuttavia, il disturbo non può essere imputato direttamente al cbd poiché queste sostanze contengono anche terpeni, THC, cere o lipidi.
Uno dei fastidi più comuni è l’impressione di avere la bocca asciutta e le fauci secche. Questo è un effetto provocato dal bisogno di reidratarsi e dal tipo di prodotto selezionato. In genere la bocca secca può manifestarsi in seguito all’utilizzo di cannabis con una percentuale superiore di THC.
La sensazione di relax che deriva dal cannabidiolo può essere confusa per stanchezza, che non va però considerata come un effetto collaterale.
Le possibili interazioni del cannabidiolo che meritano attenzione

Come abbiamo visto, il CBD non provoca effetti collaterali di rilievo nei soggetti sani. Per chi assume alcune tipologie di farmaci, è necessaria qualche accortezza in più.
In quanto sostanza chimica, infatti, può interagire con alcuni medicinali, comportando rischi che è bene conoscere. Per non avere effetti avversi è sempre bene consultarsi con il proprio medico così da evitare miscugli dannosi.
Ecco una lista dei principi attivi che possono provocare interazioni di lieve entità:
- substrati del citocromo P450 1A1 (CYP1A1);
- substrati del citocromo P450 1A2 (CYP1A2);
- substrati del citocromo P450 1B1 (CYP1B1);
- substrati del citocromo P450 2A6 (CYP2A6);
- substrati del citocromo P450 2B6 (CYP2B6);
- substrati del citocromo P450 2C19 (CYP2C19);
- substrati del citocromo P450 2C9 (CYP2C9);
- substrati del citocromo P450 2D6 (CYP2D6);
- substrati del citocromo P450 3A4 (CYP3A4);
- depressivi del SNC;
- Clobazam (Onfi);
- Eslicarbazepina (Aptiom);
- rufinamide (Banzel);
- Topiramato (Topamax);
- valproato;
- zonisamide;
- substrati del citocromo P450 2C8 (CYP2C8);
- farmaci glucuronidati;
- induttori del citocromo P450 2C19 (CYP2C19);
- induttori del citocromo P450 3A4 (CYP3A4);
- inibitori del citocromo P450 2C19 (CYP2C19);
- inibitori del citocromo P450 3A4 (CYP3A4);
- Brivaracetam (Briviact);
- Everolimus (Zostress);
- Tacrolimus (Prograf);
- metadone (Dolofina);
- carbamazepina (Tegretol);
- Sirolimus (Rapamune);
- Stiripentolo (Diacomit);
- litio;
- warfarin;
- tamoxifene (Soltamox);
- caffeina;
- citalopram (Celexa);
- substrati del citocromo P450 2E1 (CYP2E1).
Molti dei principi attivi che abbiamo elencato subiscono delle modifiche a livello epatico prima di essere scomposti. Il CBD può intervenire sulle tempistiche di questo processo, alterando gli effetti del farmaco e le possibili reazioni avverse.
Nei soggetti che assumono farmaci sedativi, invece, il cannabidiolo può aumentare la sensazione di spossatezza e disturbi del sonno, interferendo anche sulla respirazione.
Per alcuni farmaci come Clobazam, Eslicarbazepina e Rufinamide, il CBD può rallentare la loro scomposizione. Questo significa che il corpo assorbe questi farmaci più lentamente. Altri farmaci che possono essere influenzati includono Zonisamide, Brivaracetam, Everolimus, Tacrolimus, Carbamazepina, Sirolimus, Stiripentolo, Litio, Tamoxifene, Caffeina e Citalopram.
L’interazione del cannabidiolo con l’acido valproico può essere estremamente dannosa per il fegato.
Quanto costa il CBD?
Il prezzo del CBD varia a seconda della tipologia di prodotto che desideri provare.
Le infiorescenze costano in media 5 euro al grammo e hanno prezzi più bassi per gli aromi fruttati, come il mandarino e la fragola. Mentre, il costo delle selezioni Gran Riserva - Amnesia, Super Silver Haze, Cookies - sono leggermente superiori poiché prodotte in ambiente controllato (indoor).
Un’opzione conveniente è rappresentata dal kit degustazione, che contiene un ottimo assortimento di infiorescenze.
Per quanto riguarda l’olio di CBD, il costo medio è di 50 euro ma dipende dalla concentrazione di cannabidiolo presente all’interno della formulazione. L’olio Full Spectrum & Broad Spectrum è disponibile con differenti percentuali di CBD: 5%, 10%, 20%, 30%. Ognuno di essi, quindi, ha un contenuto di cannabidiolo che incide sul prezzo di vendita.
Le tisane sono disponibili in molteplici varianti aromatiche e il costo della confezione non supera i 10 euro. Sul nostro shop è possibile optare anche per il discovery kit che permette di scoprire la gamma completa delle tisane a prezzi vantaggiosi.
Per acquistare i cosmetici al cannabidiolo la spesa media è di 40 euro ma, anche in questo caso, bisogna considerare l’articolo desiderato. Creme viso, olio per viso e corpo, gel detergente, latte detergente, unguento, crema corpo e maschera. Questi prodotti si aggirano attorno a quella cifra. Invece crema mani e burro cacao hanno prezzi nettamente inferiori.
Per agevolare i nostri clienti, noi di Crystalweed abbiamo pensato a dei kit di cosmetici in vendita a prezzi ridotti. Ve ne sono di più tipi: kit per acne e pelle grassa e kit specifici per pelle secca e delicata.
In che forma si trova in commercio il cannabidiolo
Il cannabidiolo è oggi molto apprezzato da chi cerca rimedi naturali per guarire o ridurre i propri disturbi. Questa sostanza viene venduta in tantissime forme diverse e si possono trovare ottimi prodotti presso i rivenditori ufficiali. Vediamo quali sono quelli più diffusi.
Infiorescenze
Il primo prodotto derivante dalla pianta di cannabis light che puoi acquistare sono le infiorescenze. Vengono prodotte da una pianta sativa il cui il livello di CBD è elevato ma, al contempo, il THC è presente in una bassa percentuale.
In Italia, affinché il prodotto sia legale, il livello di THC deve essere inferiore allo 0,5%. Questo è un dettaglio molto importante perché è ciò che rende la cannabis light legale e la marijuana classica illegale. Nel momento in cui acquisti un prodotto, sull’etichetta deve essere riportata per legge la quantità di THC presente.
Noi di Crystalweed produciamo infiorescenze da coltivazioni indoor e glass house senza alcun utilizzo di pesticidi. Questo ci permette di controllare meglio l'ambiente in cui crescono le piante. Ci teniamo a proteggerle da agenti climatici, attacchi batterici e impollinazioni senza mai ricorrere all’utilizzo di agenti chimici.
Le infiorescenze di erba legale hanno un aspetto leggermente diverso in base alla genetica e ognuna possiede una gradevole profumazione. Sono apprezzate da coloro che vogliono abbinare gli effetti del CBD ad aromi inebrianti ed esotici.
Oli
Uno dei prodotti preferiti dal pubblico è l’olio di CBD per la sua facilità di dosaggio e la versatilità. Può essere acquistato puro oppure diluito in altri liquidi, ovunque ci si trovi e in qualsiasi momento.
Il cannabidiolo viene molto apprezzato nella cura di malesseri come l’ansia, l’insonnia o l’appetito. Tuttavia, rappresenta un valido alleato anche per il trattamento di disturbi più gravi grazie all’elevata concentrazione di CBD al suo interno.
Noi di Crystalweed produciamo un prodotto speciale con estrazione full-spectrum. Ciò significa che contiene tutte le sostanze chimiche della pianta, che, lavorando insieme, offrono risultati migliori rispetto al solo CBD. Il concentrato full-spectrum viene diluito nell’olio MCT, che è inodore e insapore, così da non alterare tutte le potenzialità del principio attivo.
È importante sapere che il prezzo del cannabidiolo nel caso degli oli full-spectrum non è sempre uguale. Dipende molto dalla qualità e dalla percentuale di principio attivo contenuto.
Cristalli
I cristalli di CBD sono un prodotto estremamente affascinante perché si presentano bianchi come la neve con una forma simile a piccoli confetti. Se vuoi acquistare del CBD puro, i cristalli sono ciò che fa per te.
La concentrazione di CBD al loro interno è infatti del 99,8% ed è il più puro esistente in commercio.
L’estrazione del cannabidiolo per creare i cristalli avviene attraverso il metodo della CO2. Con questo metodo, la sostanza viene isolata meglio e si ottiene un prodotto puro.
Cristalli e olio di CBD si ottengono dalle infiorescenze femminili derivanti dalla cannabis sativa. La purezza dei cristalli è molto elevata quando, durante l’estrazione del CBD, vengono seguiti dei processi puliti.
Cosmetici
Eccoci giunti a un prodotto al cannabidiolo davvero innovativo, stiamo parlando delle creme.
Il settore della cosmetica in generale crea da sempre prodotti in grado di portare benefici alla pelle di chi li utilizza. Ma oggi l’innovazione è riuscita a fare un passo avanti integrando in prodotti già di per sé benefici le potenzialità del cannabidiolo.
Nei cosmetici Crystal, le materie prime biologiche si fondono con equilibrio per esaltare la qualità delle creme al CBD.
Si tratta di creme biologiche al cui interno si trovano solo ingredienti naturali. Numerose ricerche attestano come possano essere usate con risultati nel settore estetico.
I benefici delle creme al CBD vanno oltre quelli delle creme tradizionali. Idrata, rigenera le cellule, previene l’invecchiamento e contrasta infiammazioni e rossori. In più, leviga la pelle, la cura in caso di tagli e abrasioni e la nutre all’interno.
Basta un semplice massaggio per permettere al prodotto di assorbirsi e iniziare a sentire i primi effetti. L’utilizzo di una crema al CBD è un rituale da inserire nella propria cura del corpo quotidiana per mantenersi giovani e sani.
I cosmetici al CBD di Crystal sono prodotti BIO, ideali per chi desidera prendersi cura della propria pelle con sostanze naturali.
Una profonda ricerca sulle varie tipologie cutanee, ci ha portato a creare due linee differenti. Una per trattare con efficacia le pelli secche e delicate e l’altra per trattare pelli a tendenza acneica. Tutti i nostri cosmetici sono testati dermatologicamente, e attraverso uno studio clinico ne abbiamo provato l’efficacia.
Ogni formulazione a base di CBD è unica e contiene principi attivi di origine vegetale, specifici per le differenti problematiche della pelle.
La Linea per pelli secche e delicate comprende: olio viso e corpo, latte detergente, unguento, crema corpo, crema viso, crema mani.
Tra le proposte dedicate alle pelli acneiche abbiamo: maschera viso, gel detergente viso, crema viso.
Estratto di cannabidiolo
Ottenuto dalla distillazione della pianta di cannabis sativa L, l’estratto di CBD 98,5 non contiene sostanze psicoattive o stupefacenti. Grazie al processo di estrazione e distillazione, infatti, è possibile isolare tutte le componenti, mantenendo il CBD in tutta la sua purezza.
Durante la lavorazione della pianta, si elimina il THC e le eventuali impurità presenti.
Il prodotto finito, quindi, presenta un’altissima concentrazione di cannabidiolo ma non ha gli effetti psicotropi legati alla presenza del tetracannabinolo.
La sinergia chimica tra il CBD e i cannabinoidi minori come il CBG, il CBN e il CBC crea l'effetto entourage. Questo effetto aumenta l'efficacia di ogni componente e amplia il loro utilizzo. Si tratta di un prodotto ad ampio spettro. È ideale per chi vuole godere dei benefici del cannabidiolo e di altri cannabinoidi, senza l’effetto sballo dovuto al THC.
Conclusione
Ora hai il quadro completo dei prodotti più venduti in commercio, ma ricorda: il cannabidiolo è un principio attivo, non è un miracolo.
Numerosi studi hanno dimostrato le sue potenzialità e sempre più ricerche vengono fatte per capire come usare al meglio le sue capacità.
Ci teniamo inoltre a specificare che, se stai assumendo farmaci, è sempre meglio chiedere un parere medico.
Noi di Crystalweed lavoriamo con passione ogni giorno per produrre una serie di prodotti di alta qualità. Visita il nostro store per scoprire tutti gli articoli di cui abbiamo parlato finora e trovare quello più adatto a te.
Domande e risposte sul CBD
È vero che il CBD è un farmaco?
La sigla “CBD” indica il cannabidiolo, un composto estratto dalla pianta di cannabis. Alcuni prodotti a base di CBD, ad esempio l’Epidiolex, sono farmaci in certi Paesi, rispettano standard specifici e hanno finalità terapeutiche. In altri contesti, il CBD si trova come integratore o rimedio naturale. Ciò dipende dalle normative locali e dalla concentrazione di THC. In ogni caso, prima di assumerlo, è sempre bene consultare un medico esperto.
Come si assume il CBD in gocce?
Le gocce di CBD contengono una concentrazione variabile di cannabidiolo, che viene disciolto in un olio vettore, principalmente quello di cocco o di canapa. Si mettono sotto la lingua, lasciandole assorbire per circa un minuto, perché la mucosa orale facilita il passaggio del composto nel flusso sanguigno. È un metodo apprezzato dagli scienziati per la sua praticità e la rapidità di effetto. La posologia varia da persona a persona, quindi, per chi assume questo prodotto per la prima volta, conviene iniziare con dosi basse.
Che effetti collaterali può dare il CBD?
Tra gli effetti collaterali del CBD (seppur rari) troviamo sonnolenza, secchezza delle fauci e un lieve calo della pressione sanguigna. Alcune persone riferiscono di stanchezza o variazioni dell’appetito, anche se di solito sono disturbi temporanei. È raro che insorgano reazioni gravi, tuttavia ogni organismo è diverso. Se assumi farmaci, prima di assumerlo dovresti chiedere un parere medico per evitare eventuali interazioni. Anche il dosaggio conta: più alto è, più probabilità ci sono di avvertire effetti indesiderati o fastidiosi sintomi.
Che differenza c’è tra olio di CBD e altre forme?
L’olio di CBD viene ricavato miscelando l’estratto di cannabidiolo con un olio vettore (cocco o canapa). In questa maniera si facilita il dosaggio e l’assunzione sublinguale. Esistono in commercio altre forme contenenti CBD, ad esempio le capsule, creme topiche o cristalli puri. La principale differenza fra i vari prodotti sta nella biodisponibilità e nella praticità d’utilizzo: l’olio agisce rapidamente se tenuto sotto la lingua, mentre capsule o edibili richiedono più tempo. In definitiva, il medico sceglie il metodo più comodo o adatto alle proprie esigenze.
Quali sono le proprietà del CBD?
Il CBD è famoso per la sua possibile azione rilassante e antinfiammatoria. È utile per chi cerca sollievo da ansia, stress o dolori muscolari. Alcuni studiosi evidenziano potenziali benefici neuroprotettivi, mentre altri ipotizzano un impatto positivo su sonno e nausea. Sono necessarie ancora ulteriori e più approfondite ricerche per ampliare la letteratura scientifica, anche se i risultati preliminari sono interessanti. Il bello del CBD è che non produce effetti psicoattivi, rendendolo apprezzato da chi teme l’effetto sballo.
Cosa succede se ti beccano con CBD?
In molti Paesi, il CBD è legale se il contenuto di THC rimane sotto una certa soglia, che varia dallo 0,2 allo 0,3 per cento. Tuttavia, la legge varia a seconda della nazione o della regione. Se ti fermano con un prodotto a base di CBD conforme, non rischi problemi. Ma se supera i limiti consentiti di THC, potresti incappare in sanzioni. Per evitare sorprese è meglio informarsi sulle normative vigenti prima di acquistare un prodotto contenente cannabidiolo. In Italia puoi girare con il CBD, a patto che questo venga acquistato da rivenditori autorizzati alla vendita come, ad esempio, Crystalweed.
Fonti Scientifiche:
[1] The Health Effects of Cannabis and Cannabinoids: The Current State of Evidence and Recommendations for Research.
[2] Efficacy and Safety of Cannabidiol in Epilepsy: A Systematic Review and Meta-Analysis.
[3] A Balanced Approach for Cannabidiol Use in Chronic Pain.
[4] Role of Cannabinoids in Gastrointestinal Mucosal Defense and Inflammation.
[5] Therapeutic Potential of Cannabidiol (CBD) for Skin Health and Disorders.
[6] Understanding the Modulatory Effects of Cannabidiol on Alzheimer’s Disease.
[7] Is the cardiovascular system a therapeutic target for cannabidiol?
[8] Hair Regrowth with Novel Hemp Extract: A Case Series.
[9] Cannabidiol Signaling in the Eye and Its Potential as an Ocular Therapeutic Agent.
[10] Sativex® for Relieving Persistent Pain in Patients With Advanced Cancer (SPRAY III).
[11] Phytocannabinoids: Useful Drugs for the Treatment of Obesity? Special Focus on Cannabidiol.

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2 comments on “Cos'è il cannabidiolo e quali sono le sue proprietà”
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Non sono in grado di commentare: non ho esperienza nè conoscenze specifiche in materia. Ho letto e desidero provare. Mi è difficile fare la scelta della confezione. Sono diabetico tipo 2 e uso metformina (2 capsule/die) + ho la pressione alta ed uso due medicine per il suo assestamento. Ho sonnolenza e stanchezza che hanno inciso sulla mia velocità decisionale e di attuazione.
Buongiorno Pietro,
per qualsiasi consiglio su percentuale, posologia o utilizzo, ci contatti tramite assistenza clienti.
Troveremo insieme, in base alle sue esigenze, il giusto prodotto per lei.
Le auguriamo una buona serata.
Team Crystalweed