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CBD come rimedio per il mal di testa?

23 Aprile 2025 alle 5:39
Tempo di lettura: 9 min
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Soffri di mal di testa o emicrania? In questo articolo esaminiamo alcune ricerche scientifiche che affermano come il CBD può essere un valido aiuto per alleviare il mal di testa. Se hai bisogno di altre info o vuoi dire la tua, scrivi un commento a fondo pagina.

CBD e mal di testa

Ormai sono sempre di più le testimonianze dell'efficacia del CBD come rimedio per il mal di testa e il trattamento dei suoi sintomi.

In effetti, questo prezioso estratto della pianta di canapa costituisce un'alternativa valida e naturale rispetto ai classici rimedi farmacologici in uso attualmente.

Ma come interagisce il CBD con l'organismo? E davvero efficace contro l'emicrania? Esistono prove o testimonianze circa la sua validità?

Il numero di persone al mondo che soffre di emicrania oltrepassa di gran lunga il miliardo. Si tratta di una condizione invalidante che si manifesta con dolori pulsanti e forti attacchi di mal di testa, difficili da gestire e sopportare. Ad oggi non esiste ancora una cura per guarire dalla cefalea, ma si può ricorrere solo a interventi farmacologici per contenere l'intensità dei sintomi.

L'emicrania è spesso accompagnata da altri sintomi, che possono essere nausea, mancanza di equilibrio e disturbi della vista. Le persone con emicrania faticano a sopportare rumori forti e suoni intensi. Tale disturbo influisce sulla vita di molte persone. Ha effetti negativi sui rapporti sociali e sulle attività lavorative.

Accompagnata spesso da altri sintomi, come nausea, mancanza di equilibrio, disturbi della vista e fatica a sopportare i rumori forti e i suoni intensi, l'emicrania influisce negativamente sulla qualità di vita dei pazienti, con ripercussioni sui rapporti sociali, le attività lavorative e il benessere generale di chi ne soffre.

Gli episodi di emicrania possono essere brevi o superare anche le due settimane. Purtroppo, in molti casi, si tratta di una condizione che non viene compresa o diagnosticata efficacemente. In tal caso, la persona è sola nella ricerca di una soluzione valida e poco invasiva.

Ancora non si conoscono le cause da cui scaturisce l'attacco di mal di testa. Di conseguenza, si fatica a trovare una terapia per guarire i pazienti. 

Ci sono numerose testimonianze dell'utilità dell'olio di CBD per il dolore e per l'emicrania. Effettivamente, anche la ricerca sta iniziando a muoversi per verificare la validità di questi trattamenti.

Esistono notevoli difficoltà e rallentamenti all'attività dei ricercatori, dovuti essenzialmente alle restrizioni imposte dalla normativa vigente sulla cannabis.

Ma andiamo a scoprire a che punto è la ricerca sul CBD come trattamento per l'emicrania

In che modo il CBD agisce per alleviare l'emicrania?

emicrania e CBD

Recentemente, l'uso dell'olio di CBD per alleviare il dolore cronico o lieve si sta diffondendo enormemente. Soprattutto grazie alle innumerevoli proprietà terapeutiche del CBD e agli effetti collaterali molto blandi rispetto a quelli dei medicinali.

Prima di capire come questo principio attivo agisca nell'emicrania, però, è necessario spiegare cos'è il CBD e quali sono i suoi meccanismi d'azione. 

La pianta di cannabis contiene oltre 100 diversi cannabinoidi e i suoi composti principali sono il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD).

Il THC è il componente psicoattivo della pianta, mentre il CBD è il suo principale antagonista, dalle proprietà analgesiche, anticonvulsivanti, antinfiammatorie e ansiolitiche.

L'efficacia dei cannabinoidi deriva dalla loro affinità con il sistema endocannabinoide.

Da esso dipendono moltissime funzione del corpo umano, tra cui:

  • l'appetito,
  • la percezione di ciò che ci circonda,
  • la risposta dell'organismo al dolore e all'ansia,
  • la tossicodipendenza.

Il funzionamento del sistema endocannabinoide è regolato dai recettori dei cannabinoidi, di cui attualmente sono stati studiati i recettori dei cannabinoidi CB1 e CB2. Questi ultimi sono distribuiti in tutto il corpo e risultano coinvolti nella percezione del dolore

Sebbene i meccanismi di azione del sistema endocannabinoide non siano ancora del tutto noti, sembra che il CBD sia in grado di interagire con i recettori dei cannabinoidi. In che modo? Modulando la risposta dell'organismo al dolore e, di conseguenza, al mal di testa.

Le sue proprietà antidolorifiche risultano estremamente più potenti rispetto ai comuni analgesici, perché non va ad agire esclusivamente sul sintomo. La sua azione è più complessa e coinvolge oltre 65 recettori molecolari bersaglio, attivando azioni differenti sul sistema nervoso centrale.

Dunque, il CBD non va solo a lenire il mal di testa, ma allevia anche l'infiammazione e riduce gli altri sintomi ad essa collegati. Ad esempio il CBD agisce sulla nausea, i dolori pulsanti e il vomito.

Per chi soffre di emicrania, l’olio di CBD potrebbe costituire un rimedio eccellente sia in fase acuta che come prevenzione. 

Funziona anche per la nausea associata all'emicrania?

Si, ne abbiamo parlato poco fa.

Chi soffre di mal di testa, in alcuni casi, è soggetto a disturbi di altro genere, che possono aggravare il suo senso di malessere. Non è raro che accanto agli attacchi di emicrania si presenti anche la nausea, mentre sono meno frequenti i casi di vomito. Secondo alcuni studi, la nausea colpisce almeno il 73% dei pazienti affetti da emicrania; il vomito, invece, è presente nel 29% dei casi.

Dunque, la nausea, è considerata uno dei principali sintomi dell'emicrania, insieme alla sensibilità alla luce, agli odori intensi e ai rumori.

Esistono varietà di CBD specifiche che sono le migliori per il mal di testa?

Non è possibile affermare con certezza quali siano le varietà di CBD più efficaci per l'emicrania poiché non esistono rigorosi studi scientifici a riguardo. In linea generale, ogni organismo reagisce in modo differente ai cannabinoidi per cui risulta difficoltoso dare una regola che sia valida per tutti.

Sembra che gli effetti migliori si possano ottenere con l'olio di CBD Full Spectrum, in grado di innescare l'effetto entourage nel corpo umano. Grazie al contenuto di fitocomplessi, terpeni, flavonoidi e altri cannabinoidi, compreso il THC, l'olio di CBD va ad attivare i suoi composti, facendoli agire in sinergia.

I prodotti si distinguono per la percentuale di cannabidiolo contenuta. Gli scienziati che studiano il CBD consigliano sempre di partire con un olio a basso dosaggio. Soprattutto a chi si approccia per la prima volta ai prodotti a base di CBD.

Il CBD può essere pericoloso se usato troppo frequentemente per alleviare il mal di testa?

La cannabis legale è un prodotto sostanzialmente sicuro, che può portare solo effetti collaterali di lieve entità. C'è da dire, che una maggior purezza del CBD riduce la possibilità che si verifichino effetti avversi. L'assenza di THC o di altri cannabinoidi, infatti, rende il prodotto più sicuro.

Un uso frequente non espone l'organismo a rischi maggiori, i quali rimangono limitati a fastidi lievi come:

  • sete e bocca secca;
  • percezione amplificata;
  • aumento dell'appetito;
  • aumento della pressione cardiaca;
  • spossatezza;
  • ansia.

In alcuni casi, possono verificarsi anche paranoia e disturbi della memoria.

Un'attenzione maggiore, invece, è necessaria nel caso tu stia assumendo momentaneamente dei farmaci o sia in cura regolarmente con medicinali specifici. In questo caso è sempre meglio consultare preventivamente il proprio medico.

Esistono prove scientifiche che il CBD o la marijuana possano alleviare il mal di testa?

mal di testa e CBD

A causa delle limitazioni vigenti sull'uso della cannabis, si assiste a un forte rallentamento degli studi scientifici a riguardo. Spesso, le ricerche sugli effetti della cannabis terapeutica non si concentrano sullo studio esclusivo del CBD, ma analizzano gli effetti della combinazione di più cannabinoidi, ossia il CBD e il THC.

Tuttavia, a sostegno dell'efficacia dell'olio di CBD nel mal di testa è possibile rintracciare alcuni studi clinici.

Gli studi sull'efficacia del CBD come rimedio per l'emicrania sono dovuti ai numerosi studi di laboratorio sugli effetti del CBD nel trattamento del dolore cronico.

Uno studio, presentato nel 2017 da Rhyne et al. sull'uso dei cannabinoidi nella prevenzione dell'emicrania, ha dimostrato che l'olio di CBD può essere di grande aiuto nel trattamento dell'emicrania e delle cefalee a grappolo. Nelle cefalee a grappolo i risultati migliori sono stati ottenuti, in particolare, nei pazienti con episodi di cefalea nell'infanzia.

Durante il 3° Congresso dell'Accademia Europea di Neurologia (EAN), i ricercatori hanno descritto gli effetti del CBD e del THC sull'emicrania cronica e sulla cefalea a grappolo, ottenuti durante le due fasi della ricerca: la somministrazione della marijuana ha diminuito la frequenza degli episodi di cefalea e l'intensità del dolore.

Uno degli studi più significativi sull'uso della cannabis nel trattamento dell'emicrania è stato curato da un noto gruppo di ricercatori (Eric P. Barone, Filippo Luca, Joshua Eades e Olivia Hogue) e pubblicato nel 2018 sul Journal of headache and pain

Gli scienziati hanno intervistato oltre duemila pazienti affetti da emicrania, mal di testa, artrite o dolore cronico, attraverso un sondaggio elettronico. Sui 2032 pazienti pazienti trattati con cannabis terapeutica, sono state affrontate efficacemente ventuno malattie, tra cui il dolore cronico, l'artrite e il mal di testa. 

Mal di testa: definizione e cause

Te lo diciamo chiaramente e lo sai benissimo se ne soffri: il mal di testa ha l'effetto di un martello pneumatico che batte nella tua testa. Ma cos'è, in sostanza? È un dolore che può colpire qualsiasi area del cranio e può avere mille sfaccettature. Parliamo di "cefalea" come termine generico, ma in realtà esistono 2 grandi famiglie:

  • Cefalee primarie: dipendono da fattori propri, senza cause esterne particolari;
  • Cefalee secondarie: sono il segnale che qualcos'altro non va (tipo un'infezione o un problema vascolare).

Cefalee primarie

Quando un mal di testa è "primario", significa che non c'è una malattia di base a scatenarlo, ma piuttosto un mix di fattori genetici, stress e stili di vita non corretti. 

Vediamone tre tipologie:

Emicrania

Questo tipo di cefalea arriva all'improvviso, spesso da un solo lato della testa, con dolore pulsante che può causare anche nausea. Chi ne soffre può anche diventare super sensibile a luce e suoni. Fattori genetici e squilibri di neurotrasmettitori (la serotonina, per intenderci) sono i fattori ritenuti alla base di questa problematica. In certi casi, può comparire un'aura (lampo visivo, formicolio, o difficoltà a parlare) prima che il dolore esploda. Gli attacchi durano da poche ore a giorni. Insomma, soffrirne non è una passeggiata.

Cefalea tensiva

Probabilmente il tipo di mal di testa più comune. Hai presente quella sensazione di fascia stretta intorno alla testa, come se qualcuno ti stringesse con entrambe le mani? Questa è la sensazione solitamente descritta da chi soffre di cefalea tensiva. È spesso causata da tensione muscolare, stress, posture sbagliate e vita frenetica. Non è pulsante come l'emicrania, anche se può essere lo stesso invalidante. Un fattore positivo è che solitamente non è accompagnata da vomito o nausea, anche se il fastidio può durare parecchio.

Cefalea a grappolo

Questa cefalea ha i tratti di una tormenta improvvisa. Fortissima, localizzata spesso intorno a un occhio, arriva a grappoli (più attacchi consecutivi, poi scompare per mesi o addirittura anni). Il dolore può essere così intenso da farti sentire agitato, con tanto di lacrimazione e naso congestionato. Le cause non sono chiarissime, ma si sospetta un coinvolgimento dell'ipotalamo. Se ti capita di provare uno di questi sintomi, dovresti informare il tuo medico. Esistono trattamenti specifici (ad esempio ossigeno o farmaci triptani) che possono fare la differenza nella cura.

Cefalee secondarie

Nelle cefalee secondarie il mal di testa non è il protagonista assoluto, ma un sintomo che segnala un problema sottostante. 

Qui sotto riportiamo alcuni esempi:

  • Sinusite: infezione o infiammazione dei seni paranasali. Di solito il dolore si concentra su fronte e guance, accompagnato da naso intasato e magari febbre;
  • Meningite: la meningite è una condizione seria, perché parliamo di un'infiammazione delle membrane che avvolgono cervello e midollo spinale. Dolore forte, febbre alta, collo rigido e possibili alterazioni mentali. Se sospetti meningite, corri al pronto soccorso;
  • Traumi cranici: anche un colpo alla testa può dare mal di testa continuo. Potrebbero esserci lesioni interne che necessitano di un controllo medico;
  • Problemi vascolari: aneurismi o ictus possono manifestarsi con mal di testa violenti e improvvisi, spesso con sintomi neurologici associati (tipo difficoltà a parlare o muoversi). Anche questa condizione richiede di essere valutato con urgenza.

Classificazione

Capire se il tuo mal di testa rientra tra le cefalee primarie o se è la spia di qualcos'altro è il primo step. 

Perché? 

Perché se è una cefalea primaria, magari puoi gestirla modificando lo stile di vita, usando antidolorifici leggeri o parlando con uno specialista di terapie preventive. Invece, se il dolore ha cause più complesse, come nel caso di una cefalea secondaria, devi comprenderne l'origine e cercare di curarla al meglio.

Il mal di testa non è uguale per tutti. 

C'è chi convive con l'emicrania come con un ospite indesiderato, chi si ritrova con un fastidio opprimente (la cefalea tensiva) e chi deve gestire attacchi brevi ma intensissimi (cefalea a grappolo). 

Per non parlare dei casi in cui il dolore scaturisce da un altro problema di salute. 

Quindi, se ti trovi intrappolato in un vortice di "testa pesante," non ignorarlo: meglio capire di che tipo si tratta e trovare la giusta strategia.

A volte basta poco per ritrovare la pace. Altre volte, invece, serve un approccio più strutturato. L'importante è non sottovalutare mai i segnali del tuo corpo.

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crystalweed
Autore:
Crystalweed

Il team di Crystalweed, esperti di cannabis light e prodotti con CBD.

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2 comments on “CBD come rimedio per il mal di testa?”

    1. Buonasera Enzo,
      sicuramente l'olio di CBD ma ovviamente la risposta di ognuno di noi ai cannabinoidi è differente.
      Le consigliamo di contattarci su WhatsApp al numero 327 138 5533 per avere maggiori informazioni.
      Saremmo lieti di aiutarla.
      Team Crystalweed

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