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Olio di CBD come antidolorifico: costo e informazioni

14 Marzo 2025 alle 10:50
Tempo di lettura: 17 min
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In questo articolo esaminiamo diverse ricerche scientifiche che documentano l'efficacia dell'olio di CBD come antidolorifico, quindi nel trattamento del dolore lieve e cronico. Se hai bisogno di ulteriori informazioni o vuoi condividere la tua testimonianza scrivi un commento a fondo pagina.

olio di CBD come antidolorifico

Sostanza rilassante, antinfiammatoria e lenitiva, l'olio di CBD visto come antidolorifico sta attirando sempre di più l'attenzione dei ricercatori e dei consumatori.

Nota fin dall'antichità per le sue proprietà analgesiche, la pianta della marijuana è diventata oggetto di numerose ricerche e studi clinici. Uno dei più importanti benefici dell'olio di CBD è il modo in cui aiuta a trattare i problemi di dolore cronico.

Ad oggi, gli scienziati sono riusciti a stabilire che l'olio di CBD ha numerose proprietà terapeutiche. Tra le più potenti c'è proprio l'alleviamento del dolore, sia lieve, che cronico.

Uno degli aspetti che gioca maggiormente a favore di questo prodotto è la sua mancanza di effetti avversi, anche a dosi elevate.

Tuttavia, affinché l'olio di CBD possa agire in sicurezza per lenire i dolori, è fondamentale scegliere prodotti con CBD di alta qualità.

La nostra azienda pone la massima attenzione alla selezione delle piante, alla coltivazione e al processo di estrazione del principio attivo. In questo modo, riusciamo a proporre ai clienti il miglior olio di CBD per trattare i dolori.

Noi di Crystalweed, infatti, non utilizziamo pesticidi chimici all'interno delle nostre coltivazioni, in modo che il prodotto finito sia puro e sicuro.

Se stai cercando un prodotto per trattare i dolori in modo naturale, nel nostro shop online, puoi trovare diverse formulazioni di olio di CBD, con cui affrontare il dolore:

  • Olio di CBD 5% Full Spectrum & Broad Spectrum, 19,99 €.
  • Olio di CBD 10% Full Spectrum & Broad Spectrum, 34,99 €.
  • Olio di CBD 20% Full Spectrum & Broad Spectrum, 59,99 €.
  • Olio di CBD 30% Full Spectrum & Broad Spectrum, 79,99 €.
  • CBD Oil Night Full Spectrum & Broad Spectrum, 39,99 €.
  • CBD Oil Pet Full Spectrum & Broad Spectrum, va dai 14,90 € ai 34,90 € a seconda della formulazione.

Ora andiamo ad approfondire cos'è il CBD e come agisce l'olio di CBD come antidolorifico.

L'olio di CBD come antidolorifico: un rimedio naturale per il dolore

Sebbene possa sembrare un sintomo generico e trattabile, il dolore rappresenta una delle malattie più diffuse al mondo. Le spese mediche destinate ad alleviare questa problematica sono altissime e, in alcuni casi, non riescono nemmeno a dare i risultati sperati.

I malati cronici cercano delle alternative valide e soprattutto meno invasive rispetto ai farmaci tradizionali. Per questo sta aumentando a dismisura l'interesse per la cannabis e i suoi derivati.

Le proprietà terapeutiche del CBD cominciano ad essere oggetto di numerose ricerche scientifiche, che confermano la validità di questo antico rimedio naturale. La cannabis, infatti, è uno dei trattamenti del dolore conosciuti già molti secoli prima di Cristo. Agisce efficacemente contro patologie come l'emicrania, i dolori alle articolazioni, le convulsioni e gli spasmi muscolari.

I pazienti con dolori cronici spesso ricevono solo un antidolorifico dai medici. Non ricevono una valutazione attenta sull'origine del problema e sulle alternative per trattarlo. Tuttavia, il dolore, per la maggior parte delle volte, serve solo a richiamare l'attenzione su uno stato infiammatorio all'interno dell'organismo. Quindi, è un problema che dovrebbe essere affrontato con attenzione.

Uno dei grandi vantaggi della cannabis terapeutica è proprio quello di agire sugli stati infiammatori, andando a trattare le cause del dolore.

Il cannabidiolo è un potente antinfiammatorio che interagisce con il sistema endocannabinoide presente nell'organismo, implicato nella gestione delle infiammazioni. Dunque, non solo allevia il dolore nel momento in cui viene utilizzato, ma attiva i recettori del sistema endocannabinoide e tende a ridurre l'infiammazione in corso.

Le ricerche che provano l'efficacia dell'olio di CBD come antidolorifico

I pazienti affetti da dolore cronico devono fare quotidianamente i conti con uno stato di malessere difficile da risolvere. Oltre alla sofferenza fisica, questa condizione va a peggiorare la qualità della vita, ha un impatto pesante all'interno della famiglia, complica le relazioni sociali e l'efficienza sul lavoro.

Il ricorso agli analgesici e la ricerca di rimedi validi per il trattamento del dolore, quindi, diventa prioritario.

La ricerca scientifica non è certo ferma di fronte a questa esigenza e, da tempo, si concentra sullo studio di sostanze per alleviare la sofferenza fisica. Prodotti che diano benefici senza compromettere il benessere dell'organismo.

Uno studio interessante è stato pubblicato nel 2007 su Pain, The journal of the International Association for the study of pain, sull'utilizzo di Sativex per contrastare il dolore neuropatico. Sativex è un farmaco a base di CBD approvato in Canada e Inghilterra, che si presenta in una formulazione spray intraorale. I ricercatori hanno somministrato lo spray a 125 pazienti per cinque settimane con ottimi risultati.

L'intensità del dolore è diminuita, con miglioramenti importanti anche sulla qualità del sonno e la difficoltà di svolgere molteplici attività a causa del dolore.

Un esperimento più recente sull'efficacia dell'olio di cbd per il trattamento del dolore è stato diffuso dalla rivista Current Pharmacology Biotechnology nel 2020. In questo caso, i ricercatori hanno indagato sugli effetti dell'olio ad uso topico, trattando 29 pazienti affetti da dolore localizzato per quattro settimane. L'uso dell'olio al CBD ha ridotto decisamente la sensazione di dolore nei partecipanti all'esperimento. Ha quindi dimostrato che l'applicazione transdermica è una delle più efficaci.

Un punto interessante è che, in entrambi gli studi, il CBD non ha provocato disturbi ed è stato tollerato bene dai pazienti.

Aggiornamento del 2025:

La ricerca sul potenziale dell'olio di CBD per il dolore cronico è ancora in corso e i risultati che stanno emergendo sono molto promettenti. 

Nuovi studi indicano che il CBD può essere importante nel ridurre il dolore e nell'alleviare l'infiammazione. Questo significa che potrebbe aiutare chi soffre di varie patologie dolorose.

Ad esempio, una revisione sistematica pubblicata sulla rivista Cureus ha analizzato diversi studi, evidenziando come il CBD possa ridurre i sintomi dell'artrite, sclerosi multipla, fibromialgia e dolore neuropatico. 

Altri rapporti suggeriscono che, in combinazione con altri cannabinoidi, il CBD rappresenta un'opzione di trattamento efficace per la gestione del dolore cronico negli adulti. Questi rapporti si riferiscono all’effetto entourage, che analizzeremo tra poco. 

Molti di questi studi considerano gli effetti della cannabis nel suo complesso, quindi CBD e THC insieme. Questo rende più complessa l'analisi dell'impatto specifico del solo CBD. 

Attualmente, la FDA non ha ancora approvato l'uso dell'olio di CBD per il trattamento del dolore cronico, limitando l'indicazione ufficiale alle sindromi epilettiche infantili.

Quindi, quali forme di dolore può alleviare il CBD?

La scienza ha testato il CBD su varie forme di dolore.

Le varie revisioni confermano che il CBD può essere un supporto (se prescritto dal medico) per gestire:

  • dolori articolari;
  • mal di testa o emicrania;
  • dolori muscolari di vario tipo;
  • fibromialgia;
  • dolore neuropatico;
  • dolore da artrite;
  • dolore da sclerosi multipla;
  • dolore da infiammazione.

Le combinazioni di cannabinoidi sono più efficaci per alleviare il dolore?

olio di CBD come antidolorifico

La pianta della cannabis è ricca di sostanze chimiche, terpeni e cannabinoidi che svolgono la loro azione in sinergia, aumentando di fatto l'efficacia dei prodotti. Questa azione, nota come effetto entourage, è interessante anche nel trattamento del dolore, in cui il cannabidiolo è supportato dalla presenza di altre sostanze naturali, come terpeni, minerali, vitamine, flavonoidi e altri cannabinoidi. Per cui, la risposta alla domanda di questo titolo è sì, le combinazioni di cannabinoidi sono più efficaci per alleviare il dolore.

Sebbene ai terpeni venga attribuita solo la capacità aromatizzante, ad esempio alcuni di essi potenziano l’efficacia del CBD contro il dolore e il loro ruolo è riconosciuto da medici e ricercatori. Tuttavia, al momento sono pochissimi gli studi scientifici che dimostrano questa sinergia e, comunque, in numero nettamente inferiore rispetto alle ricerche su CBD e THC.

Diversi cannabinoidi, come il cannabigerolo (CBG) e l'acido cannabidiolico (CBDA), in combinazione con il CBD, si sono dimostrati efficaci contro il dolore cronico, l'osteoartrosi nelle persone anziane e l'artrite reumatoide.

Il pregio dell'olio di CBD rispetto al CBD puro risiede nella maggiore efficacia contro i traumi minori, l'affaticamento muscolare, l'artrosi, il dolore muscolare e il dolore cronico.

Nello sport, il ricorso all'olio di CBD sta diventando sempre più diffuso, sia come rimedio contro i traumi che per ridurre gli effetti dell'allenamento eccessivo.

Leggi l'intervista del campione MMA Alessio di Chirico, che racconta la sua esperienza con l'olio di CBD usato per il recupero muscolare.

Oltre alle proprietà infiammatorie dell'olio, infatti, bisogna sempre tenere a mente che il cannabidiolo è un potente antiossidante, che modula la produzione di radicali liberi riducendo i danni a tessuti e cellule. 

Tra l'altro, l'uso di combinazioni di cannabinoidi si è dimostrato molto più efficace nel trattamento dei dolori osteoarticolari negli anziani e come rimedio naturale per l'ansia.

Come si assume il CBD per il dolore?

Per scrivere questo paragrafo riprendiamo il testo pubblicato su Arthritis Foundation

Quanto CBD utilizzare per i dolori? Pur non esistendo linee guida cliniche ufficiali, gli esperti medici consultati dalla Arthritis Foundation suggeriscono quanto segue per gli adulti:

Se si opta per una formulazione liquida, è importante ricordare che l'estratto di CBD è miscelato con un olio vettore. Perciò, occorre considerare due parametri: la quantità totale del prodotto da assumere (la dose) e la quantità di CBD contenuta in ciascuna dose. Ad esempio, se il prodotto contiene 50 milligrammi di CBD per millilitro, l'assunzione di 0,5 millilitri equivale a una dose di 25 milligrammi.

Loro consigliano di cominciare con un dosaggio basso e di aumentarlo gradualmente. Iniziare assumendo 5-10 milligrammi di CBD in forma sublinguale, due volte al giorno. Se dopo tre o quattro giorni il dolore non passa, è possibile aumentare la dose di ulteriori 5-10 milligrammi. 

In caso di necessità, incrementare il dosaggio in piccoli passi nell'arco di alcune settimane. 

Se si ottiene il beneficio desiderato, mantenere quella dose due o più volte al giorno per garantire un livello stabile di CBD nell'organismo.

Il prezzo degli oli di CBD di Crystalweed

Nel nostro CBD shop puoi trovare diverse tipologie di olio di CBD full spectrum e broad spectrum (THC Free), con percentuali di cannabidiolo al 5%, 10%, 20% e 30%. Inoltre, abbiamo anche prodotti specifici per la notte, il CBD Oil Night, e per i nostri amici animali, il CBD Oil Pet.

In ogni tipologia di prodotto, il cannabidiolo proviene da piante di canapa di alta qualità per poi essere miscelato con olio MCT, o olio di canapa, che ne favorisce l'assorbimento.

Ecco una lista completa degli oli di CBD di Crystalweed che possiedono tutte le proprietà per il trattamento del dolore lieve e cronico:

  • Olio di CBD 5% Full Spectrum & Broad Spectrum: questo olio contiene una percentuale di CBD al 5%, che viene ottenuta dall'estrazione mediante CO2 supercritica. La canapa da cui si estrae è coltivata in maniera biologica e contiene terpeni, flavonoidi, vitamine, minerali, acidi grassi essenziali, nutrienti e antiossidanti. È in vendita a 19,99 €.
  • Olio di CBD 10% Full Spectrum & Broad Spectrum: estratto dall'intera pianta femminile della cannabis, fiori e foglie incluse, questo prodotto contiene il 10% di cannabidiolo, ovvero 1000 mg di CBD ogni 10 ml di olio. Non ha glutine e si trova in vendita in flaconcini in vetro con comode pipette. Il prezzo è di 24,50 €.
  • Olio di CBD 20% Full Spectrum & Broad Spectrum: ricco di proprietà benefiche per l'organismo, l'olio di CBD al 20% è molto efficace come antidolorifico. Si tratta di un prodotto biologico e senza glutine che può essere utilizzato in sicurezza. Il suo costo è 59,99 €.
  • Olio di CBD 30% Full Spectrum & Broad Spectrum: caratterizzato da un'alta percentuale di CBD, l'olio di CBD al 30% è estremamente potente contro i dolori ed è privo di effetti psicoattivi. Il prezzo dell'olio di CBD 30% è 79,99 €.
  • CBD Oil Night Full Spectrum: formulato per favorire il sonno e il rilassamento, il CBD Oil Night è ricco di terpeni, flavonoidi, vitamine, minerali e acidi grassi. Oltre al CBD, contiene anche altri cannabinoidi, come il CBG e il CBN, che potenziano l'effetto antidolorifico e l'effetto distensivo del CBD. Il costo è di 39,99 €.
  • CBD Oil Pet Full Spectrum: l'olio di cbd come antidolorifico è un valido aiuto anche per gli animali. Questa preparazione ad uso veterinario allevia i dolori, agisce come antinfiammatorio e analgesico. È in vendita tra i 14,90 € e i 34,90 € a seconda della concentrazione.

L'olio di CBD ha effetti collaterali quando se usato per trattare il dolore?

olio di CBD trattamento dolore

Come abbiamo visto, le ricerche mediche dimostrano che l'olio di CBD non ha effetti collaterali di rilievo. Si tratta di un principio attivo benefico che non danneggia l'organismo, anche a dosi elevate.

L'aspetto a cui è necessario prestare attenzione è l'utilizzo di CBD insieme ad altri farmaci, caso in cui potrebbero verificarsi reazioni avverse lievi o moderate.

Vengono riportati casi di astenia, nausea, giramenti di testa e stanchezza nei soggetti che hanno assunto cannabidiolo in quantità eccessive o in combinazione ad altri farmaci, ma si tratta di situazioni rare.

Per evitare effetti negativi, tuttavia, è fondamentale dedicare tempo alla selezione del prodotto e andare alla ricerca del miglior olio CBD per trattare i dolori. L'olio, infatti, deve essere di alta qualità e provenire da coltivazioni sicure, ossia in cui non si fa ricorso a concimi e pesticidi chimici.

Nella scelta, dunque, bisogna considerare le certificazioni del prodotto e le caratteristiche del brand, che danno maggiori garanzie sull’acquisto. Uno degli aspetti da controllare è la veridicità dei dati sulla confezione del prodotto, che devono corrispondere alle sostanze effettivamente contenute dall’olio.

Badando alla qualità dell'olio, si riduce il rischio di avere effetti collaterali e di portare in casa un prodotto naturale, pulito e sicuro. Le migliori aziende produttrici di olio di CBD forniscono test sui propri prodotti, tramite i quali forniscono dati sui livelli di THC e dimostrano l'assenza di sostanze nocive per l'organismo. 

L'utilizzo transdermico dell'olio di CBD è particolarmente sicuro ed efficace per ridurre il dolore e lenire le infiammazioni e non produce nessun rischio di abuso. Per valutare gli eventuali effetti collaterali dell'olio di CBD, inizia con un dosaggio basso e valuta la risposta del tuo organismo.

Cos'è il dolore?

Il dolore è un'esperienza spiacevole che coinvolge sia la sfera sensoriale sia quella emotiva. 

Ogni individuo percepisce il dolore in modo unico, anche quando le cause sono simili. La valutazione personale del dolore rimane il parametro più affidabile per misurarne l'intensità, che può variare da lieve a severa. Le sensazioni associate al dolore sono di solito: pizzicore, formicolio, puntura, bruciore, scosse, dolore sordo o sensazioni elettriche.

Il dolore rappresenta uno dei segnali che il nostro organismo ci invia per proteggerci. Può avvertirci di cambiamenti dannosi nel corpo, tipo la presenza di un tumore. Oppure, insegnarci a evitare situazioni pericolose, ad esempio il contatto con una superficie calda. In questo senso, alcune forme di dolore hanno un ruolo protettivo.

Esistono casi in cui il dolore persiste senza una causa apparente o senza un beneficio evidente. Quando il dolore dura più di tre mesi, viene definito cronico.

Questo tipo di dolore può insorgere anche senza una causa identificabile. Può proseguire anche dopo che l'evento scatenante si è risolto. Influisce negativamente sull'umore, sulle relazioni, sulla mobilità e sulla quotidianità, rendendo difficoltose anche le attività più essenziali.

Schemi e tipi di dolore

Il dolore si manifesta secondo tre schemi principali, distinti in base alla durata e alla frequenza:

  • Dolore acuto: si manifesta all'improvviso e cessa quando la causa viene trattata o guarisce. Di solito è intenso e funge da segnale d'allarme per l'organismo, evidenziando una lesione, una malattia, un eccessivo sforzo o altri stress ambientali. Tra le cause comuni figurano stiramenti muscolari, fratture, interventi odontoiatrici, interventi chirurgici, il parto, infezioni e ustioni.
  • Dolore episodico: si presenta in maniera sporadica e a intervalli irregolari. Può essere collegato a condizioni mediche a lungo termine, come ad esempio l'anemia falciforme. Esempi tipici di dolore episodico sono i dolori mestruali intensi e le emicranie croniche, che possono insorgere improvvisamente o essere scatenati da fattori specifici.
  • Dolore cronico: dura per un periodo superiore a tre mesi o oltre il tempo normalmente necessario alla guarigione. Talvolta un dolore acuto può trasformarsi in cronico, mentre in altri casi il dolore cronico si sviluppa senza una causa evidente. È possibile convivere con più condizioni di dolore cronico o anche con una combinazione di dolore acuto e cronico.

Il dolore può essere ulteriormente classificato in base alla sua origine:

  • Dolore nocicettivo: è causato da danni ai tessuti e/o da infiammazioni. Le sensazioni possono variare da un dolore acuto e penetrante a uno sordo e costante, a seconda della natura del danno. Tra gli esempi troviamo il dolore derivante da una piccola ferita, da un'infezione, da una frattura o dall'osteoartrite.
  • Dolore neuropatico: deriva da danni ai nervi a seguito di lesioni o malattie. Viene spesso descritto come una sensazione di bruciore, formicolio, scossa elettrica o come colpi. Esempi tipici sono la neuropatia diabetica, il herpes zoster e la sciatica.
  • Dolore nociplastico: è causato da alterazioni nel modo in cui il sistema nervoso elabora il dolore, senza una chiara correlazione con lesioni, danni tissutali, infiammazione o malattia. Le sensazioni possono essere molto variabili e questo tipo di dolore si osserva, ad esempio, nella fibromialgia, nella sindrome dell'intestino irritabile e nel mal di schiena cronico.

Come ridurre il dolore in modo naturale

Qui di seguito vediamo delle alternative al CBD per alleviare il dolore in modo naturale.

  • Olio essenziale di lavanda: l'olio di lavanda può contribuire ad alleviare il dolore in modo naturale. Uno studio del 2023 ha evidenziato che, sia inalato che applicato sulla pelle, riduce significativamente l'intensità del dolore. Ricerche sperimentali suggeriscono che la lavanda possiede proprietà analgesiche, antinfiammatorie e antiossidanti.
  • Olio essenziale di rosmarino: l'olio di rosmarino (Rosmarinus officinalis L.) può aiutare a trattare il mal di testa, i dolori muscolari e ossei. Studi indicano inoltre che il rosmarino può alleviare il dolore da astinenza da oppiacei, ridurre l'infiammazione, rilassare i muscoli lisci e migliorare la memoria. Si consiglia di diluirlo in un olio vettore (ad esempio, 3-5 gocce per ogni oncia di olio d'oliva).
  • Olio essenziale di menta piperita: ottenuto dalla pianta Mentha piperita L., quest'olio possiede proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e analgesiche. I suoi componenti attivi: carvacrolo, mentolo e limonene, consentono di alleviare spasmi dolorosi e sintomi legati all'artrite, oltre a ridurre il mal di testa quando applicato su tempie e fronte. È importante utilizzare l'olio diluito, evitare il contatto con pelle lesa e non impiegarlo su bambini.
  • Olio essenziale di eucalipto: quest'olio, estratto dalla pianta di eucalipto, può ridurre dolore, gonfiore e infiammazione. Uno studio del 2022 ha mostrato che l'inalazione di eucalipto per 5 minuti, tre volte al giorno per un mese, migliora i sintomi dell'artrite reumatoide. È fondamentale non usarlo in presenza di bambini, poiché potrebbe causare difficoltà respiratorie e, se ingerito, risulta tossico.
  • Chiodi di garofano: tradizionalmente impiegati per alleviare il mal di denti, i chiodi di garofano (provenienti dalla Eugenia caryophyllata) hanno anche effetti analgesici. Uno studio del 2021 ha rilevato che l'olio di chiodi di garofano è paragonabile all'effetto del ghiaccio nel ridurre il dolore, risultando addirittura più potente di un anestetico locale come il gel di lignocaina. Possiedono anche proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antifungine e antivirali.
  • Capsaicina: presente nei peperoncini, la capsaicina ha la capacità di ridurre il dolore. Studi recenti indicano che, se applicata topicamente, può offrire un notevole sollievo dal dolore, in particolare dal dolore neuropatico. Il suo meccanismo d'azione è probabilmente legato alla riduzione delle sostanze che trasmettono il dolore.
  • Zenzero: la radice di zenzero (Zingiber officinale) si sta dimostrando un valido rimedio naturale per il dolore. Uno studio del 2017 ha evidenziato che la polvere di zenzero è efficace quanto l'ibuprofene nel controllo del dolore post-operatorio, mentre una revisione del 2015 suggerisce che l'assunzione di circa 2 grammi al giorno può ridurre il dolore muscolare post esercizio e diminuire l'infiammazione. Lo zenzero può essere consumato come integratore o aggiunto fresco a frullati e piatti.
  • Tanaceto (Feverfew): il tanaceto è tradizionalmente usato per trattare febbre, emicrania, artrite reumatoide, mal di denti e dolori addominali. I suoi composti, i lattoni sesquiterpenici e i flavonoidi, riducono infiammazione e spasmi muscolari. Pur mostrando risultati contrastanti, il tanaceto sembra utile soprattutto nella prevenzione delle emicranie.
  • Curcuma: la curcuma, grazie al suo principio attivo curcumina, possiede proprietà analgesiche e antinfiammatorie. Una revisione del 2021 indica che la curcumina può ridurre il dolore in modo simile ai FANS, sebbene venga raccomandata come complemento alla terapia farmacologica piuttosto che come sostituto. La curcuma può essere facilmente integrata nella dieta in forma naturale, aggiunta a curry, frullati o succhi.
  • Agopuntura: l'agopuntura è una tecnica terapeutica alternativa che ha dimostrato efficacia nella riduzione di vari tipi di dolore, tra cui quello lombare, cervicale, da osteoartrite e articolare. Il National Center for Complementary and Integrative Health (NCCIH) conferma che questa pratica può ridurre la frequenza delle cefalee da tensione e prevenire le emicranie. Una meta-analisi del 2018 ha evidenziato come l'agopuntura possa essere utile nella gestione del dolore cronico muscoloscheletrico e in oltre 100 altre condizioni.
  • Yoga: lo yoga, praticato come forma di meditazione in movimento, può dare una mano a gestire il dolore, in particolare quello lombare, grazie agli esercizi di stretching e alle tecniche di rilassamento. Uno studio del 2020 ha dimostrato che 12 settimane di yoga hanno portato a una significativa riduzione del dolore nella zona lombare. Il NCCIH sottolinea inoltre benefici nello studio del dolore cervicale, pur evidenziando la necessità di ulteriori ricerche per altre condizioni.

Cosa mangiare per ridurre l'infiammazione?

Gli alimenti antinfiammatori più studiati sono i seguenti:

  • Frutti di bosco;
  • Pesce grasso;
  • Broccoli;
  • Avocado;
  • Tè verde;
  • Peperoni;
  • Funghi;
  • Uva;
  • Curcuma;
  • Olio extra vergine di oliva;
  • Cioccolato fondente e cacao;
  • Pomodori;
  • Ciliegie.
  • Frutti di bosco: sono piccoli frutti (come fragole, mirtilli, lamponi e more) ricchi di fibre, vitamine e minerali. Contengono antociani, potenti antiossidanti che possono abbassare i marker infiammatori e persino contribuire a ritardare lo sviluppo di alcune malattie.
  • Pesce grasso: salmone, sardine, aringhe, sgombro e acciughe forniscono proteine e acidi grassi omega‑3 (EPA e DHA). Questi nutrienti vengono trasformati in sostanze che contrastano l'infiammazione e possono aiutare a prevenire problemi come la sindrome metabolica, le malattie cardiache, il diabete e le patologie renali.
  • Broccoli: verdura crocifera ricca di nutrienti e di sulforafano, un antiossidante che abbassa i livelli di molecole infiammatorie. Un consumo regolare di broccoli è collegato a un minor rischio di malattie cardiache e alcuni tipi di cancro.
  • Avocado: fonte di potassio, magnesio, fibre e grassi monoinsaturi, l'avocado contiene anche carotenoidi e tocoferoli, sostanze che possono ridurre l'infiammazione e proteggere il cuore e le cellule.
  • Tè verde: bevanda ricca di antiossidanti, in particolare l'epigallocatechina-3-gallato (EGCG), che riduce la produzione di sostanze infiammatorie. Il tè verde è associato a una minore incidenza di malattie cardiache, cancro, Alzheimer e obesità.
  • Peperoni: sia quelli dolci che quelli piccanti forniscono vitamina C e antiossidanti. I peperoni dolci offrono quercetina, utile a contenere l'infiammazione, mentre quelli piccanti apportano acidi come il sinapico e il ferulico, che supportano la salute con l'avanzare dell'età.
  • Funghi: portobello, shiitake e tartufi sono a basso contenuto calorico e ricchi di selenio, rame e vitamine del gruppo B. I loro fenoli e altri antiossidanti offrono una protezione contro l'infiammazione.
  • Uva: l'uva contiene antociani che aiutano a ridurre l'infiammazione e resveratrolo, un antiossidante che protegge il cuore. Studi hanno mostrato che l'assunzione di resveratrolo può contribuire ad abbassare i livelli di infiammazione, migliorando anche i parametri legati al metabolismo.
  • Curcuma: la curcuma, grazie alla curcumina, possiede forti proprietà antinfiammatorie utili per contrastare condizioni come l'artrite e il diabete. Per aumentare l'assorbimento, spesso si consiglia di assumere integratori di curcumina insieme a piperina.
  • Olio extra vergine di oliva: ricco di grassi monoinsaturi, quest’olio è un pilastro della dieta mediterranea e riduce i marker infiammatori grazie all'oleocantale, un composto che agisce in modo simile agli antinfiammatori.
  • Cioccolato fondente e cacao: con una percentuale minima del 70% di cacao, il cioccolato fondente è ricco di flavanoli, sostanze che migliorano la funzione dei vasi sanguigni e contribuiscono a ridurre l'infiammazione.
  • Pomodori: ricchi di vitamina C, potassio e licopene, i pomodori offrono potenti proprietà antinfiammatorie. Cucinandoli in olio extra vergine, aumentano l'assorbimento del licopene, rendendoli ancora più benefici.
  • Ciliegie: le ciliegie, specialmente quelle acidule, contengono antociani e catechine che possono abbassare i livelli di infiammazione. Alcuni studi hanno evidenziato una riduzione dei marker infiammatori in seguito al consumo regolare di succo di ciliegie.

Fonti scientifiche

  • Turo J Nurmikko , Mick G Serpell , Barbara Hoggart , Peter J. Toomey , Bart J Morlion , Derek Haines. (2007). Sativex tratta con successo il dolore neuropatico caratterizzato da allodinia: uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo. (https://journals.lww.com/pain/Abstract/2007/12150/Sativex_successfully_treats_neuropathic_pain.23.aspx)
  • Dixon H Xu, Benjamin D Cullen, Meng Tang, Yujiang Zanna. (2020). L'efficacia dell'olio di cannabidiolo topico nel sollievo sintomatico della neuropatia periferica degli arti inferiori. (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31793418/).
  • Efficacy, Safety, and Regulation of Cannabidiol on Chronic Pain: A Systematic Review. Link.
  • The Health Effects of Cannabis and Cannabinoids: The Current State of Evidence and Recommendations for Research. Link.
  • CBD for Arthritis Pain: What You Should Know. Link.

Ulteriori risorse interne:

Alessandro Aru
Autore:
Alessandro Aru

Founder di Wonder Channel ed Head of Marketing di Crystalweed, amo curare i contenuti sul CBD e posso raccontare la mia esperienza come paziente affetto da rettocolite ulcerosa che ha trovato enormi benefici attraverso l'applicazione dei prodotti con CBD, ovviamente sotto consiglio del medico.

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16 comments on “Olio di CBD come antidolorifico: costo e informazioni”

  1. Ottimo per tutti coloro che x anni hanno sofferto x la ignoranza,di molti "politici".

  2. Io soffro da 4 anni di forte sciatalgia, a causa di una ernia al disco. Come capire quale olio usare...nel senso...a che percentuale di CBD?

    1. Buonasera Nunzio,
      in questi casi consigliamo l'olio di CBD Full Spectrum in percentuali più alte, come il 20% o il 30%.
      Per maggiori informazioni, la invitiamo a scriverci tramite WhatsApp all'assistenza clienti al numero 327 138 5533.
      Le auguriamo una buona serata.
      Team Crystalweed

  3. Da tre anni soffro di forti dolori invalidanti alla zona lombare e ai muscoli della schiena e delle gambe. Il farmaco oppiaceo Palexia non funziona. Non so più cosa fate!

    1. Io sono arrivata a prendere l'olio di CBD 30% Full Spectrum, tra le 5 e le 10 gocce, anche 3 volte al giorno, a seconda dei momenti. Quando sono più stressata aumentano i dolori e di conseguenza aumento il dosaggio.
      Io ho chiesto aiuto all'assistenza clienti di Crystalweed, sono molto disponibili!

  4. Salve, io soffro di fibromialgia e vorrei sapere quale olio sarà ottimo per questa problematica, grazie gentilmente

  5. Buongiorno mio marito è paraplegico da 47 anni e ha Forti spasmi alle gambe continuamente H24 . Volevo chiedere se l'olio CBD va bene e la percentuale. Grazie cordiali saluti.

    1. Buon pomeriggio Lucia,
      essendo la risposta di ognuno di noi diversa ai cannabinoidi, le consigliamo di contattarci all'assistenza clienti su WhatsApp al 327 138 5533 per avere maggiori dettagli e poterle dare indicazioni più precise.
      Le auguriamo una buona serata
      Team Crystalweed

  6. Buongiorno. Ho 65 anni e da 5 soffro di dolore cronico alla schiena e alle gambe. Ho subito tre interventi alla schiena. Ernie pulizia dei canali e stabilizzazione L5/L4. Soffro di forte stenosi che provoca dolore più o meno intenso tutto il giorno. Mi consiglia l'olio? Ora x il dolore prendo contramal 40/60 gocce giornaliere. Grazie

    1. Buonasera Laura,
      in questi casi si consigliamo l'olio di CBD Full Spectrum in percentuali alte com il 30%.
      Per maggiori informazioni pero, la invitiamo a scriverci tramite WhatsApp all'assistenza clienti al numero 327 138 5533.
      Le auguriamo una buona serata.
      Team Crystalweed

  7. Buongiorno,quale è il dosaggio del CBD 20%full spectrum e broad spectrum in caso di lombosciatalgia ricorrente. Grazie.

    1. Buonasera Tonino,
      Per maggiori informazioni, la invitiamo a scriverci tramite WhatsApp all'assistenza clienti al numero 327 138 5533.
      Le auguriamo una buona serata.
      Team Crystalweed

  8. Buongiorno, vorrei sapere x un 'ernia al disco con dolore neuropatico causa schiacciamento radice nervose cosa mi potrebbe essere utile?

    1. Ciao Maria Rosa, per la mia ernia uso direttamente il 30% full spectrum come consigliato da un medico che ho conosciuto. Magari inizia con un dosaggio basso 2-3 gocce al giorno.

  9. Salve..mio marito affetto da dolore neuropatico da post ictus sta provando il 10.con pochi risultati 4 gocce 3 volte al giorno..fino a quanto puo aumentare??..grazie

    1. Ciao Anita,
      Può aumentare finché non ne sente beneficio ma forse dovrebbe passare ad un dosaggio più altro come il 20 o addirittura il 30%. C’è stato un momento in cui anche io non sapevo più fino a quanto aumentare e quindi ho chiesto aiuto via WhatsApp al team Crystalweed. Tutti molto carini e disponibili 🙂

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