Come il CBD può aiutare il recupero muscolare

Si è proprio vero, il CBD favorisce il recupero muscolare.
Come ben saprai...
Il dolore muscolare è parte integrante della pratica sportiva. Durante l’allenamento, che tu faccia sollevamento pesi o corsa, avrai sicuramente provato quella familiare sensazione di dolore persistente ai muscoli nei giorni seguenti alla pratica.
Pensa alla prima volta in cui ti sei cimentato in uno sport particolarmente impegnativo come lo sci o il surf e al dolore che hai provato in tutto il corpo. È una reazione normale, indispensabile per riuscire a sviluppare la massa muscolare.
Tuttavia, il dolore che si protrae per più di un giorno, soprattutto se particolarmente intenso, può provocare fastidio e disagio durante la giornata, impedendoti di svolgere al cento percento le tue occupazioni.
La medicina moderna ha creato diversi farmaci pensati per assicurare all’atleta un beneficio istantaneo, ma non tutti gli sportivi amano assumere sostanze chimiche. Ecco perché tanti si sono spostati verso rimedi naturali ricorrendo al CBD per il recupero muscolare.
Per mezzo di quale meccanismo il CBD permette ai muscoli di riprendersi più velocemente? Qual è il nesso con il dolore? Come mai è in grado di attenuarlo? Se vuoi scoprire i benefici del CBD per il recupero muscolare, continua nella lettura.
Non è importante solo curare il corpo, ma prevenire
Gli sportivi lo sanno.
Il corpo è un tempio che, se preservato nella migliore condizione possibile, ci permette di raggiungere risultati inimmaginabili. Questo significa che non devi correre ai ripari solo quando si presenta il problema.
Molte persone, soprattutto all’inizio del proprio percorso sportivo, pensano che un persistente dolore muscolare sia indice di uno sforzo eccessivo durante l’attività. Così, sulla base di questa idea, cercano prodotti che li aiutino ad attenuare il fastidio.
È bene sapere che un muscolo mantenuto in ottima salute fin dal principio e curato con abitudini costanti è in grado di reagire meglio agli sforzi dando meno problemi al termine dell’attività sportiva.
Non devi pensare al benessere del tuo corpo solo quando senti che sta male, ma aiutarlo a vivere in salute ogni giorno perché è proprio grazie ad esso che puoi fare tutto ciò che fai come andare al lavoro, giocare con i figli e praticare sport.
Mantenere il corpo sano significa assicurargli le giuste ore di sonno per permettergli di recuperare dopo una giornata intensa, avere una dietra con il giusto apporto di proteine (soprattutto nel caso in cui si segua una dieta vegetariana o vegana) e bagni sia caldi che freddi.
Se il tuo corpo è in salute anche i muscoli reagiscono meglio sotto sforzo. Attenzione però, questo non significa annullare il dolore, che è un passaggio fisiologico dell’attività sportiva.
Il dolore nel potenziamento muscolare
Questa particolare forma di dolore è conosciuta con la sigla DOMS, acronimo di Delayed Onset Muscle Soreness. Può essere tradotto in italiano con la comparsa di un dolore muscolare ritardato, che quindi insorge dopo l’allenamento. L’apice di questo fenomeno si percepisce tra le 24 e le 72 ore dopo il termine dell’attività fisica.
Come mai si verifica questo fenomeno? I dolori muscolari si manifestano in particolar modo durante gli esercizi ad alta intensità basati su allungamenti. Le teorie che spiegano il fenomeno spaziano dall’accumulo di acido lattico ai micro-traumi che si verificano alle fibre muscolari durante l’attività.
Si tratta quindi di un’infiammazione positiva che ci informa che il nostro corpo sta lavorando per far crescere i muscoli.
A volte, tuttavia, la sensazione fastidiosa non passa diventando persino un dolore cronico. Nonostante sia una risposta del nostro corpo, questo non significa che dobbiamo sopportarlo stoicamente senza fare nulla per attuarlo. Se sei alla ricerca di un rimedio naturale, diversi studi hanno attestato l’efficacia del CBD per il recupero muscolare.
L'esercizio intenso sviluppa i muscoli attraverso il recupero
Quando fai esercizio fisico intenso, il processo di costruzione dei muscoli inizia con la loro scomposizione. Ad esempio, durante un allenamento di resistenza pesante, le fibre muscolari subiscono traumi, creando microlesioni nel tessuto muscolare. Dopo l'allenamento, il corpo riconosce questo danno e inizia a ripararlo, dando il via alla fase di recupero.
Durante questa fase, a causa dei traumi subiti, gli organelli cellulari dei muscoli smettono temporaneamente di funzionare correttamente. Le cellule muscolari vicine intervengono per iniziare le riparazioni necessarie.
Questo processo è supportato dagli ormoni della crescita naturali del corpo, che stimolano l'ipertrofia, ovvero l'aumento della massa muscolare.
La maggior parte del recupero muscolare avviene durante il sonno, poiché è in quel momento che il corpo e la mente possono concentrarsi sul recupero in modi che non sono possibili durante la veglia, quando siamo impegnati in altre attività quotidiane.
Ovviamente, il processo di costruzione muscolare è molto più complesso di quanto descritto, coinvolgendo meccanismi di biologia molecolare e cellulare intricati. È importante ricordare che il rafforzamento dei muscoli richiede tempo, non avviene in modo rapido o immediato.
Il dolore post-allenamento è inevitabile
Ora che comprendi come l'aumento della massa muscolare derivi dalla scomposizione e successiva ricostruzione delle fibre muscolari, il vecchio detto "niente dolore, niente guadagno" o “no pain, no gain” ha probabilmente più senso.
Esistono due tipi di dolore muscolare che potresti sperimentare durante e dopo un allenamento:
- Indolenzimento muscolare acuto (AMS): questo tipo di dolore si manifesta durante o subito dopo l'allenamento. È caratterizzato da una sensazione di tensione, affaticamento e bruciore nei muscoli. L'AMS di solito svanisce rapidamente e non dovrebbe interferire con le tue attività quotidiane o con la sessione di allenamento successiva.
- Indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata (DOMS): questo è il tipo di dolore che inizia a manifestarsi tra le 12 e le 24 ore dopo un esercizio fisico intenso e può durare per giorni. Il DOMS può essere molto doloroso, quasi invalidante, e può colpire chiunque, dai principianti agli atleti più esperti che intensificano il loro allenamento.
Gli esercizi eccentrici, in cui un muscolo viene contratto e allungato, sono quelli che causano più frequentemente il DOMS. Molti esercizi di sollevamento pesi, come i curl per bicipiti, rientrano in questa categoria, e questo spiega perché molte persone si lamentano di questo tipo di dolore dopo l'allenamento.
Le problematiche legate all'AMS e al DOMS, insieme all'affaticamento delle articolazioni, sono tra i motivi principali per cui molti appassionati di fitness cercano prodotti a base di olio di CBD per migliorare il recupero. Il CBD può aiutare a ridurre la percezione del dolore e fornire un modo naturale per alleviare questi fastidi, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche. Tuttavia, è importante notare che l'efficacia del CBD può variare a seconda dell'individuo e della situazione specifica.
I benefici del CBD per il recupero muscolare
Il CBD è uno dei più famosi cannabinoidi presenti all’interno della pianta di cannabis. In realtà, nella pianta sono presenti diverse tipologie di questo composto tra cui l’ormai famoso THC, il tetroidrocannabinolo responsabile dell’effetto psicoattivo che ha reso la vita della cannabis così ardua in tutto il mondo.

Benché queste sostanze si trovino contemporaneamente nella stessa pianta, l’effetto che producono sul corpo umano è molto diverso. Mentre il THC provoca una fase temporanea di “sballo”, il CBD prevede numerose proprietà benefiche senza controindicazioni.
I cannabinoidi agiscono sul sistema endocannabinoide, presente in ogni essere umano. Interagendo con i recettori permette di alleviare stati di ansia, stress, depressione e anche dolore.
Inoltre, a differenza del THC che è illegale se supera la percentuale dello 0,5%, il CBD non è più proibito dall’Agenzia mondiale dell’antidoping già dal 2018.
Secondo molteplici studi, il CBD svolge un ruolo attivo nella modulazione dei processi infiammatori, stimolando la produzione di citochine antinfiammatorie e attenuando l’accumulo delle cellule immunitarie.
Questo meccanismo è fondamentale nel campo delle prestazioni atletiche ed è anche il motivo per cui CBD e sport stanno andando sempre più a braccetto. Le infiammazioni eccessive possono portare infatti a un ritardo nel recupero funzionale e il CBD aiuta invece una ripresa più veloce.
Benché gli effetti del CBD per il dolore cronico siano ancora in fase di approfondimento, uno studio ha attestato l’effetto analgesico dei cannabinoidi nel trattamento di dolori molto acuti e continuativi.
Gli studi sul CBD per il recupero muscolare
Secondo una revisione di studi del 2021, le prove sull'uso del CBD come supporto ergogenico per migliorare il recupero muscolare e la resistenza alla fatica legata allo sport sembrano essere promettenti, ma non sono ancora sufficienti per trarre conclusioni definitive.
Il CBD sembra avere proprietà che potrebbero favorire il recupero post-esercizio, come ridurre l'infiammazione, fornire protezione ai nervi (neuroprotezione), ridurre il dolore e l'ansia, e agire come un efficace antidolorifico. Tuttavia, a causa della mancanza di studi specifici sugli atleti d'élite, è necessaria una comprensione più approfondita degli effetti del CBD come agente di recupero fisiologico, fisico e cognitivo.
Per poter dare raccomandazioni precise sull'uso del CBD in ambito sportivo, sono necessari studi di maggiore qualità che analizzino l'efficacia del CBD nelle popolazioni legate alla scienza dello sport e alla medicina dell'esercizio.
Questi studi dovrebbero considerare la dose ottimale, la frequenza di consumo, e come queste variabili possano variare a seconda dell'intensità e della durata dello sforzo fisico, così come in base a fattori individuali come la composizione corporea, la salute generale e altri fattori specifici. Considerando la mancanza di regolamentazione e standard nella produzione di prodotti a base di CBD, è importante avvertire gli atleti del rischio di risultare positivi ai test antidoping.
Il CBD sembra avere proprietà antinfiammatorie e analgesiche, oltre a effetti neuroprotettivi e ansiolitici, che possono aiutare nel recupero durante l'allenamento e le competizioni. Tuttavia, per confermare questi effetti, sono necessari ulteriori studi scientifici su atleti specifici. Questi studi dovrebbero essere randomizzati e controllati con placebo, per testare sia gli effetti acuti che quelli cronici di diverse posologie di CBD. È essenziale considerare le particolarità di ogni sport, come la varietà delle condizioni biologiche e situazionali che contribuiscono all'affaticamento, e le caratteristiche individuali degli atleti, tra cui la loro tolleranza e la risposta al CBD. Sarebbe altresì utile studiare l'effetto combinato della somministrazione di CBD con altri aiuti fisici e nutrizionali.
Poiché l'allenamento intenso e le competizioni causano un squilibrio strutturale e funzionale nei muscoli, l'assunzione di gocce di CBD potrebbe potenzialmente aiutare a ripristinare le prestazioni fisiche. I meccanismi fisiologici attraverso i quali il CBD agisce potrebbero, insieme ad altri protocolli di recupero, ridurre la fatica accumulata durante un torneo o una serie di sforzi consecutivi. Questi meccanismi potrebbero coinvolgere i recettori CB1 e CB2 nel sistema endocannabinoide, che sono importanti per il recupero funzionale.
Gli atleti devono ottimizzare il loro ambiente interno per migliorare la funzione degli endocannabinoidi. Oltre a un allenamento regolare, è importante che gli atleti controllino il peso, gestiscano lo stress e l'ansia legata alla competizione, e riducano al minimo l'esposizione a contaminanti ambientali e sostanze tossiche. Queste pratiche aiuterebbero a creare l'ambiente ideale per supportare l'azione del sistema endocannabinoide, migliorando così la qualità del sonno, riducendo lo stress e facilitando il recupero generale.
Studio sul CBD in atleti attivi
Questo sondaggio condotto su 1161 atleti, di cui 301 attuali consumatori di cannabis, ha utilizzato tecniche avanzate per identificare se esistono gruppi distinti di utilizzatori di cannabis e se questi gruppi sono associati a effetti soggettivi specifici derivanti dall'uso di cannabis.
Le analisi hanno rivelato tre principali scoperte:
- Tre gruppi distinti di utilizzatori di cannabis: il primo gruppo, definito come "CBD medico", era composto da utilizzatori più anziani che consumavano CBD principalmente per scopi medici. Il secondo gruppo, chiamato "consumatori misti", includeva individui con vari livelli di età e schemi di utilizzo diversi. Infine, il terzo gruppo, denominato "COMBO di lunga durata", comprendeva persone che utilizzavano cannabis da molto tempo, combinando THC e CBD sia per scopi medici che ricreativi.
- Differenze negli effetti soggettivi della cannabis: i diversi gruppi di consumatori hanno riportato effetti soggettivi variabili. L'uso combinato di THC e CBD ha fornito i maggiori benefici in termini di benessere e calma. Tuttavia, il gruppo "COMBO di lunga durata" ha mostrato sia i più forti effetti positivi che quelli avversi, derivanti dal THC, rispetto agli altri gruppi.
- Benefici riportati e effetti avversi: nonostante la presenza di effetti avversi, la maggior parte dei partecipanti ha riportato effetti soggettivi positivi derivanti dall'uso di cannabis. Il gruppo "COMBO di lunga durata" ha mostrato le associazioni più forti con effetti positivi e negativi rispetto agli altri gruppi.
Studi precedenti hanno mostrato benefici positivi dall'uso di cannabis, come miglioramenti nella qualità del sonno e nella gestione del dolore. Ad esempio, pazienti con fibromialgia hanno riportato un forte sollievo dai disturbi del sonno, miglioramento del dolore e una sensazione di benessere generale, sebbene molti abbiano anche segnalato effetti collaterali.
In generale, l'analisi dei gruppi di consumatori di cannabis nella ricerca si concentra spesso su comportamenti problematici. Tuttavia, questo studio ha suggerito che gli atleti adulti utilizzano la cannabis in modo responsabile, principalmente per gestire condizioni mediche come dolore e ansia. Meno del 30% degli attuali consumatori di cannabis ha dichiarato di usarla solo a scopo ricreativo, mentre il 61% l'ha utilizzata per ridurre il dolore.
Gli atleti che soffrono di dolore cronico tendono ad avere livelli di attività fisica inferiori rispetto a individui sani, anche se ci sono prove che suggeriscono che l'attività fisica può migliorare la salute generale e alleviare i sintomi del dolore. Gli anziani consumatori di cannabis hanno dimostrato di impegnarsi in attività fisica regolare, potenzialmente grazie alla riduzione del dolore che facilita l'esercizio.
Il sistema endocannabinoide potrebbe giocare un ruolo importante in questo processo, contribuendo agli effetti cognitivi e fisiologici associati all'esercizio fisico. La combinazione di esercizio e stimolazione del sistema endocannabinoide potrebbe quindi portare a un miglioramento complessivo del benessere.
La frequenza dell'uso di cannabis tra gli atleti in questo studio è risultata essere tra le più alte rilevate in altre ricerche. Mentre il 32,9% degli atleti ha dichiarato di usare cannabis solo a scopo medico, il 38,2% ha riferito di utilizzare la cannabis sia per scopi medici che ricreativi.
Gli effetti avversi sono stati riportati con bassa frequenza, ma erano più comuni nel gruppo "COMBO di lunga durata". Tuttavia, anche in questo gruppo, i benefici riportati superavano generalmente gli effetti avversi.
Gli atleti mostrano una grande diversità in termini di età, salute e prestazioni atletiche, così come nei loro comportamenti di consumo di cannabis. Questo studio ha permesso di ridurre tale diversità identificando sottogruppi con caratteristiche simili, permettendo così di collegare questi gruppi a specifici effetti della cannabis, sia positivi che avversi.
I risultati indicano che l'uso combinato di THC e CBD fornisce i maggiori benefici per il benessere e la calma, mentre il CBD utilizzato da solo ha avuto meno effetti positivi, pur avendo anche meno effetti avversi. Questo suggerisce che la combinazione di CBD con THC potrebbe essere più efficace nel ridurre il dolore e l'ansia.
I risultati di questo studio possono contribuire a migliorare la comprensione scientifica del ruolo della cannabis nella medicina sportiva e a sviluppare nuove linee guida per l'uso sicuro ed efficace di prodotti a base di cannabis tra gli atleti, considerando la qualità del principio attivo e la sua interazione con altri trattamenti.
CBD e Palestra
Il CBD rappresenta una valida alternativa per gli atleti che sono sottoposti a intensi cicli di allenamento, soprattutto perché non rientra tra gli oppioidi. Sono molti gli sportivi che ricorrono all’uso di oppioidi per sopportare dolori intensi, rischiando molto spesso la propria salute.
Oltre ad essere stato accettato dall’Agenzia mondiale dell’antidoping, il CBD non crea dipendenza e protegge dal rischio di cadere in abusi.
L’attività fisica di coloro che si allenano in palestra ruota tutta attorno al perfezionamento dei muscoli. La massa muscolare cresce e diminuisce in base all’esercizio e ai cicli fisiologici. In particolare, durante un allenamento in palestra è la massa magra a crescere. Una delle proprietà del CBD è proprio quella di far sì che i muscoli rimangano tonici contrastando possibili cali.
CBD e Running
Non solo la palestra prevede sessioni di allenamento lunghe e intense, ma anche i runner sono sottoposti allo stesso genere di sforzo. Utilizzando molto le gambe e i piedi, soprattutto in vista di una gara, i corridori soffrono spesso di dolori ai muscoli.

Aggiungere una sessione di stretching prima e dopo la corsa è una buona abitudine che aiuta il corpo a prepararsi allo sforzo e, successivamente, a rilassarsi. Ma chi corre ogni giorno sa che questo non è sufficiente a eliminare le infiammazioni.
Tra le proprietà del CBD esiste proprio quella antinfiammatoria che calma la sensazione per cui il muscolo sembra perennemente in tensione, aiutando il recupero e permettendo di riprendere il prima possibile l’allenamento. Attraverso il sistema endocannabinoide stimola la risposta immunitaria e la produzione di endocannabinoidi.
Conclusioni
Il segreto per affrontare ogni giorno l’attività sportiva al pieno delle proprie forze è di mangiare sano, dormire e concedersi i giusti spazi per il recupero. Un po’ di indolenzimento ai muscoli è normale, dovresti preoccuparti se non lo sentissi perché significherebbe che non ti stai allenando nel modo giusto.
Tuttavia, quando il fastidio diventa insopportabile e vuoi recuperare in minor tempo, tieni ben presenti le proprietà del CBD per il recupero muscolare.
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Salve, ho letto con attenzione il vostro articolo. Sono un’appassionata di palestra, la pratico da cinque anni ma solo di recente ho scoperto questa funzionalità dell’olio di CBD. Ho notato che, rispetto a prima, il recupero muscolare si è velocizzato, il che lo apprezzo tantissimo perché rendo di più quando mi alleno. Dovrebbe essere un must per chi fa palestra!